Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |      
Autore: Ace of Spades    13/03/2014    8 recensioni
Questa storia č un extra di 'Business Problems'.
Mihawk, in una normale giornata di riposo, verrą disturbato dalla telefonata di una persona che conosce piuttosto bene e grazie alla quale incontrerą un ragazzo che susciterą il suo interesse.
« "Pronto" sussurró con un tono per nulla amichevole.
"Mihawk! Quanto ci hai messo a rispondere? Per caso ti disturbo?"
'Dio deve proprio odiarmi' pensó il moro chiudendo gli occhi e sbuffando. »
Genere: Azione, Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Benn Beckman, Drakul Mihawk, Roronoa Zoro, Shanks il rosso
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Work Problems








Mihawk stava disteso sul divano a riposare; sperava che nessuno lo disturbasse dato che era appena riuscito a trovare una posizione comoda che gli permetteva di distendere i nervi.
Senza un motivo cominció a pensare a quei due uomini che trovavano sempre il modo di scombussolargli la giornata, uno piombando in casa sua in cerca di informazioni sulla vita sessuale dell'altro, e l'altro svuotandogli tutte le bottiglie di vino rosso "perchč aveva sete".
Sbuffó scuotendo la testa; almeno era da una settimana che non si mettevano in contatto con lui, da quando si erano rivisti a casa di Crocodile, e questo era preoccupante visto che li aveva lasciati da soli.
Forse era successo qualcosa. Magari avrebbe dovuto chiamare il coccodrillo per assicurarsi che avesse ancora un minimo di sanitą mentale, anche se Crocodile sembrava l'unica persona immune all'influenza di Doflamingo.
Si sarebbe informato domani, ora non aveva voglia di muovere un solo muscolo.
Il suo cellulare cominció a suonare.

Perchč.

Mihawk non si mosse; chiunque fosse avrebbe riattaccato non appena avesse capito che lui non voleva rispondere.
Ma il suono non accennava a smettere.
Era da quasi un minuto che le sue orecchie dovevano sentire quel rumore fastidioso.
L'uomo si alzó di scatto con uno sguardo omicida e si diresse verso la fonte di quel trambusto che non lo lasciava dormire.
'Chiunque sia lo trovo e lo taglio a metą' pensó prendendo in mano l'apparecchio elettronico.

"Pronto" sussurró con un tono per nulla amichevole.
"Mihawk! Quanto ci hai messo a rispondere? Per caso ti disturbo?"

'Dio deve proprio odiarmi' pensó il moro chiudendo gli occhi e sbuffando.

"Rosso. Si puó sapere cosa vuoi"
"Ah perchč mi chiami ancora cosģ?? Ti ho ripetuto un milione di volte che devi chiamarmi Shanks!"
Mihawk non fece fatica ad immaginarsi il volto dell'altro in quel momento: occhi grandi da cucciolo bastonato e un'espressione da bambino.
"Cosa vuoi Shanks." disse alzando gli occhi al cielo.
"Eheh! Ti volevo chiedere se potevi darmi una mano a localizzare un uomo."
"Se neanche la CIA ci č riuscita cosa ti fa credere che io lo possa trovare?"

Ebbene sģ, l'uomo con cui stava parlando si chiamava Shanks ed era il capo della famosa organizzazione nota in tutto il mondo; gli era stato affibbiato il soprannome di 'Rosso' a causa del colore dei suoi capelli, che erano di un rosso acceso.
Mihawk si divertiva a confrontarsi con lui nell'arte della spada in cui entrambi eccellevano; nessun'altro aveva stimolato il suo spirito di competizione come quell'uomo. Aveva deciso, molto tempo prima, che non avrebbe usato la spada contro persone mediocri, ma l'avrebbe sguainata solo di fronte ad un degno avversario.

"Oh andiamo! In passato hai aiutato la mia organizzazione pił volte, quindi penso che tu sia proprio la persona adatta"
"Č vero, ma il mio lavoro consisteva nel far fuori delle persone scomode, non nel trovarle."
"Uff, va bene, visto che non vuoi aiutarmi dovró dare a qualcun'altro questa montagna di dolci che si trova nella nostra dispensa.."
"…"
"Mihawk? Mihawk ci sei?"
"Chi č la persona che devo trovare?"
Il moro sentģ che il Rosso stava cercando di trattenere una risata. Maledizione. Da quanto tempo sapeva qual era il suo punto debole?
"Si chiama Marshall D. Teach, č ricercato in pił paesi con ogni accusa possibile. Domani vieni nel mio ufficio e ti daró il suo fascicolo con tutti i dettagli."
"Mi spieghi come faccio ad entrare nel palazzo dove opera la CIA? Ti ricordo che anche io non godo di una buona reputazione"
"Oh ma č semplice, passi dal retro! Finchč ci saró io nessuno ti dirą niente! Ora devo andare, ci vediamo domani pomeriggio!" disse allegramente il Rosso chiudendo la chiamata.
"Come si fa ad entrare nel quartier generale di una delle organizzazioni pił segrete al mondo? Passi dal retro. Logico." commentó Mihawk scuotendo la testa.
La pace era finita.

Il pomeriggio seguente Occhi di Falco si trovó davanti al palazzo della CIA vestito con una camicia bianca, giacca, pantaloni e un mantello neri; sulla schiena portava la sua spada Kokutou Yoru.
L'arma aveva un'impugnatura fasciata da tessuto bianco con un pomolo verde e un'elsa crociata dorata molto larga che avanzava per un tratto nella parte piatta della lama, finemente decorata con rilievi e gemme verdi.
La lama era nera con forti riflessi e leggermente incurvata verso la fine; aveva una linea di tempra irregolare a grandi fiori di garofano, sebbene non molto visibile.
Mihawk preferiva tenerla appesa al suo mantello dietro alla schiena tramite dei semplici lacci quindi non aveva un fodero. Inoltre la spada era molto grande essendo quasi lunga come Mihawk stesso.

L'uomo fece come gli aveva consigliato il Rosso: aggiró il palazzo e si avvicinó al retro dove vide una porta da cui entró.
Una mano lo toccó sulla spalla non appena fu entrato, e, senza pensarci troppo, mise la mano sull'elsa della spada.
"Mihawk sono io! Stop stop!"
Il moro tolse la mano dall'impugnatura e si giró verso l'uomo che stava quasi per affettare.
"Rosso, la prossima volta che fai uno scherzo del genere ti uccido" disse freddamente Occhi di Falco.
"Uffi! Ti ho detto di chiamarmi Shanks! E dire che non č difficile da pronunciare! O hai la memoria corta? Dai ripeti con me, Sha-n-ks, Shaaanks" 
Al moro stava cominciando a venire mal di testa. Era difficile credere che quell'uomo, che si comportava come un bambino di 9 anni, fosse il capo della CIA.
"Shanks smettila e dammi il fascicolo cosģ posso andarmene" rispose Mihawk massaggiandosi le tempie.
"Stai scherzando? Ce l'ho nel mio ufficio, sono venuto qui solo per portarti lģ" disse raggiante il Rosso rivolgendo un sorriso all'altro.
Occhi di Falco sbuffó di nuovo per poi seguirlo; dopo aver salito due rampe di scale si ritrovarono al piano terra dove, tra gli sguardi attoniti degli agenti che si trovavano lģ, presero l'ascensore per poi scendere al 4ŗpiano.
Appena le porte si aprirono, un uomo con una cicatrice sulla tempia, dai capelli grigi ed alto almeno trenta centimetri pił del Rosso, si precipitó all'interno.
"Shanks! Dov'eri finito? Non puoi andartene in giro senza dire niente a nessuno!"
"Benn! Calmati, ero solo andato a prelevare un amico" rispose indicando Mihawk che si trovava di fianco a lui.
L'uomo, che rispondeva al nome di Benn Beckman, guardó il moro sgranando gli occhi.
"Ma lui č Occhi di Falco, il famoso cecchino! Che ci fa qui?" domandó Benn rivolgendo uno sguardo glaciale all'intruso.
"L'ho chiamato io! Sono sicuro che lui possa aiutarci a trovare Teach" rispose semplicemente Shanks uscendo dall'ascensore, seguito dal moro che non aveva ancora aperto bocca.
"Mihawk, lui č il mio migliore amico nonchč braccio destro Benn Beckman!" aggiunse mentre si incamminava allegro per il lungo corridoio.
"Hai dimenticato balia" aggiunse Benn sorridendo.
"Ehi!" rispose il Rosso facendo il broncio.
"Non c'č bisogno che mi presenti dato che sai gią chi sono" commentó Mihawk per poi fermarsi aspettando che Shanks, entrato nel suo ufficio, uscisse con il famoso fascicolo.
In quella stanza sembrava esplosa una bomba ma fece finta di niente.
Dopo qualche minuto il capo della CIA diede il fascicolo a Occhi di Falco che lo prese e lo infiló in una tasca del mantello nero. Mihawk si giró incamminandosi per il corridoio senza rivolgere neanche uno sguardo ai due uomini.
"Ehm, Occhi di Falco, se giri a sinistra ti ritrovi nel reparto informatico.. No, da quella parte vai verso gli uffici degli agenti! Ma che razza di orientamento hai?! Devi solo andare dritto!" urló Benn al moro che, per tutta risposta, si mise a sbuffare.
"Aspetta! Non vorrai mica andare via cosģ? Dai vieni che ti faccio fare un giro!" disse Shanks circondando con un braccio il collo del moro.
"Ok ma togli il braccio se non vuoi che te lo tagli" rispose atono Occhi di Falco.
Shanks fece spallucce per poi cominciare a fare strada all'altro mentre Benn li seguiva a poca distanza.
Quell'uomo era davvero l'ombra del Rosso, non lo lasciava un momento ed era efficiente come pochi; compensava bene la fiducia incondizionata e la gentilezza del suo capo con un atteggiamento distaccato e sospettoso.
"Qui ci sono gli uffici del personale, invece qui ci sono...."
Dopo un po' Mihawk smise di ascoltare l'altro e si limitó a seguirlo per farlo contento.
"E ieri mi sono messo una parrucca bionda ed un vestito da cane e sono andato al carnevale di Rio" commentó Shanks guardando l'altro, che sbattč pił volte le palpebre sgranando gli occhi mentre l'immagine si materializzava nella sua mente, ma dopo qualche secondo, il solito sguardo glaciale fece la sua comparsa.
"Ti stavo ascoltando. Mi stai facendo vedere posti noiosi" disse Mihawk sbadigliando.
"Ok ok, allora ti mostreró un ultimo posto e scommetto che ti piacerą" concluse Shanks girando improvvisamente a destra e aprendo una porta.
"Ecco, qua č dove si allenano gli agenti! Vengono utilizzate varie armi e stili di combattimento diversi, e, tra le nuove leve, c'č un ragazzo che č gią diventato piuttosto famoso qui dentro, sai č uno spadaccino come te"
Mihawk ascoltó incuriosito l'altro; la palestra era isolata dal resto della stanza con un vetro molto spesso da cui si potevano vedere gli allenamenti.
All'interno della palestra si trovavano attrezzi di ogni genere, dai bastoni agli archi, per poi passare alle katane e agli shuriken; inoltre c'erano due ring per praticare la boxe e su cui si stavano sfidando due uomini.
Tra tutte quelle persone Mihawk non fece fatica ad individuare il ragazzo di cui parlava Shanks.
Si trovava in fondo alla palestra e si stava allenando con pesi pił grandi di lui; mostrava una muscolatura molto ben formata e aveva degli strani capelli verdi. Gli era bastata un' occhiata per vedere la forte determinazione di quel tipo.
"Devi sapere che muore dalla voglia di sfidarti dato che, come tutti, ti considera il migliore spadaccino in circolazione." continuó Shanks vedendo lo sguardo dell'altro.
"Non mi interessa. Una spada senza grazia č solo un pezzo di metallo; č ancora inesperto." commentó il moro per poi girarsi.
"Ehi tu! Drakul Mihawk!" Il ragazzo dai capelli verdi si precipitó fuori dalla palestra. "Ti sfido!"
Mihawk si giró verso l'altro e lo guardó con sufficienza.
"Se tu fossi un vero spadaccino avresti capito la differenza che c'č tra noi senza combattere. Il tuo coraggio deriva dalla tua forte determinazione o dalla tua ignoranza?"
Il ragazzo non si scompose.
"Deriva dalla mia ambizione e dalla promessa fatta ad una persona molto importante per me."
Intorno a loro era calato il silenzio, anche chi si stava allenando si era interrotto per vedere la scena; non capitava tutti i giorni che qualcuno sfidasse a duello l'uomo che non aveva mai sbagliato un colpo con la sua pistola e che era un maestro indiscusso con la spada. L'unico che sorrideva era Shanks.

Il ragazzo rientró nella palestra, dirigendosi nell'angolo in cui si trovava pochi minuti prima per prendere tre spade di sua proprietą, sfoderandole ed impugnandone una per mano mentre la terza se la mise in bocca tenendo stretta l'impugnatura con i denti.
"Non pensavo di incontrarti cosģ presto. Allora, che intenzioni hai?"
Mihawk lo seguģ all'interno con uno sguardo annoiato.
"Non ho voglia di impiegare tutta la mia forza per un ragazzino, anche se si tratta di uno spadaccino piuttosto famoso all'interno della CIA" disse togliendosi dal collo il pendente a forma di croce in cui era nascosto un piccolo pugnale, che sfoderó per poi aggiungere
"Purtroppo non ho nulla di pił piccolo"
"Smettila di prendermi in giro!" gridó il ragazzo assottigliando lo sguardo e lanciandosi verso l'altro con tutta la forza di cui era capace. 
Mihawk fermó tutte e tre le spade con il pugnale senza battere ciglio.
"Ma come ha fatto? Dannazione, non posso perdere!"
Il giovane spadaccino ricominció ad attaccare l'altro con ogni tecnica che conosceva ed usando tutte e tre le spade, alternandole o usando colpi coordinati, usando il taglio o l'elsa, ma senza riuscire a sfiorare l'altro, che schivava o parava i colpi con grande maestria, finchč Mihawk non lo colpģ al petto con il pugnale. Il sangue cominció a cadere dalla ferita mentre tutti i presenti trattennero il fiato.
Alcuni degli agenti stavano per intervenire quando la voce di Shanks li fermó.
"Nessuno si muova" 

"Vuoi che ti colpisca al cuore? Perchč non ti ritiri?" chiese Occhi di Falco notando lo sguardo determinato del giovane.
"Chissą..non lo so bene neanche io, ma se mi ritirassi mi sembrerebbe di rovinare tutto"
"Esatto. Questa č la sconfitta"
"Allora non posso tirarmi indietro"
"Anche se morirai?"
"Non ho paura di morire" rispose deciso il ragazzo fissando negli occhi Mihawk.
'Che forza di carattere' pensó l'uomo.
"Ragazzo, dimmi il tuo nome" disse rifoderando il pugnale.
"Roronoa Zoro"
"Mi ricorderó di te. Era da tempo che non incontravo uno della tua stoffa. Useró la mia spada per batterti, dovresti esserne onorato" disse impugnando la Kokutou Yoru.
Zoro si scaglió contro l'altro facendo roteare velocemente le tre spade mentre Mihawk mosse abilmente il polso spostandosi rapido. I due erano fermi e si davano le spalle; un silenzio di tomba caló nella palestra.
Due spade di Zoro si spezzarono e caddero a terra facendo un rumore metallico. Il ragazzo rinfoderó la terza spada, l'unica intatta, e si giró verso l'altro aprendo le braccia.
"Una ferita sulla schiena č una vergogna per uno spadaccino"
"Bravo" rispose sorridendo Mihawk per poi colpirlo al petto provocandogli un taglio profondo dalla spalla sinistra al fianco destro.
Zoro cadde a terra mentre Occhi di Falco riposizionó la spada sulla sua schiena voltandosi. 
"Il mio nome č Drakul Mihawk. Per te non č ancora arrivata l'ora di morire, conosci te stesso, conosci il mondo e diventa ancora pił forte Roronoa! Tempra il tuo spirito e la tua forza di volontą per superare questa spada! Non importa quanti mesi o anni passeranno... io ti aspetterņ per sfidarti ancora. Prova a superarmi Roronoa." concluse allontanandosi sotto gli sguardi terrorizzati dei presenti che circondarono subito Zoro per prestagli soccorso.
"State tranquilli, ho gią chiamato un dottore" disse Benn rimettendo il cellulare in tasca.
Alcuni agenti cercarono di tamponare il taglio profondo con degli asciugamani, ma la cosa che nessuno si sarebbe aspettato di vedere era lo sguardo deciso sul volto di Zoro.
"Lo batteró, č una promessa" sussurró per poi perdere i sensi.
"Shanks" salutó il moro passandogli di fianco.
"Mihawk, sei sempre il solito. Fammi sapere quando avrai delle informazioni"
Occhi di Falco non rispose ed uscģ scortato dal braccio destro del Rosso che lo portó davanti all'ascensore.
"Perchč lo hai ferito? Č solo un ragazzino" disse ad un certo punto Benn.
"Non sono affari tuoi" rispose soltanto Mihawk mentre le porte dell'ascensore si chiudevano, lasciando un Benn piuttosto confuso a fissare il vuoto.
"Deve essere rimasto colpito da Zoro, altrimenti non gli avrebbe rivolto quelle parole di incoraggiamento.. Lui č fatto cosģ, non cercare di capirlo, č un mistero anche per me" commentó Shanks appoggiato al muro sorridendo.

L'uomo con la spada nera sulla schiena si allontanó dal palazzo con un mezzo sorriso sulle labbra.
"Interessante"









 
Salve a tutti! Questa storia č un extra dell'altra fanfiction che sto pubblicando, 'Business Problems'!

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2446520&i=1

Qui vediamo protagonista Mihawk in una "normale" giornata di lavoro-
Shanks capo della CIA..non so come mi sia venuto in mente ma non uccidetemi! Volevo descrivere il rapporto con il Rosso e l'incontro/sfida con Zoro..č la prima cosa che mi č passata per la testa -vi fa capire che mente malata ho-
Le battute tra Zoro e Mihawk sono quelle del manga a parte qualche piccolo cambiamento ^^ 
Spero di non aver scritto una cavolata-
Lasciate un commento e fatemi sapere cosa ne pensate! Un bacione~
  
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Ace of Spades