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Autore: Wasabi Peanut    12/03/2014    2 recensioni
Orsalve!
E' la prima volta che scrivo su Inazuma Eleven. Questa sarà una raccolata di Songfic create lasciandomi ispirare dalle canzoni della mia Playlist personale. Sono parole dettate dalle emozioni scaturite dalla musica, scritte lasciandomi guidare dal cuore. Vorrei che scorrendo le varie one shot si abbia l'impressione di scorrere un playlist...
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I'm With You




I'm standing on a bridge
I'm waiting in the dark
I thought that you'd be here by now
There's nothing but the rain
No footsteps on the ground
I'm listening but there's no sound

E' una notte scura quella, una di quelle notti in cui il cielo piange disperato. Non c'è nessuno per la strada, solo Masaki. Se ne sta là sul ponte, seduto sul cemento del marciapiede con le gambe infilate nei fori del parapetto che penzolano nel vuoto, non si muove; lo scorrere dell'acqua scura lo ipnotizza. E' scappato -lui al Sun Garden non ci vuole stare- non importa se piove a dirotto e non ha altro posto dove andare. Se ne sta sotto la luce di uno dei pochi lampioni accesi e sente le lacrime premere per uscire : perchè suo padre lo ha abbandonato? Perchè non torna a prenderlo? Perchè non è lì con lui?
Non c'è nessuno oltre a lui sul ponte, nessun rumore se non il battere costante della pioggia. Masaki è attento, spera di sentire il rumore di passi familiari

Isn't anyone trying to find me?
Won't somebody come take me home?

E' solo è infreddolito, non c'è davvero nessuno che lo sta cercndo? E' realmente così solo?
Poi un rumore, sarà un gatto alla ricerca di un riparo, si dice. Masaki non se ne è accorto, ma qualcuno si sta avvicinando a lui e lo guarda: sembra un azurro pulcino bagnato. Lo sconosciuto ridacchia mentre si appoggia al parapetto accanto a lui, solo allora lo nota. Gli lancia uno sguardo di sottecchi : è un ragazzo, deve avere una decina di anni più di lui, ha dei bizzarri capelli rossi e lo sguardo acqua marina perso nel buio.

It's a damn cold night
Trying to figure out this life
Won't you take me by the hand?
Take me somewhere new
I don't know who you are
But I... I'm with you

Piove, piove ed è dannatamente freddo. Non sa da quanto è uscito. Sicuramente è molto tempo che è fuori, ormai l'umido e il gelo gli sono penetrati nelle ossa. Ma stringe i denti e si fa forza, Masaki in orfanotrofio non ci vuole tornare; lui vuole tornare a casa con suo padre, l'uomo che lo ha abbandonato senza dirgli perchè. Un calore improvviso lo avvolge, qualcosa si è appoggiato sulle sue spalle. Lo sconosciuto che si è sfilato la giacca per poi coprirlo con quella ora lo guarda sorridendo dolcemente :
<< Ciao. Tu devi essere Masaki. E' tanto che ti cerchiamo >>
Non risponde, si limita a girarsi verso il giovane con gli occhi spalancati per la sorpresa : come fa a sapere il suo nome? Infondo la cosa non gli interessa poi molto e così si volta dall'altra parte infastidito
<< Il gatto ti ha mangiato la lingua? E va bene. Come mai sei scappato? >>
<< Anche se fossi rimasto non sarebbe cambiato nulla a nessuno>> Risponde in tono sommesso.
Sembra che l'estraneo non l'abbia sentito, si gira a guardarlo; ma quando lo fa  si ritrova  due profondi occhi color del mare che lo fissano intensamente ad un parlmo dal naso. Il rosso scocciatore - così ha deciso di soprannominarlo- si è accucciato davanti a lui con un braccio stretto attorno alle gioncchia faciate da un paio di pantaloni grigi, l'altra è teso ad accarezzargli teneramente i capelli:
<< Non è vero, sai? Hitomikoneesan era molto preoccupata quando ci ha chiamato, anche noi e i gli atri ragazzi lo siamo>>
Continua a sorridere. "Che persona irritante. E poi perchè parla al prurale? Qui ci siamo solo io e lui." Si ritrova a pensare Masaki, ma c'è qualcosa che lo spinge a fidarsi di lui.

I'm looking for a place
I'm searching for a face
Is anybody here I know
'Cause nothing's going right
And everything's a mess
And no one likes to be alone

<< I primi tempi è difficile, il Sun Garden è un posto nuovo in cui all'improvviso ci si trova soli e senza certezze.E' un luogo diverso da casa, pieno di facce sconosciute. Nelle prime settimane, per alcuni neu primi mesi, si continua ad aspettare i rtorno dei propri genitori, non si riesce ad accettare la nuova condizione; molti bambini scappano e carcano di tornare a casa... tu sei il primo che non recuperiamo davanti ad un portone>>
Si è dovuto fermare più volte nel suo discorso, la pioggia rende tutto più difficile. Nonostante ciò non ha mai smesso di sorridere.
<< A casa non c'è nessuno. Papà è stato portato via dalla polizia>> Sussurra con il volto nascosto dai capelli Masaki.
Lo sconosciuto assottiglia gli occhi in un' espressione ancora più dolce e malinconica:
<< Anche a mio padre è successa la stessa cosa del tuo. Lui rea malato epieno di rimorso e non ce l'ha fatta, ma non ti preoccupare, sono sicuro che il signor Kariya presto tornerà a prenderti .Magari non subito, ma tornerà...stanne certo >>
Il ragazzino ribatte mesto : << Non tornerà! Mi ha abbandonato. Da quando la mamma è morta le cose hanno iniziato ad andare sempre peggio e lui non ha fatto nulla per rimediare. Adesso sono solo e non so nemmeno il perchè. So solo che lo hanno portato via e subito dopo un uomo mi ha lasciato ad Hitomikosan. Perchè mi ha abbandonato? Infondo stavamo bene io e lui...>>
Ha iniziato a singhiozzare, anche i suoi occhi versano lacrime amare che si misciano a quelle del cielo. Il rosso si inginocchia e lo stringe a sè in un abbraccio caldo e accogliente, forse un po' troppo stretto; Masaki si aggrappa alla sua camicia, non riesce a fare smettre di piangere gli occhi. Il giovane lo culla sussurrandogli : << Non sei solo... ci siamo noi con te >>

Isn't anyone trying to find me?
Won't somebody come take me home?
It's a damn cold night
Trying to figure out this life
Won't you take me by the hand?
Take me somewhere new
I don't know who you are
But I... I'm with you

Quando finalmente il più piccolo si calma soglie l'abbraccio e gli le lacrime con brevi carezze. Poi si alza: << Andiamo? Si è fatto tardi... >>
Si avvia, anche Masaki si alza ma non lo segue subito : << Aspetta! Come ti chaimi? >>
L'altro si volta appena << Hiroto >>, il ragazzino lo affinca.
Si gela, là sul ponte si è perfino alzato il vento. Masaki arranca e rallenta appesantito dai vestiti fradici,il giovane non si gira a guardarlo : sente i suoi passi e questo basta. Si trova a fissare le spalle di Hiroto: sono magre e allo stesso tempo larghe, emanano un senso di stabilità. E' bagnato dalla testa ai piedi, infreddlito e confuso, ma segue quella macchia rossa. Forse le cose si aggiusteranno.

Oh why is everything so confusing
Maybe I'm just out of my mind

Avendo sentito il respiro dello scricciolo farsi più affannato Hiroto è tornato indietro fino a raggiungerlo e se lo è caricato tra le braccia, contro il petto. Scotta, ha le guance rosse e respira a fatica, stare al freddo sotto tutta quella pioggia non deve essere il massimo per la salute. Masaki accoccolato tra quelle braccia forti e sicure si ritrova a riflettere su qunato quel giovane appena conosciuto sembri essere perfetto. Forse è svenuto e si sta immaginando tutto, Hiroto è solo un frutto del suo subconscio, una proiezione della sua mente. E' l'ipotesi più probabile tra quelle che ha formulato: nessuno al mondo si metterebbe a cercare un ragazzino chiuso e scontroso come lui, nessuno si prenderebbe la briga di rassicurare un bambino in preda ad una crisi esistenziale. Allora cos'è quel calore che lo avvolge? No, Hiroto è vero, tutto quello è vero. Non è solo.

Take me by the hand
Take me somewhere new
I don't know who you are
But I... I'm with you

Sebbene abbia la vista offuscata dai residui delle lacrime che contnuano a scendere silenziose e dalla febbre, l'azzurro riesce comunque la sagoma di quella che sembra essere una macchina da cui scende un'altra persona. Ecco perchè il tutto sommato gentile seccatore parlava al prurale! Il nuovo sconosciuto si avvicina - finalmente ha smesso di piovere -  è una ragazza o forse un ragazzo molto femmineo*. Ha i capelli verdi legati in una coda bassa che si appoggia con legerezza su una spalla, gli occhi color delle notti stellate e lelabbra sottili piegati in un sorriso ancor più dolce di quello di Hiroto. Quando finalmente lo raggiungono quello fa un cenno al più grande dei due per poi chinarsi immediatamente su Masaki e sfilagli con delicatezza - e gran difficoltà - la giacca di Hiroto. Mentre il rosso lo tiente ancora in braccio, il verde cerca di tamponare i vestiti madidi con un panno che ha portato con se. La giacca giace abbandonata sul'asfalto dove è stata frettlosamente gettata. Quando il panno diventa inutilizzabile, corre alla macchina e dal bagagliaio estrae una coperta abastanza pesante e con essa avvolge accogliendo nel suo petto Masaki che gli è stato trasportato da Hiroto fino alla loro auto. L'altro, liberato dal peso, si sranchisce appena le braccia ed entra nella vettura sedendosi difronte al volante. Ryuuji -così lo ha chiamato il giovane con gli occhi acquamarina - continuando a stringere il piccolo a se si accomoda sul sedile vicino. Hiroto mette in moto, Ryuuji scosta piano i capelli a Masaki, che sta cadendo lentamente nel mondo dei sogni rilassato dall'abbraccio, e sussura stanco : << Andiamo a casa >>.
La giacca è ancora sul'asfalto...
I'm with you




<< Eccoci arrivati. Da oggi in poi questa sarà anche casa tua >>

<< Coraggio, entra ... >>








Autrice's Corner
Hi Everybody!
Non aggiorno da un po', ma questa settimana mi farò perdonare. Come sapete sabato è il RanMasa Day (03/15), ovvero il giorno della mia OTP, ed io ho deciso di "festeggiarlo" dedicando a questa coppia tutta la settimana. Avrei dovuto pubblicare questa storia già lunedì per poi aggiungere le altre a giorni alterni fino a sabato, ma diciamo che fattori esterni potrebbero avermi ostacolato...
O beh, parliamo del capitolo: come ho detto è il primo dedicato alla RanMasa - sarebbe dovuto essere il secondo ma sto avendo qualche problemino con quello che doveva essere il primo - e come avete avuto modo di leggere parla del primo incontro di Masaki con Hiroto e Ryuuji. Non riesco proprio a condividere l'idea per cui Hiroto sia un maniaco di terza categoria che si diverte ad importunare Kariya e Midorikawa, la repello completamente. Andiamo! Quando mai nell'anime assume un simile comportamento?! E' un personaggio affabile, gentile e pieno di attenzioni, non uno stalker dall'epitassi facile!
Personalmente credo che sia,sì,un poco malizioso ma che comunque sia per Masaki  un fratello maggiore e un punto di riferimento. Riguardo a Ryuuj sono convinta che per quella piccola peste diventi immediatamente l'abbraccio in cui rifugiarsi nei momenti bui.
Dopo l'arringa in difesa di Hiroto e questa "spiegazione non spiegazione", vi lascio dicendovi che - come se non fosse ovvio - la canzone da me scelta stavolta è "I'm with you" di Avril Lavingne (Per la serie deprimiamoci tutti insieme appassionatamente).
Lasciate una bella - anche negativa se è necessario- recensione, mi raccomando!
Chiiis :*
La vostra Mary
   
 
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