Serie TV > Once Upon a Time
Ricorda la storia  |      
Autore: 9Pepe4    13/03/2014    3 recensioni
Regina Mills indossava un lungo cappotto nero ed aveva una sciarpa avvolta attorno al collo.
Era a capo scoperto, però, e l’aria fredda scompigliava appena la sua impeccabile acconciatura, ma la donna non pareva farci caso.
Procedeva a passo deciso sul marciapiede, spingendo il passeggino di suo figlio.
Il piccolo Henry era imbacuccato in un giubbotto imbottito. Aveva una cuffia ben calcata sulla testolina, e le manine infilate in un paio di guanti di lana.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Archibald Hopper/Grillo Parlante, Henry Mills, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Miracolo natalizio

Il Natale era nell’aria.
Persino a Storybrooke, dove la monotonia era all’ordine del giorno, si poteva respirare un’atmosfera di festa.
La cittadina aveva un aspetto da cartolina: le strade e i tetti delle case erano coperti da una spolverata di neve, mentre le vetrine dei negozi erano addobbate graziosamente.
Regina Mills indossava un lungo cappotto nero ed aveva una sciarpa avvolta attorno al collo.
Era a capo scoperto, però, e l’aria fredda scompigliava appena la sua impeccabile acconciatura, ma la donna non pareva farci caso.
Procedeva a passo deciso sul marciapiede, spingendo il passeggino di suo figlio.
Il piccolo Henry era imbacuccato in un giubbotto imbottito. Aveva una cuffia ben calcata sulla testolina, e le manine infilate in un paio di guanti di lana.
Subito, il bambino aveva piagnucolato e cercato di disfarsene, ma la passeggiata l’aveva presto distratto da quel suo proposito.
Ora, Henry si guardava attorno con occhi spalancati e pieni di meraviglia, attratto dalle luci e dagli ornamenti natalizi.
Di tanto in tanto, allungava una manina con fare voglioso, per poi girare la testa verso Regina e comunicarle il suo interesse con biascichii incomprensibili.
Ogni volta, la donna reagiva trattenendo un sorriso e dicendo: «Pazienza, Henry. Siamo quasi arrivati».
Alcuni passanti, alla vista del bambino, si illuminavano di tenerezza, ma la presenza del temuto sindaco faceva sì che si tenessero a debita distanza.
Se non altro, rimuginò Regina, non si erano imbattuti nella signorina Blanchard. Biancaneve sarebbe proprio stata la chiave per rovinarle il Natale.
Finalmente, la donna giunse davanti al negozio dei giocattoli.
La vetrina, decorata con fiocchi di neve di carta velina, mostrava un trenino sistemato sulle sue rotaie, una serie di coniglietti di peluche seduti l’uno di fianco all’altro, e qualche costruzione di lego dai colori brillanti.
Catturato da quello spettacolo, Henry emise un suono pieno di meraviglia, dopodiché prese a scrutare i giocattoli con enorme interesse.
Regina si sporse sul passeggino per osservare la reazione del bambino, e un sorriso le ornò le labbra scarlatte.
Prima che potesse spingere avanti il passeggino ed entrare nel negozio, udì i passi di qualcuno che si avvicinava.
La donna smise immediatamente di sorridere, assumendo un’espressione dura e glaciale, quindi alzò la testa.
Ad arrancare nella sua direzione era Archie Hopper, il terapista della città nonché ex-Grillo Parlante.
L’uomo indossava una giacca a vento verde scuro, ma non aveva niente a coprirgli i capelli rossicci. Teneva un ombrello chiuso nella mano destra e il guinzaglio del suo dalmata nell’altra.
Vedendo che Archie si stava dirigendo proprio verso di lei, Regina assunse un’espressione incredula.
Un insetto, pensò, avrebbe dovuto avere il buonsenso di non avvicinarsi a chi poteva schiacciarlo.
Archie, però, non sembrava tanto interessato a lei quanto a suo figlio.
Giungendo davanti al passeggino, infatti, l’uomo le rivolse un distratto cenno del capo, e poi si piegò in avanti con un largo sorriso. «Ciao, Henry» salutò, calorosamente. «Come va, campione?»
Il bimbo, dal canto suo, sollevò due occhi un po’ perplessi su Archie… Dopo un istante, sembrò decidere che l’uomo gli piaceva, e gli rivolse un sorriso tutto gengive.
Se non altro, Archie ebbe il buonsenso di tenere indietro il guinzaglio, in modo che Pongo non potesse decidere di avanzare e leccare tutto il visetto di Henry.
Regina si schiarì rumorosamente la gola.
A quel suono, Archie si raddrizzò di scatto. «Buongiorno, sindaco Mills».
«Salve» disse lei, glaciale.
L’uomo fece un passo indietro, grattandosi il capo con un certo nervosismo. «È davvero una bella giornata… non trova?»
Regina si limitò a perforarlo con lo sguardo, alzando una mano per allontanare il ciuffo di capelli che il vento le aveva soffiato davanti al volto.
Pongo strattonò il guinzaglio, puntando ad Henry con un naso che andava a mille.
La donna, allora, tirò indietro il passeggino. «Tenga a bada il suo cane».
Archie si affrettò ad obbedire, forse temendo che altrimenti Pongo sarebbe presto stato convertito in spezzatino.
Henry, che fino ad ora era stato impegnato a scrutare intento i capelli rossicci dell’uomo, abbassò gli occhi e notò il cane.
«Bau!» fu l’inevitabile, entusiastico commento. «Bau!»
Regina sbatté le palpebre e fece un passo avanti, mettendosi di fianco al passeggino. Sapeva che suo figlio aveva una predilezione per i cavalli, ma gli animali in generale sembravano farlo impazzire di gioia.
Henry torse il collo per guardare la donna. «Mama» la chiamò, additando Pongo, «bau».
Regina non rispose subito, e il visetto di Henry minacciò di raggrinzirsi in un’espressione atrocemente delusa.
«Bau» ripeté il bambino, stavolta in tono desolato.
La donna si riscosse. Diede un’occhiataccia ad Archie, poi si chinò in modo da portare gli occhi alla stessa altezza di quelli di Henry. «Sì, esatto» rispose, in tono affettuoso. «Archie ha un cane. Sei stato proprio bravo a riconoscerlo».
Il bimbo s’illuminò, tenendo festosamente le braccia verso di lei.
Impegnata com’era ad osservare il piccolo, Regina non notò l’aria stupefatta di Archie, sorpreso dalla trasformazione del severo sindaco in una madre amorevole.
Persino Pongo sembrò accorgersi del cambiamento.
Da quando Regina si era fatta avanti, infatti, il cane aveva abbassato coda e orecchie in un atteggiamento di sottomissione. In quel momento, però, inclinò il muso… e iniziò a scodinzolare come un ossesso in direzione della donna.
Meravigliato, Archie osservò l’aria beata di Henry mentre sua madre gli sistemava con cura il cappottino, quindi abbassò gli occhi su Pongo.
Regina si raddrizzò. «Dottor Hopper» lo informò, con voce fredda, «mi sta bloccando il passaggio».
Lui sbatté le palpebre, rendendosi conto di essere effettivamente davanti all’ingresso del negozio di giocattoli.
Indietreggiò immediatamente, quindi tese la mano in cui reggeva l’ombrello per aprire la porta a Regina. «Prego» le disse, arrischiando un sorriso.
Lei lo squadrò da capo a piedi, dopodiché spinse il passeggino e – con una fluidità davvero invidiabile – lo fece voltare per infilarlo nel negozio.
Quando ebbe entrambi i piedi sulla soglia, si girò un istante verso Archie. I suoi occhi scuri andarono da lui alla sua mano che teneva aperta la porta… Quindi, con estrema riluttanza, la donna gli disse: «Grazie».
Archie abbozzò un sorriso. «Buon Natale» le augurò.
Regina non si degnò neanche di rispondergli, entrando nel negozio, e l’uomo lasciò che la porta si richiudesse dietro di lei.
Rimase immobile per un istante, poi scosse la testa con aria meravigliata.
«Vieni, Pongo» disse, riprendendo a camminare. «Non vogliamo certo farci aspettare».
Avrebbero festeggiato a casa di Marco… Archie ripensò ai gesti affettuosi di Regina Mills, al sorriso di Henry, e a Pongo che scodinzolava.
Di lì a poco, considerò in silenzio, avrebbe potuto raccontare all’amico di aver assistito ad un miracolo natalizio.
















Note:
Lo so, siamo quasi a Pasqua, ma questa OS l’avevo iniziata prima di Natale XD
Perdonatemi se non è niente di speciale… diciamo che non volevo altro che scrivere qualcosa con Henry piccolino (di nuovo!).
Au revoir :)
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: 9Pepe4