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Autore: katniss1997    08/03/2014    1 recensioni
Come ha compreso Katniss di amare Peeta? Quando ne è stata del tutto consapevole? Putroppo la Collins,ha terminato in modo trionfante il suo capolavoro,ma ha lasciato noi lettori nel dubbio e nell'illusione. Scriverò una storia,cercando anche se lontanamente di imitare i libri di questa affascinante scrittrice. Vedremo in questi capitoli,la vita di Katniss e Peeta dopo che tutto è finito,dopo il loro ritorno al distretto 12.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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"Haymitch,cosa c'è?" dico quasi disturbata e incestosa,mi ha colto alla sprovvista mentre ero assorta nei miei pensieri. "Dolcezza,volevo semplicemente incaricarti di passare dalla stazione,oggi arriverá il treno con le scorte di liquore" lo guardo disgustata,ha le occhiaie,non ha dormito e dal suo pallore e dalla sua magrezza comprendo che non ha neanche mangiato. Probabilmente ha finito le sue di scorte da un bel po',così la frustrazione e l'astinenza lo hanno pervaso. "Si Haymitch''dico con un tono scocciato,allontanandomi,così mi urla "sei un tesoro,dolcezza" ed io scuoto la testa,strappandomi una piccola risata. Patetico,penso.  Sono arrivata nel punto in cui prima sorgeva la recinzione elettrificata,ora ne rimane solo il ricordo. Mi inoltro tra la boscaglia,nonostante non ci siano più pacificatori che potrebbero sorprendermi con un arco e delle frecce nella mia abitazione,l'abitudine mi porta comunque a nasconderli qui tra gli alberi,avvolti da un telo. Prendo la mia arma,con un gesto meccanico me la faccio passare dietro la schiena infilando la testa tra la corda e l'impugnatura. Lascio passare tra le mie dita le frecce,per poi incamminarmi. Silenziosamente e abilmente,scocco le mie frecce centrando qualche scoiattolo e un fagiano. Ma dopo circa mezz'ora,sono stanca. Non ho più la pazienza e la forza di una volta,quando il mio corpo non aveva ancora subito i traumi causati dalla partecipazione ad una guerra e agli Hunger Games. Allora mi dirigo verso il luogo in cui una volta riuscivo ad essere me stessa,il luogo in cui sentivo di poter conquistare il mondo se al mio fianco c'era lui,il mio compagno di caccia. Mi siedo,appoggio il mio arco e le frecce sull'erba ancora un po' umida a causa della nebbia mattutina. Qui,seduta su questo prato,difronte a questa vista,l'immagine di Gale si fa nitida:i suoi occhi e i suoi capelli scuri,robusto,alto,vigoroso. Sento la sua presenza,le sue labbra che sfiorano le mie,le sue mani forti che mi accarezzano il viso. Ma ad un tratto,i miei pensieri sono offuscati dalla parvenza di Prim. Il fuoco che avampa sul suo camice,le sue grida,il suo viso che scompare tra le fiamme. Gale. Le bombe. Il collegamento avviene immediatamente nella mia testa,sono costretta ad andare. Corro,corro via da quel posto. E in meno di qualche minuto mi ritrovo alla stazione,mi passo una mano sugli occhi,cercando di portare via qualsiasi traccia di lacrime. Incontro delle persone,che cortesemente mi fanno un cenno di saluto,prendo le bottiglie chiuse in uno scatolone dalle dimensioni medie e le porto da Haymitch. "Grazie dolcezza",mi dice soltanto era entusiasto ed eccitato alla vista dell'alcol. Mentre sto per rietrare a casa,vedo Peeta che sta per andare via probabilmente si dirigerá verso la piazza per fare due passi,o comprare qualcosa da mangiare. "Ehi,ciao" mi dice sorridendo e si avvicina con le mani nelle tasche della sua giacca. "Peeta" dico in un sorriso. "Stamattina non ti ho sentita andar via"-mi risponde-"non volevo disturbarti,stanotte non hai riposato molto". "Giá" dice abbassando lo sguardo,il silenzio si fa imbarazzante e allora lui si fa avanti-"sei andata a caccia?"-,"si,per rimediare un po' di carne per Sea. Sai almeno oggi i miei denti avranno qualcosa da addentare"-dico ridendo,e questo fa sorridere anche Peeta. "Tu dove vai?" gli chiedo poi,-"non ho più farina per il pane,stavo andando a comprarne un po'. Vieni con me se non hai altro da fare." Cosi lascio il fagiano e i due scoiattoli dentro casa per quando Sea arriverá per cucinare e preparare il pranzo. Dopo aver comprato la farina,in un piccolo negozio,uno dei pochi che è risorto dalle ceneri,ritorniamo al Villaggio chiacchierando di Haymitch e delle sue oche. Nessuno dei due tocca altri argomenti,argomenti più delicati. "Puoi preparare da me il pane,credo di avere ciò che ti occorre" esordisco,invitandolo ad entrare. Sea è giá lì,ci saluta con un sorriso e mentre lei cucina Peeta si dá da fare per preparare il pane. Io mi appoggio allo stipite della porta,guardandolo impastare con le sue braccia forti e robuste. Soltanto quando lui si volta verso di me ridendo,mi rendo conto che lo stavo fissando senza aver mai distolto lo sguardo. Allora imbarazzata vado verso il tavolo apparecchiando,le mie guance sono roventi e probabilmente anche il rossore si sta facendo notare. Dopo aver mangiato,e scambiato due chiacchiere Sea va via ed è seguita da Peeta. "Ho delle faccende da sbrigare con Haymitch,ma ti assicuro che appena avrò terminato sarò qui." Mi dice,stringendomi una mano ed esce dalla porta. Nel frattempo ne approfitto per riordinare la mia stanza,e ripulire i piatti lasciati da Sea. Quando sento squillare il telefono ormai il sole è tramontato. "Pronto?"-,"Katniss,sono Peeta"-"Ehi,ti stavo aspettando ma.."-"Katniss credo tu debba venire da me,devo parlarti."
  
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