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Autore: BieberinBieber    15/03/2014    1 recensioni
Delilah non era nessuno a scuola, e lei era pronta per un grande cambiamento.
Lei era stufa dei suoi occhiali e del suo apparecchio.
Non solo il suo modo di apparire cambiò, ma il modo in cui tutti la guardarono, sopratutto il suo bullo Justin Bieber.
«Hai detto che non ti sarebbe mai piaciuta una ragazza come me. Come puoi odiarmi per quattro anni e poi improvvisamente inizio a piacerti?»
«Sometime the things change, baby.»
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chaz, Justin Bieber, Pattie Malette, Ryan Butler
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Chapter Three.

                                             "I don’t want you to see him outside school activities.” 


    
                                                                       Justin Bieber


Dopo l'allenamento, mi cambiai con dei della tuta grigi che si afflosciavano un pò sotto la mia vita, un maglietta bianca con lo scollo a V, una collana d'oro, con un capellino, e delle Supra bianche. Uscii dalla macchina che avevo parcheggiato nel vialetto della casa di Delilah. Mi incamminai sul piccolo marciapiede e corsi per le scalette che portavano alla porta di casa. Bussai alla porta, e infilai le mani nei pantaloni.

"Come posso aiutarla?" Un uomo alto, stava in piedi accanto alla porta, con le sopracciglia alzate verso di me.


"S-Sto cercando Delilah Carter, signore." Dissi nervosamente. Indovino che sia suo padre. Wow, sembra molto formale, e estremamente severo.


"Posso chiederti chi sei?" Chiese.


"Justin Bieber, signore. Sono un compagno di classe di Delilah." Risposi con un piccolo sorriso. Dovevo comportarmi amichevolmente. Tesi la mano che lui strinse malvolentieri, osservandomi attentamente. Non credo che accetti i miei pantaloni della tuta estremamente bassi.


"Tu sei nella commedia?" Chiese sorpreso.


"Sì, signore." Risposi e annuii.


"Papà". Delilah scivolò fuori dalla porta, stava bene con i pantaloni della tuta, e con il top nero che scropiva un pò la sua pancia, dove le sue osse iliache* spuntavano fuori. I suoi lughi capelli ondulati che raggiungevano la sua vita e i suoi vecchi occhiali neri. Perché indossava gli occhiali? Pensavo che se ne fosse sbarazzata. Il signor Carter si chinò vicino al suo orecchio, gli mormorò qualcosa e lei annuì. "Tornerò subito." Borbotta prima di camminare in casa e correre al piano di sopra.


Il signor Carter si scostò dalla porta, ed entrai. Guardai attentamente una foto di Dalilah di quando era più piccola. Era estremamente adorabile. "Era adorabile qui." Dissi a Mr.Carter mentre tenevo la cornice in mano.


"So che tipo di ragazzo sei, e di solito non permetto che ragazzi come te girarono intorno a mia figlia. Ma poiché questo è correlato con la scuola ho intenzione di permetterlo. Dopo questo, voglio che tu mantenga la distanza da casa mia e mia figlia." Mi fissò impassibile, i suoi occhi diventarono scuri e mi fissò. Rimisi la cornice sullo scaffale e poi spuntò Delilah con indosso una maglietta rosa che non mostrava più molta pelle. Indovino che suo padre le ha detto di cambiarsi.

"Mi sono persa qualcosa?" Chiese dolcemente. Suo padre uscì dalla stanza e si diresse verso il suo ufficio.


"Lui tende ad allontanare tutti i ragazzi." Mormorò. "Seguimi". Annuii e la seguii al piano di sopra. Mi portò in una grande sala aperta, piena di libri e scaffali. Aveva due divani e delle poltrone a sacchi a forma di fagiolo sul pavimento di moquette. Mi porse un'altra copia della sceneggiatura mentre lei teneva in mano il suo. Si sedette sul divano e mi sedetti accanto a lei.


"Tuo padre sembra davvero-"


"Spaventoso? Lo so. Lui si comporta così quando un ragazzo si avvicina a me. E' stato così fin dal mio primo cuore spezzato in prima superiore, Jake Millers." Disse.


Ridacchiai scuotendo la testa. "The Nose Picker?" Wow hai fatto una buona scelta, no?" Lei alzò gli occhi alla mia stupida battuta.


"Beh, questo "nose picker" era un imbroglione. Mi ha tradito con Trixie, e da allora papà è sempre stato severo quando si tratta di ragazzi. Spaventa la maggior parte dei ragazzi e loro vanno via." Spiegò.


"Lui non mi spaventa, mio ​​padre è peggio." Dissi, e  mi fissò per qualche istante mentre guardavo la sua sceneggiatura.


"Prima scena, qui viene introdotta la ragazza. Alexandra Sullivan, che sono io. Tu non ci sei ancora nella scena. Quindi, in caso non lo sai, è uno di quelle commedie simili a Cenerentola. Sono sicuro che conosci Cenerentola, giusto?" Chiese.


"Sì, quella ragazza con la mela e che dorme." Ridacchiò e scosse la testa.


"No tu stai parlando di Biancaneve o della Bella Addormenta. Cenerentola è quella con il vestito blu che perde la scarpa di vetro e il principe viene a cercarla." Spiegò. "Comunque, arriviamo nella scena in cui ci sei tu." Sfogliò la sceneggiatura in cerca delle mie battute. "Ah va bene. Ecco. Comincia ad essere sconvolto come inizi a ballare con più persone. Tutto quello che vuoi fare è trovare quella ragazza, e finora non l'hai trovata."


Annuii e lessi la mia prima battuta nella mia testa. "Non posso credere che non l'ho trovata." Dissi ad alta voce.


"Lo stai facendo apposta?" Domandò.


"Che cosa apposta?" Aggrottai le sopracciglia. Lei sollevò le sopracciglia e incrociò le braccia come per dire "non fare il finto tonto con me". 


"Dì le tue battute con più emozioni. Hai bisogno di suonare turbato non annoiato."


"Guarda, io non sono davvero un bravo attore quindi va bene così, possiamo passare alla riga successiva." Sventolai la mano e continuai a leggere la riga successiva.


"No. Devi ripetere e dirlo con più emozione. Devi prendere questa cosa seriamente o io non ti aiuterò più. Quindi, se stai solo giocando, e non lo prendi sul serio, allora puoi andartene. Non spreco il mio tempo, Justin." Disse mentre mi fissava negli occhi.


"Bene, allora me ne vado. Che cosa stavo pensando? Non ho bisogno del tuo aiuto." Scattai e mi alzai dal divano, lanciando la sceneggiatura sul pavimento.


"Bene, sapevo che non lo avresti preso sul serio. Sei patetico. Stai sprecando il mio tempo. Potrei essere-"


"Che cosa? Leggere uno stupido libro? Disegnare alcune immagini stupide? Leggere le lezioni in anticipo? Sai cosa. Tu sei una fottuta nerd." Alzai la voce.


"E non hai rispetto. Hai dimenticato che sei a casa mia? Dove sono le buone maniere? Oh mio male, ho dimenticato non hai nulla perché sei Justin Bieber. Solo perché sei il quarterback della squadra di football, pensi che sei bravo. Sei così presuntuoso quando si tratta di sport, ma quando si tratta di scuola e studio lo fai fare ad altre persone, perché non lo puoi fare da solo. Non puoi fare mai da solo!" Gettò la sua sceneggiatura sul pavimento. Il suo petto si muoveva su e giù rapidamente, lei era arrabbiata con me. Non l'ho mai vista così arrabbiata prima.


"Ho cercato di aiutarti, ma ha funzionato nemmeno. Non riesco nemmeno a spendere tre secondi con te senza che mi insulti o sei scortese. Sei come un bambino, lo sai?" Spinse le sue sopracciglia insieme per la rabbia.


"Non è stato un grosso affare. Ho detto le mie battute perfettamente bene, sei tu che sei drammatica." Beffeggiò e incrociò le braccia.


"Io? Drammatica? Non sarai suonata così drammatica se tu non suoneresti come se fossi un cavallo morente. So che non ti interessa, ma tu hai chiesto il mio aiuto. Non so qual è il tuo problema. "Disse, alzando gli occhi verso di me. Odio quando le persone alzano gli occhi verso di me. Mi fanno incazzare.


"Guarda i tuoi dannati occhi. E il mio fottuto problema sei tu. Tu sei il mio fottuto problema. Come sempre pensi di essere migliore di me solo perché sei intelligente. Ora pensi di poter fare la dura con me e ti comporti in questo modo solo perché improvvisamente sei cambiata? Io non la penso così, cazzo." Dissi tra i denti stretti. Strinsi la mascella mentre guardai i suoi occhi che ruotarono, di nuovo. L'ha fatto apposta.


"Io sono il tuo problema? Oh per favore Justin. Non ti ho mai fatto nulla di male. Tu sei quello che mi ha preso costantemente in giro dalla seconda media. Io non ti ho mai fatto niente, ma-"


"Questo è quello che pensi. Pensi che non hai fatto niente per me, ma tu hai fatto. Hai fatto qualcosa che mi ha fatto incazzare, ma tu sei stata così fottutamente all'oscuro fino a questo giorno. E pensare che sei uno studente modello." Ridacchiai scuotendo la testa.


"Oh, Justin. Caspita, mi dispiace. Mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto." Disse con sarcasmo ogni parola che pronunciava.


"Chiudi quella cazzo di bocca. Non lasciare che questo piccolo cambiamento ti arrivi alla testa, se pensi che i ragazzi pensano che tu sei sexy, in realtà ti stai fottutamente sbagliando perché ora sei facile per loro. Ma io non sono sorpreso, sapevo che c'era un pò di puttanaggine dentro di te. Sei fottutamente-" Smisi di parlare quando la sua mano venne in contatto con la mia guancia destra facendo girare la mia testa verso sinistra.


"Vattene. Ora!" Urlò spingendomi verso la scala." Non avvicinarti mai più a me, e non pensare nemmeno di chiedere scusa così potrò aiutarti con le battute. Buona fortuna a fare questo da solo. Ti odio." Furono le sue ultime parole prima di precipitarsi nella sua stanza e sbattere la porta.


 Camminai al piano di sotto e vidi il Signor Carter seduto sul divano con una tazza in mano. "S-Signore mi dispiace, posso-"


 "Signor Bieber, penso che dovrebbe andare a casa. Ho bisogno di parlare con mia figlia." Mi tagliò fuori, e annuii.


Infilai le mani in tasca, tenendo la testa bassa mentre aprivo la porta. Come sono uscito dalla casa, ho girato la testa e vidi Delilah lì. Chiuse rapidamente la tenda, sospirai.

                                                                                                                                       
Delilah Carter




 
Lo vidi camminare verso la sua auto, e quando alzò gli occhi alla mia finestra rapidamente chiusi le tende. Credo che quello che ho fatto, e ho detto era un pò troppo. Ma non può fare a meno di scoppiare completamente sulla persona che ti ha trattato di merda per quattro anni e mezzo. Justin è un coglione, e penso che tutti noi siamo d'accordo su questo.


Ora continua a dire che gli ho fatto qualcosa in seconda media ed è per quel motivo che mi odia. Ma, come io so, non ho fatto nulla di male a Justin Bieber.


Quando sentii bussare alla mia porta, subito scattaii dai miei pensieri e mi sedetti sul letto. "Vieni papà." Mormorai.


"Vuoi dirmi che cosa è successo qui?" Chiese, alzando un sopracciglio. Ugh, naturalmente come potrei essere così stupido. Naturalmente ha sentito.


"Papà, era solo un argomento non importante. Hai sentito qualcosa?" Interrogai.


"No, ma ho sicuramente sentito dire "ti odio". Cosa sta succedendo? Che cosa ti ha fatto per dire ciò?" Si sedette accanto a me.


"Io e Justin non siamo migliore amici. Mi ha solamente chiesto aiuto, ed essendo il ragazzo immaturo che è, lui non l'ha preso sul serio, così sono scoppiata su di lui. Non ti preoccupare papà, non è niente." Volevo smettere di parlarne già. Più ci pensavo, più mi preoccupavo.


"Beh, questo ragazzo, Bieber, dimmi di lui." Cominciò.


"Ha bisogno di aiuto con le sue battute papà, questo è tutto." Risposi.


"Delilah, posso dire che questo ragazzo è incurante. Spericolato." Aggiunse.


"Papà possiamo non parlare di questo adesso? Per favore." Sospirai e strofinai il viso.


"Io non voglio che tu lo veda al di fuori delle attività scolastiche."


"Bene." Dissi.


"Mi dispiace, ma voglio solo tenerti lontano dai guai. Sarebbe stato più facile se tua madre fosse stata qui per aiutarvi a diventare una donna." Disse, la sua voce era un pò più dolce questa volta.


"Papà, sono diventato una donna senza la mamma, non solo una carina." Risposi.


"Vai a ripulire. Poi possiamo cenare." Annuii e lui mi lasciò un bacio sulla fronte prima di lasciare la stanza.








                                                             SPAZIO TRADUTTRICE: 


illiache* osse del bacino. 

Eccomi qui con il terzo capitolo! Scusatemi il ritardo, anche se credo che nessuno segua questa storia, lol. Mi piacerebbe avere qualche piccolo apprezzamento, ma nulla. Vi dispiacerebbe fammi capire di che ne pensate della storia? Se non piace nessuno credo proprio che comunicherò all'autrice che la storia non piace molto e non la tradurrò più.
Se qualcuno la segue invece, passerò a parlare del capitolo.

Da parte di chi state? Di Delilah o di Justin? 
Credete che Justin si farà perdonare, o no? 
Qual è questo motivo per cui Justin odia Delilah? 

Scoprirete tutto nei prossimi capitoli.

Ci vediamo, alla prossima! (Se ci sarà una prossima ;) ) 
  
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