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Autore: Monique94    12/03/2014    4 recensioni
La mia storia inizia con un grande sogno che diventa realtà,andare al concerto dei miei idoli.
Il concerto di quei cinque ragazzi che con le loro voci mi rendono più spensierata la vita e mi fanno sorridere davanti al computer anche quando mi sento triste.
Dal Quinto capitolo- "Li guardai e non potevo crederci..nella mia testa mille pensieri prendevano vita, loro erano davanti a me e cantavano. Troppo reali...troppo loro. Mi venne da piangere, ma non lo feci perché sapevo che quando piangevo nel mio viso usciva una smorfia che aveva dell'incredibile.Risi tra me e me.. e poi mi resi conto che lui era davanti a me!cantava,prendeva la rincorsa e saltava..guardai l'ora nel cellulare, aspettavo questo momento da sempre e sarebbe finito tutto tra 35 minuti,scossi la testa, guardai in alto e vidi le stelle, brillavano sulle nostre teste, in una notte che noi Directioners ricorderemo per sempre come Midnight Memories".
Questa storia si basa sulle nostre reali vite, sulle nostre reali esperienze e su i nostri sogni...ma una semplice Directioner potrà vivere più in là di un sogno?
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 36

PROV NIALL

Il bacio.
Il nostro bacio.
La baciai e assaporai le sue labbra,che non solo avevano un color pesca ma anche il sapore era quello!
“mmmh sei deliziosa” dissi sorridendo sulle sue labbra.
“zitto e baciami”
La strinsi di più ma continuai a baciarla dolcemente, dio solo sà quanto ho desiderato questo bacio.
Le accarezzai i capelli e la guardai, aveva il viso completamente rosso, era così timida ma così vogliosa di me.
Le poggiai le mani sulle guance e ci mettemmo a ridere entrambi.
La fissai.
“smettilaaa così mi metti in imbarazzo!”
“ma perché? sei bellissima”
Abbassò lo sguardo e ormai,penso che, la faccia le stesse per esplodere.
Si allontanò da me ma tenemmo i polpastrelli della mano destra uniti e lei mi trascinò verso il lago, mollò la presa e spostò le foglie dei salice legandole come una tendina.
In quel momento la luce del tramonto la invase e lei si girò a guardarmi, ma era troppo bella, presi il telefono per farle una foto e le dissi di stare ferma, all’inizio fece un po’ di storie ma finalmente la scattai.
“Sei meravigliosa”
“zitto e vieni da me”
Mi avvicinai da lei e le diedi un bacino leggero sulla spalla.
Guardammo insieme il tramonto.
“facciamo un’altra foto insieme?”
“certo”
Scattammo anche una foto mentre ci baciavamo sulle labbra.
“aspetta, adesso provo a fare una cosa” dissi ad Asia.
“cosa?” disse con un tono vagamente preoccupato.
“mando la foto che ti ho scattato agli altri per vedere se ti riconoscono!”
“non ci provare”
Lottammo un po’ perché voleva togliermi il telefono dalle mani, ma ovviamente non ci riuscì.
Sono troppo forte anche se lei mi faceva mosse di lotta.
Ma sono più alto di lei e questo conta molto.
Mandai la foto ma ancora non c’era nessuno on-line quindi rimisi in telefono in tasca, mi avvicinai nuovamente ad Asia che nel frattempo faceva l’offesa dietro l’albero la pesi e la feci roteare su se stessa e poi la strinsi a me.
“bè torniamo dagli altri?” mi disse.
“mmmmh è vero che siamo ad un matrimonio” dissi mugugnando e lei rise.
“si e poi c’è la torta” lo disse con una vocina tenerissima che mi fece ridere ancora in più.
“ dai vieni con me”
La presi per mano e pian piano tornammo nel gazebo principale dove ci fermammo a parlare con Nicolas e Julia. Lui era già mezzo brillo e lei pure. Ma erano una coppia perfettamente assortita si vedeva chiaramente che erano felicissimi insieme.
Ci guardarono un po’ storto nel vederci presi per mano.
“scusate ma vi conoscete?” mi disse Nicolas.
Gli feci un sorriso e poi l’occhiolino.
Julia incominciò a ridere ininterrottamente e ci mandò subito ai nostri posti per mangiare,ma c’era solo un inconveniente.
Io non ero seduto accanto ad Asia, ma non mi fece molti problemi presi la mia sedia e la spostai vicino a lei.
La faccia di Andy era serissima ma c’era una punta di soddisfazione nel suo sguardo,non mi fece stare tranquillo per tutto il resto della serata. Secondo me il coglione aveva fatto qualcosa che non andava.

Mangiammo la torta che era davvero buonissima.
Ogni tanto Asia mi imboccava un pezzetto e come una mongola mi sporcava pure!
Risi anche con tutta la roba tra i denti e lei sembrava incantata da tutto questo ma lo fece anche lei e risi ancora di più. Penso proprio che da fuori sembravamo una coppietta innamorata e non mi disturbava affatto. Mi vibrò il telefono, pensai fosse un messaggio e lasciai stare ma era una chiamata, guardai ed era Liam.
Asia mi guardò con un punto interrogativo stampato in faccia.
Risposi.
“oh bene addirittura una videochiamata!” dissi a Liam che non so per quale motivo era a torso nudo.
“bè certo, scusa ma quella foto che mi hai inviato?”
“si? Cosa c’è?” cercai di trattenere una risata perché Asy imprecava silenziosamente per essersi sporcata il vestito con un po’ di panna.
“ma è con te?”
“chi?”
“come chi?? La ragazza!”
“si…ma hai capito chi è?”
“no perché? La conosco?”
“certo che mi conosci!” disse Asia avvicinandosi all’inquadratura.
“ma nooooooo com’è possibile? Ciao Asia!”
Sentimmo entrambi un casino enorme e all’improvviso sbucò anche Zayn.
“ehi tutti a casa oggi? È pur sempre sabato eh!”
“Ciao Asia, come mai siete insieme al matrimonio?comunque fatti gli affari tuoi Niall”
“Zayn ti ammazzo quando torno”
“si certo certo”
Si intromise Asy rispondendo a Zay.
“pure coincidenze” disse Asy guardandomi.
Io le sorrisi e le levai un po’ di cioccolato che aveva sul lato della bocca.
“eeeeehi Niall non fare il piccioncino davanti a tutti”
“tranquillo Zay non c’è nessuno a questo matrimonio che potrebbe far cazzate, si fanno più o meno tutti gli affari propri e poi molti sono già ubriachi”
“mmmmh va bene e voi che avete fatto? Chiarito?”
“chiariremo bene col tempo, ma questa è un’altra opportunità!o no?”
Le misi il braccio intorno al collo e la baciai sula fronte.
Lei era felicissima …come me del resto! Sentii Liam e Zayn ridere, erano contenti anche loro di vedermi così, dopo tutto questo tempo passato a rimpiangermi per la scelta fatta finalmente stavo bene con la ragazza che ho sempre desiderato.
“che farete più tardi?” chiese Liam
“cioè quando?”
“quando finisce la festa”
“non so, non sappiamo neanche quando finisce figurati se abbiamo dei piani”
Lei diventò un po’ rossa, non ne capì il motivo perciò continuai ad ascoltare quei due.
“Asia quando torni in Italia?”
Mi girai a guardarla, effettivamente non glielo avevo ancora chiesto, merda e se se ne và domani stesso?? Come faremo?? Ho bisogno di più tempo.
“tranquilli ragazzi! Ho ancora un settimana davanti a me qui in Scozia”
“davvero?” le dissi, io dovevo rimanere per quattro giorni ma avrei prolungato la permanenza volentieri.
“si si! E tu?”
La conversazione con Liam e Zayn praticamente era già chiusa ma loro continuavano ad ascoltarci.
“posso rimanere anche io una settimana se vuoi”
“ehi ehi ehi! Niall non ricordi che abbiamo le prove giovedì?”
“si vabbè per un giorno di prove che salto non casca il mondo!”
“mmmh certo lo spieghi tu a Poul… sii prudente”
“certo!”
Salutammo entrambi e chiusi la video chiamata.

Guardai l’ora e ormai erano già le due di notte, nessuno però dava segno di voler andare via. Guardai Asy che era quasi addormentata ormai sopra di me. La lasciai un attimo sola per andare a parlare con la sorella.
Mi avvicinai a lei e al ragazzo suppongo.
“Ehi Vicky siete in macchina?”
“si con degli amici perché? Hai bisogno di un passaggio?”
“no no al massimo mi faccio portare una macchina a noleggio, ma volevo chiederti per Asia”
Lei fece la faccia da finta tonta.
“oh sssi certo, giusto, no effettivamente non c’è posto”
Si girò a guardare il fidanzato che non era proprio d’accordo su quello che stava per succedere.
“Se volete la riaccompagno io, perché la vedo molto stanca, si sta per addormentare sulla sedia”
“non so se fidarmi di te Horan”
Ma le sue espressioni facciali mi dicevano il contrario…era forse…contenta?
“certo che puoi, se mi date l’indirizzo di dove alloggiate la porto io”
“va bene…riportamela felice come lo è ora… tieni questa è la chiave della stanza,tu dalla a lei e nooon salire per nessun motivo, tanto verrei a saperlo”
“no ma certo tranquilla”
Presi la chiave e andai verso Asia che era praticamente collassata nel tavolo.
Venni bloccato da Andy.
“che cosa vuoi?”
“quindi ce l’hai fatta eh?” disse barcollando leggermente e avvicinandosi a me in maniera minacciosa.
“cosa stai dicendo Andy? Sei ubriaco cerca di stare lontano da me” dissi guardando oltre la sua spalla per vedere se Asia era ancora al suo posto.
“si si certo sei una testa di cazzo, siccome sei famoso credi di poter fare tutto quello che vuoi ora eh??”
Mi diede una leggera spinta nella spalla destra.
Il nervoso stava incominciando a farsi spazio.
“senti stai delirando, vai a sdraiarti da qualche parte”
“oooooooh addirittura hai le chiavi dell’albergo eh? Complimenti play boy! Si, fai pure! Trombatela! Ma vedrai che tornerà da me strisciando, schifoso bastardo, mi hai sempre rubato le ragazze anche quando eri più piccolo”
“evidentemente io ci so fare e comunque non me la devo trombare, lei merita rispetto, non come te testa di cazzo.Ora vattene prima che ti prenda a calci in culo, cerca di non rovinare il matrimonio di tuo cugino”dissi avvicinandomi a lui.
“addirittura??”
“che c’è? Hai imparato un nuovo vocabolo?”
Arrivò Oliver che era messo peggio di lui, ma stranamente fece una cosa giusta, se lo portò via.
Li guardai allontanarsi e sentii Andy dire:
“divertiti più tardi eh”
Presi il telefono e noleggiai una Mercedes slk nera con i finestrini oscurati, non si sa mai. Sarebbe arrivata da qui a mezz’ora.
Mi avvicinai ad Asia che nel frattempo aveva visto la scena.
Mi sedetti accanto a lei e subito mi prese la mano.
“ehi che ti ha detto quello stronzo?”
“nulla tranquilla, comunque ti riaccompagno io a casa perché tua sorella non può”
“ah ok”
“che c’è? Ti da fastidio? Se vuoi ti chiamo un taxi”
“no no ma che dici! Figurati…”
“allora perché mi hai detto ah ok”
“no nulla,…..e che volevo mangiare prima di tornare in albergo, ho ancora fame”
“questo è perché non hai mangiato nulla! Ti ho vista prima sai?”
“si ma io volevo lasciarmi lo spazio per la torta!”
“ma dal primo piatto alla torta sono praticamente passate 10 ore” risi e lei fece lo stesso.
“se vuoi comunque andiamo a prenderci qualche schifezza da mangiare in macchina.”
“mi farebbe molto piacere”
“perfetto allora, aspettiamo la macchina e poi andiamo”
“va bene”
Nonostante il gazebo fosse chiuso c’era molto freddo e Asia incominciava addirittura a tremare, mi tolsi la giacca e gliela poggiai sulle spalle. Lei mi ringraziò con un bacino sulla guancia e la scaldai massaggiandole la schiena.

Dopo mezz’ora salutammo tutti e ci dirigemmo a piedi verso l’uscita del parco, Lei aveva i tacchi e camminavamo in una stradina in ghiaia quindi ogni 3 secondi prendeva qualche storta, mi avvicinai e le cinsi il fianco per sostenerla e non farla faticare.
“grazie”
“è i minimo che possa fare”
Continuammo a camminare fino all’enorme cancello contornato da siepi ma oltre alla macchina, sfortunatamente ci accolsero una trentina di fotografi accaniti.
Subito Asia si coprì il viso e lo incastrò letteralmente sotto la mia ascella.
“questo dev’essere stato quello stronzo di Andy, su copriti e Sali in macchina… presto!”
La guidai verso la macchina chiedendo gentilmente di lasciarci passare ma era come parlare a dei muri, non si spostavano anzi! Continuavano a premere su di noi.
Le aprì velocemente la portiera per farla entrare in macchina e quei coglioni si accalcarono sia su di lei che su di me, facendo ripetutamente domande a raffica che non riuscivo neanche a capire, i flash mi stavano rincoglionendo.
Feci faticosamente il giro della macchina e finalmente mi misi alla guida.
Accesi la macchina e a freddo feci retromarcia veloce per sfuggire a quelle iene.
Si spense la macchina perché doveva ancora scaldare il motore.
“merda merda merda”
Rimanemmo circa altri 30 secondi sotto i flash di questi infami.
Finalmente partimmo e li lasciammo alle spalle.
Eravamo in completo silenzio.
Avevo i nervi a fior di pelle, stringevo e conficcavo le unghie nel volante.
Asia mi poggiò una mano sulla coscia. Solo il suo tocco mi tranquillizzò.
“dai tranquillo tanto non mi hanno vista in faccia, avevo la tua giacca per non farmi vedere”
“si ma ora pubblicheranno quelle foto in un casino di riviste e scriveranno miliardi di cazzate su di noi, perché è tardi, sei salita in macchina con me… io non voglio che scrivano cose cattive sul tuo conto. Tu non lo sai ma molte volte ci vanno giù pensati”
“ma io so la verità…ed è questo che conta… ora cerchiamo un posto tranquillo dove mangiare”
La guardai, sembrava un angelo accanto a me, guardò dall’altra parte ma in un modo sensualissimo accavallò le gambe e si aprì lo spacco del vestito facendo vedere metà coscia.
Ok bene.
E’ bellissima.
Non fare altri pensieri.
BASTA.
Guidai fino ad un ponticello medievale dove solitamente ci stava sempre un camper degli hot-dog e finalmente lo trovai.
Feci il giro un paio di volte per assicurarmi di non essere seguito e accostai ad ordinare.
“tu cosa vuoi?”
“un panino con cotoletta di pollo, patatine, insalata e maionese”
La guardai e lei si mise a ridere.
Mi girai dal signore e ordinai.
“allora due panini con cotoletta,patatine,insalata e maionese più un porzione grande di patatine fritte e due cocacola”
“benissimo arrivano subito, in tutto fa 24,50£”
“perfetto” pagai anche il suo conto, ignorando i soldi che mi aveva poggiato sulla coscia qualche istante prima.
“oooooh no daaaai” mi diede un pizzicotto che mi fece sobbalzare.
“Oucth!guada che non ti faccio mangiare il panino!!”
Mi fece la linguaccia e scoppiai a ridere.
“cosa fai la bambina capricciosa?”
“Può darsi!” mi disse e incrociò le braccia.
Mi faceva sentire così bene, mi sembrava di essere una coppia normalissima, lo stress di poco prima era già un ricordo lontano grazie a lei.

Finalmente ci diede i panini e ci sposammo vicino ad una cascatina che era il prolungamento del fiume appena attraversato.
Scendemmo dalla macchina nonostante il gelo e iniziammo a divorare i panini, la guardai ed era buffissima, tutta elegante, bellissima e mangia come un maschiaccio.
Non le interessa se la guardo divorare un panino più grande di lei, solitamente le altre ragazze fanno le perfettine in nostra presenza, pensai anche a come voleva mantenere la sua privacy non facendosi vedere dai fotografi…non stava con me per pubblicità o per far vedere che era insieme ad uno famoso. Voleva stare con me e basta.
Lei è fatta per me.
Le diedi un bacino alla maionese e lei si mise a ridere.
Mangiavamo in silenzio fino a quando mi vibrò il telefono.
Guardai.
“è Harry”
“oh! Che ti dice?”
“ancora non lo so”
 “Apri il messaggio scusa eh…”
Lo feci.

‘NON MI DICI NULLA?
CHIAMI LIAM E ZAYN
E A ME E LOUIS NON
DICI NULLA? TI ODIO!
SALUTA TANTO ASY!
E NON FARE CAZZATE!
HAZ-‘


Lo feci leggere a lei e fece un sorriso dolce di comprensione.
“effettivamente non abbiamo detto nulla, devo avvertire anche Mia”
“oh come sta?”
“tutto bene, sai che si sente già da un po’ con Harry?”
“cooosa? Non ci ha detto nulla”
“oh bene almeno sai come replicare al messaggio!”
“giusto!”

‘SALUTAMI TANTO
MIA.
-NIALL’


Non mi rispose più.
“bene non risponde”
Rise.” Chissà perché!”
Scoppiai a ridere pure io.
Era proprio una bella notte, piena di stelle e la luna era grandissima.
Finimmo di mangiare tutto e di bere la coca.
“Ti devo riportare ora”
“mmmh ok, ci vediamo domani?”
“volentieri, ti faccio vedere un po’ il posto per quanto poco lo conosco “
“l’importante è che non ci fai perdere!”
“e se volessi perdermi apposta con te?”
Mi guardò intensamente negli occhi, il suo respiro si fece leggermente più pesante.
“io mi sono già persa”
Ero completamente incantato dalle sue parole, era un momento davvero serio, evidentemente però non lo sopportò troppo allungo allora mi diede un morso nella guancia e ridemmo insieme.
Entrammo in macchina e la riaccompagnai in albergo, il viaggio fù un’opportunità di parlare un po’ di noi e infatti scoprì ce suonava il pianoforte e il flauto a traverso oltretutto quando era ispirata dipingeva,dopo esserci raccontati anche le svariate figure di merda arrivammo di fronte all’albergo.. guardai un po’ intorno e non vidi nessuno.
Scesi dalla macchina, feci il giro e le aprì la portiera.
Mi ridiede la giacca e si avvicinò a me, le diedi la chiave in mano, la prese e mi guardò.
“ti và di salire? Parliamo un po’” mi guardò con gli occhi da cerbiatta. Oddio.
“per quanto piacevole sia questo invito temo di dover rifiutare”
“ah ok” cazzo. Ci rimase si merda.
“non è per te, ho promesso a tua sorella che non sai salito”
Rise.
“va bene, tieni il mio numero di telefono”
Mi prese il cellulare dalla tasta dei pantaloni e lo scrisse.
Mi guardò curiosa.
“come lo salvo?”
Come lo salva? Non so, oddio.
“bè?”
“si scusa non lo so”
“Miao”
Risi e le accarezzai la guancia.
“come vuoi, per ora sarà Miao”
“aspetto una tua chiamata domani”
“colazione?”
“dipende da te!” mi disse.
“Buonanotte piccola”.
 Mi chinai e la baciai sulle labbra, lentamente.
Lei non si tirò indietro, anzi, mi strinse il collo e le nostre lingue incominciarono a danzare insieme.
Mi staccai e le sorrisi.
“wow”
“Buonanotte biondo”
La guardai entrare in albergo, si girò verso di me e la salutai con a mano.
Mi incamminai verso la macchina per rimettermi alla guida ma mi accorsi di un fatto spiacevole.
Vidi chiaramente un fotografo accampato dietro degli alberi.
Probabilmente era riuscito anche a fotografare il viso di Asia, mi misi a correre verso di lui ma fuggì alla velocità della luce.
Cazzo.
Entrai in macchina,diedi un pugno al cruscotto e urtai violentemente la testa poggiandomi nervosamente nel sedile.
Se la vuoi, prima o poi dovrai affrontare tutto questo…e come te anche lei.
Lo so.
Ma non ora.
  
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