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Autore: Dancyon    11/03/2014    1 recensioni
JP Sirius ha giurato di non dirlo a nessuno. Capisce la vergogna di avere un nome simile.
SB Naturalmente loro pensano ancora che l'unica stella che conosce sia quella del suo nome, e a Sirius va benissimo così.
RL Quella notte, mentre si avviava a casa, la luna piena sorse a distruggere il suo futuro.
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50 capitoli, un capitolo a personaggio, 5 segreti per capitolo.
Cose che nessuno sa. Manterrete i loro segreti?
Manta
Genere: Comico, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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SS
 
"Finchè dura il pentimento, dura la colpa."
Jorge Luis Borges





Da piccolo amava le favole
Le favole erano vere e reali. C’era un mostro che usciva dall’ombra per attaccare lui e la mamma; c’erano fate e folletti, vampiri e lupi mannari, draghi e sirene; c’erano bacchette e magia.
E poi c’era sempre il finale felice. Manteneva viva la sua speranza che un giorno il grande e grosso mostro cattivo sarebbe morto e lui e la mamma sarebbero vissuti felici e contenti per sempre, senza buio e senza paura.
Persino a Hogwarts credeva ancora nelle favole, solo che adesso insieme a lui e alla mamma c’era anche Lily.
Presto, però, capì che le favole non esistono, come non esistono i finali felici: c’erano solo mostri con gli occhi neri e rossi, c’era dolore e solitudine. E li aveva solo sè stesso, non la mamma e non Lily, entrambe lo avevano abbandonato. C’era un solo modo per sopravvivere: diventare uno dei mostri che avevano terrorizzato le sue notti quando era piccolo.
Non sarebbe stato una vittima. Non questa volta.
 
Sua madre si suicidò
Lui aveva 15 anni e Tobias era morto da pochi giorni. Sua madre era venuto a portarlo via per il funerale e nessuno aveva obiettato. Lei era strana, agitata. Saltava ad ogni piccolo rumore. A volte le cose le cadevano di mano e di infrangevano sul pavimento, altre piangeva per ore.
Severus non capiva. Tobias era morto, sarebbe dovuta essere felice.
Non capiva cosa l’aveva spinta a sposarlo e non lo voleva sapere, ma qualsiasi cosa fosse, non le dava pace nemmeno adesso che tutto era finito.
L’ultima volta che la vide viva era poco prima di mezzanotte. Lei era seduta in cucina, i capelli neri e non mantenuti le cadevano sul volto abbassato fra le mani tremanti. Severus aveva salito le scale in silenzio ed era andato a dormire, anche se il sonno non era giunto fino alle prime luci dell’alba.
Al mattino lei era ancora sulla sedia, la testa sul tavolo, morta. La bottiglietta di veleno mezza rovesciata per terra, mezza nelle vene di sua madre. Si chiese se era lo stesso veleno che aveva ucciso suo padre. Si chiese se lui era ancora svegli mentre sua madre si toglieva la vita. Si ripromise che non avrebbe mai sofferto così per amore. Anni dopo, si accorse di essere il degno figlio di sua madre.
 
Si è pentito di quasi tutte le scelte che ha fatto
Era cominciata con sua madre, e la scelta di lasciarla sola e nascondersi in camera sua la notte in cui morì. Poi, in ordine, allontanare Lily con le sue azioni, unirsi ai Mangiamorte e inginocchiarsi ai piedi del Signore Oscuro.
Causare la morte dell’unica donna che avesse mai amato. Verso la fine persino trattare male il figlio di James Potter, almeno fino a che l’odio per il padre gli impediva di andare oltre, persino per il figlio di Lily.
L’unica cosa di cui non si pentì mai fu diventare una spia per Silente. Fu la sua salvezza. La sua possibilità di perdono per tutti gli errori imperdonabili che aveva compiuto. La sua ultima possibilità di fare qualcosa per Lily, seppur assicurarsi che il suo unico figlio vivesse.
Quando capì per quale sorte era destinato il figlio che aveva salvato, perchè diventasse un sacrificio consapevole, tutto crollò. Anche l’unico appiglio a cui si era aggrappato per non annegare lo aveva lasciato cadere.
 
Non è mai riuscito a vedere Harry Potter per ciò che era
Era il figlio di Lily nei giorni sì, quando il fantasma di una donna che aveva amato non gli toglieva il fiato soffocandolo, come se un peso enorme sul petto lo tenesse sempre più vicino alla terra calpestata da mostri e angeli, che poi erano solo mostri camuffati con piume morbide e candide.
Era il figlio di Potter nei giorni no, quando una rabbia tremenda gli saliva su dallo stomaco, uscendogli dalla bocca come vomito, versandosi su un ragazzino così simile al padre da fargli male, e così simile alla madre da distruggerlo completamente. Lo odiava per cosa rappresentava: l’immagine di qualcosa di pefetto che lui aveva buttato via per sempre con le sue stesse mani.
Poi c’erano i giorni così e così, in cui si confondeva quando lo vedeva, perchè alla fine non era così simile al padre come avrebbe voluto pensare: non rideva quasi mai; si proteggeva come un animale ferito costretto in un angolo; fingeva e si nascondeva come le sue Serpi. In quei giorni vedeva lìombra di sè stesso e si spaventava.Tornava dietro alla maschera che lo proteggeva e si ricordava che lui era il figlio di Potter.
 
Non teme più la morte
La morte è considerata la cosa peggiore che possa capitare ad un essere umano, ma non è vero. Lui lo sa. Ci sono cose peggiori che la mente perversa delle persone ha inventato.
Come l’odore del sangue che scorre sotto le sue mani, rosso come il peccato. Come le urla dei prigionieri mentre vengono sgozzati al macello, o scorticati come animali, o bruciati vivi.
Come la perdita di umanità, pezzo per pezzo, che li rende belve e mostri. La perdita di coscenza e di sè stessi in un vortice di vergogna e distruzione. Come la perdita dell’anima, venduta a demoni dell’inferno per promesse effimere e false.
Non teme la morte, l’oblio infinito che gli permetterà di avere la pace agognata da anni o la punizione o la punizione che merita per le sue innumerevoli colpe, per le vite che ha falciato come fiori appassiti al sole, per quelli che ha torturato fino alla morte sotto gli ordine del più mostro fra i mostri, del più pazzo fra i pazzi. Per Lily.






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Avevo finito i primi 4 punti qualche settimana fa, per poi dimenticarmene completamente! Per caso l'ho ritrovato in un quaderno di storia dell'arte (non ha la minima idea di come è finito là o.O).
Quindi, un paio di giorni fa l'ho finito e appena ho avuto tempo l'ho postato.
Non sapevo davvero cosa dire su Severus Snape all'inizio, perchè è un personaggio trattato un po' da tutti che francamente non mi piace tanto. Ma appena ho cominciato, è stato come se lui si fosse scritto da solo. Non so se mi spiego, avete presente quando scrivete di un personaggio e alla fine quando rileggete cosa avete scritto vi sembra fatto dalla mano di qualcun'altro, ma allo stesso tempo assolutamente perfetto per cosa volete esprimere? O magari quando la vostra sorellina (quella che rilegge le vostre storie 3 anni prima che vi decidiate a postarle) vi chiede perchè un certo personaggio fa una certa cosa invece che un'altra e voi rispondete che è così che è fatto il personaggio e che non l'avete scelto voi ma è stato il Fato/Destino/Sorte/(S)Fortuna? Ecco.
Comunque, in questo capitolo ho seriamente considerato alzare il raiting e farlo arancione incvece che giallo a causa di tutte le parti un po' cruente che ci sono, soprattutto considerando che penso ci saranno capitoli peggiori. Cosa ne pensate?
PS Ho cambiato il mio nome utente in Dancyon, fra qualche giorno dovrebbe uscire il nuovo nome.

 
  
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