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Autore: Vulpix    12/03/2014    7 recensioni
TIME LINE:
I fatti “narrati” vanno a collocarsi nella terza stagione, prima della Season Finale, in un’immaginaria serie di eventi che partono dopo la 3x23 e in cui gli avvenimenti della 3x24 non sono mai accaduti.
*****
PREFAZIONE:
Sono trascorsi 3 anni da quando tutto ebbe inizio…
Tre anni dall’inizio della fine.
Tre anni in cui molte cose sono accadute e forse troppe cose erano cambiate…
(dal testo)
"Il 3 è il numero perfetto per eccellenza...
Sant' Agostino diceva che il 6 era il numero perfetto perchè il Signore ha creato il mondo in 6 giorni...
Per Dante il numero perfetto è il 9... numero primo, divisibile solo per se stesso e multiplo del numero perfetto. Il 9 è il 3 al cubo, l’elevazione a potenza del numero perfetto a se stesso...
Tra le tre, io preferisco la terza versione...
Il 9 è la perfezione in assoluto... per questo tu sarai la mia nona vittima!"
Genere: Angst, Sentimentale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Kate Beckett, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Richard Castle, Roy Montgomery
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione, Nel futuro
Capitoli:
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 «Allor fu la paura un poco queta,
che nel lago del cor m’era durata
la notte ch’i’ passai con tanta pieta.»
( da Inferno  I , 19-21)


Kate tirò un profondo respiro e poi girò il test, puntando lo sguardo sul riquadro dedicato al responso.
Nella frazione di qualche secondo, le vide gli occhi farsi lucidi e due piccole lacrime solcarle le palpebre. Aveva ancora gli occhi fissi nello stesso punto e sembrava respirare a  fatica. Le strinse forte la mano e tentò di dire qualcosa, sapendo che nulla di quello che avrebbe potuto dire sarebbe servito davvero.
- Kate, mi dispiace tanto...-
- A me no...-
Incrociò i suoi occhi, molto stupita. Non riusciva a capire le sue parole in relazione al suo comportamento.
Vide Kate alzare lo sguardo verso il soffitto, inclinare all'indietro il capo mordendosi il labbro inferiore per poi inclinare gli angoli in un largo sorriso.
In un gesto inaspettato, si era lasciata cadere, fino a toccare con la schiena il materasso, poggiando le mani sul suo ventre stringendo ancora il test. 
- Non so spiegarti cosa sto provando in questo momento...- disse voltandosi appena verso di lei - ma sono sicura di volerlo...-
Guardando la sua amica che sorrideva mentre timidamente si accarezzava la pancia, provò un senso di dolcezza infinito e istintivamente le sfiorò la guancia facendola voltare verso di sé.
- Sai Lanie... non posso certo dire che è quello che volevo. Avere un bambino non era nei miei pensieri... Non ora, non così.... Non posso negare che negli ultimi tempi, più di una volta ho pensato a come sarebbe stato avere un bambino tutto mio. Non avrei mai voluto fosse solo mio...- provò a fermare una lacrima e il nodo che le si era formato in gola.
- Più di una volta ho immaginato come sarebbe stato avere una famiglia, un figlio, un compagno al mio fianco...- 
- Lo so, tesoro!- non era riuscita a tenere la bocca chiusa e lei aveva capito perfettamente cosa intendeva.
- Si ok... Non posso negare di aver pensato a Castle... ma solo perchè la versione di lui 'padre' è una delle poche cose che mi fa impazzire.-
- Si poche...- risero entrambe.
- Diciamo che il più delle volte l'avrei ammazzato! ma... il padre premuroso e spaventato è molto dolce!- girò lo sguardo verso il vuoto - ed è un uomo così che avrei voluto come padre per...- riportò lo sguardo sulla sua mano, non riuscendo a dire altro.
 
Restarono in silenzio per qualche secondo, fissando entrambe la sua mano che si muoveva delicatamente sul suo ventre, finché non la vide balzare seduta, con gli occhi sgranati e il respiro affannoso, come se si fosse svegliata in quel momento da un incubo.
- Kate che ti succede? Tutto bene?- le chiese preoccupata.
L'unica risposta che ebbe fu solo un energico scuotere la testa.
- Kate...- la chiamò ancora, poggiando un mano sulle sue.
Finalmente la detective si voltò verso di lei, il viso rigato dalle lacrime e un'espressione di puro terrore:
- Non posso farcela... non sono in grado di affrontare tutto questo!-
La guardò stupita dal suo cambiamento, poi cercò di consolare l'amica. Le cinse le spalle con un braccio, mentre la sua mano era ancora su quelle di lei, l'attirò a sé e la strinse forte, facendole poggiare il viso nell'incavo del collo.
- Calmati tesoro... sei la persona più forte che io conosca! Hai affrontato tanti mostri nella tua vita... questa è una cosa bella... sono certa che tutto andrà bene! Molte altre donne, meno forti di te, hanno affrontato da sole una gravidanza e cresciuto un figlio! è questo che ti spaventa, vero?-
Kate rialzò la testa fino a incrociare il suo sguardo.
- Non è solo questo!  Lo so che potrei riuscirci... sono abituata a contare solo sulle mie forze, ma... non so se in questa situazione... se sarò capace! Sarò una buona madre, Lanie?-
Non aspettò nemmeno un secondo e interruppe le paturnie dell'amica:
- Innanzi tutto non sei sola, ci sono io! Non sei costretta ad affrontare il tutto senza il padre!  puoi e devi fare almeno un tentativo...-
- NO!- la bloccò bruscamente - questo... figlio.... è mio, SOLO mio!- disse guardandola fissa negli occhi e bloccandola per le spalle.
- Lui...- deglutì abbassando lo sguardo - lui non ha contato nulla e le nostre vite si sono separate subito dopo... non cambieranno le cose solo perché sono incinta...-
- Kate... è il padre ha il diritto di saperlo...- vide che Beckett stava per alzarsi e mettere fine al discorso e tornò all'argomento principale, quello l'avrebbero affrontato in seguito.
- Ok tesoro! Non vuoi il padre, ma io sono qua... e sulla paura di esser una buona madre... non devi per nulla pensarlo! Tu prendi a cuore le famiglie delle vittime degli omicidi per cui indaghi, con loro ti porgi in un modo unico... quello è una forma di istinto materno e sono certa che questo bambino avrà la madre migliore che io possa immaginare! Devi solo amarlo ed essere te stessa, lasciando fuori le tue paure, aprendoti pienamente...- le sollevò il viso, facendo incrociare di nuovo i loro sguardi - lascia che le cose accadano seguendo il loro corso. Non hai detto tu, poco fa, che se è arrivato adesso è perchè così doveva accadere?-
Beckett annuì e lei trovò la forza per continuare:
- Io questo lo chiamo destino! tu chiamalo un po' come ti pare, ma non remargli contro, non ostinarti a essere forte... lasciati aiutare! Io sono qui per questo!-
- Lo so, Lanie! Ti ho chiamato perché ho bisogno di qualcuno che mi aiuti e l'unica persona che voglio mi stia accanto e che so che lo farà senza giudicare e chiedermi nulla...- disse sfoderando il suo migliore sguardo - so che sei tu! -
Capì che l'amica non aveva terminato il discorso, ma c'era qualcosa in ballo e cercò di farla aprire liberamente.
- Sono qui per aiutarti. Faremo tutto quello che serve per fargli vivere la vita più normale possibile! Ma tu devi arrenderti...- terminò la frase quasi sussurrando.
La detective inspirò a fondo e poi disse:
- Lanie, devo confessarti una cosa...-
Lei, in risposta, le strinse le mani incoraggiandola a parlare.
-...Prima ti ho detto che ho bisogno di un motivo per andare avanti... beh non è completamente vero...- abbassò per un attimo lo sguardo - negli ultimi anni ho perso tutto. Piano piano tutte le cose che ero riuscita a ritrovare nella mia vita le ho perse o ho dovuto abbandonarle. Negli ultimi mesi... tutto è andato a rotoli... fino a qualche giorno fa, credevo di non avere più un motivo per vivere... ma la vita ha deciso di fare in modo che fosse una piccola vita dentro di me, a farmi capire quanto invece voglio continuare a lottare. Non ho perso tutto... ho ancora questo - disse toccandosi il ventre - te e mio padre!-
Alzò lo sguardo verso di lei, cercando di incrociarne il suo e quando lei le sorrise stringendole la mano, sul viso di Kate si dipinse un magnifico sorriso e un'espressione gioiosa.
- E' la cosa più bella che potesse capitare... un raggio di luce nelle tenebre... qualcosa che mi fa ancora sperare!-
- Allora segui quella luce, Kate! Riprendi le redini della tua vita e goditi la gioia che questo figlio può darti!-
Passarono una decina di secondi, in cui Beckett continuava a guardarsi la pancia e ad accarezzarla dolcemente, poi quasi come un sussurro le sentì dire:
- Forse hai ragione... forse è un segno del destino, forse è il 'suo' modo per farmi capire che esiste sempre un motivo per continuare a lottare!-
Si sorrisero e Kate la guardò teneramente. Capì che quelle labbra piegate all'insù erano un modo, per la detective, per esprimerle la sua gratitudine.
- Possiamo farcela Kate...-  le disse dolcemente - Io ti starò accanto, non ti lascerò sola!-
Annuirono entrambe e poi disse: - questo piccino non avrà un padre, ma per certo ha una mamma straordinaria e una fantastica Zia!-
- Mhm... io sono figlia unica!- le disse. Poi, vedendo la sua espressione imbronciata, la detective le fece la linguaccia e scoppiarono a ridere entrambe, mentre si strinsero di nuovo in un tenerissimo abbraccio.

۝§۝§۝

- Kate ci sei?- la voce dell’amica la riportò alla realtà.
- Si Lanie, scusa! Stavo ripensando al nostro discorso… Avevi ragione! Joe è la cosa più bella che mi sia capitata. E seguendo il tuo consiglio… e quelli successivi - le sorrise - ho vissuto il periodo più incredibile della mia vita!-
Di impeto, la strinse a sé in un dolcissimo abbraccio.
- Grazie! – le sussurrò ancora nella stretta.
Lanie sorrise e prima di sciogliere l’abbraccio le disse: - figurati, tesoro! È stato un piacere… e poi ho guadagnato una fantastica nipote!-  terminò facendole l’occhiolino.
Risero entrambe e poi Kate tornò seria.
- Lascia che le cose accadano. Non fare come al tuo solito! Segui il tuo istinto ma non chiuderti a riccio… Quello che deve succedere accadrà, che tu lo voglia o no! Non lottare contro ma cerca di fare in modo di limitare i danni… se ‘danni’ dovessero essere!-
- Come posso fare, Lanie?-
- Quando e se sarà il momento, lo capirai da sola!- le disse portando una mano al suo viso e facendole una carezza.
Kate annuì e lasciò che la dolcezza della sua amica le infondesse l’ultima briciola di coraggio necessario per affrontare ciò che il destino voleva accadesse.
 
 


Bene!
Avete visto? Kate ha avuto la certezza di essere incinta e per un momento ha fregato Lanie...
Non piangeva per la tristezza ma per la gioia!
Lanie allora come ora, si è detta pronta a starle accanto! 
Ma... Solo Kate può trovare la forza, dentro se stessa per affrontare "quello che deve fare"!
Cosa farà? Ora sarà pronta per entrare nella tana del lupo? Riuscirà a rimanerci senza essere sbranata?
Sta a voi, deciderlo... Io posso solo suggerirvi di tornare da noi, mercoledì prossimo!
Un Bacio e GRAZIE per seguire questa follia!
 
   
 
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