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Autore: Stefania Petrafesa    06/03/2014    0 recensioni
Salve,mi chiamo Eleonor Hervey,ma tutti mi chiamano El,ho 14 anni,Amo la musica,la mia famiglia è tutto ciò che ho,i miei capelli sono ricci e sul tono del rosso,i miei occhi sono marroni e porto gli occhiali. Ho un fratello minore di 8 anni,il suo nome è Billy. E' un rompi scatole ma gli voglio bene. I miei genitori si chiamano James e Karen,sono sempre impegnati ma il tempo da passare con i propri figli lo trovano. Siamo sempre in viaggio per via del lavoro,questa volta ci tocca trasferire a Denver,nel Colorado. Cosa mi aspetto da questo viaggio? Di trovare nuove e vere amicizie,ma sarà difficile relazionarmi con gli altri.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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“Buongio..ma che sta succedendo?” Dissi con una aria perplessa. “Ciao tesoro,vieni non restare lì impalata,c’è una sorpresa.” Mi rispose mia madre,mentre Billy era già piombato in cucina,io dovevo ancora levarmi il cappotto,così lo levai e raggiunsi la mia famiglia in cucina. “N-n-onno? N-n-onna?” Balbettai mentre ci abbracciavamo,in quel momento mi sentii la ragazza più fortunata del mondo,non vedevo i miei nonni da quando compii 3 anni,abbracciandoli mi commossi e loro altrettanto. Dopo esserci seduti a tavola e aver parlato delle ‘solite cose’ che si raccontano le persone che non si vedono da molto tempo,iniziammo a mangiare. “Sapete,oggi i miei amici mi hanno chiesto di uscire con loro,posso andarci?” chiesi ai miei. “Oh ma è splendido tesoro,certo che puoi.” Mi rispose mia madre davvero contenta. “Invece io non sono d’accordo,insomma li conosci da poco sei sicura di questi tuoi amici?” disse mio padre. “Oh,ma perché devi sempre rovinare tutto? Sei davvero un guastafeste, sono solo ragazzi.” Lo riproverò mia nonna,mia madre scoppiò a ridere. “Sono d’accordo con nonna.” Dissi io mentre ridevo con mia madre. “Bah..” sbuffò mio padre. Finito il pranzo,restammo ancora un po’ a parlare a tavola con i nonni. “Fino a quando vi fermate allora?” Chiesi io. “Pochi giorni tesoro,credo 2 o 3.” Mi rispose mio nonno. “Capito..beh io filo di sopra.” Dissi e così feci,mi buttai sul letto e poi pensai ‘cosa farò adesso? Cosa mi metto? Cosa dirò?’ sapete,i soliti complessi che frullano nella testa di una ragazza. E dopo un intero pomeriggio ad ascoltare musica e a pensare che cosa sarebbe potuto succedere quella sera,verso le 19.00 ‘toc-toc’ un po’ di timore ad aprire ce l’avevo ma in fondo,è solo un’uscita. “Ciao Ally,ciao Jess-” Li salutai sorridendo. “Ciao El.” Mi risposerò. “Allora vieni?” ribatterono. “Certo.” Gli risposi. Uscimmo da casa mia e raggiungemmo gli altri,avevo una paura tremenda,di come mi avrebbero trattata,ma nessuno mi capiva.
  
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