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Autore: Unforgiven_Ice_Girl    06/03/2014    2 recensioni
A volte sento il bisogno di sfogarmi con qualcuno e lo farei volentieri con qualche amico, ma temo sempre che non tutti siano in grado di capire certe sottigliezze. Ho così deciso di scrivere un diario qui, con un ipotetico amico che sia in grado di comprendermi senza pensare che i miei pensieri siano sciocchi.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro Amico,
hai presente quei periodi un po’ così? Passano i giorni e ti senti sempre e ovunque fuoriposto e vorresti solo sparire per un po’, vivere in un universo parallelo e pacifico finché le cose non si sistemano. Io sto vivendo uno di quei periodi.
Per gli altri è facile parlare, mi vedono dormire fino a tardi, ascoltare tanta musica, studiare poco, uscire con gli amici. Sarebbe facile spiegare a tutti che in realtà non è così bene che mi sento. Io non sto male, per niente. Ma non sto neanche bene e non c’è un motivo particolare del mio stato d’animo. Sì, sarebbe facile spiegarlo, ma per gli altri sarebbe troppo difficile (se non impossibile) capirlo. Allora lo spiego a te, perché sai ascoltare, sai capire e non giudichi.
Da dove potrei iniziare? Dall’università. Come già sai, prima di laurearti devi scrivere una tesi di laurea, e per scriverla hai bisogno di un relatore, cioè un professore (scelto da te) che ti controlli la tesi e te la firmi. Volevo laurearmi a luglio, così ho mandato delle e-mail ad alcune professoresse, dove chiedevo loro la disponibilità a farmi da relatore. Per esser più sicura, ho scritto loro che la tesi la volevo preparare per luglio, o al massimo anche novembre. Lo so, passerebbero un po’ di mesi, ma almeno mi prenoto. Tutte mi hanno risposto che non sono disponibili, né per luglio né per novembre. Mi sono scoraggiata parecchio, ma mi sono anche arrabbiata. Con i prof, dirai. E invece no, non sono arrabbiata con nessun professore. Sono arrabbiata con i miei compagni d’università. Anzi, le mie compagne. Siamo quasi tutte ragazze, i ragazzi sono pochi e più svogliati. Mi sono arrabbiata con loro, perché magari hanno più esami da dare rispetto a me, ma si sono già prenotate (a questo punto credo che si siano prenotate un anno fa) e per colpa loro i professori sono già impegnati e non possono seguire me, che per luglio pensavo di farcela, mentre ora credo di non farcela neanche per novembre. Ho già pagato regolarmente le tasse del primo anno fuori corso, la seconda rata la dovrò pagare a fine aprile e, cazzo, siamo già a marzo. La sessione di gennaio, come già sai, mi è andata male e devo ristudiare ben due materie dall’inizio, e un’altra la devo studiare per la prima volta. Il 17 marzo avrò l’esame di tedesco, il 18 avrò quello di informatica. O forse viceversa. Ho tanta inquietudine dentro, tra pagamenti, esami, studio, scadenze, ricerca di un relatore, stesura della tesi. E, come se non bastasse tutto questo, ho letto che entro fine luglio sposteranno la sede dell’università in un’altra città che io odio. Per arrivarci ci vuole una mezz’oretta di macchina, non si trova un parcheggio neanche a pagarlo. Anzi, a pagarlo si trova. Ma due euro all’ora a una città come Macerata (denominata Città della Pace) io non glieli do. Tante salite da fare a piedi, entrerei all’università tutta sudata, e io quando sudo puzzo tantissimo, vorrei tanto uscire dal mio corpo ed allontanarmi finché non sarò sotto la doccia. Dentro quella città io mi perdo molto facilmente, non la conosco affatto (e non ho neanche voglia di farlo), e ci sono talmente tanti edifici (ognuno con un ufficio specializzato solo in una mansione) distanti tra loro, che io non so neanche distinguere. E io dovrei andare a Macerata solo per incontrare una prof o sostenere degli esami, tra l’altro chissà dove? A quanto pare sì. Già stanotte ho sognato che ero andata lì perché dovevo cercare una prof con cui parlare, mi ero persa e avevo anche lasciato la macchina su un parcheggio a pagamento. Quando sono tornata verso la macchina c’era un asiatico che stava scrivendo una multa, e le urla che dicevano “No, no, ti prego, sto qui, non serve la multa, sono qui!” non sono servite a niente. Quello stronzo l’aveva già fatta la multa. Ma una cosa l’ho capita… stasera prima di andare a dormire bevo un po’ di camomilla.
Parliamo d’altro. Ho conosciuto un ragazzo! Te lo descrivo? Quando sorride è bellissimo, gli si formano anche le fossette sulle guance. Ha un buon profumo. Ha degli occhi molto belli, anche se quando mi bacia non li chiude. Però mentre mi bacia mi dice “che bella che sei”, ed è una cosa che mi fa spiccare il volo. Dà degli abbracci stretti stretti, e se io lo stringo, lui ricambia stringendomi più forte. E’ dolce e adorabile. L’ho conosciuto in discoteca. All’inizio mi era sembrato un maniaco, si era avvicinato, mi ha appoggiata contro il muro e provava a baciarmi… io non ci stavo, ma lui non voleva saperne di andarsene. Qualche giorno dopo, abbiamo deciso di rivederci e all’inizio l’uscita procedeva anche abbastanza bene. Dopo neanche 10 minuti che passeggiavamo mi ha preso la mano e ho pensato che quel gesto fosse un po’ prematuro, ma mi faceva anche piacere quindi poi anch’io gli ho preso la mano. In fondo era passato tanto tempo dall’ultima volta che avevo passeggiato mano nella mano con qualcuno, così l’ho lasciato fare. Ci siamo seduti e lui ha provato subito a baciarmi, io però non ho ricambiato perché stavolta sentivo che era davvero troppo presto. Lo trovavo un po’ troppo intraprendente, così gli ho chiesto che cosa si aspettasse da me, o comunque che intenzioni aveva. La sua risposta è stata chiara. Per una relazione siamo un po’ troppo lontani, meglio incontrarci una volta ogni tanto, soddisfare le sue fantasie. A me ovviamente non sta bene che lui sia più interessato a una parte del mio corpo piuttosto che a me, al mio modo di ragionare, ai miei difetti. Mi rendo conto che è difficile accettare le stranezze o le particolarità di un’altra persona, ma io non sono né un’anti-stress né una bambola con cui giocare a proprio piacimento, perché mentre lui gioca io metterei a nudo (oltre che me) i miei sentimenti, e non mi va di immergermi troppo in una situazione così compromettente. Ok, tutto bene, sembrerebbe. Non può nascere niente di serio. Almeno ho passato un pomeriggio in piacevole compagnia.
Sono tornata a casa, avevo la testa tra le nuvole. Ripensandoci, era da un bel po’ che non mi sentivo così serena grazie a un’altra persona. Mentre volavo, mi manda un messaggio una mia amica che sapeva dell’appuntamento. Tra l’altro era talmente curiosa (evidentemente la mia vita privata per qualcuno è meglio di un film al cinema o di un passatempo) che mi aveva già mandato un messaggio e addirittura aveva provato a chiamarmi mentre stavo con lui! Precisamente mentre ci stavamo baciando! Vabbè, sorvoliamo. Le racconto che è andata bene, che con lui stavo bene e che non avevo intenzione di uscire con un altro ragazzo (anzi, uomo) che voleva vedermi (che chiamerò Pseudo-Casanova), perché tanto ormai una persona con cui stavo bene l’avevo trovata. Ovviamente la mia amica non ha capito i miei sentimenti, perché ha insistito affinché uscissi anche con l’altro (con cui poi non sono uscita, ma di questo te ne parlerò tra un po’). Solo che poi ho fatto un errore (lì per lì non mi sembrava tanto sbagliato, invece dopo un po’ mi sono resa conto che dovevo tenermelo per me): ho detto alla mia amica che quel ragazzo mi aveva fatto capire che voleva solo sesso. Il “consiglio” della mia amica, naturalmente, è stato quello di lasciarlo perdere e di rimettermi alla disperata ricerca di una persona che fosse interessata esclusivamente a una storia seria. I motivi per cui non ero d’accordo faccio prima ad elencarli:
1. Con quel ragazzo sono stata bene.
2. Pseudo-Casanova non mi suscitava le stesse emozioni che invece mi faceva provare lui.
3. Ok che non voglio una relazione basata sul sesso, ma l’espressione “relazione seria” che vuol dire? Mica si capisce all’istante cosa vogliono gli altri e soprattutto cosa vuoi tu! Io stessa sono spaventata all’idea di una relazione seria. Cioè, provo a spiegarmi meglio. Prima di valutare la serietà di un rapporto ci vuole tempo, non è che uno viene lì da te e ti dice: “ciao bella, io voglio una relazione seria, tu pure, perfetto, domani ci sposiamo”. Riassumendo, non voglio una relazione di solo sesso ma neanche una cosa seria ora. Facciamo un passo alla volta.
4. La vita è la mia, di conseguenza anche la vita privata è la mia. Ci si confida tra amiche, è normale, ma non sei tu che devi vivere ogni istante del mio appuntamento, sono io.
5. Non devo per forza fidanzarmi solo perché un tempo le ragazze della mia età già mettevano su famiglia.
6. Non rinuncio a quel ragazzo, perché mi ha fatta sentire bene. Non rinuncio a lui perché mi piace, ho una cotta per lui (se la si può definire così), mette in moto il mio cervello molto più di 6 ore consecutive di studio.
 
E’ passato qualche giorno, nel frattempo sono andata a ballare e ho incontrato Pseudo-Casanova che dice di essere tanto interessato ad avere una storia con me. Credo di averti già parlato di lui, l’avevo incontrato già un’altra volta in discoteca, il fighetto 31enne… sicuramente avrai capito. Quando ci siamo incontrati lui voleva stare un po’ da solo con me, e la mia amica dovevi vedere com’era contenta di lasciarmi andare tra le braccia di un uomo che non mi piace. Un bel ragazzo, nulla da ridire, ma è così appiccicoso, anzi, asfissiante rende più l’idea. Ah, e neanche molto modesto. Mi ha detto: “Io sono un grande baciatore.” Eppure quando bacia non è niente di speciale, non più di tanti altri almeno. Mi faceva domande davvero stupide… ora te le elenco e ci scrivo accanto la risposta che avrei voluto dargli.
1. Ti piaccio? Bhè, fisicamente non sei un brutto ragazzo. Se solo ridessi un po’ di più. Sai, sei più carino quando ridi. Quando stai serio invece assumi un’espressione da porco. Caratterialmente il discorso cambia. Caratterialmente non sei molto compatibile a me. Non mi piace molto la gente che insiste perché puntualmente mi fa passare per amorfa, e io poi non sono mai capace di dare una spiegazione plausibile. Insomma, sei un po’ arrogante. E gli arroganti io non li sopporto.
2.Ti interesso? Forse se ti regolassi un po’ per controllarti mi interesseresti di più. Voglio dire, non servono 50 messaggi stupidi al giorno su Whatsapp, non serve che mi chiedi se mi manchi perché capisco che non sei sincero anche con un solo messaggio. Ma in linea di massima, non mi interessi più di tanto.
3. Saresti interessata a una storia seria con me? Io penso che la storia seria non è che ti svegli una mattina e decidi che la vuoi. La storia seria è una conseguenza. Bisogna fare le cose per gradi, uscire se c’è l’interesse sopra citato (che a quanto pare non abbonda), vedere se si sta bene insieme, eventualmente poi capire se si vuole una storia seria. Per la cronaca, anche se non c’entra niente, mi metti ansia con tutte queste domande.
4. Ti va di baciarmi? Non è che non mi va. E’ che io, al contrario tuo, do una certa importanza al bacio. Tu hai provato a baciarmi dopo 5 minuti che stavamo parlando, e io non capisco come mai la maggior parte di voi uomini fa così. Se ho voglia di baciare non ho problemi a farlo, ma quando è troppo presto non ho voglia, perché mi rendo conto che è una cosa molto affrettata. Comunque… a te non mi va di baciarti (lo so che qui c’è un errore, ma rende meglio così) perché ti credi così bravo e qualcuno dovrebbe abbassartela quella crestina (tra l’altro, lui ha davvero la cresta ai capelli… alla sua età!).
5. Perché non mi baci? E’ la prima volta che baci un ragazzo? Bhè tesoro, sarà anche vero che ho dato il mio primo bacio a un’età avanzata per un primo bacio in effetti, perché avevo già 18 anni, ma comunque mi è capitato di baciare altre persone. Voglio dire, non è che esisti solo tu al mondo, anche se a quanto pare la pensi così. Ad esempio mi è capitato di baciare un ragazzo proprio ieri, per moooolto tempo (sì, perché questa conversazione è avvenuta il giorno dopo il mio appuntamento con l’altro ragazzo) e ho deciso di baciarlo perché alla fine ho capito che la sua compagnia mi faceva piacere. E comunque se quello con te fosse stato il primo bacio avresti rovinato alla grande la magia del momento e sarebbe stato un pessimo primo bacio.
6. Non capisco perché pensi che io sia interessato solo al sesso. Voglio dire, usciamo insieme e poi viene quello. Non ti piace il sesso? Tesoro mio, già non ho voglia di uscire con te, figuriamoci di fare sesso con te. Quindi la risposta è no, non mi piace il sesso, non con te. E ho detto tutto.
7. Allora, che ne dici di uscire insieme? Solo che non mi sembri tanto entusiasta. Se prima avevo una minima voglia di uscire con te, adesso dopo tutte queste tue domande a raffica la mia voglia è sparita, si è dissolta nel nulla e dubito che la ritroverò con molta facilità.
Tu, personalmente, caro amico, mi ci vedi con una persona del genere? Non mi ci vedo neanch’io. E forse se non mi ci vedo io, allora neanche gli altri dovrebbero vedermi con una persona così. Ma tanto gli altri che vuoi che ne capiscano di ciò che provo io?
Ho raccontato tutto ciò (magari senza le risposte che ho dato ora a te) alla mia amica e la sua risposta è stata: “Evidentemente lui insiste così tanto perché ha interesse.” No, cara, tu mi dovevi dire: “Hai ragione, è un rompipalle. Se non ti piace non continuare a sentirlo. Continua ad uscire con il ragazzo che ti piace, se con lui stai meglio.” Ma vedi, caro amico, purtroppo la gente non è mai come vorremmo che fosse.
I consigli sono ben accetti, comunque, anche se entro un certo limite, perché quando da consigli diventano ordini cambia tutto. Comunque, io sono uscita ancora con quel ragazzo. La mia amica mi consigliava di fare un’uscita con quel ragazzo e un’altra con quel rompipalle di Pseudo-Casanova. Io ne ho fatte due con il ragazzo che mi piace e zero con il rompipalle, e così ho scoperto che in me prevale il sentimento sulla ragione.
Durante la nostra seconda uscita, insisteva tanto per andare in macchina, e io gli ho detto un NO! secco. Non capiva perché fossi così titubante  e io non capivo perché lui fosse così insistente. Certo, è più che naturale che un ragazzo di 24 anni voglia fare l’amore (anche se non lo chiamerei “amore”, perché è ancora presto), ma è altrettanto naturale (almeno credo) che una ragazza non voglia concedersi così presto a qualcuno e che voglia essere sicura di aver davanti una brava persona.
Vedendomi incerta, mi ha chiesto: “Facciamo così. Dimmi un posto dove ti piacerebbe fare l’amore, e io esaudirò il tuo desiderio.” (Il mio???? Casomai il TUO desiderio!)
E io sono stata zitta.
“Ti piacerebbe farlo sulla spiaggia?”
“No.”
“In macchina?”
“No.”
Dopo tutti questi “No.” ho notato che la sua espressione è cambiata notevolmente. E infatti…
“Mica sarà la prima volta?”
“Ehm…” rispondo titubante. “Sì.” (Visto? Alla fine un “Sì” l’ho detto!)
“Veramente?” chiede come se gli avessi detto che ho un particolar talento a stringere amicizia con alieni e fantasmi.
“Sì…” rispondo timidamente. Un po’ di vergogna c’era. Che cazzo di epoca è questa se una ragazza si deve vergognare perché è vergine, mentre è un onore andare a letto con tantissimi ragazzi?
Devo ammettere che è stato molto comprensivo, mi aspettavo almeno una risata in faccia in stile Nelson dei Simpson. Invece mi ha abbracciato ancora più forte, come se fossi un tesoro raro.
“Scusa, non lo sapevo… ma perché non me lo hai detto prima?”
“Perché se te lo avessi detto poi non saresti neanche tornato per incontrarmi ancora.”
E sono sicura che sarebbe stato davvero così.
Mi ha coccolata un po’, ma l’incredibile voglia di gnocca che aveva era superiore a qualsiasi cosa, e ha ricominciato con i suoi tentativi per convincermi. Ovviamente non mi sono concessa a una persona di cui non sapevo neanche il cognome, però, per la primissima volta nella mia vita, ho valutato l’idea di concedermi a lui, magari non proprio in quel momento, ma ad un altro appuntamento sì. Anche ora sono tanto confusa perché lo conosco poco, ma mi fa star bene, cosa che sono in grado di fare poche persone in questo periodo. Lui vuole un’amica di letto, io voglio farlo con.. non dico la persona giusta, ma una persona che si avvicini a quella giusta.
“Non posso ancora sapere quando sarò pronta.”
Ti capisco… ma cerca di capire anche me, non posso farmi 200 km ogni volta solo per due bacetti.”
Mi capisci? No. Tu non mi capisci neanche per un cazzo, perché se mi vuoi bene come dici mi aspetteresti senza rinfacciarmi che ti fai tutta quella strada solo per stare con me. Cos’è? Per una scopata te ne faresti anche di più di 200 km, ma per stare con una persona che ti vuole bene (anche solo per due bacetti o due coccole) non lo faresti? Cos’è? Una scopata vale più di un po’ di benessere? Io non credo…
Quando va a ballare il sabato sera va in discoteche che stanno ancora più lontane di dove ci incontriamo noi, e non si fa tutti questi problemi. Forse sono io che non sono così speciale, non ne valgo la pena. Ma neanche una scopata ne vale la pena. Anzi, io valgo molto di più di un atto sessuale! Razionalmente sarebbe facilissimo lasciarlo andare, non sentirlo né vederlo, evitare di soffrire, evitare tutte queste seghe mentali che mi faccio (la cosa che più mi fa paura del sesso non è il dolore, ma il rischio di rimanere incinta)… e invece no! Mi piace e non posso rinunciare a una persona che mi dà attenzioni, che potrebbe farmi diventare più donna, che mi fa vivere sensazioni nuove, mai provate prima. Sarebbe tutto più facile se non fossi così sentimentale.
 
Per concludere tutta la “magia”, ti dico che Pseudo-Casanova mi ha mandato un messaggio su Whatsapp (applicazione per smartphone che ho cominciato ad odiare) dove mi diceva che sabato va a ballare. Io non gli ho risposto, perché proprio qualche giorno fa lui voleva uscire con me e io gli ho detto di no (sai com’è… lui non lo sopporto, e poi la mia mente è troppo occupata questi giorni!). Pensavo di essermelo tolto dalle palle, e invece no… vabbè, lui non mi sembra molto intelligente, perché invece di rinunciare insiste, perché vuole conoscere una persona NON interessata a lui. L’ho ignorato su Whatsapp, e lui che fa? Mi scrive un sms con la stessa identica frase che mi aveva già scritto prima. E dopo di questa… io comincio ad avere sempre meno pazienza con la gente e la sopporto sempre di meno! E tu, Pseudo-Casanova, lo vuoi capire che sei un rompipalle che mi fa passare la voglia di conoscere gente nuova?!?!?!
 
Con affetto
IceGirl

 
  
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