DI BABBO-NATALI E DI BABBEI-NATALI

Era la notte di natale.
 
La luna risplendeva come una regina, circondata dalle sorelle stelle che illuminavano il firmamento terso
 
Il profumo di biscottini al cioccolato e latte alla mente aleggiava nell’aria della casa di Jousuke e Yuki, impegnati a ‘distribuire’ sotto l’albero le strenne per i loro figli.
 
-Ahia, mi hai pestato il piede!- sibilò il biondino.
 
-Ma stai calmo fratello, non l’ho fatto apposta!-
 
-La prima volta, ok, c’è buio e dobbiamo cercare di mettere questi maledetti regali sotto l’abete, la seconda volta, va bene, magari non mi ha visto, la terza, ancora ancora, ma la quarta…tu stai preparando una congiura contro di me!- disse con tono irritato.
 
-Ma sciallo! Infondo mi sono scusato sempr-, la mano agitata di Jousuke urtò un vaso di vetro che cadde, rompendosi in mille cocci.
 
-Cazzo! Vuoi essere un po’ più delicato? Vuoi svegliare la ciurma? Se scoprono che Babbo Natale non esiste bisognerà ordinare un camion di fazzoletti, e dove li gettano loro? Per terra! Tutto quel muco gelatinoso sulla moquette nuova! Bleah!-
 
Una luce sopra le scale si accese ed un viso angelico sbucò dalla cima delle scale: una piccola bambina si era affacciata per scoprire l’epicentro del frastuono.
 
-Oh no, Every! Vieni qua imbranato!- sussurrò al rosa, strattonato in una nicchia della cucina.
 
-Adesso cosa facciamo?- domandò preoccupato.
 
-Shhhhh-.
 
I passi della fanciulla risuonarono nelle tenebre, entità che abbracciava la coppia, stritolandola.
 
-Babbino, sei tu?-
 
Yuki si premette la bocca con le mani, evitando così la fuoriuscita di rumori strani che potevano attrarre la piccola.
 
-Ho un’idea!- esclamò piano il rosa.
 
-Che vuoi far-, ma prima che il portiere finisse la frase, lo svitato sgusciò fuori dal nascondiglio, impugnò un coltello da cucina e indossò uno scolapasta sulla chioma indomabile.
 
Si avvicinò a Every minacciosamente e, con una vociona alterata, sbottò - Tu, cosa ci fai qui!-. La bambina arretrò repentinamente.
 
-C-chi sei?- chiese con tono tremulo.
 
-Io sono l’alter ego cattivo di Babbo Natale! Sono…Evil-super-mega-maligno-Babbo sfascia-Natali! Sono qui per rinchiudere il mio fratellino in una cella di…ehm… dolcetti light! MUHAHAHHAHAH-.
 
-A-aiuto!- squittì.
 
-Oh, me ne andrò solo se mi lasci compiere il mio dovere!Vai a letto, spicciati!-
 
-Ma così non avrò i miei doni! Io voglio la bambola che fa la pipì!-.
 
-Allora chiederò a Babbo di lasciarla solo per te, vai a nanna!-
 
Così Every salì le scale velocemente e rientrò nella sua camera, terrorizzata da Jousuke.
 
-Visto che idea! Sono un genio nato, sigh!-
 
-Ceeerto babbeo-natale, aspettavo da molto l’accensione della tua lampadina!- rispose sarcastico il biondo.
 
-Ehi, guarda il soffitto, quello è vischio. Che coincidenza…-
 
Il rosa si avvicinò al compagno pericolosamente, cingendogli i fianchi con le braccia ed assaporando le sua labbra.
 
-Non è vischio, è un ramo di pino!-
 
-Chissà cosa ci fa lì…- sospitò maliziosamente Jousuke.
 
 
 
 
 
 
Angolo autrice.
Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento.^^
Ahimè, è l’ultimo ( e io che mi ero affezionata a questa fic, sigh :’’’) )
Ringrazio tutte le meravigliose persone che hanno seguito e recensito questa storia, grazie ragazze ^^.
 
Riddle-chan.