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Autore: Pakyarmi    05/03/2014    2 recensioni
Da quando ho iniziato a leggere Naruto, mi sono subito affezionata ai vari personaggi... Tutti mi hanno colpito, chi più, chi meno, ma ce n'è uno che adoro particolarmente: Sasori. Dopo lo scontro che ha avuto con Sakura e sua nonna ho iniziato ad amare questo personaggio; un uomo che decide di sacrificare sè stesso, il suo corpo e le sue emozioni, per diventare una marionetta... Mi sono chiesta: perchè? Che cosa ha fatto in modo che lui cambiasse radicalmente da bambino, affezionato ai genitori e desideroso d'affetto, a marionetta umana, killer senza emozioni o sentimenti? Ho immaginato che nel periodo della sua "sparizione" lui incontrasse una persona molto speciale... Una bambina che rapidamente riesce ad entrare nel suo cuore e che, altrettanto rapidamente, muore, abbandonando ancora una volta il povero Sasori ad un destino di solitudine e rimpianti...
Che altro posso dire? E' la prima storia che scrivo e il titolo fa decisamente pena... bhe, spero di non fare troppi errori di ortografia e che vi piaccia... buona lettura ;)
P.S. mi scuso se sono andata a capo più volte quando non serviva, ma avevo problemi con Word e sono stata costretta ad usare il blocco note...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akasuna no Sasori
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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********* Si, lo so, mi scuso per il ritardo ASSURDO nella pubblicazione del 15° capitolo; tra interrogazioni, test di verifica, ripetizioni ed altro il pc l'avevo proprio abbandonato al suo destino! Chiedo alle persone che leggono i miei scleri mentali di non trucidarmi per questo... <(>.<)> bhè, questa è la prima (e spero ultima) volta che provo ad inserire il famosissimo "angolo dell'autore", non sono un granchè brava ad esprimermi (T-T) vabbè, spero che il 15° vi piaccia, buona lettura! Ps. come sempre il tasto per andare a capo spesso non me lo legge un granchè bene... -.-" chiedo venia per questa disfunzione del mio spasticissimo pc... consigliata lettura via cellulare .-. bye! (^o^)/********* Erano passati alcuni anni da quando il rosso aveva trovato la piccola Suna... Era cresciuta... Ora aveva dieci anni... Lei cresceva, lui no... Mentre prima si sentiva, più che come un fratello, come un genitore, ora iniziava ad assomigliarci un pò... E quel ruolo non gli dispiaceva affatto, anzi era divertente giocare con lei, allenarsi insieme... Ora oltre al jutsu di suo padre, quello simile ad un capovolgimento spirituale ma che, invece di portarti in un altro corpo, ti portava in un disegno, ora aveva imparato le tecniche di base e alcune tecniche di suo fratello... La moltiplicazione del corpo non era il suo forte, ma come marionettista se la cavava... Il ragazzo, seduto su di una sedia della sua stanza, al pensiero delle urla della piccola quando si infuriava per una tecnica finita male, sorrise e portò all'indietro il capo guardando l'immagine capovolta di lei che dormiva beata... Beata per modo di dire... La coperta col il suo scalciare scalmanato era arrivata dall'altro lato della stanza e lei dormiva in una delle sue usuali posizioni decisamente scomode e poco convenienti, sbavando sul cuscino... Almeno non russava... Era da quel giorno che si allenava, da quel giorno che l'aveva fatto esasperare... Lui credeva fosse morta e si disperava mentre lei si divertiva a zampettare per il rifugio sotto le mentite spoglie di un ragnetto azzurro disegnato male... Aveva addirittura usato QUELLA marionetta per accertarsi che fosse viva... L'aveva abbandonata chissà dove... A Suna faceva ribrezzo e lui non l'ha più ripresa per completarla... Non era da lui fare così... Non completare una delle sue migliori creazioni... Quella bambina l'aveva radicalmente cambiato e lui se ne rendeva conto... Ogni singolo giorno passato con Suna era un giorno di pentimento per l'errore fatto in passato... Ogni singola notte invece, benediceva quel gesto grazie al quale ora poteva vegliare su di lei e vederla crescere... Ma sapeva anche che non sarebbero potuti invecchiare insieme... Tra un pò sarebbe sembrato il fratello minore, lei sarebbe sicuramente invecchiata; forse sarebbe morta prima di lui... Il dolore sarebbe stato insopportabile... No... Lui l'avrebbe resa immortale nel caso di una morte precoce a causa di un nemico... o anche solo in caso di morte naturale... Ma sarebbe stato giusto nei suoi confronti? relegarla in un corpo sintetico ed artificiale, per evitarle di morire da essere umano... sarebbe stata contenta se l'avesse fatto? O si sarebbe fatta anche lei problemi come i suoi? "Mmmmm... Fratellone... Che ore sono?" La voce della bambina alle sue spalle gli fece mettere da parte i pensieri... "E' ancora presto... Saranno le quattro del mattino... Torna a dormire..." "Io torno a dormire se vieni anche tu..." Disse stropicciandosi gli occhi "Ho avuto un incubo... Non voglio dormire da sola..." Il rosso lasciò il suo posto e si diresse verso la piccola, sedendosi sul letto... "Vuoi parlarmene?" "E' sempre lo stesso... Vedo un uomo... Un ninja credo... Che mi rincorre con in mano una katana insanguinata... Io corro e vedo una porta... La apro e... e vedo..." "E vedi?" "Lo sai... La porta dell'armadio..." Il ragazzo si passò una mano tra i capelli... Povera bambina... "Su... Dai, non pensarci... Vieni qui..." Si abbracciarono... "Dormiamo insieme... Ho paura..." "Va bene... Ma smettila di pensare a quel giorno..." "Occhei..." Il rosso scostò le coperte e fece per coprirla, per metterla a dormire, ma lei con un gesto lo fermò. "Che hai capito? Non ti voglio vicino al letto... Devi dormire con me..." "Io non ho bisogno di dormire... Ti resto accanto... Promesso..." "Non erano questi i patti..." disse incrociando le braccia... Il rosso sorrise a quel gesto. "Smettila di atteggiarti come Kakuzu... Con me non funziona..." "Uff... Occhei... Ma ora dormirai con me, vero fratellone?" "D'accordo..." Si levò i sandali e di nuovo scostò le coperte... "Vuoi davvero dormire con quella roba addosso?" Sasori la guardò interrogativo... "Non ti ho mai visto cambiarti d'abito... O lavare quello che indossi... Guarda come sono ridotti i tuoi vestiti..." Abbassò gli occhi verso la tunica dell'Akatsuki... Suna aveva ragione... Quand'era stata l'ultima volta in cui si era tolto di dosso quella roba per lavarla? Chissà... Era piena di segatura e piccoli tagli, qualche macchia di sangue e le nuvole rosse stavano diventanto di un colore tra il grigio ed il nero... Forse a causa della cenere degli insuccessi che bruciava... Se avesse avuto il suo corpo a quest'ora la sua faccia sarebbe diventata un tutt'uno con i capelli! "ehm... D'accordo... Vado a cambiarmi..." "Vai.. A cambiarti? Non eri fatto di legno?" Il rosso la guardò imbarazzato... "Co-cosa c'entra???" "Se sei di legno non devi preoccuparti di certe cose!" "Di ce-certe cose cosa?" "Non sei propriamente da considerare un maschio... Quindi non ti dovresti vergognare... E poi sono tua sorella..." "Co-cosa diamine dici?" Iniziò a tremare... Cosa cavolo poteva saperne una bambina di cose come la distinzione tra maschi e femmine? "A-aspetta... Chi... Chi ti ha p-parlato di queste cose? E co-cosa ti ha detto?" "Ehm..." "HIDAN! BRUTTO PEDOFILO DEL..." Si morse una mano per non terminare la frase in volgarità... Ormai era esploso... Aveva per pochi secondi perso la sua proverbiale pacatezza... Sotto lo sguardo di Suna, che poco dopo scoppiò in una sonora risata... "E fu cofa rifi?" "Ahahah! Togli la mano dalla bocca prima di parlare, fratellone!" "Giuro che prima o poi lo trasformo in una marionetta e poi lo brucio!" "Tranquillo, sono stata io a chiedergli perchè Konan-sama dorme in una stanza diversa dagli altri... Lui mi ha detto che è perchè è una donna... Allora io gli ho chiesto cosa c'entrava e lui mi ha detto che maschi e femmine non possono dormire insieme, se non sono innamorati o fidanzati... Io gli ho detto che dormivo spesso con te ma che non eravamo fidanzati ma lui ha replicato dicendo che per te è diverso perchè non sei propriamente un maschio e allora io gli ho detto..." "Frena... Calmati un attimo... Non ho capito una parola... Poi scusa, perchè io non sarei un maschio?" "Non lo so... Non ha voluto dirmelo... Ma ha detto che siamo diversi e che un maschio e una femmina non devono mai e poi mai stare a dormire insieme o farsi vedere svestiti dall'altro... L'ha chiamato budore o qualcosa di simile..." "Pudore semmai.." Sospirò... Cosa era venuto in mente a quel depravato di Hidan... Poi, lui che parla di pudore ad una bambina di sì e no dieci anni... "Hai ragione... Non ho niente di cui vergognarmi ma preferisco che tu non mi veda svestito..." "Perchè?" "Perchè il mio corpo non è un'enorme protesi di legno come quel... quel..." Non gli veniva in mente niente se non soprannomi decisamente volgari per descrivere quel dannato albino "quello sciocco di Hidan... Il mio corpo è la mia arma migliore, la mia ultima risorsa... Capisci? Credo che più che altro ti farebbe paura vedermi senza maglia..." "Fa niente! Voglio solo che il mio fratellone dorma con me... E' chiedere troppo forse? E poi vedo sempre Hidan girare in mutande per i corridoi che ci collegano al covo... Non credo che esista qualcosa che faccia più paura di vederlo girare in mutande" Scoppiarono entrambi a ridere... "Va bene allora..." Posò la mano sul colletto della tunica e la slacciò, facendola cadere al suolo... "Che cos'è la cosa che hai al posto dello stomaco?" "Una delle mie armi..." incrociò le gambe al petto per sistemare le coperte... "E quella sorta di ali?" "Armi..." "E quell..." "Tutto in questo corpo è una dannata arma! Smettila di fare domande!" "Uffa... Occhei..." Si sdraiarono, Sasori usò i fili di chakra per muovere le coperte in modo da coprire bene entrambi... Che uso sconsiderato delle sue tecniche... La abbracciò e la strinse a sè da sotto le coperte... Era da tempo che non dormivano insieme... Un pò questi momenti gli erano mancati... Le baciò la fronte... "Fratellone?" "Sì?" "Scusa se ti ho fatto arrabbiare prima..." "Non preoccuparti..." "Comunque non è vero che tutto il tuo corpo è un'arma..." "Ah no?" Le disse ridente... Chissà quale assurdità avrebbe detto ora... "No... Una parte innocua c'è..." "Quale?" "Il tuo cuore..." "Il mio...?" "Ti confido una cosa..." cercò di poggiare la testa sul petto del ragazzo... "Anche se il tuo corpo è fatto di legno non mi interessa... Il tuo cuore ha sempre continuato a battere... Io lo sento... L'ho sempre sentito... Quando ti arrabbi o sei in imbarazzo, va in agitazione anche lui e batte in maniera sconnessa... quando sei calmo, come al solito, batte a velocità moderata... Ma io lo preferisco quando siamo da soli io e te, perchè batte piano quando ti sono vicino... Sembra quasi che abbia paura di fare troppo rumore... Ma comunque batte e credo che mi voglia bene... Quindi ho pensato... Se il tuo cuore mi vuole bene, vuol dire che mi vuoi bene anche tu, giusto? Quindi quel battito mi piace... Lo riconoscerei tra mille... E non cambierei quel battito per nulla al mondo... Ora che ci ho fatto l'abitudine, sembra quasi una melodia... La melodia più bella che conosco... Forse perchè era l'unica melodia che ho conosciuto durante la guerra..." "Suna..." "Dimmi..." "Ti voglio bene..." Stava singhiozzando... gli era capitato una volta... forse due... ma questa volta quei singhiozzi erano solo sintomo di un desiderato pianto liberatorio... Era felice come non mai per quello che gli era stato detto... "Anche io, fratellone..." Lei si alzò e diede un bacio in fronte a suo fratello, per poi tornare sotto le coperte usando il ragazzo come cuscino... "Sai una cosa?" "Cosa?" "Vorrei tanto che il tuo cuore non smetta mai di battere... Il mio più grande desiderio è di sentire quella melodia per sempre..."
  
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