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Autore: _8Happily    07/03/2014    1 recensioni
*Preso da uno dei capitoli*
-"E tu invece? Tu ti ricordi di lui?"-
-"Si me lo ricordo. e fa male. Ci penso spesso, a quello che mi ha fatto, ma penso di più alle volte che mi chiamava “amore mio” alle volte in cui mi abbracciava e sussurrava un “ti amo”.
Penso molto di più a quelle volte in cui mi ha promesso di non andare via, anche se l'ha fatto.
Continuo a sperare di ricevere un suo messaggio, una sua chiamata.
Penso più a questo, alla felicità che non ho più.
E quindi mi manca. Nonostante tutto , mi manca."-
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo Due:

>>>>Narratore esterno<<<<

Che cosa aveva imparato Hope nella sua vita?

Hope aveva imparato a non fidarsi troppo delle persone, di quelle che ti promettono di esserci sempre, non sapendo però che quel 'sempre' corrispondesse ai suoi primi due anni di vita.

Aveva imparato a perdonare, perché sapeva benissimo che i rimorsi e il dolore non portano altro che rimorsi e dolore.

Infatti, chi la conosceva, non riusciva a capacitarsi del fatto che quella ragazza avesse perdonato 'A' così facilmente, e mentre chi sapeva la sua storia definiva 'A' un mostro di donna, Hope la definiva semplicemente 'mamma', come se niente fosse successo, perché lei sapeva che infondo 'A' lo aveva fatto per il suo bene, per permettergli di vivere una vita migliore che magari lei non sarebbe riuscita a regalargli.

Queste sono le cose principali che Hope aveva appreso sin da bambina.

Hope sembrava davvero una ragazza decisa, che sapeva quello che voleva, ma dentro di lei c'era una tale confusione che non gli permetteva più di sapere che cosa voleva ancora, che cosa avrebbe fatto in futuro e chi era davvero.

Sì, Lei stessa non sapeva chi fosse.

Hope è una ragazza insicura, una di quelle ragazze che per prendere una qualsiasi decisione ci deve pensare su almeno tre volte, pensando sempre che la scelta che fa, all'apparenza sia quella giusta, ma in realtà è quella sbagliata.

E' una ragazza che ha mille paura, la paura di essere giudicata dagli altri, la paura di crescere, di vivere la vita nel vero senso della parola.

Cindy le ripete in continuazione che per leggere avrà tempo, che quella era una cosa che poteva fare benissimo a trenta anni, magari quando avrebbe avuto un bambino oppure una volta diventata vecchia, non sapendo cosa fare poteva mettersi a leggere.

Le ripete spesso che l'adolescenza è un periodo che non durerà in eterno, e che quindi doveva goderselo in pieno, senza pensare a quale errore poteva commettere, perché anche quelli ti aiutano a crescere.

Anche Hope la pensa come Cindy, ma proprio non riesce a staccarsi dai suoi libri, Perché dice che la fanno viaggiare, la fanno stare bene sognando.

Alle persone normali sarebbe bastato prendere un aereo per viaggiare in posti lontani, ma a lei no; a lei basta un libro ed il gioco era fatto.

Ma forse è proprio quello che lei è, lei è 'anormale' in senso buono.

Ma questa teoria la teneva per sé altrimenti per gli altri quel senso di 'anormalità' che provava in senso buono sarebbe diventata una 'anormalità' detta in senso cattivo.

Perché persone 'diverse' automaticamente vengono escluse da tutti.

Proprio come era successo a Hope nella sua vecchia scuola di Beverly Hills.

Lei non era una ragazza con la 'puzza sotto il naso' -come le definiva lei- e quindi, anche volendo, non si sarebbe mai integrata pienamente con le sue compagne di classe; perché lei era 'diversa' ma la cosa buffa era che a lei piaceva non essere considerata come una 'caprona' che seguiva la moda come quelle persone presuntuose ed eccentriche che la circondavano ogni giorno.

Hope è quella classica ragazza bellissima che però non sa di esserlo.

E' una ragazza alta, magra con delle gambe lunghe e snelle, con i capelli lunghi di un color rosso-mogano naturale e due occhi verdi come l'erba del nuovo giardino.

Lei è una ragazza che non sa di essere bellissima.

Ma se solo si vedesse con gli occhi con cui la vedono gli altri magari cambierebbe idea.

C'era una cosa che però amava di lei: il suo nome.

Hope significava speranza, e non c'era più cosa vera di quella.

Lei era una ragazza speranzosa e quel nome, che tra l'altro aveva scelto 'A', le rendeva proprio giustizia.

Hope sostiene, come molti, che la speranza è l'ultima a morire, infatti sperava tanto di incontrare nuovamente la donna che l'aveva messa al mondo, ma non per 'sgridarla' per quello che aveva fatto la donna, ma per riabbracciarla, per ricevere ancora quelle carezze che tanto le mancavano, per essere cullata dalla sua voce e sentire quella canzoncina che tanto amava.

Con questo non voglio dire che Hope non amasse la sua 'nuova' famiglia, perché infondo erano stati Rose e Dilan a crescerla, ma le sarebbe tanto piaciuto ricevere tutto quell'amore che le davano i suoi genitori adottivi, da i suoi genitori biologici.

E finché rimaneva una piccola lucina accesa nel suo cuore, la speranza non sarebbe morta.

 

Hope era tutto questo, ma era anche una ragazza sbadata, terribilmente sbadata, tanto da andare addosso alla gente anche durante il suo primo giorno di scuola senza nemmeno rendersene conto.

  
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