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Autore: __DearHeart__    14/03/2014    3 recensioni
E il mondo non gli sembra più lo stesso.
Poi però capisce che non è buio, è solo troppa luce.
E' troppo vicino al sole, ed è accecato.
Non vede, cerca di coprirsi, ma il bagliore è troppo intenso.
E cerca Zayn, in quella luce.
Gli afferra la mano, come se da quella presa dipendesse tutta la sua vita, e si solleva.
Torna a vedere, non più succube del sole, al sicuro nelle proprie tenebre.
E Zayn guarda Liam, pensa che lo vuole salvare, tenere con sé, al sicuro, tra le sue braccia, anche per tutta la vita.
Ma non può farlo, non lo farà, perché Liam parte.
 
[Ziam]
Genere: Angst, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E addii che profumano di per sempre.














 
Addio alle tende color crema un po' impolverate.
Addio alla parete della cucina con un foro dovuto al quadro che prima vi era appeso.
Addio allo specchio del bagno, sempre pieno d'impronte di polpastrelli e inclinato verso sinistra.
Addio alle foto nell'angolo della sua camera, incorniciate e gelosamente custodite.
Addio alla pianta grassa nell'ingresso, raramente annaffiata.
Addio alla porta della seconda camera inutilizzata che scricchiola e che Liam si continua sempre a ripetere di dover aggiustare, senza poi farlo davvero.
Addio al balcone dall'odore costante ed opprimente di sigaretta, nonostante lui non fumi.
Quella giornata è un continuo addio.
Addio perfino alla spazzatura che si dimentica sempre di buttare.
Addio anche al letto senza una stecca, e all'armadio pieno di tarme.
Poi un passo, un rumore di passi come lo scorrere di un torrente.
E una mano, sì, una mano, quella mano a stringergli il braccio.
Poi si volta, Liam, e lo vede.
Lo guarda negli occhi e lo vede davvero, in quelle iridi marroni come la terra bagnata, come il cioccolato che gli piace tanto.
Occhi che gli sorridono un po' tristi, ma sorridono sempre, perché Zayn è sempre felice quando è con Liam.
Poi anche quelli del castano gli sorridono, incurvando le ciglia folte.
E un sorriso vero, poi, sulle labbra di entrambi, con i denti bianchi a scintillare.
L'odore di addio nelle narici, a cantare nelle vene, a squarciagola, a pizzicare sulla pelle.
E quel senso di gioia mista a dolore, come un velo sottile che li ricopre.
Un bacio, poi.
Non sulle labbra, no. Un bacio sulla fronte, lasciato da Zayn, e Liam sospira, perché chiude gli occhi e si crogiola in quell'abbraccio.
E Zayn lo stringe, sì, lo sente contro il suo petto; forte, lo tiene stretto, non lo lascia.
E non lo lascerebbe mai, neppure se deve partire.
Ma Liam parte, e deve partire.
E sta per farlo, sta per lasciarlo.
E allora lo stringe per un altro po', lasciandolo andare solo dopo un paio di minuti.
E stavolta lo bacia.
Sulla bocca, con la propria.
Con quelle labbra che Liam vuole baciare e poi fuggire, lontano, sentendone il sapore, sfiorando le proprie con la punta delle dita per cercarle, e poi bramarle, ancora e ancora, e tornare indietro di corsa, per baciarle ancora.
E poi i respiri, che si fondo, che respirano l'anima dell'altro.
Con le braccia che si stringono, le mani che si sfiorano, i cuori che palpitano nei petti al ritmo del cinguettare degli uccellini nel cielo.
Poi si staccano, solo perché costretti a farlo.
E Liam non vuole partire, mentre guarda Zayn negli occhi.
Non lo vuole lasciare, pensa, ma deve.
E allora fa un passo indietro, come se stesse cadendo in un burrone, perché poi precipita, giù, sempre più in fondo, e non respira, non vede la luce, perde la cognizione di tutto.
E il mondo non gli sembra più lo stesso.
Poi però capisce che non è buio, è solo troppa luce.
E' troppo vicino al sole, ed è accecato.
Non vede, cerca di coprirsi, ma il bagliore è troppo intenso.
E cerca Zayn, in quella luce.
Gli afferra la mano, come se da quella presa dipendesse tutta la sua vita, e si solleva.
Torna a vedere, non più succube del sole, al sicuro nelle proprie tenebre.
E Zayn guarda Liam, pensa che lo vuole salvare, tenere con sé, al sicuro, tra le sue braccia, anche per tutta la vita.
Ma non può farlo, non lo farà, perché Liam parte.
Liam sta dicendo addio a tutto.
Addio alle labbra di Zayn, sempre soffici ed accoglienti.
Addio ai capelli corvini sollevati in un morbido ciuffo.
Addio agli occhi sorridenti, con le sopracciglia folte.
Addio anche alle mani di Zayn, che in quel momento lo afferrano e non lo lasciano sprofondare.
E Liam lo ringrazia silenziosamente, poi lo vuole baciare, ma non lo fa, perché sa che farebbe male abituarsi a quel contatto, dal momento che da quel giorno in poi non lo sentirà più.
Allora non lo fa, non lo bacia, stenta addirittura a guardarlo, perché gli mancherà anche solo vedere il suo viso squadrato, perfetto, il suo viso da toccare, delineare con la punta delle dita.
La dita di Zayn si perdono tra i capelli di Liam; scavano, scavano a fondo.
Vogliono imprimersi nella sua testa, nel suo cuore, nella sua anima.
Vogliono lasciare il segno ovunque; perché Liam non lo dimentichi, perché gli altri sappiano che è solo suo.
E allora gli solletica il collo con le labbra, sì, quella sensazione piacevole che quasi fa stringere il cuore di Liam.
Il castano si lascia toccare, esplorare per un'ultima volta, anche se non vuole, perché poi lo vorrà per sempre e farà male.
Male non averlo, desiderarlo e no, non poterlo neppure sfiorare.
Lasciato annegare tra quei ricordi, succube di una tempesta, Zayn che lo trascina dentro quel mare di cui ha paura, che non vuole affrontare.
Lui lo supplica, lasciami andare, grida.
Glielo sussurra contro l'orecchio, di non fargli quello, di non lasciarlo affogare tra il dolore, che non vuole soffrire per amore, a causa della distanza.
Perché poi Liam parte, e Zayn lo sa.
Liam parte e non lo vedrà più, ma gli mancherà, sì, certo, gli mancherà come l'ossigeno sul fondo del mare.
E torniamo in quel mare, in tempesta, dove fa terrore sguazzare, in quelle acque nere, torbide e profonde, piene di segreti, di mostri, demoni e ombre della notte.
Gli lascia una scia di baci sul collo robusto di Liam, mentre lo stringe a sé con impeto.
Non dimenticarmi, gli sussurra sulla pelle, facendolo fremere; un sussulto, poi un altro quando Zayn passa la lingua sulla vena pulsante del collo.
E Liam non risponde, perché sa che non potrà dimenticarlo neanche se lo vorrà con tutto se stesso.
Ti amo, gli dice ancora il moro, e Liam sente una fitta al centro del petto.
Un dolore, una pugnalata, tutto in una volta sola.
E fa male, fa così tanto male che vorrebbe piangere, che sente gli occhi pizzicargli e la gola bruciargli, i polmoni a fuoco, le mani a tremare.
E poi scoppia, si accascia contro la spalla di Zayn, e piange.
Lacrime salate, calde, terribili, che gli solcano le guance, lo segnano a vita.
E Zayn non le asciuga quelle lacrime, perché non può, mentre piange anche lui, sulla spalla di Liam, però non si fa vedere.
Non vuole che Liam se ne accorga, quindi soffre in silenzio, singhiozza senza far rumore.
Gocce silenziose che gli rigano le guance, seguono il loro percorso e poi inumidiscono la t-shirt del castano.
Mani a stringere, dita ad aumentare la presa, sì, per sentirsi ancora vicini, come sempre, come si sta in una notte fredda d'inverno dentro lo stesso letto, minuscolo.
Poi il vento a sferzare, un suono acuto, l'annuncio che l'aereo sta per partire.
E un altro colpo al cuore; senza ritorno.
Sono separati, lacerati in due metà, destinate a non stare insieme anche se affini, l'una in grado di completare l'altra.
Non si vogliono lasciare, non vogliono farlo.
Quindi piangono.
No, non lasciarmi.
Mi dispiace tanto.
Ti prego, resta.
Vorrei poterlo fare.
Resta.
Addio, Zayn.
Si separano, le lacrime ancora ad inumidirgli i volti, le mani sudate, la valigia pronta, l'aereo in procinto di decollare.
E Liam si volta, non guarda Zayn mentre corre via.
E Zayn lo chiama, ma lui non si volta; corre, corre veloce, anche troppo, sente le ginocchia cedergli, le gambe protestare, poi rallenta, perché è abbastanza lontano.
Zayn lo fissa, inerme, mentre piano piano diventa un puntino indefinito.
E Liam sale sull'aereo, sale e sa che non tornerà più.
Zayn lo vede salire, sente il cuore spezzarsi, disintegrarsi come un bicchiere di cristallo, e sente ogni piccola scheggia conficcarglisi nella carne, bruciare, ferirlo ancora di più.
E no, non vuole lasciarlo andare, ma deve.
Quindi lo vede, mentre Liam gli dà le spalle e continua a non voltarsi, ignorando i suoi continui richiami.
Poi l'aereo parte, e Zayn si accascia al suolo e continua a sussurrare il suo nome.
Lo sussurra al vento, al nulla, al cielo che non lo abbraccia abbastanza stretto, quello stesso cielo che da oggi in poi sarà più vuoto, senza Liam a dormirci sotto.
Quindi addio anche a Zayn, l'amore della sua vita, l'uomo che lo ha reso migliore, forte e lo ha fatto sentire amato.
Addio a lui, che lo baciava con l'anima.
E mentre ripensa ai suoi occhi, Liam fissa fuori dal finestrino e sussurra addii che profumano di per sempre.

















NOTA DELL'AUTRICE:
Ehm... ciao!
Allora, parto col dire che non so neppure perché sto pubblicando questa OS.
Mi annnoiavo, avevo voglia di scrivere, avevo appena visto un video Ziam... insomma, capitemi!
Beh, non so cosa dire riguardo alle cianfrusaglie ammassate qua dentro, senza alcun nesso logico. Sono solo parole, senza senso, venute fuori da sole, come se fossero dotate di vita propria.
Insomma, questa OS potete considerarla un mio passatempo, lol.
Baci xx

 
  
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