Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: giulym    07/03/2014    1 recensioni
Era passato meno di un anno da quando le cose ad Arendelle erano tornate normali e io non potevo che sentirmi più viva di così, non solo avevo imparato a controllare perfettamente il mio potere ma ora che l’Inverno era entrato a pieno nella mia vita…anzi ora che Jack Frost era entrato a a far parte della mia vita non potevo sentirmi più completa.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Arrivai in giardino tutta trafelata avevo corso per tutto il castello pur di non fare troppo tardi al nostro appuntamento, senza preoccuparmi minimamente di quali sarebbero state le reazione della servitù a vedermi passare come un turbine per i corridoi del castello, non era proprio da me questo comportamento, che cosa mi stava succedendo possibile che Anna avesse ragione ed io ero così tanto innamorata di Jack da comportarmi in modo così differente dal solito?
Mentre questi ed altri pensieri mi si andavano arrovellando per la mente finalmente trovai Jack, era appollaiato su di un ramo intento a fischiettare una strana melodia. “ Salve Jack scusa il ritardo ma mia sorella mi ha trattenuta per un po’” dissi quasi senza fiato, mi aspettavo che da un momento all’altro jack mi canzonasse come era il suo solito fare scherzoso ma stranamente rimase serio, “ Elsa c’è una cosa importante che ti devo dire e ormai non posso rimandare oltre “ avvertii subito la tristezza che si celava in quelle parole e in quello sguardo, uno sguardo così simile a quello che avevo io qualche anno fa, un misto di tristezza, ansia e…paura? possibile che jack avesse paura ? Lui uno dei cinque guardiani , la leggenda che aveva sconfitto l’uomo nero ora aveva paura, e sopratutto di cosa ? , “ Dimmi jack cosa succede ?” , “ Elsa tu sai che io sono l’incarnazione dell’inverno uno spirito che ha l’incarico di portare questa stagione nel mondo, ma come io ho il compito di fare arrivare l’inverno ho anche il compito di portarlo via…” più ascoltavo le sue parole e più il mio cuore si rattristava riuscivo a trattenere a stento le lacrime e solo allora quando proprio avevo capito che stavo per perderlo compresi finalmete quanto immensamente l’amassi e quanto desiderassi che non partisse,”Con l’arrivo della primavera pertanto me ne dovrò andare da Arendelle per poter portare l’iverno in un’altra regione della terra” continuò, “ma c’è comunque una cosa che tenevo a dirti prima di partire quindi ti prego di venire un’attimo con me “, non me lo feci ripetere due volte afferrai la mano che mi tendeva e insieme volammo sospinti dal vento verso le regioni montuose del regno, lì dove l’inverno è veramente perenne.
Ero così inebriata dal volo e dal fatto di trovarmi stretta a Jack che non mi accorsi nemmeno dell’atterragio quando poi finalmente ritornai in me notai che ci trovavamo sul balcone del mio vecchio castello di ghiaccio, lo stesso che un anno prima avevo creato dopo la mia fuga da Arendelle.

Jack si scostò piano da me ma non lasciò andare la mia mano, che cosa aveva di tanto importante da dirmi e che oltre tutto lo tormentava così profondamente, non lo comprendevo, dopo un attimo di silenzio fù lui che cominciò a parlare, “ Elsa devi sapere che questi tre mesi con te sono stati i più splendidi della mia vita da guardiano e forse anche di quella precedente, non avrei mai creduto che una persona mi facesse sentire così completo come fai tu, pertanto ciò che sto cercando di dirti Elsa…ciò che voglio veramente dirti è…” dillo su forza, dillo! non tenermi più sulle spine, pensavo impreda ad uno stato di ansia misto ad eccitazione “ è che TI AMO” ecco l’aveva detto e io ancora non potevo crederci non riuscivo a dire o ad esprimere quanto fossi felice, volevo urlagli che anche io l’amavo che anche lui mi completava ma non ci riuscivo, perché diamine non ci riuscivo ?
Lo vidi fare un’espressione delusa naturalmente si aspettava che io dicessi qualcosa ma io non facevo niente ero in uno stato di totale shock, ma quando forse lui stava per perdere le speranze finalmente io riusci a riprendere il controllo del mio corpo e prima che si voltasse per andarsene mi fiondai su di lui e lo strinsi in un abraccio, appoggia il viso al suo petto e in un sussurro dissi “ anche io ti amo “ in quel momento sentii due grandi braccia che cingevano il mio corpo e il suo mento poggiarsi sopra la mia testa, stemmo così per un pezzo incapaci di muoverci, incapaci di avvertire il freddo che ci circondava ma finalmente completi.

Ultimo capitlo della mia breve fanfiction ringrazio tutti coloro che mi hanno seguita e mi scuso per il ritardo.
  
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