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Autore: Sette Febbraio    13/03/2014    1 recensioni
La storia parla di me e,di ciò che mi circonda, dei miei sentimenti e delle mie sensazioni. Scrivere è la mia via di salvezza, scrivo della mia vita, di ciò che mi accade giorno dopo giorno, e di ciò che vorrei che accadesse!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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6.30 di mattina e la mia sveglia suona a ritmo di 23 di Miley Cyrus.ft.Mike, Wiz Khalifa & Juicy J. Come mio olito la spengo e faccio finta di non sentirla, mi giro dall'altra parte e continuo a dormire. Dopo 10 minuti ecco mia madre che ci viene a vegliare ( ho una sorella più piccola che si chiama Sofia, fa la seconda media. Ho anche due sorellastre, entrambe sposate e con dei figli) Sofia si alza per prima e io continuo a dormire facendo spazientire mia madre che entra in camera a grandi falcate, apre la finestra e mi toglie le coperte. Il freddo pungente mi penetra nelle ossa, e io sono costretta ad alzarmi per non morire congelata.Metto le mie solite pantofole leopardate( brutte quanto la fame, ma calde da morire) e vado in cucina.Sul tavolo ad apettarmi c'è il mio solito the caldo al limone e i biscotti. Mangio quattro biscotti,bevo tutto il the rimasto e me ne faccio un'altra tazza. Adoro il the caldo, mi rilassa, e ne sono completamente dipendente. Vado in bagno e mi faccio una doccia veloce, esco e mi lavo i denti. Mi asciugo i capelli ribelli, e opto per farmi la piastra. Appena fatto con i capelli passo al trucco, metto l'eyeliner, la matita nera, il mascara il blush rosa e il mio solito rossetto rosso. Ormai questo trucco mi caratterizza, essendo di carnagione chiara ( se mi metto accanto ad un muro bianco mi mimetizzo completamente) il rosa del blush messo sugli zigomi e il rosso del rossetto, risaltano ul viso, e il nero dell'eyeliner risalta i miei occhi chiari che cambiano a seconda del tempo, azzurri/verdi/grigi. Vado in camera e svogliatamente mi vesto, metto l'intimo e poi comincio a mettermi i miei amatissimi jeans blu con le sfumature azzurre, la felpa verde della nike e le mie amatissime vans nere. metto il giubbetto, il cappello, saluto mamma e partiamo. In macchina come mio solito non rivolgo la parola a nessuno, infilo le cuffie nelle orecchie e mi perdo nei miei pensieri. Solo dopo che papà si ferma mi accorgo di essere arrivata alla fermata del pullman. Scendo dalla macchina, aluto tutti e mi avvio verso Elisa e Giulio. G: che c'era da fa oggi per compito Ecco siamo sempre alle solite. Io: giorno è, adesso n'se usa più manco salutà?? comunque niente, oggi abbiamo cucina ricordi?? G: oddio no! me o sbagliato, ho fatto lo zaino per mercoledì D: E: complimenti... G: ma perchè ieri non abbiamo avuto il rientro e allora me so confuso Io: sisi va bè, comunque ecco il pullman Salgo sul pullman e come solito è strapieno, così mi incasso tra due sedili, e mando il buongiorno alla mia migliore amica a distanza. Ci conosciamo da Gennaio, ci siamo scritte la prima volta su twitter, e in seguito ci siamo scambiate i numeri di telefono e abbiamo cominciato a sentirci tutti giorni. Ogni mattina trovo sempre il suo buongiorno che mi aspetta, e solo alcune volte sono riuscita a scriverle per prima. La sua risposta non tarda ad arrivare, e così come tutti i giorni cominciamo a messaggiare. Solo quando alzo la testa, mi accorgo che siamo arrivate alla fermata di Debora. Come suo solito sale sul pullman con la sua solita sonnolenza, e per arrivare fin dove sono io deve fare a spallate. D: Ciao Ciuu ( lei mi chiama Ciulia e io Ciebora. Ebbene si non stiamo tanto bene di testa haahahhaah ) Io: Ciao Ciee, io non ho voglia di cambiarmi :( D: nono tu ti cambi e stai zitta, non mi puoi lasciare sola, sennò dopo io con chi faccio casino in cucina?? Io: va bene va bene mi cambio, ma solo perchè me lo chiedi tu è D: grazie <3 ieri ho litigato con Jessica E eccoci, come sempre, ste due non fanno altro che litigare, poi dopo io mi ritrovo in mezzo, perchè esendo amica di entrambe, appena litigano scrivono a ma. Ah per la cronaca, Jessica è la fidanzata di Debora Io: lo so, ieri mi ha scritto Jessica, senti ti dico le stesse cose che ho detto a lei, dovete smetterla di litigare per le solite cazzate. Vi amate e con sto litigi del cavolo non fate altro che sta male,e a me dispiace vedervi in quel modo, quindi mettetece un po de pazienza tutte e due e su qualcosa sorvolate, perchè ultimamente sta relazione è un continuo litigio. D: lo so, hai ragione, ma non se po arrabbià perchè ieri me so addormentata dai.... Io: lo so, però sai com'è fatta, non ve vedete mai per via de mamma tua, e per quel poco che ve sentite vuole che sei presente.So che le sue reazioni sono esagerate. Provate a parlarne da persone civili, ditevi ciò che provate e ciò che non vi sta bene l'una dell'altra. D: si hai ragione. Per il resto del viaggio condividiamo una cuffia e come nostro solito iniziamo a cantare facendo la nostra solita figura di merda, ma è più forte di noi, ci facciamo trascinare dal ritmo. Appena arrivate al parcheggio della scuola, scendiamo dal pullman e ci sono come sempre Ambra,Agnese,Diletta e Irene ( altre due mie amiche, ma di indirizzo scolastico diverso) che ci aspettano. Parliamo del più e del meno, come ogni mattina, e cominciamo ad incamminarci verso quella maledetta salita che ci porta all'entrata della scuola. Arrivo in cima con il fiatone, Io: prima o poi ce lascio le penne su sta maledetta salita D: siamo in due Entriamo a scuola e andiamo nello spogliatoio, dove ci mettiamo la divisa da cuoco. Come tutti i martedì è pieno zeppo, e io sono costretta a cambiarmi spalmata sul muro. Appena riusciamo ad uscire ci dirigiamo in cucina, dopo ad aspettarci ci sono: la prof, Sara, il Vica, Laba, Gionny, Trippy, Calvi e Daniel. Entro e saluto tutti con un bacio, per ultimo saluto Daniel e lo abbraccio forte. Ci sono dei giorni che ho bisogno dei sui abbracci, come ho bisogno dell'aria che respiro, e a quanto pare oggi è un giorno di quelli. Di tutta risposta lui ricambia l'abbraccio, mi da un bacio in fronte e mi dice: D: hey Puffa, giorno anche a te. Si Puffa hahahahaha in classe mi chiamano tutti Puffa perchè sono la più piccola della classe. E' un soprannome affettuoso, all'inizio mi dava fastidio, ma poi mi ci sono abbituata, E' un segno di riconoscimento, mi caratterizza questo soprannome, e so che se sento la parola Puffa, è riferito a me. La prof comincia a spiegare le ricette, e la giornata scolastica comincia tra i fornelli.Io sono in coppia con Daniel, e sicuramente non concluderò nulla, perchè sarò troppo impegnata a guardarlo. A noi ci capita la Ciaramicola. Benissimo, ricetta più facile di questa non esiste. Cominciamo a preparare la linea di base ( utensili e ingredienti che usiamo per preparare la ricetta) - 450 g di farina - 250 g di zucchero - 100 g di burro - Buccia di limone grattugiata - 1 bustina di lievito per dolci - 2 uova intere - 3 albumi - Confettini colorati mignon - 1/2 bicchiere di alchermes - 2 cucchiai di zucchero a velo Iniziamo a lavorare la farina con le due uova, il burro, lo zucchero , la buccia di limone, l’alchermes ed il lievito. Mettiamo l’impasto in uno stampo per ciambelle imburrato. Inforniamo a 180° e lasciamo cuocere per mezz’ora. Verso fine cottura, mettiamo lo zucchero a velo nelle chiare d’uovo e montiamo a neve. Sforniamo e spalmiamo le chiare d’uovo sulla ciambella e guarniamo con i confettini. Infine rimettiamo la ciambella nel forno spento ed aperto per un paio di minuti, giusto il tempo di far solidificare le chiare. Durante la preparazione ci scambiamo sguardi furtivi, e io devo distogliere lo sguardo da lui perchè non riesco a sorreggere il suo sguardo per più di 5 secondi. Finita la Ciaramicola vado alla plonge ( il lavandino) e comincio a lavare tutti gli utensili, sia miei che dei miei compagni, visto che la plonge trabocca di roba sporca.Ad un certo punto mi sento abbracciare da dietro. Riconosco le mani e Daniel e cosi mi giro. Mi ritrovo lui a pochi centimetri da me che mi dice D: hai bisogno di venire a fare la plonge per evitarmi? Io: non ti sto evitando, se avessi voluto evitarti, di sicuro non avrei lavorato con te oggi. D: secondo te non me se sono accorto che distogli sempre lo sguardo da me? Che c'è non riesci a guardarmi negli occhi? Io: non è qu..... Ed ecco che arriva Gionny a salvarmi, benedetto sto ragazzo G: o Giù, oggi ce vieni in palestra o me dai buca come al solito?? Io: nono ce vengo non te preuccupà G: si ma non me fa aspettà come un coglione. Io: nono traquillo :) G: mmm va bè, dai fatte più là che te do na mano, tu lavi e io sciacquo D: a di la verità ce so io. G: no ha detto la prof che devi andà a mangià in sala D: chi altro ce viene? G: non lo so, per ora ha detto solo te. Io: Agnese do sta??? G: sta vicino al forno perchè? Io: niente niente, volevo sapè se era andata a prende le merende. Lascio entrambi lì e vado da Agnese A: oh Giu gimo a magnà di la?? Io: non è che c'avrei tanta voglia.... A: eddai Giù, io e te non ce semo mai andate, mentre gli altri, pur de non pulì ce so giti n'sacco de volte Io: e va bene dai. L'ultimo scelto dalla prof è Michele. Quindi in sala ci ritroviamo io, Daniel, Agnese e Michele. Fortunatamente i tavoli sono da due, quindi io e Agnese ci sediamo insieme. Durante il pranzo sorprendo più volte Daniel a gurdarmi, e devo dire che la cosa non mi dispiace. Appena finito il pranzo come mi succede di solito, non mi sento bene e al bagno rigetto tutto il pranzo. Torno in cucina come se niente fosse, aiuto gli altri a mettere a posto e ci andiamo a cambiare. Mi rimetto i miei vestiti ed esco dallo spogliatoio, faccio appena in tempo a salutare Daniel che suona la campanella. Mentre sto per uscire dalla porta mi sento rititrare in dietro e vado addosso a Daniel, che mi dice D: il discorso di prima non è finito, solo rimandato detto questo mi lascia andare. Raggiungo Debora e andiamo alla fermata del pullman.Alle 13,40 il pullman arriva e noi, parlando del più e del meno ci sediamo ai nostri posti, infondo. Debora arrivata alla sua fermata scende, e come sempre ci diciamo ' a domani'. Ce lo diciamo tutti i giorni, è come una promessa, la promessa che ci saremo anche il giorno dopo e quello dopo ancora l'una per l'altra. Il resto del viaggio lo passo con le cuffie nelle orecchie ignorando tutti intorno a me. Arrivata alla mia fermata scendo e aspetto mio padre, che come ogni santissimo giorno è in ritardo netto. Quando arriva salgo in macchina e lo saluto come tutti i giorni facciamo la stessa conversazione P: com'è andata oggi? Io: tutto apposto P: che hai fatto a scuola? Io: niente e chiudo la conversazione. Non mi piace parlare molto, preferisco stare per i fatti miei, soprattutto in macchina. In macchina io sto sempre con le cuffie nelle orecchie, la macchina è il mio luogo di riflessione. Arrivo a casa e , dato che ho mangiato a scuola, guardo uomini e donne. E' un programma stupido, ma mi piace un casino, è divertente, e principalmente lo guardo per Tina Cipollari, mi fa piegare in due dalle risate, ogni volta che apre bocca io mi ritrovo paccata a terra dalle risate. Tina Cipollari è un fenomeno, e devo dire che grazie a lei ho aggiornato il mio repertorio di insulti. Il resto del pomeriggio passa in fretta, faccio i compiti e poi leggo Hunger Games, fino alle 16,00. Alle 16.30 mi preparo e vado in palestra. Stranamente sono arrivata prima di Gionny, vado negli spogliatoi e mi lascio la mia roba nell'armadietto. Dopo 5 minuti arriva Gionny e ce ne andiamo a fare un po di cardiovascolare. Verso le 18,00 torno a casa, preparo lo zaino, faccio una doccia veloce e mi metto il mio pigiama e le mie adorate pantofole. Mi collego a facebook per un po, ma non trovando nulla di interessante lo spengo. Riprendo il libro e ricomincio a leggere da dove avevo interrotto prima. Dopo due ore di lettura vado a cena, si chiacchiera del più e del meno. Dopo cena io e mamma riaccompagnamo mia nonna a casa. Fortunatamente mia madre non si deve fermare da nessuna parte, anche perchè sono con il pigiama, e lei è in pantofole, quindi torniamo subito a casa. Messaggio un altro pò con Sofia ( si chiama Sofia anche la mia migliore amica a distanza) e poi vado a letto. . . . . . . . . . . . . . . . Ok ho provato a scrivere qualcosa, praticamente ho fatto la descrizione della mia giornata! Ciaramicola *-* nel testo c'è anche la ricetta, se caso mai la fate, fatemi sapere come vi è venuta e se vi piace :)
  
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