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Autore: katniss1997    09/03/2014    1 recensioni
Come ha compreso Katniss di amare Peeta? Quando ne è stata del tutto consapevole? Putroppo la Collins,ha terminato in modo trionfante il suo capolavoro,ma ha lasciato noi lettori nel dubbio e nell'illusione. Scriverò una storia,cercando anche se lontanamente di imitare i libri di questa affascinante scrittrice. Vedremo in questi capitoli,la vita di Katniss e Peeta dopo che tutto è finito,dopo il loro ritorno al distretto 12.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Sono sul treno,non ho mai fatto valigie così velocemente. Ho scritto un bigliettino per Sea,spiegandole qual era la situazione. Almeno per un po' non dovrá preoccuparsi di badare a me. Guardo fuori dal finestrino,le mie palpebre iniziano a farsi pesanti,la mente offuscata dal sonno,dopo poco mi ritrovo con gli occhi chiusi. Non dormo da una settimana,e la stanchezza si fa sentire perchè quando riapro gli occhi il treno è fermo. Orami è tarda sera,e affacciandomi dal finestrino capisco che sono arrivata. Prendo le mie cose,e appena scendo, vengo pervasa da un alone di malinconia e tristezza. Quest'aria,questo luogo mi riportano a tante situazioni. La guerra,gli Hunger Games,Gale,Finnick..Prim. L'ospedale non è lontano,chiedo indicazioni,perchè vorrei fare un passeggiata. So si essere masochista a volte e questa è una di quelle. Cammino per le strade di Capitol City e non posso far a meno di paragonarle ad allora,quando agli incroci spuntavo ibridi. Assorta nei miei pensieri,mi rendo a malapena conto di essere arrivata. Entro nell'ospedale,le gente si sposta convulsamente,la confusione di questo luogo non mi è mai andata molto a genio. Vado verso il punto informativo,chiedo alla receptionist di Peeta Mellark e il dottor Aurelius,mi dice che è stata avvisata giá da lui e l'ha informata di mandarmi al sesto piano ala B. "Grazie" le rispondo gentilmente,per poi dirigermi all'ascensore. Il piano è molto grande,l'illuminazione è talmente forte da dare fastidio alla vista. Leggo le indicazioni su di un cartello,verso destra dovrebbe trovarsi l'ala B. Eccolo,il dottor Aurelius è seduto su di una sedia nella sala di attesa. Gli vado incontro sorridendo,e quando finalmente anche lui mi vede si alza abbracciandomi.-"Ciao Katniss,ti trovo davvero bene",-"si le cose vanno meglio da quando sono partita per il dodici." Sforzo di sorridergli poi lui mi dice -"Peeta è proprio in quella stanza,sta attendendo di essere chiamato dalla mie equipe di medici per fare delle visite. Non agiremo prima di un paio di giorni,abbiamo bisogno di alcune conferme." Porta una mano sulla mia spalla,vorrei chiedergli così tante cose riguardante le conseguenze,il trattamento. Ma ora ho bisogno di vederlo,ho bisogno di abbracciarlo e stargli vicino. Sono stata egoista,come è mio solito. Ritornare qui per Peeta non dev'esser stato facile,probabilmente molto di più rispetto a me. È stato torturato,ha visto dissolversi impotente i suoi ricordi,la sua vita,l'amore nei miei confronti. Vado verso la sua camera,inspiro profondamente socchiudendo gli occhi. Busso,e lo sento rispondere -"avanti". Apro lentamente la porta,ed entro. Lo guardo,è seduto sul letto,in una posizione rigida,probabilmente non si è mosso da quando è arrivato. Ma quando mi vede sobbalza,non se lo aspettava. Bhè neanch'io a dirla tutta. Chiudo velocemente la porta e mi avvicino. Sorrido,e poi l'abbraccio. Lui ricambia immediatamente,mi stringe a sè come se in questo modo riuscisse a trattenermi qui per sempre. Ma io mi stacco quasi subito,guardandolo negli occhi a poca distanza dai miei. So che dovrei dire qualcosa,avanzare delle scuse,ma sono come ipnotizzata dal colore dei suoi occhi. Poi mi tira verso di sè,trascinandomi via dal mio stato di trance. Allora quando la mia bocca è vicina al suo orecchio tanto da sfiorarlo gli sussuro -"scusami",allora dolcemente Peeta dice -"shhh,non c'è bisogno. Hai giá detto tanto entrando da quella porta. Credo di essere io a doverti dire qualcosa." Si stacca da me,e io giá sento la mancanza del suo calore. Mi fa sedere sul letto accanto a lui,abbassa lo sguardo intrecciando le sue mani cercando di trovare le parole,quando poi..-"mi hai chiesto se sarei andato via lo stesso,insomma se non avessi ricevuto quella chiamata." Io annuisco,non capisco. -"io ti ho risposto probabilmente. Bhè non è così,non avrei mai avuto il coraggio di andare via da te. Lo sai bene." Si lo so,o meglio forse. So che mi ama più della sua vita,e che avrebbe fatto di tutto per vedermi felice ma soprattutto viva. Ma preferisco lasciar stare,cosi annuisco,prendendogli le mani. Non sono brava con le parole,e lui lo sa ha imparato a capirmi dagli occhi,dalla mia espressione. Sappiamo entrambi che se le cose non vanno nel verso giusto,saremo costretti a..no non voglio pensarci. Ora ho solo bisogno di stendermi al suo fianco,non voglio dormire,devo sentirlo ancora,sentire il suo profumo,le sue mani,il suo respiro,i battiti del suo cuore. 
  
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