Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: TheLittleBlonde    08/03/2014    9 recensioni
Mi fissa negli occhi. Come se fosse incantato. Come se fosse in uno stato di trans.
E io faccio lo stesso. Lo osservo, mordendomi il labbro inferiore.
Non ha il diritto di guardarmi così. Non ha il diritto di mandarmi chissà dove, ogni volta che mi immergo in quelle sue iridi, all'apparenza normalissime, ma che su di me hanno un effetto devastante. Quasi da farmi provare dolore.
Come può uno sguardo, far star bene e male allo stesso tempo? Per me è così.
La mia paura è troppo grande. Paura di fidarmi. Paura di essere tradita. Perciò non voglio assolutamente sbilanciarmi. Perdere l'equilibrio che ho trovato negli ultimi anni. Non voglio soffrire di nuovo.
Quindi, non mi lascerò andare. O almeno, non così facilmente.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 Hello Beaver!
 

Un'altra giornata. Un'altra giornata di Gigi D'Alessio. Chi intende, intenda.
“Se oggi non viene per il risarcimento, gli ficco un calcio in culo” affermo convinta.
“Calmati Mary. Sicuramente ieri sera non ha potuto. Non agitarti” si lamenta Dany. Lei è la mia coinquilina sbarra migliore amica sbarra salvezza. E' l'unica persona con cui posso stare tranquilla, senza farmi problemi. Mi conosce da 8 anni, e se devo dirla tutta, dovrebbe ricevere il Nobel per avermi sopportato tutto questo tempo. Non so come ci riesce. Avvolte non mi sopporto da sola. Eppure lei è stata sempre al fianco. Bhè, anche lei ha un bel carattere, ma ovviamente non più del mio.
“No cara, io mi incazzo e come. Ti ricordo che ieri mattina mi ha lasciato con la macchina rotta in mezzo alla strada, sotto il diluvio universale, e mi ha pure bagnata” dico alzandomi violentemente dal divano e quasi avventandomi su Dany.
Non la passa liscia quel Louis, me la pagherà.
Non si può essere così stronzi da non venire qui dopo avermi distrutto la macchina. E invece no. Lui lo è. E poi, non che abita dall'altra parte di Londra insomma. Ha detto che abita qui vicino, quindi neanche a scomodarsi ad alzare le sue chiappe e venire qui. Che maleducato. Vorrei fargli prendere il volo con un aereo, giuro.
“Io vado. Ci vediamo più tardi” fa per andarsene, ma si volta di nuovo. “Ah, dimenticavo. Non voglio trovare un certo Louis senza vita disteso qui, nel nostro salotto. Quindi se viene, non azzannarlo” si gira e se ne va, chiudendosi la porta alle spalle. Le faccio la linguaccia come se potesse vedermi.
Siccome è una bella giornata, e per sgranchirmi le gambe -nha scherzo, è solo perché fa caldo- vado fuori, in giardino sul dondolo con i cuscini di Peppa Pig. Scherzo.
Ah che pace. Mi sento così in pace con la natura: un cazzo di uccellino che cinguetta, erba umida che mi urta le ovaie perché mi bagna le scarpe, e una graziosa Ape Maia sul mio braccio. Che carina. La fisso, ma solo dopo una manciata di secondi realizzo dell'insipido insetto a strisce gialle e nere -che mi ricordano vagamente la maglia di Mr. Graffietto- che mi sta per ficcare il suo pungiglione, nel mio braccino.
Inizio ad urlare e correre di qua e di là. Tento di arrivare alla porta di casa, ma dimentico sempre che si trovano 3 scalini, prima dell'entrata. Li ha voluti mettere Dany perché 'adora i rialzi'. Cose da pazzi. Ma dove si trovano persone che hanno queste passioni? Per i rialzi?
Comunque sia, cado rovinosamente a terra.
“Cazzomerdacazzutta” impreco con le braccia all'aria. Mi ritrovo dolcemente adagiata sui 3 fottuti scalini, con la schiena a pezzi ed una chiappa dolorante. Solo a me possono succedere 'ste cose. Manco la dea della sfortuna mi trovasse attraente, con le tette e culo di Megan Fox, che le sussurro 'Vieni da me, non te ne pentirai' e mi lecco le labbra come in un porno.
Ciao Castoro!” sento.
“Sta zitta dea, pensavo mi trovassi attraente. Sei crudele”.
Comunque, non avevo la forza di vedere chi fosse stato a salutarmi.
Ma chi cazzo può essere il cretino che mi chiama così? Un sospetto ce l'ho.
Di scatto mi alzo e poso lo sguardo oltre cancello. I miei sospetti sono confermati.
“Ah, sei tu?” gli chiedo facendo facendo una smorfia. Ammettiamolo, se fosse stata Dea Sfiga, sarebbe stato più eccitante.
“Perché dovrei trovarti ATTRAENTE?” mi chiede Louis con altrettanto uno sguardo schifato.
“Non sono cazzi tuoi. Che vuoi?”.
Mi sono stancata a stare a terra quindi mi alzo e MOLTO ma MOLTO lentamente mi dirigo verso Mr. Maglia a Righe.
“Mi fa entrare e parliamo di ieri mattina o no?” mi chiede con tono gentile.
“Devo proprio risponderti?” e rispondo alla sua domanda con un' altra domanda (?).
“Lo sai che non si risponde ad una domanda con un'altra domanda?”.
“Lo hai appena fatto anche tu”.
“Vieni, entra” gli dico, non avendo più voglia di ascoltare le sue enormi balle.
Gli apro il cancello, ed entra come se fosse a casa sua. Uè bello, non sei nella tua reggia, quindi abbassa la cresta.
“Ué bello, non sei nella tua reggia quindi abbassa la cresta.”. Ditemi che non l'ho detto a voce alta, vi prego. Per capirlo mi basta la sua occhiata fulminante. Lo ammetto, ho esagerato.
“Mi devi dire che diamine ti ho fatto, per trattarmi così male? Posso capire ieri, ti ho distrutto la macchina. Ma oggi non capisco il motivo. Insomma, sono venuto qui e questo è anche il ringraziamento?” mi grida quasi, in faccia. Forse ha ragione. Accidenti. In fin dei conti, non ho nulla contro di lui, apparte la sua maglietta a righe, che solamente ora noto che non la indossa. Facciamo progressi, baby. Indossa una semplice maglia bianca, con un giubbettino di jeans. Niente male direi.
Non ho il coraggio di rispondergli, così mi limito a fargli cenno di entrare in casa. Scuote la testa -non so per quale motivo- ed entra.
Come se fosse a casa sua -e ritorniamo allo stesso fatto- si siede sul divano. Sto quasi per digli quanto sia maleducato, che lui mi precede con uno sguardo che dice chiaramente 'Dì una sola parola, e non mi vedrai mai più'.
Alzo le mani al cielo in segno di rassegnazione e mi siedo accanto a lui.
“Allora? Ieri sera avevi da fumare roba nuova e non sei potuto venire?”.
Per l'ennesima volta mi guarda male. “Scusami..” dico abbassando lo sguardo.
Io non chiedo 'scusa' così facilmente. Ma non sono così crudele, quindi so quando è meglio dirlo.
“Ieri mattina andavo di fretta perché sarebbe dovuta uscire mia madre dall'ospedale..” fa una pausa e poi riprende. “...ma l'hanno trattenuta sino a sera per altri esami.. ecco perché non sono venuto” dice con tono serio.
Mi metto le mani sulla bocca. Stavo per crepare dalla vergogna.
Insomma, lo avevo preso a parolacce per cose non aveva assolutamente fatto. Volevo sprofondare. Non se le meritava tutte quelle parole.
“Oddio scusami.. I-io non.. non lo sapevo. Non volevo.. scusami” dico schiaffeggiandomi. Sapevo di aver fatto una cosa schifosa. Lui, con la massima tranquillità, mentre io mi schiaffeggio, umiliandomi, mi sorride beatamente.
Giuro, non ho parole. Quale razza di creatura, mentre vede una donzella schiaffeggiarsi, sorride come un ebete? Avrei voluto essere Zeus e scagliargli un fulmine sul quel cervellino di canguro che si ritrova al posto di un cervello umano.
Finalmente toglie di mezzo il sorriso ebetesco (?) , e mi ferma con la forza le mani. Avrei voluto gridare 'finalmente', ma il mio gesto dello schiaffeggiarmi per la vergogna non avrebbe avuto senso.
“Tranquilla, non ce bisogno di schiaffeggiarsi” mi dice in tono gentile, e mi abbraccia, appoggiando il suo mento sulla mia testa. “Non lo sapevi, tutto qui”.
Oh porca troia quanto è dolce. E' stato davvero carino da parte sua, abbracciarmi. Devo dire la verità: il suo abbraccio mi piace. Ho provato quella sicurezza che di solito provo solo con mio fratello. Mi sembrava di essere in paradiso. Ma non esageriamo. Resta sempre e comunque uno sfigato -conunbellissimosorriso-. Basta Mary, non vorrai diventare amico di questo qui?
Mi sciolgo dall'abbraccio. “Amici? Mi chiamo Mary comunque!”. Sputo fuori dalla mia boccaccia quella parola che mi fa rabbrividire: 'amici?'. Ma che minchia ho detto? Ho sempre la lingua troppo lunga.
Louis annuisce esageratamente e mi fa un sorriso di 69 denti. Aw che carino.
“Posso chiederti una cosa?” esordisce con tono neutro. Rispondo con debole 'certo'.
“Mi spieghi il motivo per il quale prima eri distesa su 3 gradini, le mani al cielo e parlavi da sola?” mi chiede un po' insicuro. Temeva la mia reazione.
E faceva bene. Non doveva chiedermelo.
Gli do un pugno sul braccio e inzia a lamentarsi come un lattante. “Aia!” esclama massaggiandosi la parte colpita.
“Aia Aia, you are the best one!” continuo cantando il motivetto della pubblicità degli wurstel. Un'altra pubblicità italiana minchiosa.
“Okay, faccio finta che sei una persona normale,e che non eri stesa sui gradini parlando da sola”.
Porca puttana, mi ha fatto ricordare il dolore alla chiappa.
Cerco di massaggiarla, ma mi blocco quando vedo la faccia di Louis allibita.
“Che c'è? Non posso massaggiarmi la chiappa?”.
“Certo che puoi. Ma non è una cosa che fanno tutte le ragazze, specialmente in pubblico..”.
“Hai ragione, io sono una trans”.
“No, non volevo dire questo Mary!”. E si certo, e io allora, sono Lady Gaga che sta cantando Poker Face in mutande.
Mi giro dall'altra parte, con le braccia incrociate al petto. Sto sperando che dica qualcosa.
“Non fare l'offesa.” lo sento dire alla mie spalle. Si avvicina sempre di più e mi cinge i fianchi con le sue braccia. Ecco, un altro abbraccio. Okay Mary, stai calma. Non era un abbraccio da 'fidanzati', ma da 'amici'. E questa cosa me piaseva di più. Ho sempre desiderato un migliore amico di sesso maschile.
Maschio insomma. Però da ragazza mi ritrovavo sempre con ragazzi che mi prendevano in giro, a me giravano le palle e non li guardavo più in faccia. Però lui è diverso. Nonostante lo abbia preso a parolacce sin dal primo istante che l'ho visto, ora mi sta abbracciando. Non vorrei staccarmi, giuro.
Non pensiate che io non sia per niente dolce.. solo che lo tengo nascosto. Tutto qui.
“Mi è sempre piaciuta l'idea di un migliore amico, sai?” dico diventando come un pomodoro San Marzano. Davvero buoni quelli, sì.
“E lo hai mai avuto?” mi chiede Louis con una voce coccolosa.
“No..”.
“Allora avrò l'onore di essere il primo” dice Mr. Graffietto. Mi sciolgo dalla sua presa e mi metto difronte a lui. Lo guardo per qualche secondo e poi... lo abbraccio, un'altra volta. Di mia spontanea volontà. Vi suonerà strano, ma ne avevo bisogno.
“Ehi, sto sognando o son desto? Mary, che mi abbraccia per sua volontà?” dice facendo la voce da cretino. E' riuscito a rovinare tutto. Non poteva dire un semplice 'che carina'?
“Ci sono problemi? Se vuoi la smetto, eh” dico, aumentando la stretta dell'abbraccio, nella speranza che non dica un fottuto 'si'.
“No”. Sia lodato il Cielo. “Sono contento che lo abbia fatto. Ti vi bi”.
“Vabene. Ora mi dici se con 'ti vi bi' intendi: ti vendo banane, ti vedo bene, ti voglio baby, ti voglio bene”.
Fa una risata sincera, che riempe tutto il salotto di casa. Musica, per le mie orecchie ormai sorde. Non ha senso questa frase, vero?
“Ti prego non abbreviare i sentimenti. Ormai in questo mondo rimangono solo loro” dico chiudendo gli occhi. Ditemi che ho ragione, vi prego. - si Mary, hai ragione-. Bene.
Lou, dopo un po' di silenzio, scioglie l'abbraccio e si mette a fissarmi. La cosa però, mi da i nervi. Non sopporto le persone che mi guardano ma non favellano. Lo so che non c'entra una sega, ma mi piace dirlo.
“Scommetto che ti urta le ovaie, vedermi guardarti e sorridere” ammette, sorridendo ancora e abbassando leggermente lo sguardo. Comunque, si.
“No, ma che dici”.
“Non mentirmi, lo so che ti dà fastidio”.
“So solo, che diventeremo grandi amici”. Sì, l'ho detto. E mi sento bene. Quando sento qualcosa, non mi vergogno (tralasciando quello che ho scritto precedentemente) di dirlo. Diventeremo amici. Grandi amici. 


WATANKAA!
Ciao ragazze. Non ho potuto aspettare.. volevo mettere il secondo capitolo. Lo so che è uno schifo.. ma volevo sapere che ne pensavate. Ne ho approfittato a postare dato che è sabato, è non ho una ceppa da fare.. (scherzo avrei da fare i compiti di storia, francese, grammatica e antologia).
Vabeeene. Riguardo al capitolo: credo e spero, sia un pò più lunghetto del primo. In questo capitolo entra in scena Dany anche, la salvezza di Mary. 
Però vi ricordo che il coprotagonista, non è Louis.. ma un certo biondino irlandese, insieme ad un kebabbaro pakistano.. e vi assicuro che Niall entreràin scena nel prossimo, Zayn nell'altro ancora. E poi finalmente, entreremo nel vivo della storia.. a meno che, non cancelli la FF. 
Il banner lo so che fa vomitare arcobaleni, ma è il primo che faccio in tutta la mia vita. Quindi se qualcuno si offre volontario e farmene uno.. *nessuno alza la manina* Vabeene così.
Comunque, voglio ringraziare Amy_Horan per aver recensito e messo tra le preferite la mia FF, e poi payphoran per averla messa semopre nella preferite e Curly red hair, ibtissam593, inhiseyes_ e _Freyja_ per averla messa nella seguite. Grazie mille ancora!
Recensite, mandatemi un messaggio, aggiungete alle preferite/seguite.. mi farebbe molto piacere.
Ora scappo, a presto Mary xx

  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: TheLittleBlonde