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Autore: Eleven    27/06/2008    11 recensioni
"Sei pazzo? Ci guardano tutti!"
"Che guardino. - sibilò. Poi mise su un'espressione furba che piacque poco alla riccia - Ne ho bisogno ora." ripetè ricordando le parole di lei della sera prima.
La Granger arrossì istantaneamente e con una piccola spinta lo allontanò da sé.
"Vedi di prendere meno in giro, che di certo non ti sei sottratto. - borbottò - Dobbiamo andare a lezione."
Draco si accigliò appena, guardandola riprendere il passo dietro agli altri Grifondoro.
"E immagino che a te la voglia di seguirla non passi mai, eh?" le chiese all'orecchio raggiungendola.
"Esatto." rispose piccata.
"Non c'è nessuna speranza di indurti a saltarla?" sussurrò mellifluo.

(Dal capitolo 28) - Introduzione modificata.
______30° ed ULTIMO CAPITOLO POSTATO_______
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Pansy
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi di nuovo ^^ questa volta presto, ovviamente grazie a voi.


Per chi li aveva richiesti, ecco a voi Harry e Pansy in tutto il loro splendore ^____^. Spero che alla fine non vorrete uccidermi [ultimamente lo dico spesso!], buona lettura.



La disperazione




Il lunedì mattina, per gli studenti, è sempre il più traumatico.


"Ma chi l'ha detto!" pensava Ronald Weasley guardandosi attorno con aria spiritata mentre scendeva le scale.


Sentiva già il rumore proveniente dalla Sala Grande, piena di studenti e delle loro voci - e urla - fin dalle prime ore del giorno, e non riusciva a pensare che un nuovo giorno era iniziato... Eppure era mercoledì.


"Su con la vita!" esclamò Potter raggiungendolo da dietro e dandogli una pacca sulle spalle.


"Oggi abbiamo solo un'ora di Pozioni, poi Trasfigurazioni e Erbologia. - intervenne anche Hermione, con l'orario in mano - Non è neanche un giorno pesantissimo, coraggio Ron!"


Il rosso grugnì sinistro, poi buttò uno sguardo imbronciato e investigativo sugli occhi brillanti ed illuminati della ragazza al suo fianco.


"Cosa ti rende così allegra?" chiese. Non era una vera propria domanda. Sapeva con certezza quasi matematica quale fosse il motivo della sua serenità, e anche Harry.


Questo provocò un sorriso malizioso sulle labbra del moro e l'immediato imporporamento delle gote di Hermione.


"Io sono sempre allegra. - borbottò - E oggi è il mio primo giorno di lezione pieno dopo Hogsmeade" terminò sorridendo.


"Immaginavo fosse per questo, infatti." ridacchiò sadico Harry.


Fecero il loro ingresso nella Sala Grande così, Ron imbronciato e assonnato, come sempre più o meno, Hermione tra i due imbarazzata e sorridente, e Harry accanto a lei che la stringeva affettuoso attorno alle spalle, quasi a compensare la sua risatina di scherno nei suoi confronti.


Al tavolo di Grifondoro c'era già un gran caos, ma nulla di paragonabile a quello che dalla tavolata Serpeverde, di solito gelida e composta, arrivava fino alle orecchie dei Corvonero, all'estremità opposta della Sala.


"Che sta succedendo?" si chiese Hermione sedendosi con Harry di fronte a Ron, all'incirca a metà del tavolo.


Draco osservava apparentemente disinteressato e con un sopracciglio biondo alzato la scena che si stava svolgendo al termine della tavolata: Blaise cercava di trattenere Theodore tenendolo per un braccio, mentre questo, con le mani aperte davanti a sé, sembrava sostenere un'orazione difficile con l'espressione tipica di chi cerca di essere convincente.


Di fronte a lui Pansy Parkinson, la destinataria di quelle parole, che evidentemente, ad osservare la sua espressione, tanto convincenti per lei non erano.


Dopo avergli posato una mano sulla spalla, con aria comprensiva, vedendo che Nott continuava a parlare lasciò andare il braccio stancamente, cercò di ribattere sporadicamente e quando questo prese ad avvicinarsi, sgranando i grandi occhi neri sbottò urlando: "Non ci credi?!"




Ron la osservò contrariato vedendo che si stava allontando dal tavolo delle serpi per venire verso di loro, mentre Harry, cercando la direzione in cui il suo migliore amico stava guardando, si girava a sua volta seguito da Hermione.




"Scusa Potter, ma è necessario." disse sbrigativa Pansy appena li ebbe raggiunti.


Con uno strattone apparentemente poco gentile tirò su Harry dalla panca e, prendendolo per il colletto della camicia, avvicinò velocemente il viso di lui al suo e lo baciò.


Hermione sorrise appena, tornando al suo piatto e versandosi un po' di succo di zucca, mentre metà della tavolata Grifondoro e almeno altrettanto di quella Serpeverde sgranava gli occhi e seguiva quasi morbosamente quello scontro di lingue e labbra tra il cercatore rosso-oro e la reginetta delle chiacchiere Slytherin.


Harry aveva chiuso gli occhi beato, e li riaprì solo quando, stizzita, Pansy lo lasciò e rivolse lo sguardo verso le serpi, dove la mascella di Theodore stava per toccare il pavimento, e non si capiva se sul suo viso fosse dipinta più delusione o sorpresa.


Quando le aveva proposto di uscire, non si aspettava che Pansy cedesse subito, ma nemmeno che si inventasse assurdità come una relazione con Potter-attira-sfiga! Inizialmente gli era venuto da ridere, ma ora... Ora aveva la certezza che la ragazza non diceva il falso e la cosa lo sconvolgeva decisamente di più.




"Ci stai facendo un po' troppo l'abitudine." mugugnò rognoso Weasley all'indirizzo della moretta ancora in piedi accanto a Harry e Hermione.


La risata di Potter risvegliò il buon umore attorno alla tavola, e il solito ghigno sulle labbra rosse di Pansy. Solo Hermione, portando lo sguardo da Ron ai due ragazzi, chiedeva con sguardo interrogativo di cosa stessero parlando.




"Annuncio per tutti gli studenti; ai membri delle squadre di Quidditch chiedo particolare attenzione. - risuonò la voce della McGranitt - Vi ricordo che domani si terrà la tanto attesa partita Grifondoro contro Serpeverde, parlo a nome di tutti i professori nel chiedervi di non creare problemi nelle prenotazioni del campo per gli allenamenti e nel ricordarvi che, ovviamente, questa non è una motivazione presentabile per assenze ingiustificate e/o compiti non svolti."


Come la voce della McGranitt si spense, nacque un brusio crescente, che accompagnò gli studenti fino alle loro aule di lezione. Ci sarebbe stato da divertirsi, sicuramente.





La classe Grifondoro del sesto anno si stava spostando in massa verso le serre, diretta ad Erbologia, quando Ginny Weasley raggiunse il famoso Trio Miracoli urlando "Aspettate, aspettate!"


Dopo che anche i Serpeverde li ebbero raggiunti la rossa parlò:


"La McGranitt - disse come se non avesse corso affatto - mi manda a dirvi che questa sera lasceranno di nuovo la Sala Grande disponibile per i gruppi studio di Trasfigurazione."


La notizia fu accolta da brontolii diffusi e urla di disappunto, tanto che la povera Weasley fu costretta ad allontanarsi sgambettando alla velocità della luce, nonostante non avesse tutta questa voglia di andare a fare lezione.




"Ehi!" esclamò Hermione sentendosi trattenere per un braccio. Si girò per incontrare il viso perfettamente riposato di Draco.


"Buongiorno Mezzosangue." mormorò prima di baciarla.


"Sei pazzo? Ci guardano tutti!"


"Che guardino. - sibilò. Poi mise su un'espressione furba che piacque poco alla riccia - Ne ho bisogno ora." ripetè ricordando le parole di lei della sera prima.


La Granger arrossì istantaneamente e con una piccola spinta lo allontanò da sé.


"Vedi di prendere meno in giro, che di certo non ti sei sottratto. - borbottò - Dobbiamo andare a lezione."


Draco si accigliò appena, guardandola riprendere il passo dietro agli altri Grifondoro.


"E immagino che a te la voglia di seguirla non passi mai, eh?" le chiese all'orecchio raggiungendola.


"Esatto." rispose piccata.


"Non c'è nessuna speranza di indurti a saltarla?" sussurrò mellifluo.


"N-no." disse irrigidendosi lei, tentando di non cedere.


Un ghigno si dipinse sulle labbra del biondo.


"A stasera."


"A stasera." ripetè Hermione quando lui era già lontano. Una strana morsa allo stomaco le impediva di rilassarsi e concentrarsi sull'ormai prossima lezione.





"Di nuovo qui."


"Come?"


"Siamo finiti di nuovo qui."


La torre di Astronomia risuonava dei passi leggeri di due ragazzi che camminando tranquilli per i corridoi di Hogwarts erano finiti chissà come - per inerzia o di proposito - nuovamente su quelle scalette.


Entrarono nella stanza circolare della torre, a loro ormai ben nota, come sentendo nelle orecchie gli echi dei gemiti rimbalzati su quelle pareti la sera prima. In un atmosfera di irreale silenzio, andarono ad affacciarsi alla finestra.


Era ampia e priva di battenti, un semplice buco squadrato privo di pietre, che dava sul parco dove adesso ancora pochi studenti si trattenevano.


Draco passò un braccio attorno alla vita di Hermione, guardando giù. E la ragazza si stupì di quel gesto. Quella era una gentilezza - una coccola, quasi - gratuita, o un segno di possessività mascherato da carezza?


Cercò di frenare la voglia di voltarsi a baciarlo per quel semplice contatto e guardò a sua volta giù verso il parco.


Poche macchie di colore spezzavano quel verde onnipresente, riconobbe Ernie MacMillan con la Ossas, Harry e la Parkinson, una testa rossa che le sembrava appartenere a Ron non lontano da qualcuno che non riusciva a capire chi fosse, con i capelli neri e abbastanza lunghi.


La testa scura di Potter e quella di Pansy si avvicinarono fino a fondersi, secondo quella strana visuale. Hermione sbattè un paio di volte le palpebre e sorrise, consapevole che quella era sicuramente la visione distorta di un bacio.


"Quei due mi danno il voltastomaco." la voce fredda di Draco la riscosse.


"Come?"


"Pansy e lo Sfregiato. Sembrano un'altra persona quando sono insieme. Veramente rivoltante."


Hermione non trattenne una risatina. Forse rivoltante era un po' troppo, ma bisognava riconoscere che quei due si cercavano in continuazione e ormai la loro relazione era chiaramente nota a tutti, specialmente dopo la scena di quella mattina.


"Si sta facendo buio, rientrano tutti..."


"Vuoi vedere in quanti avranno la voglia di fermarsi a studiare Trasfigurazione umana?" rispose Draco con un ghigno.


"Lo so, saremo i soliti. Ma ancora una ventina di minuti e poi andiamo. Noi non lo saltiamo l'incontro di gruppo, IO non lo salto."


"Non avevo dubbi." commentò Draco ghignando.


La riccia sbuffò, guardandolo per un momento per poi tornare con lo sguardo sul parco.


Non sarebbe cambiato mai.


D'un tratto, uno stridio catturò la loro attenzione. Alzarono gli occhi verso il cielo, per vedere una macchia scura avvicinarsi sempre di più. Un falco.


Hermione chiuse e sbattè nuovamente gli occhi più volte, vedendo che si dirigeva proprio verso la Torre.


"Hermione!"


Draco le prese la mano e indietreggiò con lei fino al centro della sala, mentre il falco, stridendo con il becco fiero rivolto verso l'alto, entrava dalla finestra.


I pericolosi occhietti neri del falco si posarono sul ragazzo e, sospeso in volo, cercò minaccioso i suoi.




I falchi amano le prede dalla carnagione chiara.




Sicuro, puntò verso Draco, il quale dopo il primo attacco che l'aveva solo privato del tessuto della divisa sulla spalla sinistra, tentò di prendere la bacchetta.




Ma quello era davvero un falco?




"Mepse Muto!" urlò Hermione.


Dove prima stava in piedi la ragazza, ora, dopo una luce accecante, era comparsa una maestosa aquila, che dopo due battiti d'ali a vuoto si alzò in volo guardandosi confusa attorno, cercando di mettere a fuoco i due combattenti accanto a lei.


Draco era riuscito ad estrarre la bacchetta e indietreggiava pensando a che incantesimo scagliare, mentre il falco si voltava verso di lei, senza trattenere un verso di soddisfazione.


Attaccò senza pietà, affondando il becco nel ventre pennuto della nuova aquila, facendola volare all'indietro fino a cozzare contro la parete.


Draco osservava la scena terrorizzato, senza sapere cosa fare né capire realmente cosa stesse accadendo. L'aquila intanto si era risollevata e leggermente allontanata per poi schiacciare a sua volta il falco contro il muro, causandogli una storta alla zampa destra.


Quello stridette ancora di più, mentre nei suoi occhietti liquidi si confondevano rabbia e dolore.


Con un ultimo sforzo, morse un'ala dell'aquila che, inesperta, franò a terra rovinosamente, gli occhi d'oro da rapace prima sbarrati e subito dopo chiusi come ermeticamente.


Un ultimo, terribile verso fuoriuscì dal becco di quel crudele uccello nero, prima che con una virata un poco stentata a causa della ferita si allontanava dalla Torre nella fresca aria della sera.


Draco si inginocchiò accanto a lei mentre Hermione, ferita, riprendeva sembianze umane, il braccio sinistro sanguinante e gli occhi chiusi.


Incapace di dire una parola, con gli occhi fuori dalle orbite che schizzavano dal volto al braccio coperto di sangue di lei, Draco cercò di pensare a cosa avrebbe potuto - dovuto - fare. Ma non riusciva a formare nella sua testa nessuna frase di senso compiuto, né tantomeno a fronteggiare un attacco di legilimanzia.


Quella voce ebbe dunque libero accesso alla sua mente, e la frase che pronunciò echeggiò nelle orecchie del ragazzo più e più volte.


"Come sono andata, Draco? Dovrei registrarmi al Ministero, forse!"


Così si concluse la serata dell'ultimo dei Malfoy.


Con una frase, e una risata di scherno.


Il corpo di Hermione steso sul pavimento.


E la disperazione.





Spazio dell’autrice:


Va bene, questa volta vi autorizzo a padellarmi. Quante gliene faccio passare, a questi due poveretti ç_ç! Lo so che lo stavate pensando ^^ ma poi chi lo scrive il capitolo 29?

Rispondo alle recensioni per il capitolo 27:



Black_lia eccomi di nuovo! Spero che anche questo ti sia piaciuto! *scansa una padellata* fammi sapere :D baci


Colleghe for life oh, non preoccupatevi, vi capisco benissimo. L’importante è che prima o poi leggiate ^_^. Avrete 15 giorni in cui io non ci sarò per mettervi in pari ^___^ da questo punto di vista gli aggiornamenti mensili facevano più comodo, eh? Baci


Eddy scusami :P. D’ora in poi, comunque, i capitoli saranno sempre più lunghi, purtroppo per voi... ho dovuto inserire -come avrai visto- più avvenimenti per capitolo ^^”. Spero che anche questo ti piaccia ^^


Magicrossy grazie! Spero ti piaccia anche questo! *scansa padellata*


Pompeibe spero siano andate bene anche le altre prove, quando l’orale? Perché non dovrei risponderti? Io ogni tanto sparo delle bestialità che alcuni si nascondono per la paura :D. Il peluche era carino, in fondo ^^”. Draco è fantastico, sì, neanche questa fic assurda è in grado di distruggerlo ^__^” spero ti sia piaciuto anche questo, baci


Trilli_gelosa beh, ci sarà un motivo se la fic si chiama così ^_^” non è rating rosso perché mi contengo, fosse per me l’avrei fatta diventare nc17 ^^” ma ormai… spero che anche questo capitolo ti piaccia^^


Ginnever non ‘devi’ dire niente, se non hai niente da dire non recensire, rischi di fartela cancellare dall’amministrazione. E’ vietato scrivere recensioni tipo solo ‘bella, aggiorna’, mi dispiace :(... however, spero che il nuovo capitolo ti piaccia, besos^


Ki_chan chiaretta, non disturbare i piccioncini! Eheh poveretti, in questo cap… *scansa padellata* spero *argh* ti sia piaciuto *ahia!* XD non farci caso, sono matta. Baci


MartyViper ti ho già risposto per e-mail, comunque lo faccio anche qui ^_^ grazie mille per esserci sempre ^^ ormai sei una presenza costante, che sarebbe PD senza MartyViper e frakkia31? Niente XD. Grazie mille per i complimenti, spero ti piaccia anche questo! Baci


Frakkia31 oddio, costei mi lusinga. Grazie per il commento su Draco, è bellissimo *_*. Sai, stavo epr aggiornare senza di te! Com’è questo cap? ^^ *scansa padellata* baci!


Cherry tesoro, hai cominciato a lasciare recensioni folli come le mie? However, come sei arrivata taaaaardi :D! spero ti piaccia anche questo ^^ baci.




Grazie a chi l’ha inserita tra i preferiti (L)!


Sabato parto e tornerei il 12 luglio… *scansa l’ennesima padellata :D* se in tanti mi chiederete di aggiornare prima, cercherò di fare postare da qualcuno il capitolo 29 in mia assenza... o almeno posso provarci.


Baci,

Eleonora.

   
 
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