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Autore: leli_n    13/03/2014    1 recensioni
"Vorrei potergli dire che siamo nella stessa barca, vorrei potergli dire quello che sento invece di quello che so di dover dire. Ma non sopporto l'idea di riconoscere che ho bisogno di aiuto, così me ne vado."
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Complicated

Capitolo. 2
Uh huh, life's like this
Uh huh, uh huh, that's the way it is
Cause life's like this
Uh huh, uh huh that's the way it is

Chill out whatcha yellin' for?
Lay back it's all been done before
And if you could only let it be
you will see
I like you the way you are
When we're drivin' in your car
and you're talking to me one on one but you've become

Somebody else 'round everyone else
You're watching your back like you can't relax
You're tryin' to be cool you lookin like a fool to me
Tell me

Why'd you have to go and make things so complicated?
I see the way you're acting like you're somebody else gets me frustrated
Life's like this you
You fall and you crawl and you break and you take what you get and you turn
it into honesty
and promise me I'm never gonna find you fake it
no no no
 
Aver rotto quelle barriere per una sera era stato proprio un errore per entrambi, perché per ricostruirle ci vuole tempo…e il tempo non è mai abbastanza…Ma…Chi dice che mentre non possa arrivare quel qualcuno a buttarle di nuovo giù!? O a demolirle completamente!?
***
-Che c’è tesoro?? Vuoi la mamma!? Fra un po’ arriva…intanto che ne dici di giocare un po’ con me!?-
Jamie aveva finalmente trovato il suo posto…il posto in cui non avrebbe mai potuto essere triste, perché in un asilo c’è sempre qualcosa che ti mette allegria…lo sguardo sorpreso di un bambino, il muso lungo di un altro, il sorriso soddisfatto del bambino che mangia senza fermarsi la sua merenda, il labbruccio in fuori del bimbo che ha appena battuto la testa a terra, che fa un po’ ridere, ma è veramente dolce…
-Oh ecco è arrivato lo zio!!- il bimbo che arriva più o meno al ginocchio di Jamie, si è già alzato ed è partito con lo zainetto sulle spalle contro un uomo che subito lo afferra e lo mette in braccio. Il piccoletto inizia a raccontare allo zio della sua giornata mentre si avvicina alla maestra, che purtroppo essendo senza occhiali da lontano non riesce a distinguere un’ H. Con i capelli rossi ormai più corti, legati in una coda di cavallo sfatta e qualche ciocca ribelle che scappa al fermacapelli, sta per rientrare nell’aula dove c’è ancora qualche bambino che aspetta i suoi genitori.
-Scusi maestra…- chiama l’uomo.
-Si?- risponde lei voltandosi e vedendo l’unica persona che non si sarebbe mai aspettata di vedere in un asilo. La stessa persona che ha preso il suo cuore e lo ha fatto a pezzi e la stessa persona che non vede da tre anni.
-Oh… Jamie…- si pronuncia Harry, dopo svariati secondi in qui erano rimasti a guardarsi negli occhi.
-Ciao Harry…- saluta lei , segnata dalla stanchezza. E purtroppo in questo momento quegl’occhi non fanno più lo stesso effetto di una volta –Volevi chiedermi qualcosa? Ho una classe di bambini di tre anni sola, quindi avrei una certa fretta…-
-Oh si certo… Beh volevo solo chiedere a che ora lo posso accompagnare domani mattina, perché sai…i suo genitori sono partiti e quindi-
-Alle 9 qui…a presto Harry…Ciao piccoletto!- la rossa lo interrompe per liquidarlo dopo cinque secondi, fa una carezza al piccolo James e un cenno con la mano al riccio, che la guarda con una certa nostalgia entrare nella classe e chiudersi la porta alle spalle.
***
-Harry…la prossima settimana c’è una riunione a scuola…ti raccomando è molto importante, per favore non scordarti di andarci!-
-Tranquilla sorellina…-
-Mmh…con te non si può mai stare tranquilli!- mormora lei frenetica, probabilmente stava correndo Parigi Parigi per non far tardi ad una delle sue riunioni.
-L’hai fatto apposta vero?-
-Pensi che se non ci fosse stato un buon motivo avrei lasciato il mio bambino ad un incosciente di 22 anni!? L’avrei portato dalla mamma!-
-Oh ma che simpatica! E comunque domani ne faccio 23!-
-Harry, questa volta non fare cazzate ti raccomando, hai quindici giorni…usali bene! Ci vediamo a San Valentino!-
-Grazie Gemma…farò cercherò di accontentarti!-
-Si si…fa come vuoi, dai un bacio al mio James e non andate a letto troppo tardi! E al massimo un’ora di tv è ancora troppo piccolo!-
-Csshartcr…la linea è disturbata… arcshtrcchi…- Il riccio chiude la chiamata in faccia alla sorella facendo dei versi strani.
-Pizza con le patatine James?-
Chiede Harry al nipotino che ha gli occhi incollati alla tv.
-Si zio!-
-Pizza e patatine in arrivoooo!-
***
Prima che i cancelli vengano aperti il riccio, nel giorno del suo compleanno è già arrivato con suo nipote sulle spalle che gioca con i suo capelli come se la testa di Harry fosse il radiocomando di un elicottero.
Verso le nove meno cinque minuti vede in lontananza una Jamie con i capelli che vanno ovunque smossi dal vento e indaffarata a cercare qualcosa in una borsa che è quasi più grande di lei.
-Maestraaaa!- strilla il piccolo James con la sua vocina squillante la ragazza alza il viso riconoscendo la voce di uno dei suoi piccoli alunni aggiustandosi gli occhiali sul naso per vedere meglio, alza la mano in segno di saluto al piccolo e si accorge anche di chi è ad accompagnarlo, e tutti sanno anche che Harry non è mai stato un tipo puntuale, figurati se è mai stato in anticipo…per di più il giorno del suo compleanno…a proposito, ma dovrà fargli gli auguri!? Forse è meglio fare finta di averlo scordato. Si forse è meglio…
-Ciao Jamie…che bella giornata oggi vero?- inizia Harry facendo finta di guardare il cielo sopra le loro teste, ma alludendo di più al fatto che sia il giorno del suo compleanno, nella speranza che la rossa se lo ricordi ancora.
-Già… quantomeno non piove…- risponde fredda Jamie mentre gira la chiave nella serratura del cancello.
-Sai che giorno è?-
-Si… oggi è martedì… e i bambini oggi pranzano a scuola…- risponde lei indifferente –ehm…se vuoi lo puoi lasciare, tra poco arriveranno gli altri bimbi…-
-Ma non devi proprio dirmi nulla?- chiede Harry quasi amareggiato.
-No…non mi sembra…-
-Va bene! Verrò a prenderlo alle 5!- dice Harry anche lui freddo questa volta. Non riesce a capire come lei, la ragazza con cui praticamente è cresciuto, possa essersi scordata del giorno del suo compleanno.
 
Si è vero, è riuscita a mandarlo via, ma la vera Jamie, quella dolce e simpatica non ci riesce ad essere indifferente a tutto ciò, perché nonostante in questi anni abbia avuto qualche storiella, nessuno è riuscita a farla sentire come la faceva e la fa tutt’ora sentire lui.
Come la fa sentire? Bene, male, scombussolata, soddisfatta, amata, tradita, felice, triste.
Non è da pazzi!?
***
Il giorno dopo e quello dopo ancora Harry lascia il piccolo all’entrata senza farsi vedere dalla rossa e poi lo prende al giusto orario, quando c’è confusione, evitando di incontrarla.
 
-Si bambini…a domani…ciao…a domani…no domani non pranzano qui… si certo…arrivederci…ciao piccola…a domani…-
Tenendo la porta aperta la rossa saluta i bambini e ogni tanto risponde alle domande dei genitori e sono nove ore che è a scuola e proprio non ce la fa più!
Solo il piccolo James è rimasto là, con il giubbottino messo e lo zainetto sulle spalle a giocare con la sua macchinina della polizia e fare il verso della sirena.
-Tesoro…chi deve venire a prenderti!?- chiede lei inginocchiandosi per arrivare all’altezza del piccolo.
-Zio Harry…-
-Non  lo sapeva che doveva venire qui per le cinque? E sono le cinque e un quarto…-
-Eh lo so…ma non è qui…- risponde il bambino ingenuamente.
Jamie fra mezz’ora deve vedersi con il suo amico Niall, ma non può lasciare qui il piccolo, in fondo non è colpa sua se suo zio è un po’ un troglodita…
Le 5:18… e non c’è anima viva… le 5:23 e l’unico rumore è quello dello scrosciare del fogliame… le 5:25 e Jamie si ricorda di aver cancellato il numero di Harry tempo fa… le 5:31 e Jamie inizia ad innervosirsi… le 5:37 e fra dieci minuti Niall sarà lì… le 5:45 e arrivano i messaggi di Niall che le dicono di uscire… le 5:48 e Jamie si spazientisce del tutto.
-Vieni tesoro…che ne dici se ti accompagno io a casa?-
-Sai dove abita zio Harry?-
- … Riusciremo ad arrivare a casa di zio Harry sani e salvi tesoro, ma adesso andiamo, prima che si metta a piovere…-
La ragazza prende per mano il bambino e lo porta fuori, fino alla macchina di Niall, apre lo sportello posteriore e ci entra con il piccolo al seguito.
-Oh finalmente! …Vedo che abbiamo visite…e al piccolo James dove lo portiamo?-
-Ecco appunto… il tuo amico Harry si è scordato di venire a prenderlo, e siccome i suoi genitori sono fuori città per ora James sta da lui…-
-Non sono sicuro che se lo sia proprio dimenticato…- mormora il biondo sottovoce, cercando di capire il piano del suo amico e cercando di non farsi sentire dalla rossa dietro -chiamo Harry e gli dico che ci stiamo andando, magari si mette un paio di mutande…-
 
-Ehii Harry…sei a casa? ecco si…stiamo portando James…ah…ok…va bene…stiamo arriavando…si ciao ciao…-
-Dice che stanno pulendo le strade e che qualcuno deve accompagnare James, se ci fosse bisogno di spostare la macchina tu ci riusciresti!?-
-No…non pensarci neanche! Io non ci salgo da Harry!-
-Devi!-
-No!-
-Si!-
-Devi passare sul mio cadavere…-
-Tranquilla ci penserà l’autospurgo!-
-Maestra perché non mi vuoi accompagnare su??-
Ecco. Si erano dimenticati di James.
-No tesoro…non è che non voglio accompagnarti…è che non posso…ho il ginocchio che mi fa male…e-
-C’è l’ascensore!- la interrompe il piccolo insistente
-Mi dispiace Jamie…ma ti tocca!-
-VA BENE!-
Si arrende Jamie, finendo di parlare con un tono a dir poco alterato.
-Guardati le spalle Horan…questa me la paghi!-
-Mandami il conto nanetta!-
***
-Harry…apri per favore? Ti ho riportato James…- parla la rossa contro il citofono appena arrivata sotto casa di Harry.
-Si…quinto piano…-
“Si lo so genio della lampada, sono venuta qui per diciotto anni”
Pensa la ragazza.
-Ma non puoi scendere!?-
Chiede la ragazza esasperata…ma lui aveva già chiuso. Butta un sospiro ed entra nell’antro del palazzo per poi andare un po’ più avanti e prendere l’ascensore.
Quando arrivano al quinto piano e le porte dell’ascensore si aprono proprio a destra di questo c’è una porta in legno spalancata ed un campanello con sopra il nome “Harold Edward Styles”. La ragazza facendo passi insicuri entra nell’appartamento che sembra pulito e ben ordinato, e fino a qualche anno fa nella camera di Harry regnava il caos più totale… “avrà assunto una donna delle pulizie” pensa lei stranita da quel profumo di pino che c’è in casa.
-Oh ciao Jamie! Vai a togliere il giubbottino piccolo!-
-È normale che scordi tuo nipote all’asilo!? No cioè e se per esempio io me ne fossi andata…chi ci sarebbe rimasto là con lui!? Se fino a 18 anni eri un irresponsabile, adesso a 23 lo sei ancora di più!- sbraita lei, mentre il riccio la guarda quasi sorridente –Che c’è?? Non dici nulla??-
-Solo che è appena passato l’autospurgo e che probabilmente Niall ha levato le tende!- risponde lui con un sorrisetto. Lei sbarra gli occhi e si precipita giù ed effettivamente non vede la Range Rover di Niall al suo posto ed è preoccupata. Molto preoccupata.
-Niall dove sei?- lo chiama lei al cellulare con tono allarmato.
-Alla centrale di polizia, mi hanno preso la multa, perché ci hai messo trent’anni!-
-Questo perché quando parlo mi devi ascoltare cretino! Prendo un taxi e ti raggiungo…CIAO!-
Niall e Jamie sono un po’ strani, si comportano come due vecchiette scorbutiche, ma in realtà si vogliono un bene immenso.
Il riccio guarda la scena dalla finestra di casa sua e se ha fatto bene i conti, e se conosce Jamie per come pensa, tra qualche minuto sarà completamente cascata nella sua trappola. E vorrebbe che magari cascasse tra le sue braccia, ma…non si può avere tutto dalla vita.

 

Buon pomeriggio <3

Come va?
Beh...spero bene! 
Comuuunque... scusatemi se ho pubblicato il capitolo solo oggi, ma questi due giorni sono stati un vero e proprio casino. Ma...vi piace? 
Ho fatto un salto temporale, ma sarebbe stato un po' noioso sentire tutte le autocommiserazioni le imprecazioni di Jamie di quei tre anni; il capitolo non è molto lungo, ma spero di poter pubblicare l'altro al più presto. Come ve lo aspettate Harry ventitreenne!? Boh...io penso che non possa cambiare molto dall'Harry ventenne.
Bando alle ciance, devo proprio andare e se vi va lasciate un commento! 
Baci <3 leli_n


Ah...P.S. scusate gli errori grammaticali che sono presenti nella schifezzuola, non malvogliatemi <3
 
  
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