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Autore: Emma morelamponi    14/03/2014    3 recensioni
la storia parla di....
lei si chiama Angelica, nel mondo che noi tutti abitiamo. ma non è di questo mondo in realtà. Sì, esatto, lei è nata elfo, in Arda, Nella Terra Di Mezzo. il suo vero nome è Haladiel, ma per scoprire le sue origini, dovrà tornare nel suo mondo. quando vi torna, incontra subito il suo Elfo preferito: Haldir di Lorien.
La sua prima missione, è salvare la vita ad Haldir al Fosso di Helm. Se ci riuscirà, non ci è dato di sapere, lo vedremo solo in seguito. Lei ama il "suo" elfo, lo adora. Ma a causa di un amore egoistico da parte di Re Thranduil, viene rapita e portata a Bosco Atro, nella sua fortezza.
Per ritrovare il suo Haldir, dovrà scappare... e scappare da quella fortezza e dal suo regno, risulterà più difficile di quanto pensi...
ora basta, altrimenti vi dico troppo. se volete seguitemi, la seguiremo assieme...
e.. recensite numerosi, mi raccomando.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haldir, Legolas, Nuovo personaggio, Thranduil, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Amore Immortale
Cap XXIII

Haldir vide che Haladiel non stava bene e le si avvicinò, premuroso. – Tesoro, qualcosa non va? – 

- Non lo so, Haldir. Mi gira la testa. È … è la prima volta, che mi succede così. – rispose a suo marito, con un sorriso tirato. – Non riesco a capire cosa sia accaduto. Ho mangiato ciò che avete mangiato anche voi, ma… ho un po’ di nausea. - 

- Nausea, Haladiel? – le chiese Sire Elrond, avvicinandosi ad Haldir e sua moglie. Si chinò su di lei e posò una mano sul suo ventre, solo leggermente arrotondato. Aveva notato che era un po’ pallida, non doveva essere la prima volta che accadeva. – Hai avuto ancora nausea, in questi giorni, mia cara?! - 

- S.. sì!! – rispose ella esitante. Non afferrava, dove voleva arrivare Sire Elrond? – Cosa c’è che non va, Sire Elrond? - 

Un ampio sorriso brillante stese le labbra del sovrano, quando le domandò: - Da quanto tempo non hai il ciclo? – dopo guardò Haldir che aveva sobbalzato, manifestamente felice. Egli doveva esserci arrivato. Haldir gliene chiese conferma con lo sguardo e Sire Elrond annuì ed enunciò – Complimenti, Haldir. Haladiel, tu aspetti un bimbo!! -

- Siete sicuro, Sire Elrond? – chiese la bella figlia di Gildor, commossa. 

- Al cento per cento, mia cara!! – le rispose Elrond, spiando la sua reazione che, ovviamente, fu gioiosa. – Devi averlo concepito a Eryn Lasgalen!! - 

- Ho concepito un figlio con Haldir, nel regno di Sire Thranduil?! – scrutò Haldir che, in quel momento, meditava probabilmente sull’effetto che avrebbe fatto una notizia del genere al grande re degli Elfi Silvani. Scoppiarono a ridere nello stesso istante ed anche a Sire Elrond, fuggì un sorriso divertito e malizioso. Passato il momento della risata, Haladiel si alzò in piedi. Si avvicinò ad Haldir, che l’abbracciò e posò la propria mano sul suo ventre, ancora piatto. – Haldir… amore mio!! Avremo un bambino!! – lui la baciò con passione e quando si staccò dalla sua compagna, ella vide una lacrima di commozione, brillare nei suoi bellissimi occhi azzurri. Si commosse anch’essa, stringendosi al corpo forte del suo amatissimo uomo. – Sento che sei felice anche tu, mio amore. -  

- E ciò ti meraviglia? Sei mia moglie e questo è nostro figlio, frutto del nostro amore!! Vieni andiamo a dirlo a tutti. – le rispose, passandole un braccio attorno alla vita. Si avvicinarono ai loro Signori, ai figli di Elrond ed ai fratelli di Haldir e al padre di Haladiel. – Miei Signori, caro suocero... a lungo quando andai a Bosco Atro a riprendermi Haladiel, ho pensato a una possibilità del genere e mi sembrava remota. Al tempo scherzai anche con Legolas, su questo. L’idea di vedere Gildor, con un nipotino in braccio, onestamente, mi divertiva un mondo!! Oggi, non è più soltanto qualcosa di irreale. – Vide lo sguardo di Gildor farsi sfavillante e annuì, sorridendogli. – Sì, Gildor. Sarai nonno. - 

- Oh!! Sono così… felice!! Vieni qui, bambina mia… - strinse sua figlia con amore paterno. Risero e piansero, commossi, l’uno delle braccia dell’altro. Poi furono i fratelli di Haldir ad abbracciarla. – Non strapazzatela troppo… - disse Gildor, per alleggerire il momento di commozione. Haldir rise ma guardava Haladiel con amore ancora più immenso se possibile. 

- Spero sia un po’ meno testardo di suo padre, però!! – Sire Celeborn, rise strizzando l’occhio ad Haladiel. – Altrimenti avrà il suo bel daffare, la nostra Haladiel. –

- A me basta che sia sano e possa crescere sereno e felice, mio Signore. – rispose Haladiel con un sorriso amabile. – Lui o lei, avrà la sua mamma!! … non lascerò mai Haldir e mio figlio. Anzi, nostro figlio. - 

Celeborn voltò il capo verso Gildor, che aveva sobbalzato alle parole della figlia. Il fatto di non aver avuto una madre presente, le pesava dunque così tanto?! – Tuo padre, Haladiel, non può che essere orgoglioso di te. –

- Come io lo sono di lui, mio Signore Celeborn. Non potrei esserlo di più!! - Haladiel guardò suo padre e gli rivolse un enorme sorriso felice. - Tutto ciò che oggi ho, ce l'ho per merito suo. -  

- No, tesoro. Haldir è con te per merito tuo! - le ribatté e poi gli sfuggì un sospiro. Sorrise ed esclamò: - E, se vogliamo ammetterlo, di Re Thranduil! - 

- Dobbiamo dirlo, è stato generoso con noi. - proferì Haladiel in tono sicuro. - Mio marito è con me, me lo ha reso integro rischiando la sua vita. E quasi perdendola. Avrebbe potuto far finta di niente, andare avanti per la sua strada. É un grande Sovrano. -

- Sì!! É un grande re! - le disse Dama Galadriel. - Anche se, all'inizio lo abbiamo detestato. Rapirti non era stata una buona azione e noi abbiamo pensato che fosse frutto della sua follia. Invece dietro tutto questo c'era Saruman. - 

- Sono felice di sapere che è colpa sua ma... Se Re Thranduil avesse perso la vita, la mia vendetta contro l'infido traditore sarebbe stata devastante per lui!! - ribatté Haldir, abbracciando da dietro l'adorata moglie. Fu dato ordine di proseguire il viaggio e il Capitano chiese alla sua sposa: - Te la senti di viaggiare? - 

- Assolutamente sì, Haldir. Come puoi anche solo pensare che io mi perda il matrimonio di Aragorn e Arwen?! E poi ora sto meglio, molto meglio. - gli rispose lei, voltandosi fra le sue braccia. - Sempre che non ci siano complicazioni e impedimenti per via del nostro bambino. - e si voltò verso Sire Elrond che le sorrise e le disse che non vi era alcun problema per il pupo. - Ecco, vedi?! Andiamo... Non fare il papà ansioso e apprensivo, che se cominci adesso, poi che farai?! -

Questa risposta di Haladiel scatenò una bella risata in tutti i presenti ma, in particolare, i suoi fratelli si stavano piegando in due dalle risate. - Questa me la paghi, Haladiel!! - sussurrò Haldir all'orecchio di sua moglie. In realtà se la stava ridendo anche lui, anche se per un altro motivo. 

- Oh, guardami... Sto tremando di paura! - rintuzzò la giovane che non riusciva più a smettere di ridere.

- Viaggerai sul carro, è meglio se non vai a cavallo. - le disse Elrond ed ella annuì. - Signori si riparte! - diede ordine il Sovrano e nessuno osò obiettare, dato che non mancava molto a Minas Tirith e tutti quanti non vedevano l'ora di arrivare, anche se ognuno per il suo motivo, era ovvio. 


Arrivarono, finalmente, a Minas Tirith e la bellissima figlia di Gildor, si svegliò dal suo sonno proprio in quel momento. Erano davanti ai cancelli della città. Solo il ventre leggermente arrotondato, rammentava a tutti loro il suo stato di gravidanza. E il suo viso radioso, i suoi occhi che mandavano bagliori azzurri e raggianti, carichi del suo noto entusiasmo per le cose nuove e belle che poteva osservare e guardare in quel momento e la sua allegria li rendeva tutti felici, sebbene il viaggio fosse stato molto lungo. Haladiel aveva dimenticato il suo malessere. Era davanti a qualcosa di davvero immenso. Suo padre le chiese: - É come l'avevi sognata? - riferendosi ovviamente alla cittadella.

- No! É ancora più meravigliosa di quanto mi aspettassi, dato che non è un luogo Elfico! Minas Tirith è la perla del regno di Gondor. - rispose Haladiel seria.

Glorfindel suonò il corno Elfico e qualche minuto dopo, i pesanti cancelli della città furono aperti. Haldir si avvicinò alla moglie che lo aveva chiamato e le disse - Sicura di voler camminare, amor mio? -

- Sicurissima!! Sto bene, Haldir, davvero! - lo guardò in viso e lui le sorrise, sfiorandole le labbra con un tenero bacio, pieno d'amore. 

- Come vuoi, tesoro. Quando sei stanca, me lo dici, vero?! - le chiese con dolcezza, ma anche con un sorriso ironico e divertito. - Prima di svenire, mi raccomando!! -

- É il tuo modo di "farmela pagare"? - Haladiel rise, si voltò e s'incamminò raggiungendo i suoi due cognati e, presali a braccetto, esclamò allegra: - Spero non siate così apprensivi, cari cognati, non come il testone di vostro fratello!! - 

- No. No, puoi stare tranquilla. Lo vediamo che stai bene!! - le rispose Orophin, attirandosi uno sguardo omicida da suo fratello Haldir. - Non hai fame, Haladiel? - le chiese poi, sentendosi brontolare lo stomaco.

- A dire il vero... Sì! Sto morendo di fame. - le piacevano i suoi cognati. Erano allegri e la loro compagnia la metteva di buon umore. - Rùmil, Orophin... Sento i vostri stomaci brontolare. Molto! -

- Strano che tu senta i loro stomaci brontolare, dato che il tuo amato Haldir, brontola anche di più. - esclamò Legolas, sghignazzando. La sua voce bella e profonda e la risata inconfondibili, la fecero voltare e, poco dopo, lei lo strinse in un abbraccio stretto e potente. - Sei felice di rivedermi, a quanto vedo. Come è andato il vostro viaggio?! -

- Bene, direi! - gli rispose Haladiel, staccandosi dal Principe quasi subito. - A parte qualche mancamento... mio, ovviamente. -

- Sei stata male Haladiel? Mi dispiace. - esclamò nuovamente Legolas, serio. La vide sorridere da monella e la osservò meglio. Fu in quel momento che lei alzò la mano sinistra e lui vide un anello d'oro con  incastonate piccole ma luminosissime gemme bianche. - Sei sposata? Vi siete sposati, Haladiel? - guardò anche Haldir che annuì con un grande luminoso sorriso felice. 

- Sì! Mi sono sposata... Ma non solo. Non noti nulla, Legolas? Osservami bene. - gli disse lei, radiosa. Non poteva sfuggirgli quel particolare, sebbene lei facesse di tutto per non appoggiare la mano sul ventre.

- Se tanto mi dà tanto, RochMir non potrai più cavalcarlo per un bel po’! - Eomer, rise alla faccia esterrefatta del figlio di Sire Thranduil. - Via, Legolas... Non c'eri ancora arrivato?! -

- Aspetti un bambino?! - enunciò l'Elfo con un gran sorriso. 

- Sì!! - rispose Haladiel, semplicemente. Si girò verso Haldir che ora era impegnato in una conversazione con il padre di lei, Gildor, e con Glorfindel. Sentendo lo sguardo della moglie su di sé, il bel Capitano si voltò e la guardò con tenerezza per un lungo istante, prima di tornare alla sua conversazione. - Sono fortunata, molto fortunata. - dichiarò poi con gioia.

- Sì. Davvero. - le confermò il Principe affabilmente. - Venite, seguiteci. Ci ha mandati Aragorn. Si sta preparando, non è potuto venire di persona. Se ne dispiace, ma vi incontrerà più tardi. - disse poi a tutti loro. S'inchinò a Re Elrond e ai Signori di Lòrien. Lo stesso fece con Gildor e Glorfindel che erano di nobile casato. Sorrise ad Arwen che lo ricambiò con dolcezza. - Dovrai attendere anche tu, mi spiace. -

- Non preoccuparti Legolas. Ho ancora tutta una vita mortale da godere con Aragorn!! - esclamò con un sorriso, la bellissima figlia di Elrond. Haladiel la guardò con un espressione un po’ malinconica. Evidentemente stava pensando a re Elrond, a come si potesse sentire in quel momento. Arwen sentì lo sguardo di Haladiel su di sé e le chiese: - Tu e Haldir, cosa farete?! - 

- Noi partiremo per Valinor... - le rispose Haldir, per entrambi. Sua moglie annuì, decisa. Non vi era dubbio su quello! Né c'era motivo di discuterne. Haldir e Haladiel avevano preso quella decisione, molto tempo prima. I suoi fratelli erano pronti pure loro. Sebbene costasse loro lasciare Lothlorien, che amavano moltissimo, avrebbero seguito i loro signori. 


Dopopranzo furono date loro le stanze e vi si ritirarono per potersi riposare o, comunque, rilassarsi. Haldir e Haladiel erano stanchissimi. Soprattutto lei. Il viaggio era stato lunghissimo già di suo. Se poi vi aggiungeva il malessere che l'aveva colpita quell'ultima mattinata di viaggio, poteva ben dire che le era passata sopra una "cavalcata dei Rohirrim"!! - Sono esausta, Haldir!! -

- L'ho notato tesoro! Finalmente puoi riposare su un vero letto, amore mio. Vuoi che ti massaggi un po’ la schiena? - le chiese, posandole un bacio sui capelli. Lei sorrise e lo baciò, strofinando le proprie labbra contro le sue, in un chiaro invito ad aprirle. Haldir accolse quella tacita esortazione con molto piacere e lasciò che lei approfondisse quel loro meraviglioso bacio. Fecero l'amore lentamente e senza alcuna fretta, sensualmente e stando attenti a non far del male al bambino che ora cresceva nel grembo dell'amata moglie. 



Quella sera tutti gli Elfi che erano venuti a Minas Tirith, si riunirono per cenare assieme. Ad un certo momento Haldir vide il padre di Haladiel parlare con una bellissima Elfa dai lunghi capelli di un rosso Tiziano e dai bellissimi e intensi occhi tra l'azzurro e il verde acqua. - Mmmh... Interessante!! Haladiel, guarda tuo padre! - esclamò rivolgendosi alla propria adorata moglie.

La giovane spostò lo sguardo dalla Dama all'adorato padre, rimanendo per un attimo inebetita dalla sorpresa. Poi disse: - Se lo prende in giro, la elimino!! -

- Ohooh! Sanguigna la nostra Haladiel. Ma va bene così! - dichiarò Sire Elrond, con un sorriso. - Sei una brava ragazza. Tuo padre ti ha cresciuta molto bene!!... E Haldir è un uomo fortunato. Sarai una buona madre, per i vostri figli. -

- Grazie, Sire Elrond. - rispose Haladiel, dedicando un sorriso luminoso al Sovrano di Imladris. - Questo è il complimento più bello che potevate farmi. -

- Ho solo detto ciò che penso! É la verità! - ribatté Elrond, serio. 

- E così la pensiamo anche noi. Tutti noi!! - intervenne Celeborn a quel punto. Haladiel era commossa. Appoggiò il capo alla spalla di suo  marito, il suo amatissimo capitano Galadhrim
ed egli la cinse con amore. 


I festeggiamenti per il matrimonio di Arwen e Aragorn furono stupendi ma ricordarono ad Haladiel e Haldir che non avrebbero mai più rivisto tutti loro. Non avrebbero visto più i luoghi che avevano tanto amato. "Non vedrò mai più la mia amata Lothlorien! Non incontrerò mai più Legolas, né suo padre! Non rivedrò Tauriel e Falarin! Tutto ciò mi rattrista un po’.... ma in ogni caso, non voglio farlo pesare sugli altri. Non sarebbe giusto!" pensò lei mentre guardava gli altri ballare e cantare e divertirsi. Ricambiò il sorriso ad Aragorn quando lui le passò vicino e le sorrise per primo. Quando tornò le tese la mano e prese la sua, invitandola a ballare. Ella si alzò, fece un leggero inchino e danzò con Aragorn per ben due balli. Ne concesse uno pure a Eomer e un altro a Faramir. Nessuna, a quanto pareva, era gelosa del proprio compagno. Forse perché lei non aveva occhi che per Haldir? E il bel capitano non vedeva che lei? Lui sì, era geloso. Ma si fidava di Haladiel e lo dimostrava in ogni occasione. 

- Finalmente tua moglie ride, Haldir. - gli disse Legolas, sorridendo.

- Probabilmente pensa a chi non vedrà più, quando ce ne andremo. Probabilmente pensa anche a tuo padre, Legolas. Ora che erano diventati amici, ce ne andiamo. Non è facile per lei accettare questo. Credo le pesi più di quanto vuole dare a vedere, amico mio. –

- Perché ve ne andate, Haldir? –

 Perché vogliamo seguire i Nostri Signori… perché è giusto. Il nostro tempo qui, è giunto al termine. Noi desideriamo crescere i nostri figli a Valinor. Anche lei lo vuole. E c’è un altro motivo per cui lei vuole andarsene… -

- Suo padre, Haldir? -  

Il Capitano annuì e sospirò. – Non gli vuole chiedere un così grande sacrificio, Principe. Questa è l’ultima nave per Valinor, non ce ne saranno altre… - Haldir guardò il Principe con affetto e gli disse: - Anche tu rimani qui, non è così? –

- Sì! Finché Aragorn sarà in vita almeno. Non ti preoccupare, manterrò la promessa che vi ho fatto. Tornerò a casa da mio padre!! - 

- Questo è molto importante per noi. Anche se lo è di più, per lei!! -

- Mio padre cosa pensa del fatto che ve ne andiate?! - chiese il Principe, sorseggiando il suo vino. - Non penso che gli faccia piacere. E anch'io, a dire il vero, ne sono molto dispiaciuto. -

- Pensi che Haladiel sia felice di lasciarvi qui?! Non ci è indifferente la cosa! Aspetta un momento... - gli disse Haldir. - Sta accadendo qualcosa. Orophin e Rùmil, non volevano partire e... Ma guarda un pò Gildor? Non riesco a sentire ciò che dicono ma Haladiel sembra elettrizzata, felice! -

- Miridiel! è merito suo!! - esclamò Legolas con un sorrisetto soddisfatto.

- Qui c'è lo zampino di un re! E, se tanto mi dà tanto, questi è Thranduil! Tuo padre! - Haldir sogghignò, scaltramente e si mosse verso Haladiel. La strinse forte e chiese notizie che gli vennero opportunamente riferite da Gildor. - Haladiel, tu... Sei felice di questa decisione? Vuoi davvero rimanere?! - ero felice se saremmo rimasti e quando lei annuì le baciai la bocca, tirando un sospiro di sollievo. Accarezzai il ventre a mia moglie e lei posò la propria mano sulla mia, sorridendo felice. - Vieni con me, Haladiel. -

- Qualcosa non va? – gli chiese Haladiel ansiosa.

- No, tutt'altro. Soltanto che vorrei averti un pò soltanto per me. -

- Oh, tesoro! Ti senti trascurato?! - la ragazza sorrise e strizzò l'occhio al padre che ricambiò con una risata divertita. - Scusateci... - e si allontanò con il marito. Si eclissarono entrando nel folto delle piante e si sedettero sull'erba. Haldir le coprì il corpo con il proprio, accarezzandola in modo sensuale e voluttuoso. - Haldir, se.. sei matto? -

- Sì! Sono completamente pazzo di te!!! - le rispose tenendola stretta al su corpo. Stettero abbracciati per molto e in silenzio. Non c'era bisogno di parole, fra loro. Non sempre almeno...

Finisce così la loro storia. Non partirono per Valinor, ma non tornarono a Lothlorien. Andarono a vivere su un Talan enorme, a Eryn Lasgalen e, vicino a loro abitavano il padre di Haladiel e la nuova moglie, Miridiel. Thranduil era felice di averli nel suo regno, loro erano felici di starci. Haladiel e Haldir ebbero quattro splendidi figli. Gilmir, il primo maschio e poi una femmina, Halwen e infine due gemelli; lui, Kelmir e lei Kelwen.
 
Fine


Spero vi sia piaciuta la mia storia! Io ho pianto in questo capitolo ma non me ne vergogno perché come dice Gandalf “Non tutte le lacrime sono un male!!”
Ringrazio tutti quelli che mi hanno seguita e recensita e chiunque sia passato a leggere semplicemente. GRAZIE




  
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