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Autore: Biggi2001    11/03/2014    1 recensioni
Londra, 1815-Anne Naylor, 15 anni, due occhi di ghiaccio, viene assassinata. Le viene offerta l'immortalità, diventando una ville.
Londra,2015 - Ethan Ross è un ragazzo italoinglese di 15 anni. Vive a Londra una vita del tutto normale, fino a che una gita e la scomparsa di sua cugina, gli cambiano la vita.
Sotto la città misteriosa si nasconde un popolo magico di immortali dagli occhi rossi: le Villi, ragazze assassinate in cerca di vendetta. Per Ethan è solo una leggenda, ma quando viene catapultato in un mondo ai confini dell'immaginazione tutto cambia: le villi non sono una leggenda, sono vive e assetate di sangue più che mai.
Il ritorno di un nemico lontano e una serie di avvenimenti li farà incontrare.
Potranno due ragazzi tanto diversi allearsi per salvare il mondo?
E' proprio vero che una ville non ha cuore?
Leggere per scoprire.
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ANGOLO AUTRICE
Questa storia mi tormentava da un po' così ho deciso di scriverla. Le villi sono ispirate chiaramente al balletto di Giselle, ma non esattamente la stessa cosa.
Spero che vi piaccia (questo è solo il prologo).
Mi farebbe piacere ricevere qualche recensione per sapere cosa ne pensate della mia storia e come posso migliorarla, anche perché è la prima storia che scrivo di questo genere.
Buona lettura
Giuly:)

PROLOGO
LONDRA,1815

Anne si fermò un attimo a riprendere fiato sperando di averlo seminato. Si massaggiò una caviglia dolorante, sforzandosi di ricordare cosa fosse esattamente successo. Era successo tutto a quella maledetta festa. Aveva visto. Non si era controllata aveva urlato, e lui la aveva riconosciuta.
Scappare non serviva a niente, Anne lo sapeva, ma non voleva arrendersi.
 Correva, correva e lui la inseguiva Poi quei passi pesanti si erano fermati  e lei si ritrovò lì, appiattita contro un muro di fredde pietre, il vestito a brandelli e il petto ansante. 
Guardò l'orlo della gonna, infangata e bagnata, che si era fatta ancora più rigida con l'umidità e che le rendeva impossibili i movimenti.
Un rumore la fece sobbalzare. - Ah sei qui, piccola impicciona-. Quella voce tagliente come lame d’acciaio le era familiare: era lui. 
Si girò e lo vide davanti a sé. Oltre il cappello nero, a tesa larga, poteva scorgere il ghigno di scherno dell'uomo, i denti bianchi e l’espressione di chi non ha fretta di uccidere la sua preda. Il suo mantello di velluto nero, pesante e spaventoso frusciava lentamente mentre si muoveva come se avesse vita propria. 
Anne ricominciò a correre. Si era tolta le scarpe e sentiva la roccia della strada che le feriva i piedi, ma non ci badava. La sua era una fuga disperata tra la morte e la salvezza. Doveva continuare a correre se voleva salvarsi la vita.
Ad un tratto senti due braccia forti impedirle di muoversi, stringendole la vita - Sei rapida ragazzina, ma non riuscirai a sfuggirmi per sempre. Tu sai, quelle come te fanno sempre una brutta fine.-
Un luccichio d’argento e una lama gli comparve in mano. Con un gesto rapido gliela conficcò nel ventre fino all’elsa. Il sangue sgorgò dalla ferita aperta, la lama si ritirò e lui la lasciò morente, sul selciato del ponte.
Un fiume di sangue bagnava la ghiaia macchiandola indelebilmente, e non solo il sangue ma la vita stessa di Anne, lentamente l’abbandonava.
L’ultimo sguardo fu per la luna piena splendente che illuminava d’argento la sua bianca veste, poi la tenebra le serrò gli occhi. Per sempre. O quasi.
...
Anne riaprì gli occhi, e fu costretta a richiuderli subito per via della luce pungente. Quando poté vedere l’ambiente intorno a sé, non credeva ai suoi occhi: era il luogo più bello che avesse mai visto. Una grotta interamente di pietre argentate e diamante, uno scorcio di cielo si intravedeva da un buco nel soffitto e gettava una luce irreale riflettendosi sulle pareti.
Di fronte a lei una tenda verde. Si aprì e ne uscì una donna. Il fisico scolpito era intrappolato in un abito argenteo, composto da migliaia di cristalli.
- Alzati- le disse con una voce calma, ma dura, melodiosa e ingannevole come un canto di sirena.
Anne ubbidì e fece salire lo sguardo al volto della donna. Setosi capelli neri le incorniciavano il viso di un pallore innaturale, il sorriso era dolce, ma velenoso come il morso di una serpe. Gli occhi erano rossi, rossi di sangue e fuoco dell’inferno.
-Dove sono?- chiese alla donna- Chi sei?- 
La donna sorrise e rispose con la sua voce armoniosa- Io sono Mirtha, regina delle villi. Sei nella nostra grotta. Sei morta, ma la tua vita potrà continuare se ti unirai a noi. Guarda come sarai- In un diamante brillò un immagine di Anne, più bella e sana, i capelli biondo intrecciati con cristalli e l’abito candido e immacolato. Gli occhi però non erano più di ghiaccio, ma rossi come quelli di Mirtha. Aveva un arco in mano e lo sguardo deciso e glaciale di una regina. - Sarai immortale, potente. Devi solo accettare.- concluse la donna.
-Non capisco- 
Mirtha sorrise di nuovo -Non preoccuparti, ti spiegherò ogni cosa. Nel frattempo benvenuta a rocca d'argento, Anne Naylor.-
ANGOLO AUTRICE 2
Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Ditemi se secondo voi ho un po' esagerato nell'inseguimento o se vi è sembrata ridicolo.
Non ne ero del tutto convinta, ma ho deciso di scriverlo comunque. Spero sia venuto bene.
Giuly:)
  
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