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Autore: soontobebritish    08/03/2014    1 recensioni
La diciottenne Charlotte McDermott sta andando a Londra per frequentare l'università dei suoi sogni. Con la fortuna dalla sua parte, sull' aereo, si siede vicino ad un adorabile ragazzo inglese. Il suo nome? Liam Payne. E apparentemente è famoso...
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 44

Charlotte’s POV

“Stanno mentendo,” sospirò Zayn.

“Dici?” chiese Marisa.

Stavo facendo da terzo incomodo, ma non mi importava. Liam stava parlando al telefono con sua mamma.

“Spiegami ancora cosa è successo.”

Rispiegai a Zayn di quando eravamo andate da Lauren,  lei stava guardando la TV. Tutto quello che ci disse, fu che era stanca e che si arrabbiava facilmente, quando era stanca.

Né Lauren né Louis avevano detto che c’era qualcosa che non andava. Anche se era chiaro che era una bugia, nessuno aveva preteso spiegazioni. Qualsiasi cosa fosse o non fosse, era un argomento delicato. Visto che dovevamo fare tre ore di viaggio, non volevamo avere nessuno di cattivo umore.

“Buongiorno,” Niall camminò in cucina.

“Hey,” sorrisi. I suoi capelli erano in disordine. Erano all’insù, come quelli di Zayn.

“Qualcuno ha detto qualcosa?”

Noi tre scuotemmo la testa. Entrambi avevano inventato delle scuse, e quella mattina si stavano comportando come se nulla fosse. Fingevano. Si poteva capire che qualcosa non andava.

Niall si morse il labbro, concentrandosi. “Magari dovremmo lasciar perdere.”

“Come possiamo?” sussurrò Zayn. “Qualcosa è successo.”

“Ma non è successo questo weekend. Lo avremmo visto. Deve essere successo in passato, e se loro hanno deciso di lasciarselo alle spalle, allora dovremmo farlo anche noi.”

“Niall ha ragione,” ci voltammo a vedere Liam sulla porta. “Magari quello che è successo in passato è meglio lasciarlo nel passato.”

“Credo che dovremmo rispettare la loro decisione di non dircelo.” Sospirò Zayn.

Quando arrivammo ad un accordo, l’umore nella stanza era incerto.

“Ok,” sussurrai. “Beh, vado a prendere la mia roba.”

Tornai in camera mia. Nessuno mi seguì. Non importava. Nonostante quello che era successo ieri sera – tutto il romanticismo era stato spezzato- era stato un bellissimo weekend.

Cominciai a piegare i vestiti e a rimetterli nella borsa.

“Toc, toc.” Mi voltai e vidi Liam. “Ti dispiace se entro?”

“Si, vattene,” scherzai. Sorrise e venne a sedersi ai piedi del letto.

“Scusa per ieri sera. So che i ragazzi e io abbiamo rovinato l’umore. Amalia non era felice per come abbiamo passato la serata, dopo aver finito di giocare.”

Scrollai le spalle. “Non ti preoccupare.”

“Si, ora dici così, ma è stato brutto per tutti noi. Non volevamo che successe. Qualsiasi cosa fosse.”

“Davvero, Liam, è tutto ok. Mi sono divertita tanto.”

Chiusi la borsa e me la misi in spalla.

“Sei sicura?”

“Sono sicura di aver passato un bel weekend? Mi sono addormentata sotto le stelle con un ragazzo di cui sono completamente pazza e ho passato il resto del tempo senza preoccupazioni. È stato il miglior weekend da mesi.”

Lo presi per il braccio e lo portai in corridoio. “Voi ragazzi non vi annoiate mai, vero?”

Mi fermai sulla porta, notando Harry in ginocchio con la bocca aperta, provare a prendere l’uva in bocca. L’uva era tirata dall’altra parte della stanza. Sicuramente Louis e Lauren si stavano comportando come se niente fosse successo.

“No.” Sorrise Liam. “Non c’è mai un giorno noioso con noi.”

Mentre i magnifici tre continuavano con il loro gioco, noi altri, aiutammo a pulire la casa . verso le tre, tutto era stato preparato ed
eravamo pronti per partire.

“Pronte?” Marisa si girò le chiavi tra e dita.

“Si,” dissi, chiudendo il bagagliaio. “Vado a salutare.”

“Anche io,” si voltò e andò verso Zayn che era appoggiato sul muro esterno della casa. Non ci volle molto, prima che lui si alzò e la
abbracciò, baciandola. Sorrisi.

“Sono teneri.” Sorrise Liam, beccandomi a guardare.

“Si,” sorrisi. “Quindi, ehm, grazie per averci invitato. È stato divertente.”

“Prego. Allora, domani abbiamo le prove e un meet and greet, dopo. Mi chiedevo se volessi venire con me al meet and greet e poi potremmo andare a cena?” alzò le sopracciglia, anticipando la mia risposta.

“Va bene.” Non avevamo avuto molto tempo insieme da soli.

“Bene, ti scrivo, allora. Buon viaggio.”

“Buon viaggio.” Lo abbracciai.

“Ciao,” mi lasciò con un bacio sulle labbra.

Tutti entrarono nelle rispettive macchine. Il viaggio verso casa non fu divertente come quello di andata. Eravamo tutte esauste. Amalia e Marisa si divisero la guida, lasciandomi dormire. Quando arrivammo a casa Sorin, per lasciare giù le sorelle, eravamo distrutte.

“A presto, ragazze.” Ci gridarono, quando ripartimmo. Le salutammo con le mani.

 

“È stato divertente.” Sbadigliò Marisa, buttandosi sul letto. Erano le otto di sera quando arrivammo in campus. Ci eravamo fermate per cena.

“Si, lo è stato.”

Avevo problemi a tenere aperti gli occhi.

Presi il mio computer e salii su twitter. Scrissi un nuovo tweet.

Weekend fantastico tra amici. @Harry_Styles non riesce ad afferrare un chicco d’uva con la bocca.

Controllai quaranta secondi dopo, il tweet aveva più di cento retweet. Le loro fan erano incredibili.

Stavo per spegnere il computer, quando arrivò il segnale di videochiamata. Da parte di Sophia.

“Hey Shop,” la salutai con un sorriso. “Oh, Meg è lì con te. Ciao ragazze.”

“Hola, come va la vita? C’è Liam?” Gli occhi di Sophia si spostavano sullo schermo.

“Ehm, no, perché dovrebbe?”

“Hai passato il weekend con lui, no?”

“Si, ma come fate a saperlo?”

“Oh, tesoro, lo sa tutto twitter,” Megan disse nella sua famosa vocina dolce, sarcastica.

“Oh, capisco.”

“Beh, visto che Liam non c’è, noi andiamo.”

“Cosa?” chiesi confusa. “Avete chiamato solo per Liam? Non per me?”

“Abbiamo detto a questa ragazza che noi ti conosciamo e lei non ci ha creduto. Così le abbiamo chiesto come potevamo provarglielo, e lei ci ha detto di registrare una conversazione su Skype con Liam. Quindi, beh, CIAO!” Le sentii ridere e poi la chiamata si interruppe.

“Cosa c’è che non va, Char?” chiese Marisa.

“Mi stanno usando, Riss. Non solo sto perdendo i miei genitori, per questo, ma ho appena perso le mie migliori amiche.” E allora lasciai scendere le lacrime.

 

Ma che zozze le amiche di Charlotte! Sono delle zozze! Atteggiamento da prendere a sberle, proprio!
Cooomunque, ecco un nuevo capitolo. La settimana prossima non potrò postare, perché sono in germania… so che non ve ne frega niente, ma volevo rendervi partecipi della mia noiosa vita!
Ah, se vi va, passare dalla mia storia come autrice “Hidden”: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2318853&i=1
Alla prossimaaaaa
  
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