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Autore: Saikon    12/03/2014    4 recensioni
Sasuke Uchiha non credeva nell'amore.
Non credeva nelle relazioni durature, quelle che erano perfette, solo rose e fiori.
E non ci avrebbe mai creduto.
Per lui erano solo una perdita di tempo.
Come le donne, del resto.
Shikamaru aveva ragione: erano solo delle seccature.
Non che ce l'avesse con loro, ma riusciva a tollerarle solo a letto finchè lo soddisfavano e poi nulla.
Sasuke Uchiha era il tipico bastardo figo, quello che con un solo schiocco di dita riusciva ad avere ai suoi piedi una miriade di ragazze.
Sasuke Uchiha era ricco, potente e dannatamente testardo e orgoglioso.
Sasuke Uchiha era il figlio dannato, quello che viveva perennemente nell'ombra di suo fratello Itachi.
Sasuke Uchiha era tutto questo.
Fino a quando non arrivò quel giorno maledetto nel quale si scontrò contro il muro che gli avrebbe cambiato la vita per sempre.
E non in senso figurato. Sasuke Uchiha andò letteralmente a scontrarsi contro un muro.
E perse la memoria.
Nessuno sa quello che successe, né perchè, né per quale motivo.
Si sa solo che Sasuke Uchiha da allora cambiò.
In meglio o in peggio, lo deciderete voi.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Ino
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessun contesto
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                                                                              The WallCome un muro può cambiarti la vita



“Sasuke...Sasuke!...Mi senti?!”

I suoni gli arrivavano ovattati.

Il moro aprì lentamente gli occhi, cercando di mettere a fuoco l'immagine sfocata che aveva davanti.

Pian piano, si rese conto a chi appartenesse.

Era quella Sakura...ma che cazzo aveva da urlare tanto poi...alla fine però si ricordò degli ultimi istanti di lucidità. Era appena svenuto.

Che razza di situazione... svenire così dopo che Naruto gli aveva detto di avere la ragazza...

Improvvisamente si tirò su a sedere, spostando con poca grazia la rosa, tenendosi la testa con le mani.

Cazzo, sembrava che stesse per esplodergli il cervello, quando alcune immagini gli tornarono in mente.

 

Un ragazzo... no, quello era proprio lui! E stava parlando al cellulare in quella che doveva essere camera sua.

“Sasuke, stai bene?...”

Le immagini erano molto sfocate, ma la voce sembrava proprio quella di Sakura.

“Si... non ti preoccupare, passo a prenderti verso le 8... non farmi aspettare.”

Sasuke fu molto diretto e freddo, ma Sakura era troppo innamorata per darci peso.

“C-certo! Allora a dopo! Ciao Sas-” ma non fece in tempo a finire la frase che il moro riagganciò.

 

Le immagini sparirono all'improvviso, proprio come erano arrivate.

Lentamente spostò lo sguardo verso la porta, dove stavano battibeccando Naruto e quello che doveva essere l'infermiere. Probabilmente l'aveva chiamato non appena era svenuto.

Intanto l'infermiere cercava di far calmare il biondo.

“Ecco, hai visto? Si è ripreso.” dissel'uomo con aria rassegnata.

Naruto smise di urlargli contro e si diresse verso di lui, abbracciandolo.

“Mi hai fatto prendere un colpo, stronzo di un teme!” si sfogò il biondo.

Ma Sasuke non lo stava ascoltando.

Quelle dannate immagini continuavano a ronzargli per la testa, e istintivamente si girò verso Sakura, che se ne stava in piedi vicino alla finestra e li guardava. Quando la guardò negli occhi, sembrò sussultare e si tirò indietro a testa bassa.

Forse il baka aveva ragione... magari c'era veramente qualcosa che non andava tra di loro.

Non che gli importasse molto, ma il fatto di non sapere cosa fosse successo prima dell'incidente con la rosa lo seccava parecchio.

E poi il suo comportamento era davvero strano. Quasi freddo.

Intanto Naruto gli si era staccato di dosso e aveva ricominciato a urlare contro il poveraccio.

“Ma che razza di ospedale è questo?! Stava soffrendo e lei non ha fatto nulla per aiutarlo!”

L'uomo, portò pazienza, cercando di non esplodere.

“Abbiamo ricevuto ordini chiari per quanto riguarda il signorino Uchiha! La dottoress-”

“Io ho espressamente chiesto che non gli venisse dato nulla”

Proprio in quel momento entrò una donna alta e … beh, come definirla se non tettona?

“Tsunade-sama!” Sakura sembrò svegliarsi solo in quel momento.

A quanto pare la conosceva.

“Oh, Sakura, ci sei anche tu?” chiese stupita la bionda.

La rosa in quel momento sorrise. Ma Sasuke lo vedeva.

Vedeva quanto falso fosse quel sorriso... e quanto invece si sentiva male dentro.

Le reazioni che aveva avuto prima confermavano tutto.

Sasuke si ripromise di sollevare quell'argomento appena fosse rimasto solo con lei.

“Coooosa?! Ma se prima stava malissimo! Baa-chan! Com-” Naruto non si voleva proprio calmare.

“TACI UN'ATTIMO MOCCIOSO! E NON MI CHIAMARE BAA-CHAN!”

Il biondo, di fronte alla sfuriata di Tsunade si mise in un angolino della stanza, lasciando che Tsunade si avvicinasse al letto di Sasuke.

“Non voglio che tu prenda farmaci o antidolorifici perchè quello che ti stà accadendo è del tutto normale. In quei momenti significa che stai iniziando a ricordare. Anzi, più frequenti sono, meglio è!”

Sasuke rimase stupito. Allora non era stato un sogno...

“Tsunade-sama, ma allora non sa in quanto tempo riprenderà la memoria?”

“No Sakura, ma una cosa ve la posso dire: per riprendere la memoria hai bisogni di provare delle emozioni forti, che siano in qualche modo collegate a qualche episodio che hai vissuto. In questo modo il tuo cervello potrà ricollegarle e ti farà riprendere la memoria.”

Emozioni forti, eh?

“Beh, allora non è un problema! Ci penseremo noi baa-chan!” disse un sorridente Naruto.

Tsunade lo guardò in modo disperato.

“Fate come volete...potete anche portarlo in qualche posto dove siete stati... che ne so...magari partendo dal suo appartamento, no?”

“Quindi lo dimetti ?” chiese contento il biondo.

“Mmmm, si, dato che mi sembra che fisicamente si sia quasi ripreso, non vedo perchè debba rimanere ancora.”Naruto lo guardò male ma fu solo per un secondo. Poi il biondo si rivolse verso Sakura.

“Nè, Sakura-chan, perchè non lasciamo qui questo teme e andiamo all'Ichiharu insieme?”

La rosa non sembrò stupirsi della richiesta, ma non disse nulla. Semplicemente sorrise lievemente e sussurrò un “baka”.

“Io propongo di andare a fare la spesa e di portarlo a casa. Preparerò io la cena... “ disse alla fine.

“Ottimo! Allora, teme! Vuoi che ti porti in braccio o fai scendere da solo quelle chiappe cadaveriche da solo?”

Sasuke si sentì il tik all'occhio destro. E gli prudevano le mai...ma tanto.

Così senza farselo ripetere, il moro scese dal letto, cercando di stare in piedi.

A quanto pare l'incidente l'aveva scombussolato parecchio.

Da quel che suo padre gli aveva detto, era stato molto fortunato ad uscirne con solo un braccio rotto e senza memoria. E qualche livido qua e la.

Dopo essersi rivestito, Sasuke tornò dai suoi “amici” e insieme andarono a firmare il rilascio.

Come aveva proposto Sakura, i tre si incamminarono verso il supermercato e poi si diressero verso il suo appartamento.

Non sapeva nemmeno di vivere da solo. Si dava del patetico.

La rosa, dopo poco, si impadronì della cucina, lasciando da soli Sasuke e Naruto nel salotto.

Il suo non era un appartamento molto grande, ma era comunque spazioso e ordinato.

“Forti emozioni, eh?” borbottò Naruto.

“Cosa?”

“Mi riferisco a cosa ha detto baa-chan... ti sei emozionato teme?” il biondo lo stava prendendo per il culo.

Ma come osava?!

“Non so di cosa tu stia parlando”

Pur avendo la voglia di tirargli un pugno in piena faccia, il moro rimase impassibile.

“Aaaah, andiamo! Lo sai benissimo!” Naruto intanto se la rideva sotto i baffi.

“Baka...”

“hahahah, lo sapevo!!!”

“Smettila baka!”

“Ma se è la verità!”

Il biondo se la rise ancora per qualche momento, per poi tornare serio.

“Nee, Sasuke, mi chiedevo... hai ricordato qualcosa?”

“...si ...” Sasuke si rilassò sul divano.

Naruto intanto lo guardava.

“Sai... ti invidio... in un certo senso anche io vorrei dimenticare tutto.”

Il moro sgranò gli occhi e lo guardò.

“Ma non credo sia la soluzione migliore per affrontare i miei problemi...no?”

Il biondo tornò a sorridere.

“Beh, non eri certo un simpaticone prima ma.... farò di tutto per aiutarti a recuperare la memoria! Così potrai risolvere anche tu i tuoi problemi!”

Poi tirò fuori pollice a mo' di vittoria e gli sorrise.

Chi lo sa... magari questo baka, non era tanto stupido come credeva...

Intanto, però, rimanevano molte domande senza risposta.

Chissà come sarebbe stata la sua vita d'ora in poi.



Fiuuu, ce l'ho fatta!^^

Hahaha! Ciao a tutti gente!

Innanzi tutto, grazie di cuore a tutti quelli che hanno recensito/ seguito/ messo tra le preferite/ ricordate.

E ringrazio anche i lettori anonimi XD

Ho ricevuto tante recensioni e ne sono orgogliosa! Questa è la mia prima storia e sono già a 9 !( Si spera sempre che salgano di numero) 

Un enorme abbraccio anche a chi si è presentato e mi ha fatto i complimenti. Vi adoro!


Per quanto riguarda la storia, spero con tutto il cuore che vi piaccia e di non aver fatto errori XD

In ogni caso, divertitevi e fatemi sapere! 


Bacioni, Saikon. :3

 

   
 
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