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Autore: tre 88    15/03/2014    2 recensioni
Erano passati due anni dalla fine della guerra a Marineford ed Ace era stato salvato dai suoi compagni.
Dopo due anni passati in tranquillità, un'ombra aveva preso di mira la seconda flotta, un'ombra legata al passato di Ace.
***
Ace si fermò di colpo, era scioccato da ciò che stava vedendo.
La vide cadere nella voragine senza fondo, urlando con tutto il fiato che aveva in corpo:
-Te la farò pagare, Ace!-
poi la voragine si richiuse e lei scomparve nel nulla…

***
Buona Lettura ^^
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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10° CAPITOLO:

 
 
Era da qualche minuto che Ace e Kita si stavano affrontando in quel cerchio di fuoco, la ragazza era intenzionata sconfiggere il suo ex capitano ottenendo così la sua vendetta mentre Pugno di Fuoco, non faceva altro che schivare i suoi attacchi usando il fuoco come scudo per tenerla lontana:

-“Se andiamo avanti così, si farà notte.”-

non voleva combattere ma lei non voleva ascoltarlo.

Ad un certo punto, Kita stufa di quella situazione di stallo dove nessuno dei due riusciva ad ottenere ciò che voleva, iniziò ad usare il suo potere; le voragini inghiottirono il cerchio di fuoco e le altre fiamme ed Ace per poco non rischiò di cadere in una di esse ma grazie al suo potere era riuscito a salvarsi:

-Prima di farmi fuori, potresti dirmi almeno come ti sei salvata?-

Kita per tutta risposta aumentò il numero di voragini e una volta messo alle strette lo colpì con la spada, Ace trasformò il braccio in fuoco e la spada lo attraversò senza ferirlo:

-“Kita lo dovrebbe sapere benissimo che con me le armi non funzionano. Non capisco le sue intenzioni, se usa l’Haki potrebbe mettermi in difficoltà, forse non lo usa perché sa che lo posso usare anche io.”-

Kita ritentò di attaccarlo come prima ma il risultato non cambiò:

-Mi chiedi come mi sono salvata? E ha te, che importa?-

il suo tono di voce era freddo come il ghiaccio:

-E’ solo colpa tua se ho rischiato la vita.-

Ace non aveva bisogno di sentirselo dire, lo sapeva benissimo che ciò che era successo a Kita era solo colpa sua, ogni volta che ripensava a quel giorno si sentiva in colpa:

-So di aver sbagliato. Dovevo darti retta e passare oltre a quell’isola. Mi dispiace.-

Kita si arrabbiò e lo attaccò nuovamente ma come prima, il fuoco fermò di nuovo la spada:

-Mi chiedi scusa!? E a cosa mi servono le tue scuse!?-

Pugno di Fuoco fece qualche passo indietro per allontanarsi da lei, non voleva fargli del male ma se lei continuava ad avvicinarsi, rischiava di venire bruciata dalle fiamme:

-Non ti chiedo di perdonarmi. Puoi odiarmi ma almeno prima spiegami quali sono le tue vere intenzioni.-

Ace lo aveva capito che c’era qualcosa che non andava, Kita non stava combattendo come al solito, l’Haki continuava ad ostinarsi a non usarlo e le voragini si aprivano troppo lontano da dove si trovava lui, sembrava che nemmeno lei sapesse ciò che stava facendo, continuava ad attaccarlo con la spada spinta dalla rabbia e non era da lei, mai si era fatta trasportare dai sentimenti, ogni volta che combatteva manteneva sempre la calma e il sangue freddo ma sta volta non era così, non sembrava nemmeno lei.

Dopo l’ennesimo attacco di Kita, Ace gli prese la spada e la gettò lontano da lei, ora che era disarmata sembrava aver ritrovato la calma:

-Voglio solo fartela pagare per ciò che è successo.-

Ace era contento di vederla tranquilla anche se sapeva che era molto più pericolosa quando non era accecata dalla rabbia:

-Ascoltami, è vero che ogni volta che avevi un brutto presentimento, succedeva sempre qualcosa ma io ho sempre avuto fiducia in tutti voi, ero certo che anche quella volta ce la saremmo cavata ma mi sbagliavo.-

vedendo che la ragazza non sembrava intenzionata a dire nulla, proseguì:

-Se solo avessi immaginato ciò che sarebbe accaduto, avrei evitato quell’isola. Te l’ho detto anche prima. Ora spiegami come hai fatto a salvarti, dopo sei libera di farmi fuori, se è ciò che vuoi.-

Kita vide negli occhi di Ace la semplice sincerità, era davvero dispiaciuto per ciò che era accaduto e conoscendolo era più che certa che lui si sentisse in colpa ogni volta che ci ripensava.

Nei suoi occhi vide che era davvero intenzionata a farsi sconfiggere da lei dopo aver avuto la sua risposta; in quegli anni in cui era determinata a vendicarsi di lui, Kita si era dimenticata di una cosa importante, si era fida di Ace proprio perché in lui aveva notato quanto fosse determinato a proteggere le persone a lui care.

Capì solo in quel momento che se solo avesse fatto in tempo, lui non l’avrebbe mai lasciata cadere in quella voragine, Ace non l’avrebbe mai abbandonata ed era certa che lui aveva cercato un modo per ritrovarla prima di cedere alla realtà e accettare che era scomparsa, infondo anche lei aveva creduto che fosse la fine.

Kita capì ciò che realmente voleva, desiderava fidarsi ancora della prima persona che si era davvero fidata di lei, prima di Ace nessuno si era fidato di lei, lui era stato il primo ad aver creduto in lei e di cui si era davvero fidata; decise di raccontargli ciò che era accaduto quel giorno perché era giusto che lo sapesse:

-“Sono stata una stupida. Ace non merita il mio odio, è una brava persona. Spero che possa perdonarmi per ciò che ho fatto.”-

fece un respiro profondo e si calmò del tutto:

-Vuoi sapere come mi sono salvata? E’ semplice, mi ha aiutata un pescatore che mi ha trovato svenuta sulla spiaggia, al mio risveglio mi sono ritrovata in casa sua.-

Ace lo aveva intuito che qualcuno l’aveva aiutata, prima di cadere nella voragine gli avevano sparato ed era scontato pensare che qualcuno si fosse occupato della sua ferita:

-Non è questo che voglio sapere. Come hai fatto, ad uscire dalla voragine?-

Kita sorrise:

-Quando sono caduta nella voragine e ho visto che si stava richiudendo, ho creduto che fosse la fine.-

aspettò che Ace dicesse qualcosa ma dato che stranamente se ne stava in silenzio, prosegui rispondendo alla sua domanda:

-Dopo essere completamente guarita, ho provato a usare i miei poteri ed ho scoperto che posso sfruttare le voragini per spostarmi.-

vedendolo confuso decise di essere più chiara:

-Posso entrare nelle voragini che creo aprendone altre dove voglio e questo mi permette di spostarmi da un’isola all’altra, a patto che sia vicino a dove mi trovo in quel momento.-

Ace sembrò aver capito:

-Ecco come hai fatto a sparire quella volta che mi hai lasciato il messaggio e anche, l’altra volta quando ti ho riconosciuta.-

Kita annuì:

-Bene, ora che hai avuta la risposta che volevi, ti chiedo scusa per tutto ciò che ho fatto. Addio.-

fece per andarsene ma Ace la fermò:

-Perché non vieni con me alla “Moby Dick”? Sono certo che il babbo ti accoglierà nella ciurma e gli altri saranno contenti di rivederti.-

Kita non si stupì di quella richiesta, aveva imparato a conoscere molto bene Ace nel tempo che avevano passato insieme e se lo aspettava che gli chiedeva una cosa simile ma non poteva accettare:

-Dopo che ho ferito gli altri, non credo che sia il caso di tornare con voi.-

Pugno di Fuoco sorrise:

-Gli altri molto probabilmente hanno capito il perché lo hai fatto e poi, non li hai feriti gravemente.-

la ragazza ci pensò su, infondo non ci perdeva nulla ad andare con lui, poteva avere l’occasione di scusarsi con i suoi ex compagni e poi aveva bisogno di stare con loro, era stufa di restare da sola:

-D’accordo, vengo con te.-

Ace sorrise felice, sperava che alla fine Kita tornasse con loro.

Prese il lumacofano e contattò Marco per farsi dire dove si trovavano e dopo aver saputo che rotta seguire, i due ragazzi salparono per tornare a casa, quella casa dove anche Kita poteva sentirsi accettata.

 

 
***

 
Dopo giorni di viaggio, Kita ed Ace arrivarono alla “Moby Dick”.

Saliti a bordo, gli ex pirati di “Picche” stritolarono Kita in un forte abbraccio felice di vedere che si era salvata, lei si scusò con loro soprattutto con chi aveva ferito ma loro non avevano bisogno delle sue scuse, Ace era tornato a casa senza cacciarsi nei guai e aveva ritrovato Kita, per loro questo bastava e non volevano altro.

Ace si era beccato una lavata di testa da Vista e Jaws per essere partito nonostante il babbo gli aveva detto di non farlo.

Barbabianca accolse Kita nella ciurma felice che la sua famiglia si era allargata e dopo che Ace aveva raccontato ciò che era successo in quelle settimane, diedero inizio ad una grande festa, festeggiavano il fatto che Ace non si era fatto ammazzare e festeggiarono l’arrivo di una nuova compagna.

Kita quel giorno si rese conto di aver fatto bene a non aver mai perso la fiducia di Ace, grazie a lui aveva trovato una casa e una famiglia che l’aveva accettata.

 

 
Fine
 
 



Ciao, eccomi qui.

La storia si è conclusa, spero che questo ultimo capitolo vi sia piaciuto. ^O^

Ringrazio chi ha letto e recensito questa storia:Okami D Anima, Eirlys_chan, horsepassionforever e Sugar_Ginger e chi ha solamente letto, grazie. =)

A presto, ciao.

 
  
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