Y..:Heal My Jealousy:..Y
Che faticaaaa! E
finalmente Sakurina finì anche questa long-fiction! Uff… questi
benedetti Neji e Shikamaru mi hanno fatto dannare l’anima… ma è per questo che
li adoro tanto! Io AMO SHIKAINO e NEJITEN! Nella prossima long ci metterò
sicuramente anche loro, perché sono troppo pucciosi
>.< li amo troppissimo!
Bene, spero che vi piaccia il gran finale
e non mancate di farmi sapere che ne pensate!
Un bacione Sakurina
Epilogue:
"Prince Charming!"
-"Ah sì certo, le donne di Konoha
sono le migliori, sono vere figlie del fuoco, mica sono severe e noiose come
quelle di Suna! E poi te ne vai in giro a spupazzarti
nient'altri che la sorella del Kazekage!"- urlò
Ino, fuori di sé.
Intanto, Kai se ne stava in piedi
nell'altro capo della stanza, guardando intimorito la biondina davanti a lui:
non l'aveva mai vista arrabbiata... adesso forse capiva i poveri Shikamaru e
Choji. Soprattutto, il povero Shikamaru. Chissà che vita che gli si
prospettava...
-"Mi stai ascoltando?!"- ringhiò Ino, afferrando Kai per il bavero, fulminandolo con lo sguardo.
Il medic-ninja la guardò stranamente
con un sorriso dolce e comprensivo, del quale la Yamanaka non comprese
immediatamente il significato.
Il brizzolato le accarezzò teneramente la testa, disarmandola
completamente. I suoi occhi blu, solitamente sempre provocatori e accattivanti,
adesso sembravano malinconici e tristi.
-"Che succede... Kai-sensei?"-
chiese Ino, ansiosa.
-"Stanotte me ne andrò, Ino-chan."-
disse Kai, sorridendole malinconico.
La biondina rimase completamente senza parole, guardandolo con
occhi sbarrati.
-"Ma... ma... non puoi, non tu... non puoi andartene via
anche tu, sensei..."- protestò Ino, impallidendo
e aggrappandosi debolmente al braccio del jonin.
-"Ino-chan... tutto quello che
potevo insegnarti, ormai te l'ho insegnato. Sei stata la mia prima e unica
allieva, ti porterò per sempre nel cuore. Non avrei potuto trovare un'allieva
migliore di te. Ma è tempo per me di andarmene... sai, io e Daiyu
siamo due pellegrini; Konoha resterà per sempre nel
nostro cuore, ma viaggiare, vedere il mondo, conoscere nuovi metodi di cura e
nuove medicine per curare i nostri compagni... questo è il nostro modo di
essere ninja. Sono sicuro che ci rivedremo, stai tranquilla."- sorrise
infine Kai, mentre Ino si fiondava tra le sue braccia
in lacrime.
“““
Shikamaru e Temari camminavano fianco
a fianco per le vie di Konoha, come al solito. La
ragazza sollevò lo sguardo verso il chunin: non l'aveva mai visto così assorto
nei suoi pensieri, anche mentre camminava guardava le sue tanto amate nuvole.
Si fermò improvvisamente, sospirando mentre ripensava alla
notte precedente. Era assurda quella situazione, quindi tanto meglio darci un taglio
netto.
Dopo un po' Shikamaru si fermò,voltandosi perplesso verso
l'amica.
-"Sono stata con Kai,
stanotte."- asserì improvvisamente Temari,
fredda come il ghiaccio.
Per un momento, il Nara rimase titubante: non poteva negare che
la notizia l'aveva sorpreso non poco.
-"Ah, okay."- si limitò a rispondere, una volta
realizzato lo strano concetto.
La risposta di Temari fu un cenno con
la testa verso di lui ed uno sguardo fra lo scettico e il malizioso: voleva
sapere cosa avesse fatto lui la sera precedente.
Shikamaru arrossì improvvisamente, dandole le spalle e
incrociando le mani dietro la nuca.
-"Dai, ti accompagno alle porte di Konoha."-
affermò il ragazzo, ricominciando ad incamminarsi fino a quando non si trovò
davanti la kunoichi della Sabbia.
-"Non me ne frega niente delle porte di Konoha. Sei strano oggi, Shikamaru. Io sono stata sincera,
voglio che lo sia pure tu."- lo fulminò con lo sguardo Temari.
-"Uff... che seccatura..."-
borbottò il chunin, grattandosi il capo.
-"Scommetto che c'entrano due graziosi occhi azzurri e dei
lunghi capelli biondi, dico bene?"- chiese la jonin,
forse un po' delusa.
-"Che vuoi che ti dica, Temari...
non sono stato io a deciderlo... credimi, per me è davvero una
seccatura..."- sospirò Shikamaru, portando gli occhi al cielo.
-"Sai, Shikamaru... quando parli di lei, o quando la
pensi, guardi sempre le nuvole. Ci hai mai fatto caso?"- gli fece notare Temari, lasciandolo del tutto interdetto. -"Ciao Nara,
alla prossima!"- lo liquidò la ragazza, allontanandosi mentre Shikamaru
restava solo come un ebete a guardare le nuvole, ancora incredulo.
“““
-"Hai mentito. Perché?"- le chiese una voce roca e
sensuale, fin troppo familiare.
Temari si
voltò verso Kai che l'aspettava fuori dalle mura di Konoha, già vestito di tutto punto e pronto per la
partenza.
-"A che riguardo, scusa?"- domandò la ragazza,
sorridendo.
-"Riguardo alla notte insieme."- ghignò malizioso
l'uomo.
-"Perché scusa? Non abbiamo per caso passato la notte
insieme?"- ribatté Temari, sogghignando.
-"Sì, ma detta così... potrebbe avere un significato
ambiguo, non credi?"- sospirò Kai, sorridendo.
-"Già, ma ho notato che hai ragione. Guarda le nuvole
quando la pensa."- si fermò, scambiando uno sguardo di eloquente amarezza
col brizzolato -"Addio Kai-san. Spero di
rivederti, un giorno."- si congedò la bionda, ripartendo alla volta del
suo lontano villaggio.
“““
-"Perchè stanotte non sei
venuto?"- chiese Tenten, appoggiata allo stipite della porta dell'ufficio
di Daiyu.
L'uomo si voltò di scatto, abbassando subito lo sguardo non
appena incontrò i suoi occhi.
-"Sono venuto verso le dieci ma non c'eri."- asserì
l'uomo, con tono contrariato.
-"Ma... mica avevi detto che dovevi incontrarti con Akira a quell'ora?"- trasalì Tenten, allarmata.
-"Già, ma abbiamo dovuto anticipare l'appuntamento... come
è andata con Neji?"- chiese lui, sempre più infastidito.
-"Ecco noi... abbiamo solo parlato, niente di più!"-
cercò di giustificarsi la ragazza, intimorita.
-"Lo so, che avete solo parlato. Ma di cosa avete
parlato, quello non me lo dici, eh?"- sbottò, voltandosi verso di lei e
fulminandola con sguardo geloso. -"Tenten... lo ami ancora. Non c'è
bisogno di altre parole."- asserì, avvicinandosi a lei con sguardo basso
-"Stasera vengo a prendermi la mia camicia, devo averla lasciata lì
l'altro giorno."- disse Daiyu, andandosene senza
aggiungere altro.
Tenten s'inginocchiò a terra, portandosi le mani sulle tempie:
tutto andava male, troppo male.
“““
Qualcuno bussava sul vetro della finestra... cosa?!
Shikamaru aprì gli occhi di scatto, confuso. Si era
addormentato sul letto mentre stava leggendo, quella sera. Corse verso la
finestra, rimanendo di stucco nel trovarsi davanti la sua bella Ino, che con
sguardo triste lo guardava da fuori.
Il ragazzo aprì la finestra e, senza nemmeno dargli il tempo di
aprir bocca, Ino gli si lanciò tra le braccia, scoppiando a piangere.
-"Ehi Ino, calmati... che succede?!"- sussultò
Shikamaru, ricambiando l'abbraccio.
-"Kai-sensei se ne va via
stanotte!"- singhiozzò la biondina, disperata.
-"Beh, suppongo che se ha deciso così... non ci sia modo
per fargli cambiare idea."- sospirò il Nara, visto che gli dispiaceva molto
per la sua partenza.
"Uno scocciatore in meno" pensò difatti il ragazzo.
-"Cosa possiamo fare adesso, Shika?!"- lo guardò
supplicante la Yamanaka, con occhi grondanti di lacrime.
-"Beh, io un'ideuccia ce
l'avrei..."- ghignò maliziosamente lui, sollevando le sopracciglia e
avvicinando il volto di Ino al suo.
-"Ma... ma... MA SHIKAMARU NARA! SEI OSCENO!"- protestò
Ino, cercando di allontanarlo ma inutilmente, visto che il ragazzo era già
passato all'attacco del suo collo, mordicchiandolo e baciandolo.
-"Intendevo dire che possiamo fare per Kai-sensei!"-
spiegò la biondina, ma ormai Shikamaru le stava già slacciando il top viola.
-"Sì, dopo, dopo... c'è tempo dopo..."- borbottò il
Nara, adagiando la ragazza sul letto mentre le levava il top.
“““
-"Eh eh..."- ridacchiò Kai,
tossendo lievemente per via della sigaretta che stava fumando, inginocchiato
davanti alla tomba -"...e rieccoci qui, caro vecchio Asuma. Ho fatto
quello che volevi di me, ho fatto il maestro. Non penso di aver
insegnato molto ad Ino, ma ho fatto quel che ho potuto. E comunque... lei pensa
ancora a te, sei tu il suo maestro, non io. I tuoi ultimi allievi... sono
semplicemente fantastici. E scommetto che tu sai anche... lo devi sapere per
forza, che Ino e Shikamaru devono stare insieme. Penso di essere riuscito nel
mio intento, comunque. Oltretutto... Konoha è in
buone mani, quindi posso andarmene in tutta tranquillità. Lo spirito del fuoco
è vivo in tutti i suoi shinobi, quindi stai
tranquillo anche tu, Asuma-kun... qui va tutto
bene..."- sospirò infine Kai.
-"Perché te ne vai?"- gli chiese improvvisamente una
voce alle sue spalle.
-"Ehi, Shikamaru... come mai in giro a quest'ora di
notte?"- chiese il jonin, levandosi la sigaretta
di bocca e tenendola fra le dita.
-"Ino richiamava il tuo nome anche nel sonno. Ha perso
tante persone, non voglio che perda pure te."- spiegò apatico Shikamaru,
scrutando l'uomo avvicinarsi.
-"Ah, quindi ha dormito da te, eh... bravi bravi... ma stai tranquillo, ce la farà..."- disse il
brizzolato, porgendo la sigaretta al Nara -"...Ino è una ragazza forte, se
poi avrà te al suo fianco, andrà ancora meglio. Io e Asuma abbiamo fatto tutto
quello che potevamo per lei... adesso tocca a te. Sei tu quello che merita di
stare al suo fianco."- concluse, mentre il ragazzo si portava la sigaretta
alla bocca.
Shikamaru fumò lentamente la sigaretta che gli aveva porto Kai. Era un omaggio ad Asuma, quello. Un omaggio a
mantenere la promessa che gli aveva fatto.
-"Sai, Shikamaru... Asuma diceva che la gelosia aiuta a
maturare. A suo tempo, era stato molto geloso di Kurenai
e Daiyu. Ma fu proprio quella gelosia a spingerlo a
dichiararsi a Kurenai."- spiegò Kai, fissandolo con ghigno malizioso.
Shikamaru intuì tutto e il fumo gli andò di traverso, facendolo
tossire.
-"Non vorrai dire che...?!"- rimase interdetto il
chunin, incredulo.
-"Eh eh... tu e Asuma... ti ha insegnato molte cose...
arti ninja, shogi... e gelosia. Ah ah ah... che coppia..."- rise di gusto l'uomo.
-"Tu mi hai fatto ingelosire per... ma... che stronzo
maledetto!"- sbottò Shikamaru, fuori di sé.
-"Ah ah ah... lo so! E' stato troppo divertente farti
schiattare di gelosia, davvero, troppo! Ma almeno ti sei messo con Ino alla
fine, no? Sai qual è il modo migliore per curare la gelosia? Tieni Ino lontana
da quei damerini tutti perfettini e fighettini che piacciono a lei, e tienitela
stretta..."- affermò Kai, allontanandosi nelle
tenebre. -"Oh, e a proposito, Shikamaru. Adesso il re tocca a
te."- gli disse, ammiccandogli.
Shikamaru arrossì immediatamente, inseguendo l'uomo per
protestare.
-"Ehi, ehi, come sarebbe dire che tocca a me? E' ancora
troppo presto! Piuttosto... perché non ci pensi tu ad avere figli?!"- lo
provocò il Nara, ancora in imbarazzo.
-"Eh eh... e chi lo sa... magari ci ho già pensato al
re... sai, Konoha è piena di figli illegittimi,
chissà mai che qualcuno non sia mio!"- scoppiò a ridere Kai, sollevando la mano in segno di saluto -"...e
quando tornerò, Shikamaru... bada bene ad avere una signora Nara dai capelli
biondi e gli occhi azzurri, sono stato chiaro?"- lo fulminò il brizzolato,
con sguardo eloquente. Dopodiché svanì nel nulla, proprio com'era arrivato.
-"Uff... matrimonio, figli...
con Ino Yamanaka... che razza di seccatura..."- schioccò la lingua sul
palato Shikamaru, incrociando le braccia dietro la testa per ritornare a casa
sua.
“““
Daiyu sbuffò, portando il suo
sguardo alla luna in cielo: Kai era in ritardo, come
al solito. Dovevano andarsene, prima che i ripensamenti diventassero troppo
forti e il cuore lo obbligasse a tornare da Tenten. Non era nemmeno tornato a
prendere la sua camicia. Non poteva vederla, non prima di andarsene per sempre.
E soprattutto, non doveva essere scoperto da Akira.
Quello sì che sarebbe stato un guaio ancora più grande.
Finalmente dei passi dietro di lui. Ma no, non erano quelli di Kai. Daiyu si voltò lentamente, incontrando
gli occhi adirati di Neji. L'uomo ne fu veramente sorpreso.
-"Neji..."- sussultò Daiyu,
sorpreso.
-"Ti sembra giusto quello che stai facendo? Fuggire come
un codardo, senza dire nulla a Tenten?"- chiese Neji, con tono alquanto
provocatorio e avvelenato.
-"...è meglio così..."- si limitò a rispondere
l'uomo, rassegnato.
-"No che non è meglio così!!!"- inveì lo Hyuga -"Le spezzerai il cuore, maledetto bastardo!!!-
perse completamente il suo autocontrollo.
-"No, Neji... non sono io quello che potrebbe spezzarle il
cuore... quello sei tu!"- asserì, con ghigno amaro. Ora, Daiyu non sorrideva più. E questo colpì molto il ragazzo.
-"Neji... sai, anche io ho sempre pensato che l'essere shinobi
venisse prima di qualsiasi altra cosa... ho messo il mio lavoro davanti persino
alla famiglia. Ed infatti, adesso non faccio altro che scappare perennemente
dalle donne e dal mio passato... non fare la mia stessa fine, Neji. Tenten ti
può dare molto, e tu puoi dare molto a lei. La fiducia, la complicità,
l'affetto che si sono creati fra di voi... non li troverai in nessun'altra.
Quindi piantala di fare il coniglio e diventa grande. Assumiti le
responsabilità sia dell'essere uno shinobi... sia
dell'amore. Se non ti senti l'uomo adatto per Tenten... beh, impegnati per diventarlo.
Perché lei... ha scelto te."- concluse Daiyu,
dando una pacca sulla spalla allo Hyuga.
Neji corrugò le sopracciglia, fulminando l'uomo con sguardo
perplesso: non gli piaceva per niente il modo di pensare di quello shinobi.
-"Sei un codardo, non fai altro che scappare."- lo
ammonì nuovamente lo Hyuga.
-"Già, è vero. Ma non è forse quello che stai facendo
anche tu?"- ritornò a sorridere Daiyu,
provocando il jonin dai capelli lunghi.
Questa volta, Neji non seppe che controbattere. L'aveva preso
di sprovvista. Forse anche lui... stava scappando? Da Tenten?
-"No, non è vero... io per Tenten non..."- cercò di
giustificarsi Neji.
-"Tu per Tenten cosa? Credi di fare tanto il duro e lo
scontroso, l'impenetrabile... ma non è così, Hyuga.
Io ti leggo come un libro aperto. Ce l'hai scritto a grandi lettere in faccia
che vuoi passare il resto della tua vita con Tenten accanto, ed è inutile
continuare a mentire a te stesso. Credimi, perdi del tempo inutilmente."-
lo rimproverò Daiyu, sempre più severamente.
-"Come fai ad esserne così convinto?"- domandò Neji,
arrendendosi con un sospiro.
-"Beh, perché altrimenti... non saresti stato così geloso
di Tenten, non credi?"- concluse con un sorrisino divertito.
-"Ehi allora Daiyu, si parte o
no?!"- esclamò Kai, piombando improvvisamente
fra i due.
-"Sì, stavo aspettando solo te!"- lo rimproverò il
compagno. -"Bene, Neji... buona fortuna. Rendi Tenten la donna più felice
del mondo."- affermò Daiyu, prima di sparire
velocemente nelle tenebre insieme al fedele amico.
Neji non fece nulla, si limitò a seguire i loro movimenti
finché non furono più visibili. Infine sospirò, portando gli occhi alla
brillante luna in cielo.
“““
Tenten tirò fuori le chiavi di casa, con sguardo basso e
rassegnato. Era stata una lunga nottata quella.
Sobbalzò non appena si ritrovò Neji appoggiato alla sua porta.
-"Ne-Neji... che ci fai tu qui,
a quest'ora di notte?!"- si sorprese Tenten, guardandolo perplessa.
-"E tu, dov'eri andata?"- chiese lo Hyuga, perplesso.
Tenten abbassò lo sguardo, sospirando rassegnata.
-"Sono stata da Akira a
riportarle la camicia di Daiyu e a scusarmi per il
mio comportamento... anzi, credo di dover delle scuse pure a te."- asserì
Tenten, sollevando lo sguardo verso di lui, con occhi lucidi.
Quella visione fece sussultare Neji, che deglutì, imbarazzato
per la prima volta in vita sua, anche se cercava di non darlo a vedere.
-"No, Tenten... sono io che ti devo delle scuse..."-
sospirò lo Hyuga.
-"No, sono stata io a sbagliare intrattenendo una
relazione con Daiyu... l'ho fatto solo perché mi
sentivo molto... sola... che motivo stupido vero?"- chiese la ragazza,
sforzando un sorrisino malinconico.
-"No, Tenten, non è un motivo stupido... tutti soffrono a
causa della solitudine."- sospirò Neji, assottigliando il suo sguardo su
di lei, lasciando trapelare un po' di tristezza.
Afferrando al volo quel barlume malinconico, Tenten sussultò,
perplessa.
-"Che... che succede Neji?"- gli chiese
immediatamente.
Il ragazzo sorrise vagamente, incredulo: non gli poteva
nascondere veramente niente.
-"Lui se n'è andato, Tenten."- asserì con voce
fredda e diretta, studiando il cambiamento dell'espressione della compagna.
Tenten non rispose, si limitò ad abbassare il volto mentre gli
occhi le si riempivano di lacrime.
-"Ma... ma come... così, senza dire niente... perché...
senza nemmeno salutarmi..."- singhiozzò lei, tristemente.
-"Perché sapeva che sarebbe andato tutto bene, che non
saresti stata più sola, Tenten..."- le spiegò Neji, appoggiandole una mano
sulla spalla.
-"Ma... come... non è vero... perché...?"- cercò di
chiedere, confusa.
-"Perché adesso siamo noi, e non sei solo
tu..."- sospirò Neji, arrossendo lievemente.
Improvvisamente, il pianto di Tenten si arrestò, come
paralizzato dalle parole del compagno.
-"Co... cosa?!"- rimase allibita la ragazza.
-"Sposami, Tenten."- propose Neji a bruciapelo, senza
pensarci troppo.
La ragazza arrossì di botto, fissando il jonin
del tutto interdetta.
-"C... COSA?!"- trasalì, sorpresa come non mai.
-"Non subito, è ovvio!"- cercò di spiegarle Neji,
arrossendo a sua volta -"Quando... quando vorrai... più avanti... io
vorrei... vorrei che tu diventassi... sì, insomma, hai capito!"- concluse
il ragazzo, mettendo il broncio e cercando di acquistare un'espressione il più
fredda possibile.
-"Oh... Neji!"- sospirò Tenten, buttandosi fra le
braccia del ragazzo che ricambiò l'abbraccio, stringedola
più forte che poteva.
"...matrimonio, figli... con Tenten... benedetta
gelosia!!!" pensò fra sé e sé Neji, ghignando soddisfatto.
-The End-
Grazie a tutti coloro che hanno
recensito fino a qui e a tutti i numerosi preferiti! Me commossa! ç.ç
Grazie speciale a hinata21, Kikichan, Nejisfan 94, annasukasuperfan, Andreatorinista,
diana88, ryanforever, BrideoftheWind,
videl the best, nicichan, rinoa81
e Sasuke Girl per le recensioni!
Un bacione, Sakurina
…eh eh eh…
Le mie long-fic
non finiranno mai!