Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: meredithweasley    09/03/2014    0 recensioni
"Si sentiva spezzata. Sembrava scoprire solo verità troppo somiglianti a bugie. Non voleva crederci. Non avrebbe potuto"
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Draco Malfoy, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Lily/Scorpius
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
---SCUSATE L'ASSENZA MA SONO STATA RISUCCHIATA DALL'UNI! GRAZIE A VOI CHE MI CONTINUATE A LEGGERE :)---

Hermione si sistemò il già ordinato chignon.
Per quella mattina, aveva un appuntamento importante.
Una delle streghe più famose sarebbe venuta a consultare gli archivi ed aveva chiesto la massima discrezione. E lei. Si, aveva proprio chiesto di Hermione Granger.
Hermione non era stupida. Era conosciuta nel mondo magico per via delle sue imprese. Ma da qui a chiedere espressamente di lei, c’era un bel passo. Qualcosa non gli quadrava ed assunse la solita espressione corrucciata, la ruga sulla fronte più profonda, intenta a disciogliere chissà quale intricato mistero. In questo, si rivedeva molto in sua nipote Lily: per loro, niente era ovvio, scontato o casuale. Tutto aveva una spiegazione logica e concreta.
-Pensi sempre che sia qualcosa di strano o di male?-
L’espressione bonaria di Ron fece capolino ancor prima dei suoi capelli rossi. Hermione ebbe il suo momento di pacifica calma: non era cambiato niente, nonostante su di loro fossero passati gli anni, sarebbe sempre stato in grado di farla sorridere, anche solo per un attimo. Per poi rovinare tutto, catapultando un vaso con la sua solite goffaggine. Hermione lo fulminò.
Lui fece spallucce e si scusò baciandole delicatamente le labbra e rimettendo tutto a posto con un incantesimo. Ormai era un auror esperto, non faceva più casini con gli incantesimi.
Le augurò in bocca al lupo per il suo incontro di lavoro e scivolò via dall’ufficio.
Poco dopo il camino divenne di un verde intenso per poi rispegnersi.
Di fronte a lei, una bellissima donna dai capelli corvini domati da un’intricata treccia, stava in piedi con aria sicura. I suoi occhi verde acqua marina le sorrisero ed Hermione accennò un sorriso di rimando.
- E’ un piacere incontrarla, signora Weasley.. mi preme ringraziarla per il servizio fornito a tutto il mondo magico per le sue eroiche imprese giovanili.. le dobbiamo molto. – disse con fare solenne.
Hermione si imbarazzò per un momento, come fosse ancora la ragazzina del primo anno; riprese il controllo di sé e la ringraziò.  La invitò a sedersi alla sedia di fronte alla scrivania e, la bellissima Isabelle, con una grazia degna di una puro sangue, si accomodò su di essa, mentre Hermione le si pose di fronte.
-Sicuramente si chiederà il motivo della mia visita..-
-Certo che me lo chiedo.. ma è per la mia natura di essere umano.. come archivista, non posso dirle niente: solo cosa le è consentito sapere e cosa no. – aveva assunto un tono da vera professionista.
-Ti prego, dammi del tu.. credo ci vedremo a lungo. – il suo viso per un attimo si rabbuiò.
Hermione la interrogò con lo sguardo e lei rispose:
-Dopo la morte dei miei genitori, ho scoperto di essere stata adottata in tenerissima età. Ho amato i miei genitori più di me stessa, saranno sempre i miei soli genitori.. ma sa, ho bisogno di sapere la verità. Credo sia comprensibile.. -
-Ovviamente…. Sarò a tua completa disposizione, ma ci sarà molto da spulciare. Le adozioni, nel mondo magico, seguono regole diverse da quelle dei babbani. Quelle babbane, come saprai, sono facilmente rintracciabili.. le magiche hanno logiche un po’ tutte sue. -
Hermione si ricordò di tutto ciò che era stato necessario perché Harry potesse avere Teddy con sé a tutti gli effetti, nonostante fosse stato nominato dai genitori stessi suo padrino.
- Io mi tratterò per un po’ in Inghilterra.. avremo tutto il tempo necessario. -
Era determinata. Determinata a sapere la verità.
Ed Hermione la capiva: se mai avesse scoperto che quegli amorevoli dentisti londinesi non erano i suoi genitori, avrebbe preteso la verità sulla sua precedente vita.  Era assolutamente comprensibile.
Così si tranquillizzò e spense il suo settimo senso.
A distanza di anni, si rese conto che non aveva mai fatto errore più grande.

Era stato così facile prendere il controllo nella mente della ragazzina. E non perché ci fosse voluto uno sforzo magico di molto conto: per l’appunto, era una ragazzina.
Aveva letto ogni suo singolo ricordo, visto i suoi fratelli, le sue amichette insulse.
Ma era decisamente la  figlia della Granger: strega potentissima, intelligente e smodatamente  dotata di talento.
Sapeva che, dal momento in cui Potter aveva sconfitto Voldemort, nessuno avrebbe più schermato la propria mente in nessun modo. Aveva scoperto ciò che piaceva alla Granger e come amava che le si parlasse, i suoi gusti.. sarebbero bastate poche mosse, e l’avrebbe avuta in pugno.
Probabilmente, non si sarebbe neanche dovuta servire di un incantesimo Imperius.
Isabelle camminava per le strade della Londra babbana, senza curarsi dell’orario, né del tempo decisamente troppo cattivo per girare senza un ombrello. Girò più volte a sinistra, e alla fine trovò ciò che cercava: un passaggio per condurla al Ministero della Magia.
Entrò nella cabina, digitò il codice e cominciò a scendere.
Doveva trovare un modo per rimanere in Inghilterra il più a lungo possibile e di avere  che fare con la ragazzina, se possibile. Sarebbe stato più facile plagiarla, farle fare ciò che voleva, usarla fino a che non avesse avuto le informazioni che voleva.
Chiederle direttamente ad Hermione, avrebbe generato troppi sospetti: la figlia, sarebbe stata molto più avvezza a dare informazioni, meno controllata e facilmente gestibile.
Ed avrebbe ottenuto lo stesso risultato, se non uno migliore.
Entrò nel Ministero, molte persone si voltarono a guardarla, ma lei, non curante, col mento alto, con una sola direzione: l’ufficio di Shacklebolt, il nuovo ministro della magia.
Ma ciò che trovò al suo interno, fu il colpo di fortuna più grosso che potesse sperare.
San Potter la fissava, come se non stesse aspettando altro che il suo arrivo.
Abbozzò un sorriso, dicendo un “Buongiorno” mezzo biascicato e prima che Isabelle potesse rispondere, Kingsley annunciò:
-Credo di avere un compito importante per lei, signorina Tournebouf.-
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: meredithweasley