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Autore: Rebecca_Daniels    08/03/2014    1 recensioni
Che cosa può accadere in un anno?? In soli dodici mesi, la vita di una comune ragazza di provincia può trasformarsi in un sogno diventato realtà?? Ma soprattutto: in quattro stagioni si può imparare a sorridere nonostante le proprie insicurezze, ad amare benché comporti dei rischi e a seguire quell'unica direzione che porta alla felicità??
*Dalla storia* "La telecamera cominciò a fare il giro delle gradinate, non restava sopra i volti per più di un secondo, se non quando si avvicinò a lei... Sembrò rallentare e soffermarsi sul suo viso quei tre secondi in più, come se indugiasse... L'unica cosa che le venne in mente, stranamente, fu il consiglio di sua mamma: “Mi raccomando... Sorridi!”.
E Kaylie sorrise... Forse, fu quello che cambiò tutto...."
Note: ci sono dialoghi in inglese; la storia è già stata scritta tutta; spero abbiate voglia di sognare un po' assieme a Kaylie =)
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Up All Night (part 2)


Il pomeriggio, Liam decise di andare a fare un po' di compere con Andy, per consigliarlo su un “outfit adatto alla serata”, secondo le parole dell'amico di vecchia data. In realtà cercava solo uno scusa per portarsi in giro l'amico e vedere qualche ragazza nuova girargli attorno: non si era ancora arreso all'idea di provare qualcosa di più per quella meraviglia di Daisy.

Kaylie invece aveva un intero pomeriggio per dedicarsi al complicatissimo rituale di preparazione che la stava aspettando in una Spa del centro, in vista della serata sotto i riflettori, organizzato da una onnipresente Louise. Quella donna non aveva preso un attimo di respiro da quando era diventata la manager principale dei ragazzi, il che implicava che fossero almeno dodici mesi che quel cervello artificiale inglobato in un corpo minuscolo non vedeva qualcosa che assomigliasse vagamente ad un giorno di vacanza. Per questo, Kaylie e Eleanor avevano deciso di regalarle quelle tre ore di coccole e relax in loro compagnia, convincendola a lasciare quelle poche cose, che ancora non aveva organizzato per la serata, nelle capacissime mani di Paul. Quando Eleanor arrivò a prenderla, Kaylie scoprì che all'allegra combriccola si sarebbe aggiunta anche Lou. Logicamente, i capelli li avrebbe fatti lei a tutte e quattro.

-The guys can also wait... (I ragazzi possono anche aspettare...)

Aveva detto Lou, mentre i loro piedi si lessavano dentro a bacinelle di ogni colore e forma. Stavano tranquillamente parlando del più e del meno, di come stessero andando le prove di Kaylie, di come si sarebbe svolta la serata della prima e, addirittura, di come Lux si sporcasse anche i capelli ogni volta che mangiava un panino con la marmellata di fragole, quando videro dei flash entrare dalle vetrate del salone. Quella che Kaylie presuppose essere la proprietaria, si avvicinò a passo svelto verso di loro e, con faccia contrita, disse:

-I'm so sorry, ladies... But we can't send them away, because they're on the public soil... (Mi dispiace, signore... Ma non possiamo mandarli via, perché sono sul suolo pubblico...)

Lou- Don't worry... It's all right... Thank you... (Non si preoccupi... Va tutto bene... Grazie...)

Guardò di nuovo fuori le vetrate e sorrise timidamente ad uno di quegli obbiettivi stratosferici e poi ad uno dei tanti Iphone che nascondevano la faccia di qualche ragazzina, tutta contenta per aver trovato due terzi delle ragazze degli One Direction, assieme alla manager dalla band e alla parrucchiera, nonché amica di uno di loro, nello stesso posto.

E' semplicemente pazzesco... Non siamo noi quelle famose... Sono i ragazzi ad esserlo, eppure sembra che anche le nostre vite siano interessanti... Non so se mi abituerò mai a tutta questa attenzione... “.

Lou- Kay, what's happening?? You seam to be deep in thought... (Kay, che sta succedendo?? Sembri persa nei tuoi pensieri...)

Kaylie si riscosse dalle sue congetture mentali, rendendosi conto di essere osservata dalle tre donne.

-Yep!! I'm fine! I was just wondering why the fans want to know something about us, but then I remember that I did the same when I was one of them... But I'm pretty sure that I'll never get used to this... (Yep!! Sto bene! Mi stavo solo chiedendo perché le fan vogliano sapere qualcosa di noi, ma poi mi ricordo che io facevo lo stesso quando ero una di loro... Ma sono abbastanza sicura che non mi abituerò mai a questo...)

Lou- You know… At first I asked myself why the fans were so interested in what we do, what we say, even how we took the tea… But then I realised it was just to be closer to the boys… Even if it’s still crazy that Lux recives thoudsand of presents every birthday… (Sai... All'inizio mi sono chiesta perché le fan fossero così interessate in quello che facessimo, dicessimo o anche come prendessimo il tea... Ma poi ho realizzato che era solo per essere più vicini ai ragazzi... Anche se è ancora assurdo che Lux riceva migliaia di regali ogni compleanno...)

Eleanor- Moreover, Kay you’re gonna be a famous dancer… How is going with your fans on Twitter?? (Per di più, Kay, tu stai diventando una ballerina famosa... Come va con le tue fan su Twitter??)

Louise- Yesterday, Paul told me that you’ve already had three support acconuts, one update account on Twitter and a fan page on Facebook… That’s cool!! (Ieri Paul mi ha detto che hai già tre account di supporto, uno di update su Twitter e una fan page su Facebook... E' forte!!)

-Yes!! I mean: I’d never expected something like this… When we were in London, chilling around after the Gala, a group of fans stopped the boys, but then they came our way and asked me, El and Perrie for a photograph and an autograph… Do you remember?? (Sì!! Insomma: non mi sarei mai aspettata qualcosa del genere... Quando eravamo a Londra, rilassandoci dopo il Gala, un gruppo di fan aveva fermato I ragazzi, ma poi sono venute dalla nostra parte e hanno chiesto a me, El e Perrie per una foto e un autografo... Ti ricordi??)

Eleanor- Of course I do: you were like “Oh gush!! But it’s all true?! They really like my choreographies?!”…You were completely shocked!! (Certo che sì: tu eri tipo “Oddio!! Ma è tutto vero?! Gli piacciono sul serio le mie coreografie?!”... Eri completamente scioccata!!)

-But I really was!! It was so surreal that someone was asking me for a picture just because she loved how I dance!! (Ma lo ero sul serio!! Era così surreale che qualcuno mi chiedesse una foto solo perché adorava come ballassi!!)

Lou- Kay you are so lovely! (Kay, sei così adorabile!)

-Ehm… Thank you..But: why?? (Ehm... Grazie... Ma: perché??)

Lou- Because you still look surprise every single time someone pays you a compliment!! (Perchè sembri ancora sorpresa ogni singola volta che qualcuno ti fa un compleanno!!)

-Well… Maybe it’s due to the lowest self-esteem on the surface of this planet… (Beh... Forse è dovuta alla più bassa autostima sulla faccia di questo pianeta...)

Eleanor- Due to what was the lowest self-esteem on the surface of this planet… Am I right? (Dovuta a quella che era la più bassa autostina sulla faccia di questo pianeta... Ho ragione?)

La ragazza le stava facendo l’occhiolino: sapevano entrambe che cosa Kaylie avesse regalato a Liam ed anche che significato avesse quel dono per lei. Come darle torto: Eleanor era di certo una delle persone che più le erano state vicine da quando quel sogno era cominciato, soprattutto per quanto riguardava la sua “carriera” da ballerina.

In fine dei conti era stata al suo fianco quando le avevano chiesto di firmare il primo autografo; c’era stata anche lei quando aveva festeggiato per essere stata scelta per il tour; era lei quella che la sopportava ogni volta che finiva le prove prima e voleva tirarsi su di morale per magari una sequenza di passi che l'aveva fatta impazzire. Era lei uno dei motivi per cui aveva capito come tutto quello che riguardava la fama dei ragazzi e le conseguenze che aveva sulla vita delle persone che gli stavano vicine, non aveva nulla a che fare con la sua relazione con Liam. In quel frangente c'erano solo lui e lei. Nessuno altro.

Dopo essere passate tutte per casa di Lou ed essersi fatte acconciare i capelli, impiegando quasi mezzora per sistemare quelli di Kaylie, dato che i boccoli non volevano restare tutti sulla sua spalla destra, rientrò in quell'appartamento che aveva imparato a chiamare “casa”, pensando di trovarvici solo Loki. Quando, invece, aprì la porta, appoggiando le chiavi sul mobiletto a forma di frigorifero che Liam aveva voluto compare a tutti i costi qualche giorno prima, si ritrovò a contemplare una visione celestiale nel bel mezzo del salotto. Liam stava camminando a piedi scalzi sul morbido tappeto bianco, mentre si allacciava i pantaloni dello smoking, senza nulla a coprirgli il petto sempre più muscoloso. Quei mesi in tour in America, a furia di sessioni si allenamenti con Zayn e Harry e di nuotate in mezzo all'Oceano, avevano accentuato maggiormente i suo pettorali e reso ancora più toniche le braccia e le spalle.

Un giorno di questi farò un infarto e dovranno sostituirmi durante il tour... Ma dico: è lecito possedere tanta bellezza in un solo corpo?!... Ed ora cos'ha da guardare con quel sorrisino compiaciuto stampato in faccia?? Adesso ti faccio veder io caro il mio Mr Liam Sono Un Bronzo Di Riace Payne di che cosa è capace la sottoscritta...”.

Liam la stava osservando, consapevole dell'effetto che continuava ad avere su di lei e sul suo autocontrollo, così fece per avvicinarsi, ma la vide dirigersi frettolosamente su per le scale, che conducevano alla loro camera, con uno sguardo di sfida che dardeggiava nei suoi occhi.

Kaylie tirò fuori il vestito che aveva comprato assieme a Eleanor una settimana prima e che aveva gelosamente tenuto nascosto a quella popstar neo-ventenne che si stava preparando al piano di sotto. Lo infilò con estrema cautela, onde evitare di perdere qualche pietra del corpetto, per poi dedicarsi al trucco che, seguendo le indicazioni di Lou, fece il più fresco e naturale possibile: un accenno di ombretto perlato per illuminare, un po' di rimmel e di matita, qualche tocco di blush ed, infine, una passata di lucidalabbra. Dopo essere salita sui sandali argentati che la commessa le aveva consigliato, prese la pochette, e, sistemata un'ultima volta la catenina che Liam le aveva regalato, scese lentamente le scale, per giungere al piano inferiore.

Sentendo il rumore dei tacchi, Liam si doveva essere accorto della sua imminente apparizione, dato che quando raggiunse il piccolo pianerottolo, lo trovò rivolto verso la rampa di scale, vestito di tutto punto, mentre si sistemava le maniche della camicia, sotto la giacca di pelle, attività che però interruppe immediatamente.

Era paralizzato davanti a Kaylie. Come se la stesse vedendo per la prima volta. Come se si stesse accorgendo solo in quel preciso istante di chi fosse veramente Kaylie, la ragazza che aveva scelto di avere al suo fianco.

Il primo istinto fu quello di abbassare lo sguardo, imbarazzata da quelle attenzioni adoranti e da quell'occhiata indagatrice che lui le stava rivolgendo...

No... Non devo vergognarmi più di me stessa... Non davanti a lui...” pensò Kaylie mentre rialzava la testa per incatenare i suoi occhi a quelli di Liam e sorrise. Come quella prima volta all'arena.

Fece qualche altro scalino, ma subito dopo si sentì sollevare da terra da due braccia rassicuranti che la fecero roteare come fosse la scena di un vecchio film in bianco e nero, quando i due protagonisti si ritrovano dopo tanto tempo e si confessano il loro eterno amore. Rise ancora di più, pensando a quanto pazzo fosse quel ragazzo e a quanto lo amasse per questa sua genuina follia.

Liam- You look so different... (Sembri così diversa...)

Kaylie non seppe se prendere quell'affermazione come un complimento o come una critica: era sempre stata una delle sue più grandi paure quella di cambiare, diventando qualcuno che non era. Forse Liam si rese conto della sua preoccupazione, dato che la lasciò in mezzo al salotto per andare a recuperare qualcosa dal bancone della cucina. Tornò con in mano un album fotografico arancione e viola con sopra i loro nomi e dentro tutte le foto che i paparazzi e Harry gli avevano scattato in quei mesi.

Liam- A girl gave me this as a birthday present, this morning... Look at you, just four month ago, at the Gala... You seamed to be so scared to standing there, even just in front of us... And look at us, tonight... (Una ragazza me l'ha dato come regalo di compleanno, questa mattina... Guardati, solo quattro mesi fa, al Galà... Sembravi così spaventata di stare lì, anche solo di fronte a noi... E guarda noi due, stasera...)

Erano di nuovo davanti lo specchio che Kaylie gli aveva regalato per il compleanno e che Liam aveva voluto a tutti i costi appendere in salotto, nella parete opposta alle vetrate, di modo che, qualora si fossero specchiati, avrebbero avuto Londra a far loro da sfondo.

Kaylie osservò di nuovo quella coppia di giovani individui che le sorridevano di rimando e si rese conto di non essersi mai sentita così sicura di sé stessa come in quel momento. Era cambiata, aveva ragione Liam, ma era cambiata in meglio perché grazie a lui era riuscita a far emergere quella parte della sua personalità che per anni aveva celato al mondo intero.

Aveva fatto venire a galla quella sicurezza che raramente era trapelata nei suoi primi diciannove anni di vita, aveva fatto sbocciare la consapevolezza di una forza che per troppo tempo era rimasta rintanata nel suo cuore, come in gabbia. Era lì, in piedi, al fianco del ragazzo che amava alla follia, in un meraviglioso appartamento in centro a Londra che era diventato anche la sua casa, fasciata in un vestito che metteva in mostra le sue curve, valorizzando quelli che lei aveva sempre considerato come dei difetti, pronta per affrontare la prima di un film e un tour come ballerina di supporto nelle maggiori arene del Regno Unito... E si sentiva a sua agio... Si sentiva bene con sé stessa. Realizzata.

Si voltò all'interno dell'abbraccio di Liam, fino a trovarsi con il viso a pochi centimetri dal suo.

-Thank you Liam... For making me realize how strong was the power I had inside... I changed outside just because my own heart has changed... And it's all because of you... I love you... And happy birthday daddy direction... (Grazie Liam... Per avermi fatto capire quanto potente fosse la forza che avevo dentro... Sono cambiata fuori solo perché il mio cuore è cambiato... Ed è tutto merito tuo... Ti amo... E buon compleanno daddy direction...)

Lo vide alzare gli occhi al cielo, per poi avventarsi su di lei cercando di morderla e di farle il solletico dovunque: sapeva perfettamente quanto fastidio gli desse essere chiamato così, perché diceva che lo faceva sentire vecchio, benché, oggettivamente, fosse il più responsabile di tutti.

La macchina era già arrivata e Alberto, il bodyguard di Liam, li stava aspettando al suo interno. Louise aveva dato indicazioni precise: i ragazzi sarebbero arrivati sulla croisette solo dopo che tutti gli altri “coprotagonisti” del film-documentario, o per meglio dire, tutti i parenti vari ed eventuali, avessero calcato il tappeto rosso.

Kaylie raggiunse Eleanor e Perrie con cui avrebbe dovuto affrontare la folla oceanica di Directioners, fotografi, giornalisti, telecamere, addetti del settore e curiosi che si era assiepata fuori all'Empire Cinema di Londra. Le fan che erano state intervistate avevano già fatto la loro passerella, incredule di quanto gli stesse accadendo.

Vide Paul sfilare con tutti gli altri manager che si erano occupati di loro, ad eccezione di Simon che sarebbe arrivato, a seguire, con i ragazzi; poi fu il turno dei 5 Seconds Of Summer, a cui non sembrava vero di essere strizzati in sfavillanti completi eleganti e di solcare un vero e proprio red carpet; seguirono poi Lou e Tom con una dolcissima Lux a mano della mamma, infiocchettata in un vestitino rosa e bianco, che la faceva somigliare ad un piccolissimo e golosissimo cup-cake; gli amici di sempre che non riuscivano a capacitarsi appieno del perché fossero lì, dato che “l'unica cosa” che avevano fatto era stata essere dei compagni di merende formidabili; poi fu il loro turno. Precedevano solo le famiglie dei ragazzi che per l'occasione si erano riunite tutte assieme come una vera e propria unica famiglia allargata.

A Kaylie sembrò di stare in paradiso: conobbe i genitori degli altri ragazzi, ebbe modo di far conoscenza con Gemma, tutte le donne di casa Malik, le spumeggianti Anne e Johanna e le sorelle di Mr Louis, che erano belle tanto quanto il fratello.

Era come essere a bordo di una giostra e incrociare le dita affinché questa non cadesse giù. Le montagne russe erano nulla in confronto a quel su e giù di emozioni che provava Kaylie.

Tutta l'allegra brigata era in piedi sul lunghissimo tappeto rosso, mentre ondate di flash li illuminavano a giorno e raffiche di domande bombardavano le loro orecchie, in attesa del loro arrivo. E poi eccoli.

La scena, agli occhi di Kaylie, ma probabilmente di tutti i presenti, si stava svolgendo al rallentatore.

No... Aspetta un attimo... Ma stanno seriamente scendendo dall'auto a rallentatore!! Ma quanto idioti sono?! Quei cinque non cambieranno mai...”.

-I bet my last album of the Lawson that this is an idea made by the perverse mind of Louis- I'm 21 but I act like a 5 years old boy -Tomlinson... (Scommetto il mio ultimo album dei Lawson che questa è stata un'idea della mente perversa di Louis- Ho 21 anni ma mi comporto come un bambino di 5- Tomlinson...)

Eleanor- I guess you're unfortunately right... (Credo tu abbia sfortunatamente ragione...)

Quando finalmente furono usciti tutti dalla macchina, Simon li raggiunse per assumere, quella che Louise aveva definito come “la formazione”: Niall, Louis, Zayn, Harry e Liam, ovvero la posizione che avevano quando fu scattata la loro prima foro come concorrenti ufficiali di X Factor UK, quel fatidico 23 Luglio del 2010 alle otto e ventidue minuti di un venerdì sera spagnolo. Non l'avevano concordata, semplicemente era successo ma a tutti era subito venuta in mentre la bizzarra coincidenza.

Kaylie sentì dei brividi percorrerle la schiena, mentre li osservava bearsi di tutto quello che quei tre incredibili anni li avevano portati ad ottenere. Ebbe la certezza che quel brivido non fosse altro che un incontenibile orgoglio per l'incredibile strada che quei cinque adolescenti sconosciuti erano riusciti a percorrere grazie alle loro voci e alle loro personalità, così diverse e così tremendamente complementari, semplicemente fatte per fondersi assieme.

Erano arrivati a traguardi che altri artisti avrebbero solo sognato di raggiungere per tutta una vita eppure, se anche tutto quello fosse sparito di colpo, loro sarebbero rimaste le incredibili persone che erano: veri fino in fondo, fedeli a sé stessi e al loro sogno, stretti da un legame indissolubile, fatto di ricordi indimenticabili e di momenti difficili superati assieme.

Non poteva farci nulla: era orgogliosa di loro e quelle lacrime che si ostinavano a scendere imperterrite sul suo blush ne erano un'innegabile conferma.

Fortunatamente non era l'unica, dato che tutti i presenti avevano le iridi lucide o addirittura dei fazzoletti accuratamente sistemati agli angoli degli occhi, pronti a raccogliere delle lacrime fuggitive.

Vide Karen piangere come non mai, ma con ogni probabilità non aveva mai realmente smesso da quel primo provino di Liam, quando ottenne quattro sì, compreso quello tanto sospirato di Simon, che poi lo lasciò andare ad un passo dalla vetta, ma che non se lo fece sfuggire due volte.

Stavano solcando quel tappeto rosso come se fosse stato creato solamente per loro, come se fossero nati per stare al centro dell'attenzione di un quarto di mondo, sotto le accecanti luci dei riflettori, con un microfono in mano... E forse era proprio così: erano nati per diventare delle star.

Erano nati per essere una delle maggiori boy band della storia della musica.

Erano nati per realizzare il proprio sogno.

Camminavano con passo sicuro, belli come non mai, ognuno con qualche accenno diverso, con una peculiarità propria che li rendeva unici: Harry con quella mano che continuava a torturare incessantemente il ciuffo fluente; Zayn con lo sguardo sfuggente, per cercare di essere sempre pronto a qualsiasi scatto e per nascondere quell'accenno di timidezza che faceva parte di lui; Niall che a stento riusciva a trattenersi dal saltare come un capretto per tutta la passerella, che camminava un passo avanti agli altri; Louis che tentava di sfoggiare la sua espressione da uomo vissuto e sciupa-femmine con la faccia da angioletto, per poter ammaliare chiunque fosse nei paraggi; Liam con la mano destra nella tasca dei pantaloni ed un sorriso felice e compiaciuto stampato sulle labbra sottili, messo apposta per mostrare a tutti dove fosse riuscito ad arrivare, con quello scintillio magico negli occhi, che ancora si stupivano di tutto.

Raggiunsero i parenti e gli amici che li avevano accompagnati in quegli ultimi straordinari dodici mesi e si misero in posa con loro per le foto di rito. Liam si voltò verso di lei e le sorrise, facendole l'occhiolino: Kaylie era quasi certa di non averlo mai visto così felice in vita sua.

Gli sorrise di rimando e poi, ad un segnale di Louise, si diressero verso l'interno del cinema, mentre Liam la raggiungeva per intrecciare le sue dita lunghe con quelle di lei.

Si sedettero vicini, con Liam alla sua destra, vicino a Niall, Zayn e Perrie, mentre Eleanor era alla sua sinistra, con Louis e Harry nei posti affianco. Guardare quel film documentario le fece venire non solo dei brividi strepitosi, ma anche un'inondazione di lacrime che non riuscì a trattenere in nessuna maniera, suscitando le battutine di Louis e le risate di Niall.

Erano loro. Le loro vite e il loro sogno. Semplicemente ed unicamente loro cinque.

Quando il film finì, le interviste e le presentazioni di rito furono affrontate da tutti con un sorriso a trentadue denti, che nemmeno una gomma di proporzioni gigantesche avrebbe potuto cancellare dai loro volti, ma quello che, in realtà, tutti stavano aspettando non era altro che l'after party, ovvero la festa per i vent'anni di Liam.

Quando finalmente Andy disse:

-Are you ready to go crazy?! Let's stay up all night!!! (Siete pronti per impazzire?! Staremo svegli tutta la notte!!!)

Si alzò un boato nell'enorme salone che li stava ospitando, segno che ogni singolo invitato non vedeva l'ora di potersi divertire e rilassare dopo tutte quelle emozioni, sorvolando persino sulla citazione alquanto scontata di un Andy decisamente euforico. Salutati i parenti e i manager, con la band, i ragazzi dei 5 Seconds Of Summer, gli amici di sempre e i fratelli acquisiti e le sorelle naturali, si diressero verso il mitico Funky Buddha. A quanto sembrava, almeno sulla scelta del locale, sembrava averla avuta vinta Andy, ma appena raggiunsero il posto ebbero modo di constatare come il resto della nottata fosse stato lasciato nelle famigerate mani di Harry-Genio-Delle-Feste-Styles. Il locale era pieno di gente, ma il privé era riservato tutto a loro, anche se comunque i ragazzi furono scortati dai loro bodyguard, che solo dopo qualche bicchierino di champagne riuscirono a far rilassare un poco.

Ben presto si ritrovarono a ballare come se non avessero mai dovuto vedere l'alba del nuovo giorno, bevendo tutto quello che Louis e Niall si ostinavano ad ordinare, neanche fossero delle idrovore, sprizzando gioia ed amore da ogni poro della pelle. Benché riuscisse a reggere parecchio bene l'alcol, Kaylie fece fatica a rendersi conto che con ogni probabilità, quelli che stava fissando baciarsi appassionatamente, nel bel mezzo della pista, non erano altro che Andy e Daisy, quindi dovette fidarsi della risata che Liam le riverso sull'orecchio, appena lei glieli indicò.

Giuro che Tomlinson e Nialler ubriachi sono una delle cose più esilaranti che io abbia mai visto in vita mia, fortuna che non bevono seriamente sul palco... Altrimenti diventerebbe uno spettacolo di cabaret più che un concerto... Non che Harry, Josh, Sandy e Ashton siano presi molto meglio...” pensò Kaylie mentre vedeva i primi due cercare di fare la presa ad angelo di Dirty Dancing e gli altri quattro incitarli con un tifo da stadio. Quella notte se la sarebbero ricordata tutti. O forse no.

Quando fu il turno del regalo, non poté fare a meno di pensare che se c'era una cosa che quei cinque giovani uomini, almeno secondo l'anagrafe, non riuscivano proprio a fare, era crescere e ringraziò il cielo che fosse così, altrimenti non avrebbe mai visto la faccia estasiata che assunse Liam quando scartò il gigantesco pacco che Paul e Alberto gli avevano consegnato, mostrandogli un Buzz Lightyear a grandezza naturale, che Kaylie sapeva già, sarebbe finito a far compagnia all'inquietantissima testa di Iron Man, nel salotto di casa loro.

Quando fu il momento della torta, introdotta da un rullo di tamburi alquanto improvvisato e roboante di Ashton e Josh sui tavolini impiastricciati di cocktail, l'allegra brigata si profuse in un “Happy Birthday” alquanto stonato e molto simile al verso di un branco di capre urlatrici, a riprova del fatto che avere nella propria cerchia di amici due boy band non assicurava una canzone di buon compleanno degna di essere ascoltata. Sopra alla torta, di proporzioni veramente notevoli, erano appoggiati, oltre che dei piccoli fuochi d'artificio che stavano allegramente scoppiettando, anche due figurine in cioccolato plastico che ben presto Kaylie si rese conto essere un Iron Man e un Woody intenti a stringersi la mano.

Oh mamma mia... Neanche fossimo ad un matrimonio!!..” pensò Kaylie, prima di essere interrotta da un Zayn super contento della faccia estatica dell'amico, che disse:

-That's the perfect marriage!!! (Questo è il matrimonio perfetto!!!)

Kaylie lanciò uno sguardo comprensivo a Perrie che non poté fare a meno di mettersi a ridere, seguita a ruota da tutti gli altri.

La nottata trascorse nel migliore dei modi possibili, tra giochi stupidi che i ragazzi si misero a fare per scommessa (sembrava che Andy si fosse preparato per quel compleanno almeno con dieci mesi di anticipo, tanto era euforico) e battute idiote, suscitate dall'ora tarda e dai fumi dell'alcol.

Quando Liam e Kaylie riuscirono a raggiungere la porta di casa loro erano quasi le cinque del mattino, tanto che un timido sole cominciava a sorgere lungo la linea di palazzi che si apriva davanti a loro, dalle ampie vetrate del salotto. Kaylie aveva in mano le scarpe con il tacco che era miracolosamente riuscita ad indossare per tutta la notte, benché le avessero sostanzialmente fatto perdere l'utilizzo di tutte e cinque le dita dei piedi e le lanciò molto poco delicatamente a terra, assieme alla pochette.

Liam le sorrise divertito, prima di circondarla con le sue braccia, stringendo la schiena di Kaylie al suo petto, per poi sussurrarle all'orecchio.

-Be careful... There's a new pair of eyes watching over you... (Stai attenta... C'è un nuovo paio d'occhi a controllarti...)

Indicando con un dito la statua di Buzz che era magicamente comparsa nell'angolo della stanza.

-I'll pay more attention when I'll eat my chocolate cookies on your couch... (Farò più attenzione quando mangerò i miei biscotti al cioccolato sul tuo divano...)

Lo sentì irrigidirsi leggermente. Kaylie sapeva quanto odiasse trovare briciole di cibo sul divano, soprattutto perché Loki, che in quel momento comparve nella stanza scodinzolando, sarebbe sicuramente andato a mangiarle, ma subito cambiò atteggiamento e, mettendosi a ridere sommessamente, cominciò a farle il solletico. La prese in braccio e finirono per ruzzolare sul divano, ridendo a crepapelle, mentre la bestiola cercava a tutti i costi un modo per prendere parte anche lei a quella piccola lotta.

Dopo cinque minuti buoni di durissimo scontro, crollarono entrambi sfiniti sui soffici cuscini arancioni e bianchi, che Liam aveva comprato per farla contenta. Kaylie si accoccolò meglio con la schiena contro il petto di Liam, lasciando che lui la cingesse per i fianchi, accarezzando delicatamente il suo braccio. Poteva sentire il respiro caldo e dolce di Liam sfiorarle i capelli, mentre si faceva sempre più pesante e regolare.

Loki li guardava impaziente dal tappeto, in attesa di un cenno affermativo per salire ed addormentarsi con loro. Kaylie gli fece un piccolo cenno con il dito e lui si rannicchiò, con un balzo, ai piedi del divano, con la testa sui suoi polpacci.

Osservando quell'alba straordinaria fare capolino, Kaylie non poté trattenersi dal pensare quanto tutto quello che le fosse accaduto negli ultimi mesi e tutto quello che ancora stava vivendo le sembrasse sempre più un sogno. E si sentì fortunata, come mai si era sentita prima in vita sua, per quello spettacolo che stava osservando, per quel respiro rassicurante che le diceva come Liam fosse sempre lì per lei, per quelle amicizie splendide che aveva creato, per quella passione che stava diventando il suo lavoro quotidiano.

Lo disse senza pensarci troppo, come se le parole volessero uscire da sole.

-I love you, Liam...

-I love you too, Kay...

Quel sussurro la sorprese, dato che era convinta che Liam stesse beatamente dormendo, ma ben presto sul viso di Kaylie si formò un sorriso sincero, con cui si fece accompagnare in mondo dove nemmeno i sogni più dorati avrebbero potuto fare a gara con la spettacolare realtà che lei stava vivendo.

Quando Kaylie riaprì gli occhi fu solo perché Loki aveva deciso di reclamare la sua passeggiata quotidiana ed effettivamente, osservando l'orologio della cucina, non poté dargli torto: erano le undici e mezza passate. Si alzò dal divano, spostando delicatamente il braccio di Liam, che ancora le stringeva la vita e, dopo aver messo sul fuoco il bollitore per il tea, si fece una doccia: quella non era decisamente una giornata qualsiasi.

Doveva solo aspettare fino alle sette di quella nuvolosa ma calda giornata londinese per poter riabbracciare gli altri due terzi della sua vita, dato che Marta e Denise sarebbero atterrate circa a quell'ora.

Sentì un paio di labbra soffici lasciare un leggero bacio sulla sua guancia destra e, voltatasi, vide Liam versare il liquido bollente nelle loro tazze personalizzate: quella di Batman e quella arancione con i pinguini.

-So... Today I'll finally meet le ragazze... (Quindi... Oggi incontrerò finalmente le ragazze...)

Kaylie rise sentendolo chiamare le sue amiche con l'appellativo con cui le nominava sempre lei, ma non si stupì più di tanto: ormai sapeva più parole in italiano lui che il vocabolario che lei gli aveva regalato dopo la prima conversazione con sua madre su Skype. Solo allora si rese conto di quello che Liam avesse seriamente detto.

Oh mamma: ma questa sarà la prima volta che le due pazze lo conosceranno di persona!!! Saranno cinque giorni decisamente lunghi....”.




Hi sweethearts,
prima cosa: BUONA FESTA DELLA DONNA!!! Ricordatevi che siete speciali, ognuna a modo proprio, e che nulla e nessuno dovrà mai impedirvi di mostrarlo al mondo <3
Detto questo, mi dispiace che la prima parte di questo capitolo non abbia ricevuto nessuna recensione, soprattutto perché la fine si avvicina (così suona un po' tragico, effettivamente ^^) e ci terrei a capire cosa ne pensiate della storia... So che anche questa parte è corta e che, con ogni probabilità, non vi dirà nulla, per cui vi anticipo già che in settimana riceverete un altro aggiornamento...
Mi spiace sul serio non sentire più i vostri pareri, ma vi posso capire... Più la rileggo e più mi sorgono dubbi sulla bontà della mia scrittura e sulla validità del contenuto... #Sad
Bene, mi dileguo, ringraziando tutte le gentili donzelle che sono arrivate a leggere fino a qui e che hanno ricordato/preferito/scelto questa storia **
Un abbraccio =)
P.S. Twitter @93ONED
Lots Of Love <3


  
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