Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: Lilyth    09/03/2014    0 recensioni
< da quant’è che siete nuovamente in contatto? >
Feci spallucce
< boh, tipo una settimana >
< bene, non venire a piagnucolare da me quando fra qualche giorno avrete nuovamente discusso per tua iniziativa e vi sarete nuovamente persi di vista. >
strinsi i pugni per evitare alla mia mente di prendere il sopravvento, come avevo ampiamente spiegato nel mio scritto, e di permettere al mio corpo di rivolgersi contro di lui in modo violento e decisamente coatto.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
< uao, uao...in paradiso vendono droghe pesanti a quanto vedo... >
Cercai di nascondere un sorriso a metà tra il compiaciuto e  l’imbarazzato che però al mio interlocutore non sfuggì
< che fai, arrossisci davanti a me? Al tuo fedele compagno? >
Mi sventolo il foglio scarabocchiato sotto il naso provocandomi quel solletico precedente allo starnuto che tutti odiano
< dai, smettila, così mi fai passare la voglia di farti leggere quello che scrivo >
Mi guardò negli occhi smettendo di sventolare il frutto della mia mente, si sedette a gambe incrociate davanti a me e fece spallucce
< è bello >
Non sapevo se credere o no a quelle parole, infondo lui era il mio “compagno”, avrebbe potuto giudicare quelle quattro righe scribacchiate per caso basandosi sulla nostra solidale amicizia
< non mi guardare così, è bello veramente. E non capisco perché tu me lo faccia leggere solo ora >
Sgranai gli occhi
< che intendi con “solo ora”? >
Girò il foglio dalla mia parte indicandomi quattro cifre scarabocchiate sull’angolo destro
< 5 marzo 2012, ore 23:30...sono passati due anni da quando hai scritto questa cosa, due anni e cinque giorni >
Ripresi il foglio in mano e continuai ad osservare quella data, perché l’avevo scritto proprio quel giorno?
Perché a quell’ora? Che mi stava succedendo, cosa c’era nella mia vita in quei giorni di marzo?
< allora, perché ci hai messo tanto per tirare fuori le tue turbe mentali? >
alzai le spalle
< non lo so, in realtà l’ho ritrovata qualche giorno fa in un vecchio quaderno, non ricordavo neanche di averlo scritto >
< in quell’anno si può dire che noi eravamo appena diventati amici... >
Già, amici.
O forse no...
Ricordavo quell’anno come l’anno delle grandi fughe per non incontrarlo in ogni angolo della città, per non permettergli di guardarmi, di sorridermi e di dimostrarmi quanto, infondo, lui fosse innamorato di me.
Quindi, amici proprio no.
Ma ora lo eravamo, avevamo maturato quella rincorsa e quella fuga in un rapporto di complicità e solidarietà reciproca; la verità è che non ci eravamo mai detti la verità, ossia lui non mi aveva mai detto cosa aveva provato e io non gli avevo mai detto che avevo capito tutto.
Ma infondo era stato meglio così.
< allora, ti ricordi o no? >
lo guardai allontanando dalla mente quei ricordi scomodi
< certo che mi ricordo, sono passati solo due anni, non ho la memoria di una novantenne. >
Si appoggiò dondolando alla base del mio letto alzando gli occhi al soffitto per osservare i disegni e le bandiere che pendevano dal muro
< chissà che ti era preso quando hai scritto queste cose >
Scossi la testa
< te lo dico, ho già provato a ricordarmelo ma non ne ho la più pallida idea, ho come un vuoto nella mente, un oblio indefinito di quel periodo. >
Sentii il cellulare vibrare nella testa dei jeans, lo tirai fuori aprendo un messaggio
< chi è? >
Alzai gli occhi per guardarlo
< è lui? >
Tentennai nel rispondergli non capendo come lui aveva capito chi era il mittente del messaggio
< o, non mi fissare come se fossi un alieno, lo so che è quello. Sorridi quando leggi i suoi messaggi, quindi lo capisco da un’occhiata >
tornai a guardare lo schermo per scrivere una veloce risposta e far risprofondare il telefono nella tasca.
< ancora non vi siete visti? >
Scossi la testa
< e che aspettate? >
Alzai gli occhi al cielo spazientita
< o, insomma. Che sono tutte queste domande? Ci vedremo quando ci vedremo. Ora non ne ho bisogno e sinceramente non ho neanche il tempo. >
Si alzò da terra senza guardarmi
< sono tutte scuse e tu lo sai >
mi alzai anche io seguendolo lungo il corridoio
< scuse? Scuse per cosa? >
Vedevo il suo volto riflesso nello specchio alla fine del corridoio, non era arrabbiato, era corrucciato, preoccupato
< lo sai per cosa, vi siete presi e mollati tre volte di fila, a mesi alterni e in tutto questo non vi siete mai visti, eppure continuate a cercarvi ma non vi vedete mai dal vivo...non è normale e lo sai >
< beh, si da il caso che io una volta gliel’ho chiesto di vederci e lui aveva anche detto di sì, poi per un motivo e per un altro non è mai successo >
Si spaparanzò sul divano in salone fissandomi dal basso
< appunto, lui ha detto di si e poi ha fatto in modo di far saltare l’accordo...io non mi fiderei di uno così >
alzai le spalle evitando di guardarlo negli occhi
< beh, ma a me non interessa fidarmi di lui, a me lui non interessa, ci parlo solo per parlarci, per passare il tempo >
Scoppiò a ridere nel modo più finto che io abbia mai sentito
< seriamente? Ti sei convinta di questo? >
Stava riuscendo a farmi saltare i nervi, il che non era difficile, ma in questo caso il suo comportamento stava fungendo da catalizzatore
< non me ne sono convinta, è così e basta. È vero, ci stiamo sentendo da sei mesi a mesi alterni. Ma succede e basta, a me non interessa, non lo voglio incontrare, non mi serve. >
Annuì rimanendo immobile
< ok >
Gli lanciai un sorrisetto finto
< ok >
< da quant’è che siete nuovamente in contatto? >
Feci spallucce
< boh, tipo una settimana >
< bene, non venire a piagnucolare da me quando fra qualche giorno avrete nuovamente discusso per tua iniziativa e vi sarete nuovamente persi di vista. >
strinsi i pugni per evitare alla mia mente di prendere il sopravvento, come avevo ampiamente spiegato nel mio scritto, e di permettere al mio corpo di rivolgersi contro di lui in modo violento e decisamente coatto.
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Lilyth