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Autore: Soul96    10/03/2014    1 recensioni
Due amiche d'infanzia si rincontreranno in una situazione drammatica, scopriranno di non essere ciò che hanno sempre creduto, verranno a conoscenza di un passato doloroso. Solo grazie alla famiglia Cullen riusciranno a capire cosa è successo loro e cosa sono realmente. Tra molte avventure e fatti spiacevoli riscopriranno l'amore perduto.
Spero di avervi incuriosito;)
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward, Emmett/Rosalie
Note: Cross-over | Avvertimenti: Bondage, Contenuti forti | Contesto: Successivo alla saga
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Ciaooo eccomi con il nuovo capitolo! Mi scuso per l'ora ma la scuola reclamava la mia attenzione-.- ringrazio Denny che commenta sempre ed è molto curiosa di sapere cosa accadrà;D r grazie anche per il tuo sostegno*.* 
Bhe non voglio anticipare nulla, buona lettura:)




3.Stranezze
Credo che ormai fossero passate settimane da quando io e Deborah fummo rapite da quell'essere, le torture erano sempre più strazianti, i nostri corpi sempre più deboli, ci costringeva ad osservare mentre picchiava l'altra, e così anche quel poco di forza d'animo che era rimasta veniva lentamente sbriciolandosi, nei momenti di quiete cercavamo di consolarci a vicenda, di farci forza; eravamo ancora molto lontane dal capire cosa stesse succedendo tuttavia avevamo notato che l'arroganza dell'essere nascondeva una vena di paura, paura di noi, non trovammo tuttavia una giustificazione logica alla cosa.
Poi un giorno le cose cominciarono ad assumere una piega diversa; sembrava un giorno come molti altri fummo picchiate a turno, schernite, graffiate ma poi, quando decise di giocare ancora con i coltelli, io è Deborah a causa delle nostre condizioni fisiche, perdemmo più sangue del dovuto, e così, all’improvviso vedemmo il mostro perdere il controllo, come anche colui che lo aveva accompagnato come ultimamente capitava spesso, per "valutare a che punto era giunta l'opera", perse il controllo,  due immagini sfuocate vennero contro di noi, l'urlo di dolore di Deborah, bruciore molto bruciore poi il buio. 
Fu la voce di Deborah a svegliarmi, terrorizzata da quello che successe,"Jada! Jada ti prego svegliati!" Ancora frastornata dal torpore aprii gli occhi " Deba ma che è successo? Perché sei così agitata?" Mi fissava ancora con gli occhi pieni di terrore, "non ricordi? Siamo state attaccate, chi hanno morse! Ma... " cominciai a ricordare " morse si ricordo ma... Ma non siamo.. Cioè siamo ancora umane" " appunto... Perché non ci hanno uccise? Perché tenerci in vita?" Pensai a lungo sino a quando... " Deba e se temevano di quello che potevamo diventare? Se temono che noi potremmo diventare più forti di loro?" Più passava il tempo e più quella spiegazione mi sembrava essere l'unica plausibile; " Jada tu credi realmente che abbiano paura di ciò che possiamo diventare? " "si e ti dico anche di più credo sia per quello che siamo qui" tutto sembrava più chiaro anche se no capivo come poteva essere che io e Deborah potessimo diventare talmente forti da far paura a dei vampiri. 
Ci addormentammo una accanto all'altra e fu quella la prima volta in assoluto che feci quel sogno, che ora perseguita ogni mia notte, io in preda al dolore dietro un muro di fuoco e quel ragazzo dai capelli castani e gli occhi cremisi che cerca di lottare invano con altre due figure incappucciate che lo tengono per le braccia, il suo volto è il ritratto della disperazione, sconvolto urla, urla il mio nome e frasi in una lingua credo sia francese rinascimentale un po' diverso da quello odierno, il suo volto straziato dal dolore mi trafigge come una lama al petto, so di amarlo, so che quello è l'uomo della mia vita, tento di calmarlo, gli assicuro che tornerò da lui, che andrà tutto bene, poi la scena cambia io corro verso di lui ancora immerso nel dolore, lo voglio accarezzare, tranquillizzare ma la mia mano passa attraverso il suo corpo, io sto davanti ai suoi occhi ma questi mi trapassano e non mi vedono, realizzo di essere morta e di averlo perso per sempre, il dolore che invade il mio corpo è talmente forte che mi sento letteralmente andare in pezzi, urlo, urlo a pieni polmoni, è l'unico modo che ho per sopravvivere al dolore della perdita. 
Mi ritrovo sveglia seduta, non riesco più a dividere sogno e realtà quando un altro urlo squarcia il silenzio, quello di Deborah; "Anche tu hai avuto un incubo?" Chiedo ancora scossa " si è stato terrificante le fiamme, dolore, il mio, il suo, lui biondo, gli occhi rossi, era disperato l'ho perso, perso per sempre!" Ci misi un po' a realizzare la similitudine che intercorreva tra i due sogni, ne parlammo a lungo e scoprimmo che l'unica variante era il ragazzo; quello del mio sogno moro quello del suo biondo. 
Quel giorno nessuno venne a farci visita e quindi riuscimmo a parlare molto di tutta la situazione, del sogno e di quale significato potesse avere, tutte e due concordavamo sul fatto che era talmente vivido e realistico da sembrare più un ricordo che un sogno, ma ricordo di chi? Nostro? Ma com'era possibile? Passarono le ore e quando ci sembrò essere notte notammo una cosa curiosa, ci sentivamo molto meglio, più vigorose e in forze, le ferite erano quasi tutte rimarginate; poi successe, nella mia testa cominciarono a presentarsi pensieri non miei, guardai allibita Deborah che si premeva fortemente le tempie " cosa succede! Ho la testa piena di pensieri, c'è una tale confusione che mi fa venire l'emicrania!" " non lo so è lo stesso per me non capisco non riesco a ragionare!" Poi col passare dei minuti il caos cominciò a scemare e nella mia mente si presentarono pensieri sempre più chiari ' chissà cosa sta accadendo, prima l'incubo poi questo, che siamo diventate davvero pazze? Eppure anche Jada prova le stesse cose..' Non potevo crederci sentivo ciò che pensava Deborah?? Ma com'era possibile? E poi Deborah poteva sentire me? Il mio flusso di pensieri fu interrotto da un grido che fece letteralmente a pezzi la mia mente ' SII TI SENTO ANCHE IO!! Ma che ci succede? È un incubo?! Riusciamo a comunicare mentalmente?' Ero troppo confusa per rispondere non riuscivo a capacitarmi di una cosa simile, comunicare con la mente? Rimanemmo in silenzio apparente per molto tempo ci abituammo relativamente in fretta a rispondere mentalmente ai pensieri dell'altra in fondo eravamo state da sempre molto legate e questo non fece che fortificare il nostro legame, scoprimmo poi che eravamo in grado di mostrare all'altra ciò che vedevamo, o meglio riuscivamo ad entrare l'una nella mente dell'altra e vedere ciò che vedeva o mostrare quello che vedevamo come la mente di un branco di lupi, eravamo interconnesse due menti ma allo stesso tempo una sola; ci mostrammo l'una all'altra l'incubo avuto e notammo che effettivamente era praticamente identico a parte il ragazzo, per paura di riaverlo cercammo di non addormentarci, il solo ricordo ci faceva accapponare la pelle ma non resistemmo molto a lungo, quella fu una giornata ricca di emozioni e di scoperte, inoltre tutti quei pensieri che bombardavano le nostre menti ci sfiancarono e così crollammo in un profondo sonno.
  
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