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Autore: Sheriza    09/03/2014    3 recensioni
Sharon è una Nephilim e vive nella contea di Jevith, che si suddivide in tre città principali: Rhapsody, Blueville e Peck. Ha un sogno, quello di frequentare il Paradisium, una scuola di addestramento alle arti di combattimento e magiche che si trova a Rhapsody...c'è solo un problema, l'ingresso all'intera città è severamente vietato alle donne. Ma quando il suo sogno sembrerà avverarsi si ritroverà ad affrontare qualcosa più grande di lei, scoprirà cose sconcertanti, cose che cambierebbero l'intera credenza cristiana e religiosa, un qualcosa di così scottante da essere nascosto dai Nephilim stessi.
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[Tratto dall'undicesimo capitolo]
"Poggiò delicatamente le labbra su quelle di lei, morbide e calde, il bacio fu ricambiato e presto dalla dolcezza passò alla passione, le mani di lui prima sui capelli adesso erano scese lungo i fianchi e stringevano come per non farla scappare mentre lei lo tirava verso di sé incastrandogli le mani dietro la nuca."
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[Tratto dal settimo capitolo]
“Durante lo scontro tra gli angeli del bene e del male, una pietra si staccò dalla corona di Lucifero e cadde sulla Terra, una pietra piena di sapienza, una sapienza sia divina che diabolica”
"Se fosse veramente una pietra?"
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo VII

La fuga


L'abbraccio di Daniel si sciolse e Sharon sentì una lama trafiggerle il petto, i passanti che li stavano osservando ricominciarono a camminare distogliendo lo sguardo.

“Siamo tornati indietro nel tempo” sussurrò la ragazza.

“A quanto pare...”.

Daniel si guardò intorno e con profondo stupore notò che il vicolo per recarsi da Teriremo era sparito, non era più visibile a occhio nudo, probabilmente per evitare il loro ritorno da lui aveva alzato delle barriere Anti-Nephilim.

“Seguimi, è meglio rifugiarsi nell'Altair di Venezia.” disse Daniel afferrando Sharon per un braccio e trascinandola verso la costa sud dell'isola.

“Altair di Venezia? Pensavo fosse solo una leggenda, dove si trova?” chiese euforica la ragazza.

“Come mai tutto questo entusiasmo? Comunque mi sembra ovvio che esista, c'è né uno in ogni città che possiede dei portali... In questo caso è l'isola di Poveglia.”.

“Po-Poveglia?” balbettò Sharon diventando improvvisamente rigida come un pezzo di legno.

“Si, perché? C'è qualcosa che non va?” chiese incuriosito il ragazzo.

“Beh no ecco... E che ho sentito delle storie su quell'isola che è infestata dai fantasmi ed è pericolosa quindi...” mormorò Sharon abbassando la testa e guardandosi i piedi.

“Mi stai prendendo in giro vero? Non mi dirai che credi nei fantasmi e che hai paura?” ridacchiò Daniel che non riusciva a rimanere serio, “Sei una Nephilim guerriera, combatti contro i demoni e hai paura di cose che non esistono?”.

“Che ne sai che non esistono?! Se esistono i demoni possono esistere anche i fantasmi!” ribatté Sharon offesa.

“No, non esistono. E' solo un modo per tener alla larga i ficcanaso dall'Altair, non vorrai mica che dei semplicissimi umani trovino il rifugio dei Nephilim?” disse ridendo Daniel e continuando a trascinare la ragazza.

“Sarà... E come ci arriviamo?”.

“Con una barca mi sembra ovvio, guarda lì, ecco chi ci accompagnerà”.

In lontananza si poteva intravedere una sagoma su una piccola barca che stava fumando un sigaro, il fumo creava un'aura spettrale intorno all'uomo che sembrava vecchio e affaticato.

“Fonte, eccoci!” gridò Daniel all'uomo che si girò di scatto e mostrò un sorriso splendente.

“Daniel finalmente sei arrivato e da ore che ti aspetto, forza salta su che presto sarà notte e poi si attiveranno le protezioni dell'isola... Oh vedo che hai ospiti...” disse con voce noncurante il vecchio.

“Tranquillo, anche lei è una Nephilim. Forza muoviamoci”.

I due ragazzi salirono sulla barca fatta con un materiale simile al legno ma più resistente e subito Fonte cominciò a remare con forza sovrumana, quasi demoniaca. Il suo aspetto non era poi tanto diverso, occhi rossi e incerchiati di nero, capelli grigi con qualche ciocca bianca, pelle rossiccia e sguardo maligno e spento.

“Pochi secondi e saremo arrivati” bisbigliò l'uomo.

“Come?! Di già? Ma se giusto ora siamo partiti...” chiese Sharon girandosi a guardare Poveglia.

“Che si aspettava signorina? Un giro panoramico della laguna?” disse sarcasticamente Fonte.

“Arrivati” disse Daniel alzandosi e saltando sull'isola seguito a ruota da Sharon.

“Grazie per averci portato allora...” disse Sharon girandosi, ma quando lo fece di Fonte non c'era più traccia, né di lui né della sua barca “Ma cosa diavolo...”.

“Non l'hai ancora capito? Fonte è un vampiro, ecco perché ci siamo fatti il tratto di laguna così velocemente” spiegò Daniel ammirando l'isola deserta.

“Ecco perché era così inquietante. Ma comunque questo posto non è da meno!” mormorò Sharon indietreggiando di qualche passo.

“Veloce, seguimi e stammi sempre vicina. Tra pochi minuti attiveranno le protezioni e poi sarà impossibile trovare l'Altair” disse il ragazzo cominciando a camminare nel buio.

“Posso prenderti la mano? Ho paura di perdermi” chiese Sharon improvvisamente arrossita.

“Se ti senti più sicura...”.

Daniel schioccò le dita e dal centro della sua mano uscì una luce rossa e azzurra che illuminava il terreno e si avvicinò a una struttura abbandonata.

“Un campanile qui?” notò Sharon.

“E' l'entrata del rifugio, guarda c'è il simbolo dei Nephilim guerrieri e guaritori qui”.

Sharon si sporse per vedere i due simboli, uno era uguale a quello che Ophelia le aveva mostrato la sera del suo arrivo a Venezia, l'altro era un simbolo sinuoso una specie di fenice con le ali spiegate dal quale uscivano delle fiamme azzurre e bianche.

Daniel poggiò la mano sul simbolo della fenice e poco dopo il muro del campanile cominciò a spostarsi rivelando una porta dorata e piena di scritte in latino.

“Prima le signorine” ridacchio Daniel facendo l'occhiolino alla ragazza che si affrettò ad entrare seguita dal ragazzo.

Una volta dentro, la porta alle loro spalle si richiuse e sparì nel giro di pochi secondi lasciando spazio a un lungo corridoio illuminato da delle torce.

“Prendine una e andiamo” disse Daniel indicando le torce accese al muro.

Camminarono per qualche minuto e alla fine del corridoio videro una specie di cattedrale, era semplicemente mozzafiato, il soffitto era completamente ricoperto di affreschi che ritraevano angeli, Nephilim e demoni, svariati oggetti e decorazioni in oro erano sparsi qua e la, sedie e tavolini in legno erano pieni di ragazzi intenti a divertirsi e a parlare, un caminetto gigante ospitava del fuoco crepitante e l'atmosfera che si respirava era come quella di una grande festa.

“Resteremo qui finché non ci organizzeremo, va bene?” chiede dolcemente Daniel.

“Va benissimo, tutte quelle persone sono Nephilim?”.
“Ovvio, ma nessuno è bello come me”.

“Narcisista” ridacchiò Sharon prima di scendere gli scalini di marmo e oro che la separavano dal resto dei ragazzi.

Nonostante la grande presenza di rumore e di ragazzi Sharon non passò inosservata, infatti appena fece il primo scalino calò il silenzio e tutti gli occhi si puntarono su di lei.

Una donna...” gridò qualcuno.

E' bellissima, ma è una Nephilim?” gridò qualcun altro.

Daniel fece uno scatto in avanti e si affiancò subito a Sharon che con suo grande stupore si accorse che in quel luogo non era presente nemmeno una ragazza.

Non andare mai in giro da sola, questi ragazzi potrebbero essere dei malati pervertiti come Teriremo e non ho voglia di ammazzarli tutti in questo momento, sono stanco” bisbigliò con un fil di voce il ragazzo abbastanza stizzito da quei sguardi.

Si infatti, me ne ricorderò.” disse Sharon rallentando il passo e buttandosi indietro i lunghi capelli biondi.

Tra la folla di ragazzi che la stavano osservando uno in particolare colpì Sharon, l'intensità di quello sguardo l'aveva rapita, il ragazzo aveva i capelli così biondi che sembravano quasi bianchi e i suoi occhi erano delle gemme blu acceso.

Lo conosci?” chiese improvvisamente Daniel facendo cenno con la testa verso il ragazzo.

No no” si affrettò a dire Sharon.

Sei sicura? Vi guardate come se foste fidanzati” mormorò il ragazzo a bassa voce.

Ma che dici!” obiettò la ragazza prima di scendere di corsa le scale.

Una volta arrivata in fondo alla scala Daniel prese la mano di Sharon e la trascinò dietro delle tendine di seta azzurra, facendola inciampare più volte nei tappeti rossi disposti a terra.

“Adesso devo andare a parlare con il rettore di questo Altair, quindi vedi di restare ferma qui” tagliò corto Daniel.

“Scusa non posso venire con te?” chiese Sharon fermandolo.

“No, non sarebbe opportuno presentarsi con te. Ricorda sempre che ancora accettano le ragazze” disse Daniel prima di sparire dietro una porta con su scritto ''Altair rector''.

Facile parlare così!” sbottò Sharon scostando le tendine e cercando con lo sguardo il ragazzo di prima.

Disubbidisci agli ordini?”.

Ah! Dani-”.

Prima di finire la frase la ragazza si accorse che la voce non era quella di Daniel e girandosi lentamente vide il ragazzo di prima, che la guardava con un mezzo sorrisino stampato in faccia.

Cosa ci fai qui?” chiese Sharon allibita, “Poco fa non c'era nessuno.”.

Diciamo che sono veloce, come mai mi cercavi?” chiese in tono gentile il ragazzo avvicinandosi alla tendina e richiudendola.

Come sai che ti cercavo?!” ribatté la ragazza arrossendo come un pomodoro.

Me lo hai appena detto tu” rispose con un sorriso sincero poi aggiunse “Comunque piacere, io sono Kuno”.

Oh... Si scusa, non mi sono presentata io sono Sharon”.

Cosa ci fai qui?”.

E' una lunga storia...”.

Abbiamo tutto il tempo di questo mondo, ti va di raccontarmela?” disse il ragazzo tendendo la mano verso la ragazza.

Ma Daniel...” sussurrò Sharon guardando prima la mano di Kuno e poi guardando la porta in cui Daniel era sparito.

Non credo si arrabbierà, sei in buone mani e poi resteremo nei paraggi”.

Perché dove vuoi portarmi?”.

In un posto speciale, rimarrai a bocca aperta credimi” disse Kuno prima di avviarsi verso una scala a chiocciola nascosta dietro un angolo.

A-Aspettami! Non lasciarmi sola...” gridò Sharon correndo dietro al ragazzo.

Le scale a chiocciola si andavano estendendo verso l'alto e guardando in su si poteva intravedere una porticina dal quale i raggi della luna entravano, creando l'unica fonte di luce.

Ma siamo sul campanile da cui siamo entrati...” notò Sharon una volta arrivata in cima.

Si e adesso guarda verso Venezia, la vista non è magnifica?” disse dolcemente il ragazzo.

Hai ragione, è davvero bellissima... Poi la luna piena che crea quei riflessi nell'acqua, la calma e l'odore di mare che si può sentire è meraviglioso!” mormorò rapita la ragazza fissando lo sguardo sulla laguna illuminata di mille colori.

Allora cosa ti porta all'Altair? Con quel Nephilim poi”.

Anche io sono una Nephilim come voi, e sono una guerriera o meglio... Ho frequentato, anche se per poco il Paradisium” spiegò Sharon fiera di sé.

Ti hanno accettato?! Allora era vera la storia che una ragazza era entrata al Paradisium! Ecco perché sta succedendo questo casino” disse ridacchiando Kuno.

Sharon si zittì improvvisamente e abbassò lo sguardo, anche chi non la conosceva sapeva quasi tutto di lei.

Oh scusa, lo dicevo per scherzare non perché lo penso...” disse il ragazzo in tono dispiaciuto.

Tranquillo, tanto so che è la verità... Piuttosto volevi sapere la mia storia? Beh mi sembra che già la sai...” mormorò Sharon giocando nervosamente con le mani.

Scappi dai demoni?” domandò improvvisamente Kuno guardandola negli occhi.

Si e da poche ore sono anche alla ricerca di un oggetto che mi permetterà di capire cosa sta succedendo”.

Che oggetto?” chiese incuriosito il ragazzo.

Il Divinium” rispose Sharon lasciandosi scappare una piccola nota di disappunto per averlo detto.

Mi prendi in giro? Perché cercheresti il Santo Graal?” ribatté improvvisamente alterato il ragazzo.

Infatti ho detto Divinium, non Santo Graal!” gridò infastidita Sharon.

Divinium è un altro modo, usato solitamente dai maghi, per intendere il Graal! A che ti serve? E come intendi trovarlo? Per millenni gente e cavalieri di tutto il mondo hanno investito le loro vite a cercarlo senza mai trovarlo e adesso? Tu, una Nephilim donna per lo più vorresti trovarlo?” disse in tono troppo serio Kuno.

HEI! Ma che problemi hai contro le donne? Non importa quanta gente ci abbia provato! Non significa niente, se esiste sarà li fuori da qualche parte e io lo troverò!” gridò la ragazza andata su tutte le furie.

Hai detto bene, SE esiste. Vedi nessuno sa veramente se sia mai esistito, e poi girano così tante storie sul suo conto” disse Kuno in tono più calmo come se gli avessero iniettato una dose di morfina.

Io sapevo solo una storia, che il Sacro Graal era il calice in cui Gesù verso il suo sangue e lo diede hai dodici apostoli nell'ultima cena...” disse Sharon timidamente.

Ce ne sono molte altre, alcuni pensano che sia un talismano delle divinità celtiche, altri pensano che sia una medicina, altri che non esista. Ma sai qual'è la più accreditata?” disse con grande entusiasmo Kuno.

Quella che ho detto io?” disse sarcasticamente Sharon.

No, quella secondo il quale durante lo scontro tra gli angeli del bene e del male, una pietra si staccò dalla corona di Lucifero e cadde sulla Terra, una pietra piena di sapienza, una sapienza sia divina che diabolica” spiegò Kuno incantato.

A quelle parole un flashback attraversò la mente di Sharon, le parole di Teriremo.

Il Divinium possiede tutta la conoscenza, tutti i segreti che non possono essere rivelati.”

Questo cambia tutto...” sussurrò Sharon presa dai suoi pensieri.

Cosa cambia? E' solo una storia...”.

E se il Graal fosse veramente una pietra? Se gli umani non riescono a trovarla appunto perché loro pensano sia una coppa?!”.

E' molto probabile... Ma per loro che non credono in noi, nel bene e nel male... Penso sia molto difficile credere in una storia come questa”.

Io non li capisco però... C'è gente che crede in Dio, ma non crede negli angeli, né in Lucifero, né in noi” disse Sharon.

E perché tu in cosa credi?”.

Io? In niente” disse ridacchiando lei.

Ma come in niente! Sei una Nephilim nel tuo sangue scorre anche sangue di angelo... Questa è bella”.

Sono strana si lo so... Ma non ne ho mai visto uno, ho visto solo demoni ma mai un angelo che ci aiutasse, in effetti è strano credo nei demoni perché li ho visti ma non negli angeli...”.

Vedi? Infondo non hai una mentalità diversa dagli umani, credi solo in quello che vedi”.

E perché allora loro credono in Dio anche se non lo hanno mai visto?” chiese Sharon con una punta di insolenza nella voce.

Basta con questi discorsi, ho la mente intrecciata adesso. Comunque se vuoi un consiglio lascia perdere questa storia e fatti gli affari tuoi, in un modo o nell'altro questa situazione si risolverà vedrai” disse infine Kuno prima di lasciarsi andare per terra.

Stai bene?” chiese Sharon preoccupata.

Mi hai fatto venire solo il mal di testa, tranquilla”.

Sei tu che hai voluto parlare con me, non il contrario ricordalo” ribatté Sharon fingendosi offesa.

Ci fu un minuto di silenzio e poi un rumore tenue attirò l'attenzione della ragazza, dalle scale del campanile provenne una specie di singhiozzo subito accompagnato da un rumore di passi che correvano giù.

Un brivido attraversò la schiena di Sharon che subito si tirò indietro e si portò le mani alle orecchie.

So-Sono i fantasmi?” chiese piagnucolando.

Kuno la guardò per un po' cercando di trattenere una risata poi si avvicinò alle scale e scoppiò a ridere.

Non sono i fantasmi, è solo Daniel”.

Daniel?” ripeté ancora più spaventata di prima.

Mi ucciderà per avergli disubbidito, non voglio diventare un fantasma!

Alzandosi lentamente Sharon si avvicinò alle scale e vide qualcun altro insieme a Daniel, capelli ricci, tunica bianca.

ARTES!” gridò sorpresa Sharon.

Buonasera signorina” disse con un fil di voce il ragazzo.

Ma cos'hai?! Sei pallido e hai una voce agghiacciante” disse cercando di avvicinarsi la ragazza.

Niente sto bene” rispose freddo e distante Artes.

Sharon, noi scendiamo. Quando avrai finito con la tua nuova conoscenza se ti va raggiungici, altrimenti fa niente” disse Daniel con voce fredda e più ferma che mai.

Quelle parole furono come una pugnalata per Sharon, erano così arrabbiati con lei?

No, aspetta... Posso spiegarti perché ti ho disubbidito...” cercò di giustificarsi lei.

Non importa, sei liberissima di fare quello che ti pare. Non sei una bambina di otto anni e io non sono il tuo baby-sitter” mormorò Daniel.

Ancora prima che Sharon potesse rispondere i due ragazzi scesero le scale e sparirono nel buio.

E adesso?




P.s Grazie a tutti se siete arrivati a leggere la fine del settimo capitolo e avete intenzione di continuare la lettura! Vorrei scusarmi per non aver aggiornato ma non ne ho avuto proprio il tempo... Mi impegnerò per aggiornare puntualmente! Scusate ancora. Se volete lasciate una recensione, la gradirei molto! Baci a tutti :)

  
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