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Autore: Hope19972308    10/03/2014    2 recensioni
La The Talent's High School, è una scuola dove le promesse della musica studiano da oltre cinquanta anni, portando al successo artisti come: Madonna, Britney Spears, Shakira, Beyonce e band di fama mondiale come i Coldplay, Green Day, The Fray, The script, The Backstreet Boys e tanti altri.
Adesso, a scaldare il palcoscenico della scuola sono i nuovi artisti: Demi Lovato, Justin Bieber, Selena Gomez, Miley Cyrus e Conor Mayerd come solisti, mentre band ce ne sono solo due: One Direction e Little Mix.
E infine c'è la nuova arrivata: Elizabeth Bennet, cugina di Niall Horan, e migliore amica di Harry Styles, entrambi componenti dei One Direction.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THE TALENT'S HIGH SCHOOL

TREDICESIMO CAPITOLO

(Selena's Pov)

 

Li guardavo, mentre dormivano abbracciati. Quella notte non avevo chiuso occhio, Effie aveva continuato a svegliarsi e a scoppiare in lacrime e ogni volta che succedeva era come ricevere un pugno nello stomaco, perché era a causa mia se aveva dovuto raccontare di Jonah e quindi meritavo le borse sotto gli occhi per non essere riuscita a dormire.  

Però era strano come solo Harry riuscisse a calmarla. Che i due si amassero da una vita e non se ne rendessero conto?  

Avrebbero fatto una bella coppia, ma qualcosa mi diceva che Effie provava interesse per Zayn e lui la ricambiasse appieno. Li avevo notati, mentre incrociavano i loro sguardi e avevo spesso e volentieri beccato uno dei due guardare l'altro mentre quest'ultimo era distratto. 

Tra i due c'era attrazione fisica, ma non lo avrebbero mai ammesso.

Scesi lentamente le scale per poi aprire il mio armadio. Erano le sei e mezza e tanto non sarei riuscita a prendere sonno, quindi tanto valeva prepararsi per le lezioni.

Erano le sette e mezza quando uscì dal dormitorio. D'un tratto qualcuno mi prese per il gomito ed io sobbalzai. 

Mi girai per notare degli occhi color caramello che mi scrutavano dubbiosi.

«Cosa ci fai fuori a quest'ora?» chiese. 

«Potrei farti la stessa domanda.» 

«Io esco sempre a quest'ora sono un tipo mattiniero.» fece spallucce. 

«Non riuscivo più a dormire.» dissi per poi divincolarmi dalla sua presa.

«Ieri non hai risposto ai miei messaggi, pensavo ti fosse successo qualcosa, mi sono preoccupato.» disse con un tono dolce.

«Ho visto ieri mattina come ridevi e scherzavi con Samantha.» lo trucidai con lo sguardo. 

«Stavamo solo scherzando!» sorrise. 

«Certo, tu puoi scherzare con chiunque, poi lo faccio io e scoppia la terza guerra mondiale!»

«Mi da fastidio quando qualcun altro riesce a farti sorridere come faccio io perché vorrei essere l'unico a riuscire a farlo.» disse abbassando il capo.

«Sei l'unico. Sono io che non sono l'unica.»

«Cosa? Ma che stai dicendo? Tu per me sei l'unica e sola. È te che voglio piccola.» disse avvolgendomi nelle sue braccia.

Amavo le sue braccia, amavo il calore che emanavano e si, amavo anche lui.

 

(Harry's Pov)

Aprì gli occhi per poi notare che non mi trovavo in camera mia. Abbassai lo sguardo e non appena vidi una chioma rossa, ricordai ciò che era avvenuto la sera prima e strinsi più forte a me il fragile corpo di Effie.

Lei si mosse fra le mie braccia per poi girarsi e mostrarmi i suoi bellissimi occhi verdi.

«Buongiorno Alberello.» disse dandomi un bacio sulla guancia per poi sorridermi.

«Buongiorno a te Carotina. Come ti senti?» chiesi preoccupato.

Non sostenne più il mio sguardo e sospirò. Sapevo che stava per dirmi che andava tutto bene e che non mi sarei dovuto preoccupare, ormai era un copione, ed io lo avevo imparato a memoria.

«Non preoccuparti, va tutto bene.» disse riposando lo sguardo su di me.

Questa volta fui io a sospirare, sapevo che sarebbe andata a finire in quel modo. «Dai, alzati e cambiati ti porto fuori a fare colazione, nel frattempo io vado in camera a fare una doccia, puzzo.» dissi facendo una faccia buffa sperando di riuscire a farla ridere.

«Va bene, va bene e si, hai ragione puzzi.» disse inizialmente seria per poi scoppiare a ridere.

Quella era musica per le mie orecchie, amavo quel dolce suono che riconobbi come sincero e non una di quelle risate forzate.

Non appena entrai in camera trovai Zayn già sveglio e vestito.

«Dove vai?» chiesi stranito.

Il Moro non era solito svegliarsi presto, tantomeno uscire.

«Vado... Io ecco... Vado a fare un giro.» disse indossando la giacca nera di pelle.  

Il suo comportamento era troppo sospetto e qualcosa mi diceva che volesse andare da Effie, poiché la chioma biondo platino, quasi bianca di Perrie, si intravedeva dal suo letto.  

«Stasera ci hai dato dentro!» dissi indicando la bionda con un cenno del capo. 

«Già.»  

Okay, qualcosa non andava.

«Zayn stai andando da Effie, non è vero?» chiesi. 

«Perché dovrei andare da lei?» chiese continuando a guardarsi allo specchio. 

«Non saprei... Magari perché ti piace.»

Lui scoppiò in una risata isterica. 

«Ma fammi il piacere io? Con quella? No grazie.» 

«Comunque se vuoi farle visita, Demi non ha dormito in camera stanotte mentre Selena è uscita. Lei è sola in stanza.» dissi chiudendomi la porta del bagno alle spalle.

Sorrisi, Zayn mi ricordava molto Jonah sotto certi aspetti. Ero sicuro che se lui ed Effie avessero iniziato a passare un po' di tempo insieme lui se ne sarebbe innamorato, ma ovviamente per il signor Malik era un oltraggio ammettere una cosa del genere, già per Perrie ci aveva messo quasi un anno ed ora che Effie era entrata a far parte della sua vita e che ne era visibilmente attratto, non riusciva ad accettare la cosa. 

Non riusciva neanche ad accettare che tra lui e Perrie fosse finita da un pezzo, prima che la rossa attirasse la sua attenzione.

 

(Zayn's Pov)

 

Dannazione a lei, dannazione ai suoi occhi verdi, alla sua pelle liscia e alle sue labbra così perfette. 
Dannazione al mio migliore amico, che mi capiva sempre, anche meglio di me stesso. 
Uscì dalla stanza per dirigermi nella stanza della Rossa, che poi cosa stessi andando a fare lì proprio non ne avevo idea.

'Certo come no, non ne hai idea.' 

'Tu sta' zitta!' 

'Hai bisogno di vederla.' 

'Non è vero! Ora shh, zitta.'

Arrivai davanti alla porta della stanza, ero in procinto di aprire quando vidi la maniglia abbassarsi e subito dopo la porta aprirsi. 

Non appena la Rossa mi vide stralunò gli occhi. 

«Cosa ci fai qui?» chiese alzando un sopracciglio.

Ecco, ed ora?«Cercavo Demi.» dissi la prima cosa che mi passò per la mente.

«Demi non c'è, penso abbia dormito da voi stanotte, il letto è intatto.» disse guardandomi in modo strano.  

«Ah si? Non me ne sono neanche reso conto.» mentì in un modo orribile. 

«Strano, siete nella stessa stanza.» disse appoggiandosi allo stipite della porta per poi scoppiare a ridere. 

«Sei incorreggibile.» sorrise ancora. 

«E perché mai?» dissi avvicinandomi a lei. 

Subito la vidi irrigidirsi e indietreggiare fino ad andare a sbattere contro la porta chiusa alle sue spalle. 

«Ammettilo, volevi vedermi.» disse. 

«Hai ragione, ma non credo che a te dispiaccia.» sorrisi maliziosamente appoggiando le mani ai lati della sua testa.  

«Credi male.» disse incatenando il suo sguardo nel mio.

Un secondo, lo sguardo gli cadde solamente un secondo sulle mie labbra e cedetti, non resistetti più e prendendole il viso tra le mie mani congiunsi le nostre labbra.

In un primo momento rimase sorpresa, poi ricambiò il mio bacio. Le nostre lingue si incontrarono, lottavano per la dominanza e danzavano in un modo soave. Mi piaceva il modo in cui baciava, non era volgare, non era troppo spinto ma era dolce e passionale contemporaneamente.

Non sapevo il perché, ma avevo bisogno di quel bacio. Dopo il nostro primo bacio l'avevo sognata, tutte le notti e la cosa stava diventando insostenibile. 

Ci staccammo per riprendere fiato, appoggiai la mia fronte alla sua, lei guardò le mie mani ancora sul suo viso per poi incrociare il mio sguardo ancora una volta. 

«Perché l'hai fatto?» chiese. 

«Non lo so.»  

«Non penso sia una cosa normale.» mi guardò in modo serio. 

«Lo so ma è colpa tua, mi hai provocato.» dissi staccandomi da lei iniziando a camminare per il corridoio avanti e indietro nervosamente. 

«E cosa avrei fatto, sentiamo.» disse mettendosi le mani ai fianchi e sbattendo il piede a terra. 

«Mi hai guardato le labbra, era un invito a baciarti!» urlai. 

«Prima cosa: non urlare. Oggi non c'è scuola e la gente vuole dormire, seconda cosa: pur essendo che io guardandoti le labbra ti abbia invitato a baciarmi, non eri costretto ad accettare quindi la colpa è tua, non mia.» disse e aveva completamente ragione.

 

(Effie's Pov)

Improvvisamente si fermò e mi bloccò nuovamente contro la porta. 

Odiavo quando i nostri sguardi si incrociavano perché rimanevo completamente esterrefatta da quegli occhi così intensi. 

Mi prese il mento fra indice e pollice per poi baciarmi dolcemente.

Io sul serio, non lo capivo, non ci riuscivo. Non capivo neanche me stessa, non capivo perché stessi ricambiando nuovamente un suo bacio, non capivo perché non mi ero messa ad urlare.  

Le nostre labbra combaciavano perfettamente e si muovevano in sincronia.  

Quando finalmente tornai a ragionare lo allontanai. 

«Tu non puoi fare così.» gli dissi corrucciando la fronte. 

«Così come?» chiese sorridente. 

«Così, mi baci e dici che non sai perché lo fai. Un motivo ci deve pur essere.»

«E se ti dicessi che mi piaci?» disse abbassando lo sguardo quasi imbarazzato.

Lui? Lui imbarazzato?  

Il mondo stava andando a rotoli.


 

AUTRICE:

Buona sera/mattina/pomeriggio a tutte!
Cosa ne pensate del capitolo? 
E ah.. Con chi vorreste Effie?
Ditemi la vostra opinione perché verrà tenuta in considerazione.
Un bacio e alla prossima.

 

 
  
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