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Autore: _piccolame    08/03/2014    1 recensioni
Lo guardava mentre piangeva disperata e chiamava il suo nome a squarciagola. Era steso a terra privo di sensi con ferite gravi su tutto il corpo...
[storia in revisione]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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-Come ti sei permesso!?- urlò con tutta la rabbia che aveva in corpo e Kiba rimase sconvolto, non la aveva mai vista arrabbiata e non avrebbe mai immaginato che la ragazza potesse infuriarsi tanto. 
-Hi-hinata!? D-di c-che p-parli?!- chiese allarmato lui distogliendo gli occhi da lei.
-Di cosa parlo!? Ora fai anche il finto tonto? Hai detto a mia sorella che stiamo insieme!- disse con foga.
-Lo so ma... vedi... è che... io...-cercò una scusa plausibile ma Hinata lo interruppe
-E sentiamo a chi altro lo avresti detto Kiba?!- urlò la Hyuga.
-I-io l’ho d-detto anche a N-na-naruto...- a quel nome la ragazza diventò completamente rossa.
-A LUI! PROPRIO A LUI! COME HAI POTUTO DIRGLIELO!- a quel punto scoppiò a piangere disperata cadendo sulle ginocchia.-I-io e te s-siamo a-amici da s-sempre. Perché i-io n-non riesco a capirti.- disse con un filo di voce. -Io non so cosa dire, è che mi piaci e non so cosa mi sia saltato in mente. Mi dispiace veramente.- il ragazzo si inginocchiò vicino a lei cercando di prenderle la mano ma Sakura si mise fra loro. 
-Vattene.- disse secca, Kiba si alzò.
-Ma io...- iniziò lui ma la rosa lo interruppe -Te lo ripeterò un’ultima volta Kiba. Vattene.- alzò la voce mentre pronunciava quell’ultima parola, non era una richiesta, era un ordine.  -Ma...- riprovò lui bloccandosi.
-Finiscila!- esclamò ancora arrabbiata. -Hai già fatto abbastanza!- Il ragazzo si girò e iniziò a camminare per le vie di konoha.
La corvina si alzò lentamente aiutandosi con la mano, guardò l’amica di fronte a se e si gettò fra le sue braccia, le accarezzò delicatamente la schiena cercando di calmare la ragazza dagli occhi di luna.
-Cos’è successo?- chiese allarmata una ragazza bionda con il fiatone appena arrivata sul posto.
-Eh? Ah, sei tu Ino.- rispose Sakura distratta cercando di consolare l’amica tra le sue braccia. Gli occhi azzurri dell’interlocutrice lasciavano intravedere della preoccupazione per corvina, era molto tempo che non piangeva, soprattutto in quel modo, una volta sola l’aveva vista in quello stato... Solo quando Naruto era tornato al villaggio, in coma con le speranze di sopravvivere praticamente inesistenti. -Hinata...- riuscì a pronunciare solo il suo nome. -È colpa di Kiba.-
-Che ha fatto?- chiese la donna cercando di mantenere la calma nonostante sapesse che non ci sarebbe riuscita. Quando comprese tutta la storia diventò furiosa ma la vista dalla corvina con gli occhi rossi dal pianto le represse la rabbia. L’abbracciò, quando si staccarono la guardò negli occhi e pronunciò solo tre parole in cui però credeva fermamente. -Andrà tutto bene.-

-Hinata svegliati...-

-Naruto, ho una buona notizia per te!- esclamò Shizune entrata nella stanza. 
-Davvero? Dai spara!- rispose il biondo curioso, sperava davvero che si trattasse della sua dimissione. -Puoi uscire!-
-Veramente? Hahahah ma è fantastico Shizune!-urlò lui di slancio abbracciandola.
-Naruto mollami!- boccheggia cercando di respirare mentre si divincola dal caloroso abbraccio.
-Scusa! Sono così eccitato! Non vedo l’ora di uscire, è fantastico!- risponde con un gran sorriso. Felice come non mai si alzò e preparò le valige quando la giovane donna lo interruppe -Hey hey piano! Aspetta devi fare la visita di controllo, tranquillo è solo per formalità, credo che sarà Sakura a fartela. Poi sarai libero!- 
-Ok ok, aspetterò di fare la visita... Quando riacquisterò la memoria?- chiese con tono spento. -Non lo so, ma sono sicura che la riacquisterai.- lo rassicurò lei.

-Maestro Kakashi!- richiamò l’attenzione l’allieva vedendolo leggere per le vie del villaggio.
-Sakura ciao.- rispose atono il sensei senza distaccare lo sguardo dal suo amato libro -Come stai?- chiese infine. -Oh bene, grazie. Lei? Vedo che non si stacca dai suoi libri.- rispose cercando di fare un po’ di conversazione. -Mh...- -Ok, non ha molta voglia di conversare. Vuol dire che andrò da Ino, arrivederci sensei.- disse velocemente lei ma l’uomo la fermò ancora per qualche istante.
-Sakura, sai come sta Naruto?- chiese.
-Non ha ancora recuperato la memoria purtroppo e per di più non possiamo dirgli assolutamente niente perché correrebbe dei rischi.- ribatté lei ma i suoi occhi si illuminarono ripensando alla chiamata ricevuta poco prima da Shizune. -Però gli ho appena fatto l’ultima visita da ricoverato! Ora sta finendo di preparare la borsa per tornare a casa.

-Hey! Devi firmare dei documenti prima di andare!- gli gridò la mora da dietro il bancone della reception dell’ospedale. Il ragazzo si girò verso di lei, appoggiò la borsa per terra e firmò alcune carte. Rivolse un ultimo sorriso di saluto e spalancò la porta. Chiuse gli occhi per la luce troppo forte dei raggi del sole di mezzogiorno. Era una giornata di sole e con un leggero venticello che gli scompigliava i capelli color grano, le vie della città erano relativamente affollate, alcuni negozianti chiudevano le proprie botteghe per la pausa pranzo, altri invece aprivano i ristoranti. Il ragazzo si fermò istintivamente davanti a un piccolo locale alla sua sinistra, non ne sapeva il motivo ma quella piccola baracca lo attraeva. Aspettò ancora qualche istante, poi si decise, scostò le tendine bianche e si sedette in uno sgabellino davanti al bancone appoggiando per terra il borsone. Sbatté piano il palmo della mano sul piano, si guardò attorno e iniziò a fischiettare. Dal retro bottega si sentirono alcuni scatoloni cadere e uscì una ragazza con i capelli castani scompigliati e con un gran sorriso disse -Mi scusi, stavo sistemando alcuni scatoloni dietro, spero non abbia aspettato molto.- solo allora si accorse chi fosse il ragazzo entrato nel piccolo ristorante e il sorriso si illuminò ancora di più -Naruto!- esclamò -Da quanto tempo! Allora la solita scodella di Ramen?-
-Ehm... Si grazie.- guardò stranito la ragazza cucinare la pietanza, sembrava davvero buona provò quindi a concentrarsi su di essa ma invano. Non riusciva a concentrarsi su niente, sentiva il bisogno di andare in giro per le vie di Konoha e riconoscere i ragazzi e le persone che vedeva. Voleva poter rispondere ai saluti senza imbarazzarsi a causa dell’amnesia che gli attanagliava la mente impedendogli di ricordare qualsiasi viso e qualsiasi rapporto avesse con la gente di quel paesino prima di riportare Sasuke al villaggio. Si sentiva in colpa, sentiva di deludere le persone che aveva accanto in quei giorni di sole, per lui spenti e insignificanti. Stava male e ogni volta però finiva per pensare ad un’unica ragazza dagli occhi perlacei che per quanto ne sapesse era venuto a trovarlo una sola volta. Non sapeva se fosse venuta prima che lui si svegliasse, ma sentiva la voglia di scoprire ogni singolo particolare di ciò che lei faceva o che lei avesse fatto nella sua vita; ricordare chi lei fosse davvero era diventata una delle sue priorità senza neanche rendersene conto. -Quanto sei pensieroso oggi! Ecco a te il Ramen.- Gli porse gentilmente la ciotola e lo guardò ancora per qualche istante poi si girò e tornò nel retro. Mentre il ragazzo mangiava, la mano di una ragazza scostò la tendina velocemente e rapidamente si sedette sullo sgabello e mise le mani sul viso coprendolo, cercava di nascondere il rossore. Lui la riconosse immediatamente e gli venne in mente la conversazione avuta con un ragazzo che era andato a trovarlo prima che uscisse dall’ospedale ma in quello stesso giorno.

Flashback

-Ciao Naruto!- il biondo lo guardò confuso ma l’altro lo capì subito e disse rapidamente il suo nome. -Ciao.- rispose allora il ragazzo.
-Come stai?- chiese istintivamente il moro -Oggi esco...- ribadì lui prendendo dall’armadio un borsone per metterci dentro i pochi vestiti che aveva in ospedale.
-Fantastico!- esclamò contento per l’amico poi si ricordò il motivo per cui era andato a fargli visita. -Sai prima eravamo molto amici, quindi visto che voglio mantenere la nostra amicizia, voglio che tu sia il prima a saperlo... Mi sono fidanzato!- disse infine con un sorrise enorme -D-davvero? E con chi? Se posso...- chiese un po’ scosso, iniziava a preoccuparsi. -Non so se te la ricordi, ti è venuta a trovare. È Hinata.- concluse e senza perdere tempo salutò Naruto e uscì. L’altro non ebbe il tempo di replicare, le parole gli morivano in gola. Il motivo non lo sapeva, cercava di pensare ad altro ma ogni volta finiva per pensare a lei, fidanzata con quel ragazzo, simpatico si ma anche molto strano e fissato con i cani.

Fine Flashback

-Hinata... Tutto bene?- a quelle parole lei si girò di scatto sussultando, non lo aveva notato prima, era entrata piangendo e non aveva neanche guardato se c’erano altri clienti, si era semplicemente seduta con lo sguardo basso colmo di lacrime amare aspettando che la giovane Ayame o il signor Teuchi arrivassero a servirla. -N-na-naruto-kun...- pronunciò il nome di lui tra un singhiozzo e l’altro con gli occhi arrossati, le lacrime iniziarono a scendere ancora più velocemente fino al punto di offuscare la figura di lui.
Si avvicinò a lei e l’abbracciò, il suo gesto fu istintivo, dimenticò immediatamente di quello che Kiba gli aveva detto, si dimenticò di tutto e incominciò ad accarezzarle la testa dolcemente.

-Hinata svegliati! Ti prego!-

-C-cos’hai d-de-detto?-chiese tremando alzando il viso -Niente.- rispose lui rivolgendole uno sguardo stranito. -Oh...- Poi notando la lora posizione si scostò bruscamente e si asciugò il viso. A quella reazioni si rese conto veramente delle sue azioni -Scusami, forse non avrei dovuto... Ecco... Ho saputo che... Che stai con Kiba.- Il suo tono era più finto che mai, si sforzava di sembrare almeno felice per lei. Dopo qualche istante in cui si era fermata a fissare il pavimento rispose estremamente seria.
-Lui non è niente per me! Neanche un amico ormai. Ti ha mentito, io non sono la sua fidanzata, mi aveva chiesto solo una volta di uscire e non avevo neanche risposto perché ero svenuta... E-e p-poi i-io n-no-non l’a-amo...- durante le prime parole sentiva la rabbia invaderle di nuovo il corpo ma quando pronunciò l’ultima frase la sua voce si fece dolce e gentile e la lasciò come sospesa, troppo imbarazzata per continuare. -E tu... chi ami?- chiese il biondino con poca sicurezza. Lei diventò un peperone, non sapendo cosa rispondere iniziò a balbettare e Naruto la guardò intenerito -Tranquilla, non serve che tu me lo dica, era una curiosità ma ovviamente solo se tu avessi voluto dirmelo non sei obbligata in nessun modo.- La guardò negli occhi e con un enorme sorriso ed esclamò       -Ora è meglio che vada Hina-chan. Alla prossima, sperando di ricordarmi qualcosa in più sul mio passato!- la salutò con un gesto della mano e uscì rapidamente da Ichiraku. Intanto Ayame era spuntata dietro al bancone e aveva visto tutta la scena, guardò Hinata con un sorrisone, allora disse -Hinata, i tuoi sforzi non sono stati vani in tutti in questi anni! Ce l’hai fatta! Sei riuscita a conquistarlo!-
-M-magari Ayame... S-sarebbe un sogno, ma credo che ormai sarà impossibile. Non ricorda nemmeno la mia dichiarazione quando ha combattuto contro Pain...- sospirò sconsolata la ragazza.
-Hinata non ti credevo così cieca! Eddai! Quando ti ha vista in lacrime si è fiondato ad abbracciarti!- esclamò la castana con voce solare.
-S-se f-fo-fosse s-stata Sakura a p-pian-piangere l’avrebbe b-ba-baciata... Non abbracciata.- concluse alzandosi sul punto di scoppiare in lacrime di nuovo.
-Non dire cavolate! Ormai si vede che non gli piace Sakura! È ovvio che gli vuole molto bene, ma solo come una sorella, anche se so che non è poco.-osservò lei poi continuò -Cosa ti porto?-
-Oh giusto, me ne ero dimenticata. Scusa ma non ho più fame.- affermò la giovane, salutò Ayame ma prima di andarsene notò un borsone incostudito ai piedi di uno sgabello poco lontano allora chiese -Ayame, di chi è quel borsone? Qualcuno lo ha dimenticato.- 
-Non so forse è di Naruto, quando è entrato era appena uscito dall’ospedale. Che testa quadra!- esclamò la figlia del proprietario -Quando torna glielo do, sperando di ricordarmelo- disse infine esasperata. -Oh, non preoccuparti! Glielo porto io a casa sua.- disse la ragazza completamente rossa.

-Hina-chan...-

  
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