-Per favore uscite da qui. Continuai io e così fecero. Decisi di andare a riposarmi un po’ a letto fino che piano piano  mi addormentai.
-Chiara sono le 7, dobbiamo andare a scuola.
-Si, Josh adesso mi alzo. Risposi sbadigliando.
Mi preparai in un batter d’occhio. Scesi in cucina, feci colazione e chiamai Josh per dirgli che ero pronta, uscimmo e ci incamminammo verso scuola.
-Buongiorno, come va? Disse Yasmine piombandomi alle spalle.
-Hei, bene bene. Dissi stampandole un bacio sulla guancia.
Decisi di entrare subito, non volevo vedere i ragazzi.
-Che fai, scappi?!
-Ancora tu?!, Non devo scappare da nessuno e per lo meno da te. Risposi al riccio.
-Allora vengo con te dentro. Rispose,
-Che vuoi da me Styles?
-Semplice, voglio te. Rispose con no chalance.
-Aahahahaahhaahahahah non sei simpatico, non mi avrai caro. Dissi facendo l’occhiolino.
-Vedremo.. Mi rispose.
-Mettiti l’anima in pace. Gli consigliai.
-Stai all’erta.. Disse scoccandomi un bacio all’angolo della bocca.
Non me lo aspettavo di certo, anche se durò un millesimo di secondo  sentii come si suol dire le farfalle nello stomaco, il suo profumo era qualcosa di indescrivibile,  cercai di ricompormi in fretta per non far vedere come stavo realmente dentro al riccio.
-So che ti riuscirò a conquistare. Continuò.
-Se solo io riuscirò a farti cambiare. Ammisi.
-Non ci riuscirai mai, sono fatto così. Rispose.
-Non penso, so che dentro sei dolce, che non sei come tutti ti descrivono, so che puoi mettere la testa a posto, ci devo solo lavorare, sarà una sfida per tutti e due, vediamo chi vince. Dissi facendogli l’occhiolino.
-Sento già la vittoria in tasca. Disse lui con aria altezzosa.
-Siamo in due. Risposi.
Suonò la campanella prese il mio ventre lo avvicinò al suo, sussultai, mi guardo negli occhio con un sorriso malizioso, prese il mio volto e mi diede un bacio, non del proprio casto ma un bel bacio, uno di quelli passionali. Mi staccai, lo volevo lasciare sulle spine, mi dileguai andando verso la classe, prima ora scienze, si iniziava bene.
-Ma dov’eri andata? Chiese Yasmine.
-Hai deciso che mi spunterai per tutto il giorno alle spalle? Le chiesi.
-Può darsi, rispondi alla mia domanda. Senza giri di parole le raccontai cosa accadde con Harry, si mise una mano in faccio come segno di disperazione.
-Non voglio che tu soffra. Disse guardandomi negli occhi.
-Non accadrà. Risposi sicura di me.
Entrò il professore ed io automaticamente entrai in un altro mondo, uno pieno di sole emozioni, le vere emozioni, le farfalle, gli odori, i pensieri si accavallavano uno sopra l’altro, passarono così le 5 ore giornaliere di scuola.
-Ci vediamo domani. Dissi scoccando un bacio sulla guancia alla mia amica.
Ricambiò e mi diressi al cancello della scuola.
-Chiara, aspettami. Disse occhi verde smeraldo da lontano.
-Che c’è non resisti a stare lontano da me? Gli chiesi con aria di sfida.
-Mi piacciono le tue sfide, comunque ti accompagno io. Mi disse.
Non dissi niente, mi prese per mano e mi fece avvicinare alla sua moto, mi porse il suo casco e salii, misi le mie braccia intorno al suo bacino, che bello che era, sembravamo fidanzati, lo guardavo dallo specchietto, aveva dei ricci che uscivano dal casco, si sentii osservato infatti mi guardò attraverso lo specchietto sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi, amavo quando rideva si formavano due fossette sul suo volto, quanto avrei voluto accarezzare quel viso, quanto vorrei che lui fosse solo mio, so che è impossibile ma ogni persona ha un sogno ed il mio è lui, Harry Styles.
-Arrivati. Disse facendomi scendere dalla moto.
-Grazie. Dissi stampandogli un bacio sull’angolo della bocca.
-Ci sai fare ragazza. Ammise
-Lo so. Confermai la tesi del riccio.
-Sei sola in casa? Chiese
-Si, ma non ti lascerei entrare lo stesso.
-Ed io entrerò lo stesso. Rispose sicuro di se.
Entrammo e trovai un biglietto di Josh con su scritto che era andato a prendere mamma e papà all’aeroporto e che sarebbero tornati la sera per l’ora di cena.
-Abbiamo casa libera. Osservò.
-Calma gli ormoni Styles.
Andai in cucina preparai qualcosa da addentare, dopo poco mangiammo e ci sedemmo sul divano a guardare la tv.
-Oh un Harry che pensa, non sapevo che riuscissi a pensare. Dissi ridendo.
-Smettila. Disse avventandomi e facendomi il solletico.
-Har-r-r-y ti p-prego basta. Imprecai.
-Oh no cara, devi trovare un modo per fami smettere.
Presi il suo volto e lo avvicinai al mio, strofinai il mio naso contro il suo, baciai l’angolo della sua bocca, per poi arrivare al centro, cerco di far entrare la sua lingua, gli diedi il permesso, quel bacio diventava sempre meno casto, cominciò a mettere le mani sotto la maglietta toccandomi…
-Harry no, ti prego! Lo supplicai.
-Oh scusa, non volevo, pensavo…scusa.. Disse impacciato.
Si scusava? Di solito avrebbe insistito fino ad ottenere ciò che voleva, che gli succedeva?!
-Grazie. Dissi dandogli un leggero bacio a stampo.