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Autore: Key Monday    10/03/2014    2 recensioni
-Un mago tipo prestigiatore?
-No
-Un mago a letto?
-No.. Bhe, anche!- la vide aggrottare le sopracciglia, brutto segno- ma se può farti sentire meglio so fare i giochetti con le carte!
-Non avvicinarti!- urlò quando James fece per avvicinarsi con un sorrisetto speranzoso, che scemo!
-Giuro che se fai un altro passo ti pianto una stalattite in un occhio!
-Ok, tieni!- disse lui porgendole una stalattite che era appena apparsa dal nulla.
Ok, questo era decisamente troppo.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: James Sirius Potter, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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PRO

PROLOGO

Era stanca. Emma era decisamente stanca. Stanca dei suoi capelli crespi, stanca dell’appartamento in centro a Londra che il padre le aveva comprato, stanca di dover mettere tutti i giorni le scarpe, stanca di conoscere il nome di tutti i camerieri dello starbucks dove andava tutte le mattine. Era stanca.

Quel giorno poi, rientrando a casa dopo dodici ore passate a misurare a passi veloci il pavimento di tutti e tre i piani della redazione di vogue con dodici centimetri di tacco a spillo sotto i talloni, era davvero, davvero stanca. E l’ultima cosa che voleva sentire era " Senti Em! Sei tanto stanca? No perché avrei invitato un amico a cena, sai!".  Maledetta te e il giorno in cui ho deciso di ospitarti “ solo per pochi giorni! Promesso! Giusto il tempo di trovare una camera che non faccia troppo schifo!” e aveva sorriso, proprio come quella sera, e anche se Em era conosciuta da tutta Londra come l’Hannibal delle stagiste, ogni volta che la sua  petulante e invadente amica Sabrina le chiedeva qualcosa, non sapeva dire di no.

E quindi, quella sera, invece di essere sul divano a guardare un film bevendo un bicchiere (bottiglia) di vino era in macchina, quella che le aveva regalato suo padre al suo ultimo compleanno, guardando fuori dal finestrino e sbuffando ogni tre secondi.  “Perché è nata? Perché l’ho conosciuta? Perché non le ho tirato i capelli all’asilo come facevo con tutte le altre bambine? Perché non l’ho mandata a quel paese quando mi ha chiesto di venire qui?... Che palle.” Togliendosi le scarpe sentì distintamente un “grazie” provenire dalle dita indolenzite e stese le gambe sul sedile del passeggero sbuffando ancora una volta. Che palle.

Prese il telefono per chiamare qualcuno, ma in realtà tutti i numeri che aveva in rubrica erano associati a persone che lei non sopportava. Avrebbe potuto chiamare Ashley, ma era sicura che avesse il turno al pub quella sera e non poteva andarci vestita in quel modo. Le sue Jimmy Choo non  erano decisamente animali da pub!! Se solo suo padre sapesse che frequenta persone che lavorano in un pub! Le venne da ridere, ma sorrise e basta. “Non è elegante  sganasciarsi dalle risate tesoro!” le avrebbe detto sua madre e come ogni volta lei avrebbe voluto rispondergli che non era elegante neanche passare più tempo da brilla che da sobria! Ma non glielo aveva mai detto.” Che palle mamma, papà e tutti i loro soldi…Beh, magari quelli no!”.

 

Come se la serata non fosse abbastanza deprimente alla radio passavano solo stupide canzoni d’amore e tormentoni da discoteca "Non c’è mai niente di diverso in questa stupida radio del cazzo?!"  continuò a spingere freneticamente i tasti finchè non pensò di averla rotta. L’aggeggio si illuminò due volte, poi rimase spento per almeno venti secondi prima di illuminarsi di colpo e… ruggire? Emma urlò e fece un salto indietro sbattendo la testa contro il tettino  dell’auto che probabilmente le procurò un trauma cerebrale perché iniziò a sentire delle cose che, davvero, non stavano né in cielo né in terra! "Bentornati su Radio Potter gente! A parlarvi è Lee Jordan Junior! In diretta dalla festa di compleanno dal più pazzo dei figli del Salvatore, JAAAAAMES POOOTTER!! Che poi non capisco perché siamo in onda da qui dato che le poche persone che di solito ci ascoltano sono tutte presenti e decisamente ubriache… Anche io sono ubriaco!" aggiunse per lasciarsi andare in una risata molto sguaiata e poco elegante  "E qui con noi abbiamo anche il piccolo Lord!! Malfoy! Malfoy! Vieni qui! Ahahaha" “Lord Malfoy?... mai sentito.. certo che questi Lord diventano sempre più scalmanati. Poco elegante, davvero.” Intanto la trasmissione andava avanti "Se mio padre… padre mi sente che sono molto ubriaco, tanto! Poi mi uccide Lee! Ahahahah" "Se non ti ha ucciso quando sei stato smistato in Grifondoro non ti uccide più! Dammi retta!" “Griforo… cazzo che botta che ho preso! Mi  sa che devo andare all’ospedale” "Paciock ha la faccia di uno che ha appena  visto il gramo! Ma quanto lo avete fatto bere!?" "Ora vomita!" disse il presunto Lord tra i singhiozzi delle risate. E un coro di risate e urla fece intendere che il tipo aveva dato di stomaco per davvero. "Ma chi cavolo sono questi tipi…" non ci stava capendo più nulla, che diavolo di radio era?  Forse era davvero stata la botta in testa e lei in realtà era svenuta, un passante l’aveva vista e si era spaventato per il sangue che sicuramente le usciva dalla testa e l’avevano portata all’ospedale e ora…"Io sono James potter! Ed è il mio compleanoooo!!!!"addirittura una terza voce, il sogno era davvero troppo realistico "Se siete carine e single venite subito al 64 di Mellitus Street! Io sono decisamente bellissimo!- ah beh! Allora!- Ehi! Ehi! Al! Lasciami il whiskey! Non te lo bere tutto! Ehi!" la voce si allontanò lasciando spazio a quella del lord che iniziò a straparlare riguardo un certo ministro con  la S che Emma era sicura non esistesse-“ mio padre è in politica! Li conosco tutti di persona quei serpenti”- e poi di … Nargilli? Ok.. qualcosa non quadra davvero…

Emma spense la radio con un colpo secco e incrociò le braccia al petto arrabbiata per non sapeva bene cosa. “ sono single e carina e di certo non andrò al 64 di mellitus street!” e allora perché si ricordava la via? E perché aveva messo in moto la macchina? Non poteva certo presentarsi alla festa di degli sconosciuti così! Non era neanche stata invitata! Anche se quello del tipo alla radio sembrava un invito a tutti gli effetti. Oh! Chissene importa! Era troppo incuriosita! E poi “nargilli” suonava davvero bene!

  
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