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Autore: Clodushcla    06/03/2014    5 recensioni
Lily Luna Potter,famosa a causa del padre,non e che una semplice ragazza. Una semplice ragazza con la testa sule spalle e il suo brillante cervello sui libri. Vorrebbe diventare un Auror,proprio come il padre,Harry Potter. Ad Hogwarts si innammorera del giovane Scorpius Malfoy,il prediletto della casata Malfoy. Riuscirà salvarlo dal pericolo a lui immane? Avrà il coraggio di salvarlo?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lily Luna Potter
Note: AU | Avvertimenti: Bondage | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Ero sprofondata in un sonno eterno, dal quale difficile svegliarsi. 
-Scema sveglia!-, mi disse Alice con l'intento di svegliarmi. 
Ma vedendo che non mi svegliavo, qualcuno prese il coraggio di gettarmi un cuscino in faccia! 
Dopo quell'urto, giurai che avrei ucciso Katherine. 
Chi se non lei farebbe ciò? 
Aprì gli occhi e mi alzai come una furia dal letto. 
Ma non trovai Katherine, bensì James.. 
-Con quale coraggio mi lanci in faccia un cuscino?!-, gli urlai contro come una fiera. 
-E tu con quale coraggio baci Malfoy?! 
Avevi detto che lo odiavi!- ribattè furioso. 
Aveva scoperto ciò che era successo ieri. 
Il bacio. 
Non mi interessava cosa avrebbe detto, gli avrei detto la verità. 
-Le cose fra me e Scorpius sono cambiate!-, gli dissi sempre urlando. 
-Cosa?! Ora lo chiami anche per nome a quel verme?! 
Sei diventata la sua lurida puttana!- , mi disse. 
Quelle parole mi colpirono. 
Aveva chiamato me, sua sorella, lurida puttana! 
Volevo ammazzarlo, ma era pur sempre mio fratello. 
Respirai sennò sarei impazzita. 
-James Sirius Potter! Non osare insultare Scorpius davanti a me! 
Mai! Mai! Mai! Never! 
Osa farlo una sola altra volta e ti lancio uno schiantesimo! 
Non mi interessa se sei mio fratello o meno! 
Si, sono diventata la sua lurida puttana, come mi definisci tu! 
Ti devi solo vergognare!- . 
Presi alcuni miei vestiti e andai in bagno, a farmi una doccia. 
Mentre mi lavavo, piangevo. 
Mio fratello. Mio fratello mi aveva insultata. 
Piansi lacrime crude, amare. 


Verso le nove, dopo essermi preparata e aver sistemato il baule, mi incamminai da sola verso Hogsmeade. 
Quel giorno sarei dovuta ritornare a casa. 
Ma non me la sentivo, non volevo. 

Salita sul treno trovai uno scompartimento libero. 
Presi un libro di Pozioni e cominciai a leggerlo. 
Dovevo togliere i miei pensieri dal fatto successo poco fa. 
Il treno partì verso le undici. 
Nessun segno delle mie amiche, ma meglio così. 
Evidentemente avevano capito che preferivo restare sola. 
Abbandonammo alle spalle Hogsmeade e il treno sfrecciava verso le campagne. 
Mentre stavo leggendo il mio libro sentì un picchiare alla finestra. 
Era un gufo. 
Lo riconobbi subito, era di Katherine. 
Teneva stretta fra gli artigli una lettera. 
La presi e gli accarezzai la testolina.
 



" Lily, 
Vieni subito nello scompartimento numero 14. 
James e Scorpius stanno litigando. 
Kathy "

Mi mancava solo questo! 
A volte mio fratello era veramente detestabile! 
Il motivo di quella lite? Io. 
Non persi nemmeno un minuto e cominciai a correre verso quello scompartimento. 
Arrivai dopo pochi minuti e vidi una scena orribile. 
James e Scorpius stavano facendo a pugni.
Scorpius stava avendo la peggio. 
Non persi un minuto e cercai di dividergli, in quanto le mie amiche non ci erano riuscite. 
-Siete due idioti! Smettetela immediatamente!- dissi furiosa 
-Non permetterò che lui ti tratti come un Trofeo!- 
-Ma quale trofeo Potter! La amo! -, gli disse Scorpius. 
Riuscì a dividergli e dopo li curai. 
Nulla di grave, fortunatamente. 
Poco dopo venne anche Albus. 
-Anche tu credi che sia una donna cattiva?!- gli chiesi arrabbiata. 
-No, non sono stupido. Come stanno?-, mi chiese preoccupato. 
Almeno lui in mille! 
- Mmh, diciamo bene. Hanno un po' di ferite. -, dissi. 
Albus mi venne incontro e mi abbracciò. 
Mi aveva sempre confortato. 
Decisi di dirglielo, almeno mamma non si sarebbe preoccupata molto.. 
-Non verrò a casa. Andrò in un appartamentino, quello di zio Sirius, vicino a Mary Square. - 
-Va bene. Verrò ogni giorno. Non lo dirò a nessuno, tranquilla.- 
Sapevo che mi potevo fidare lui. 
Era stato sempre molto comprensivo. 
-Grazie Al. Ti voglio bene- 
-Anche io sorellina.- Mi abbracciò e restammo così per un po' di minuti. 
Scorpius era nello scompartimento dei prefetti, James in quello dei Caposcuola. 
Mi tranquillizzai e andai a cercare le mie amiche. 
Dopo averle trovate raccontai loro di cosa avevo deciso. 
-Veniamo con te.-, mi dissero all'unisono. 
 Avrei passato un po' di tempo con le mie amiche, prima di partire per New York. 
Mi erano sempre state accanto, in qualunque circostanza. 
Ricordai quella volta che con il mantello ci eravamo avventurate per la Foresta Proibita. 
Pericoloso ma divertente. 


Dopo cinque ore giungemmo a King's Cross, Londra. 
Mamma ci aveva raccontato che non sarebbe potuta venire a prenderci, poiché era a lavoro. 
Lavorava nell'ufficio Applicazioni Leggi. 
Le scrissi comunque una lettera, dove la informavo della mia decisione. 
Speravo avrebbe capito. 
Dopo essere scesa dal treno decisi di ritornare a casa, con James e Albus, per prendere tutto ciò che mi serviva. 
Le ragazze andarono con i loro genitori, ci saremmo viste quella sera alle 20.00 
Ci aspettava Marc, il nostro conducente personale. 
Salimmo sulla macchina e dopo mezz'ora arrivammo a casa. 
Albus mi aiutò a prendere tutte le mie cose dalla mia cameretta e dal mio studio e dopo le mettemmo in macchina. 
Dieci valige da trenta chili ciascuna. 
Salutai Albus e Marc mi condusse all'appartamento. 
James non era lì, era andato da alcuni suoi amici. 
Feci promettere a Marc di non dirlo a nessuno. 
Verso le diciannove ero nel mio appartamento. 
Papà me lo aveva regalato. 



Era un grazioso appartamento di duecento metri quadrati. 
Era situato al ventinovesimo piano di un palazzo nuovo, vicino al Big Bang. 
Quando si entrava c'era un lungo corridoio, dove c'erano sei porte, che portavano rispettivamente alla cucina, alla sala, al salotto, a uno studio, alla sala da pranzo e a un altro corridoio. 
Quest' ultimo dava accesso ai bagni e alle camere da letto. 
C'erano in tutto quindici stanze. 


Misi le mie cose nella mia stanza preferita. 
Era una stanza di venti metri, molto bella e spaziosa. 
C'era anche un bagno vicino, oltre che a uno studio. 
Cominciai a mettere i miei vestiti al posto, ma sentì un rumore. 
Carrol, era alla finestra. 
L'avevo mandata da mamma, chissà che cosa mi avesse risposto. 
Sarebbe stata sicuramente infuriata. 
Sicuramente quando mi avrebbe vista mi avrebbe ammazzata. 
Presi la lettera tutta tremante dagli artigli della mia candida civetta bianca. 
Lei aveva un'aria piuttosto tranquilla. 



" Mia cara Lily, 
mi spiace molto che non passeremo del tempo insieme questa estate, lo vorrei molto. 
Non preoccuparti non ti ucciderò quando ti rivedrò, semplicemente ti abbraccerò. 
Mi mancherai molto, cercherò di tranquillizzare tuo padre. 
Speriamo che non metta una intera squadra di Auror a cercarti! 
Comunque, certi amori seppur pericolosi, ti fanno battere il cuore. 
Quando la famiglia Malfoy è venuta a cena, ho capito. 
Sei innamorata di Scorpius, sappi che sono dalla tua parte. 
Ti appoggio vivamente, 
baci tua madre Ginevra Weasley. 

P.s: Qualora ti servissero dei soldi ricorda che hai il tuo conto. Mi impegnerò nel metterti altri galeoni. 


Mamma! Wow! Sei semplicemente fantastica, ti amo! 
Mi appoggiava. La amo, fin troppo. 
È stata sempre una grande strega, e donna. 

Misi Carrol nella sua gabbia, mettendole un po' di bacche che avevo portato da casa. 
Sarei uscita poi a fare la spesa insieme alle mie amiche. 
Avevo 500 galeoni, non molti. 
Soldi che, nel mondo babbano erano inutilizzabili. 
Ma nel mio conto alla Gringott però avevo anche pounds. 






Verso le 20.30 sentì la porta bussare. 
Andai a vedere chi fosse e aprì, erano le mie amiche. 
Erano state lì anche altre volte, l'estate scorsa. 
Le abbracciai una a una e dopo le aiutai nel sistemare le loro cose. 
Dopo che avevamo sistemato tutte le nostre cose uscimmo per la Londra babbana per dirigerci poi a Diagon Alley. 
Loro avevano con sè alcuni soldi babbani, con i quali pranzammo. 
Avrebbero fatto rifornimento di denaro, come me, alla Gringott. 


 
   
 
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