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Autore: Fifilla995    15/03/2014    2 recensioni
Allora, mi era stato chiesto, dopo che alcupe persone hanno letto la mia One-Shot, di scrivere una long sui personaggi di Naminè e Draco, e così ho fatto.
Siamo agli sgoccioli della II guerra magica. Naminè, da tutti ormai creduta una mangiamorte, smaschera il fatto di non esserlo proprio quando Draco, nonostante Voldemort lo avesse solo usato, decide ancora di seguirlo. La famiglia Malfoy prende il suo atto come tradimento e, come tutti i Malfoy che si rispettano, i traditori devono sparire dalla loro vita, portando così a dividere anche Naminè e Draco.
Draco ha di fronte due scelte: o stare con lei o seguire la sua famiglia che è predisposta al peggio e Draco, per l'essere stato tradito e per l'orgoglio sceglie la sua famiglia. Nessuno dei due sa se si incontreranno di nuovo.
Una serie di peripezie accadono nella loro vita, alla fine della guerra, dopo la ricostruzione di Hogwarts i ragazzi riprendono con il loro ultimo anno di scuola, dove si incontrano nuovamente ma sono come estranei. Non si parlano più ed a nessuno dei due (apparentemente) importa qualcosa dell'altro. Beh, sta a voi scoprire come finirà.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Serpeverde
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da VII libro alternativo
Capitoli:
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Capitolo 1.

-Complimenti, Naminé. Tradire in questo modo la tua famiglia…non ti vergogni per quello che hai fatto?- urla Lucius mentre siamo tutti nel soggiorno di villa Malfoy.
Siamo qui da un'ora e la famiglia Malfoy è pronta a partire da un momento all'altro ma, questa volta, io non andrò con loro.

-Eri come una figlia per noi e io ti volevo bene come tale. Eri un gioiello e tu..- continua Lucius ma per la rabbia lascia la frase incompleta. Narcissa e Draco sono seduti sui divani di pelle del soggiorno, senza dire nemmeno una parola.

-Draco, vuoi dire tu qualcosa?-

-Perchè?- dice lui acido -Perchè lo hai fatto?- continua rivolgendosi a me.

-Per te- rispondo.

-Ah si? Per me? DAVVERO CREDEVI CHE IO VOLESSI QUESTO?- e mentre lo dice si alza dal divano e si avvicina a me, arrabbiato -TI HO DETTO COSE CHE NON HO MAI DETTO A NESSUNO. CREDEVO DI POTERMI FIDARE DI TE! CHE STESSI DALLA MIA PARTE! Eri come una sorella, l'unica amica, ma adesso basta!-

-Draco, ascoltami..- provo a dire mentre i miei occhi iniziano a pizzicare

-NO! Non voglio sapere più nulla- dice Draco e si allontana da me diretto al piano superiore ma io lo seguo. Lui deve ascoltarmi.
-Si ma…Fammi spiegare!- dico standogli dietro.

-Ho detto basta. E non mi seguire, non farlo più. Sono stanco anche di questo- risponde lui fermandosi per le scale. Io mi impongo in tutti i modi di non piangere, ma quando vedo Draco scendere nuovamente le scale senza nemmeno calcolarmi, mi lascio andare disperata.
Senza nemmeno un'ultima parola, sento il -Crack- della smaterializzazione. Sono rimasta sola.

“Non esiste cosa peggiore per un Malfoy, che tradire la propria famiglia”

Ho sentito pronunciare queste parole a Lucius durante il mio primo incontro con Voldemort, intorno all'immenso tavolo nero del soggiorno di questa casa. Almeno ora so che Draco non mi ha mai capito.
Diceva di me che era fortunato ad avermi come ombra, sempre pronta al suo ‘servizio’. Io, presa dalla sua dolcezza, ho dimenticato il particolare più importante: rimane un Malfoy. Questo ha un po' rovinato tutto.

Arrivata in camera sbatto la porta con violenza, come se qualcuno, nella villa ormai vuota, potesse sentirmi e capire il fatto che sono arrabbiata.

Ho sperato fino all'ultimo che un Malfoy preoccupato entrasse dalla porta per scusarsi di tutto ma, dopo un paio di minuti, quando mi rendo conto che quello che immagino non accadrà mai, urlo. Urlo come una disperata lasciando uscire tutta la rabbia. Mi sdraio nel letto e cinque minuti dopo mi addormento.
Poco dopo mi sveglio per colpa del mio gatto, Xion.

-Vox.- sussurro non appena prendo la mia bacchetta tra le mani. Una piccola sferetta azzurra passa dalla mia bacchetta alla gola di Xion e subito la voce calda e soffice del mio gatto, si propaga per tutta la stanza.
Ho scoperto questo incantesimo giusto qualche anno fa e lo uso in casi estremi, quando ho bisogno di parlare con qualcuno.

-Che farai ora?- dice Xion

-Non lo so. Penso che tornerò ad Hogwarts. Non so come ma voglio aiutare. E poi, il corpo di Harry è sparito…prima era proprio davanti a Voldemort e poi non c'era più. Deve voler dire qualcosa. Io devo tornare lì-

-Come la metti con Draco?-

-Tu lo vedi qui? No perché io non lo vedo. Pensavo che almeno lui prendesse le mie difese e invece mi ha aggredito e, senza aggiungere nulla se n’è andato. Io.. io credevo… Oh non lo so cosa credevo.. Mi ha lasciata sola- dico e nuove lacrime tornano a rigare il mio viso.

-Un Malfoy a tutti gli effetti.- continua Xion

-Avevi dubbi? Io ho tradito lui e tutto il resto della famiglia e loro, di conseguenza, si comportano come se non esistessi, solo come dei veri Malfoy fanno.- dico

-Non è troppo esagerato?.-

-Per un Malfoy? No. La prima volta che ho visto Voldemort, qui, in questa casa, dissero che non avrebbero più rivolto la parola ad una loro parente solo perché aveva scelto di sposarsi con un lupo mannaro. Quindi no, non è esagerato.- rispondo, e cade il silenzio.
-Parti adesso per Hogwarts?-

-Proprio così.-



DRACO’S POV.


“Quella piccola, stupida traditrice… ci ha fatto credere per tutto il tempo di stare dalla nostra parte e invece, tutto quello che scopriva lo usava a favore di quel Potter tradendo tutti... perfino me e la mia famiglia, che poi era anche la sua famiglia…” mentre do spazio a questi pensieri, torturo una pezza che ho tra le mani già combinata male di suo, fino a strapparla. Non riuscirò più a guardare Naminè in faccia. Non dopo questo…sempre che la riveda.

-Draco, perché non mangi nulla?-

-Non ne ho voglia.- rispondo acido. Come riescono loro a far finta di nulla?

-Lascialo stare, Narcissa. Evidentemente pensa ancora a quella traditrice-

Eccolo, mio padre apre bocca per qualsiasi cosa. Non rispondo nemmeno e salgo al piano superiore infilandomi nella prima stanza che trovo.
Dopo la smaterializzazione, ci siamo subito trovati davanti al cancello della casa di Bellatrix, un posto visto per la prima volta. Naminè non può seguirmi qui, per quanto ne so, è un posto sconosciuto anche a lei.
Una domanda mi ronza nella testa: Perchè?

Se davvero non voleva unirsi a noi perché il suo comportamento? Il suo promettere fedeltà? Perché mettersi contro i suoi amici? Perchè? E’ stata così convincente.Senza accorgermene inizio a lacrimare. Un Malfoy che piange come una femminuccia… questo rovina la mia immagine.

-Draco, scendi subito.- grida mio padre e non posso non ascoltarlo.

-Dimmi.-

-Non possiamo stare qui, dobbiamo andare via.-

-Perchè?-

-Dobbiamo andare via e basta.-

-Dove?-

-All'estero, dove non possono trovarci.-

-Ma perché nascondersi come conigli?-

-Basta con le domande.-
risponde secco Lucius e io non dico più nulla. E’ inutile continuare un dialogo così, non avrò le risposte che cerco.
Il mio pensiero si rivolge per un attimo a Naminè. Se la sarebbe cavata? Lo faccio sparire subito. Certo che se la sarebbe cavata, lei dopotutto appartiene ai buoni. E' sempre appartenuta a loro andando contro me.

Torno di sopra, in quella stanza dove mi ero precipitato con foga prima. E’ una stanza piccola e quadrata e l’unica luce proviene da una finestra rettangolare di fronte a me.
Vicino alla finestra c’è un letto a baldacchino dai colori verde-argento, i colori dei Serpeverde, ma è intatto, come se non venisse usato da parecchio. Il pavimento è in ossidiana mentre il muro è dipinto di nero con qualche disegno verde-argento fatto qua e là.
Noto alcune foto appese al muro e mi avvicino, preso dalla curiosità.

Le foto ritraggono, per la maggior parte, una ragazza che riconosco come la mia adorata zia Bellatrix. Tra quelle, una mi colpisce molto. Ritratte ci sono due ragazze, in un età che coincide con la fine della scuola e quelle due sono Bellatrix e mia madre.
“La stanza di Bellatrix.” sussurro poco dopo.


-Draco, aspettiamo te, muoviti!- urla sempre mio padre. Prima di scendere, cerco istintivamente la mia bacchetta per poi ricordarmi di “averla lasciata” nelle mani di Potter. Al posto della mia bacchetta trovo quella di mia madre.
Incavolato, scendo. I miei sono già pronti. Afferro le loro mani e via, ci smaterializziamo in un vicolo buio mai visto prima ma, appena usciamo, capisco subito il posto in cui ci troviamo: Russia.



NAMINE’ POV

Mi materializzo proprio nel cortile della scuola, dove però non c'è più nessuno. Presumo, dalle varie grida, che sono tutti all'interno della scuola, a combattere la loro ultima battaglia.
Nell'atrio della scuola non c'è persona che non combatte.

Ricordo che tutti si sono insediati nella Sala Grande e mentre mi dirigo lì, noto un Mangiamorte alle spalle di Luna, che troppo presa dalla battaglia con un altro di loro, non nota.

-Stupeficium.- urlo puntandogli la bacchetta e quello cade a terra, stordito. Luna e il Mangiamorte contro cui lotta, mi guardano.
-Naminè?-

-Non è il momento,Luna.. CRUCIO- un altro Mangiamorte cade a terra.
-Sappi solo che è un piacere rivederti.- sorrido e insieme andiamo nella Sala Grande, dove si sta svolgendo il duello tra Harry e Voldemort.

-Harry è vivo!- esclamo
-Già-

Parlano. Parlano di bacchette mentre girano in tondo. Inizio ad avere paura quando il nome di Draco spunta nella conversazione.
-Il proprietario della bacchetta era Draco Malfoy- dice Harry

-Allora finirò prima te e poi passerò a lui- ruggisce Voldemort. Io sbianco, ma resto convinta sul fatto che Harry lo sconfiggerà. Nel frattempo crucio un altro Mangiamorte che stava per attaccarci.

Gli altri, Ginny, George, Molly e Arthur incitano me e Luna ad avvicinarci e noi non ce lo facciamo ripetere.

Voldemort incrocia per un attimo il mio sguardo e si irrita ancora di più. Secondo lui, in questo momento, dovrei essere rinchiusa in qualche sotterraneo. Anche Harry incrocia il mio sguardo ma sorride e continua il discorso.

-Troppo tardi. L'ho già battuto io portandogli via questa...- dice agitando la bacchetta di biancospino tra le mani. In qualche modo quella bacchetta deve arrivare nelle mie mani.
Arrivate vicino la famiglia Weasley vedo Bellatrix morire sotto i miei occhi per mano di Molly. Guarda me poco prima di morire e grida “Sei solo una piccola traditrice”.
Quando abbasso lo sguardo, noto il corpo senza vita di Fred e per un attimo mi manca il respiro.
-CHI E' STATO?!- urlo.

-Bellatrix!.- risponde Ginny. Mi lascio prendere dalla rabbia. Fred e George erano per noi Grifondoro come una sorta di mascotte, quelli sempre pronti a rialzare il morale a tutti con le loro battute e con il loro fantastico senso dell'umorismo. Per un attimo non voglio crederci ma devo farmene una ragione. Probabilmente, se mi fossero rimaste ancora lacrime, avrei pianto.

Intanto il dialogo tra Harry e Voldemort continua. Harry ci rivolge per l'ultima volta lo sguardo ed è un attimo.Voldemort lo attacca con un Anatema che Uccide, ma ancora una volta accade qualcosa di straordinario. La bacchetta di Draco reagisce in maniera stupenda nelle mani di Harry e la maledizione senza perdono rimbalza contro lo stesso Signore Oscuro che muore davanti ai nostri occhi. Finalmente tutto è finito. Resto ferma accanto a Ginny e, quando Harry e il resto del gruppo si stringono in un abbraccio, mi sento strana. Inizia a mancarmi Draco. Comincio a camminare verso l'uscita di quella che una volta era la Sala Grande sentendomi un po' di troppo ma Luna mi si para davanti.

-Te ne vai? Di già?-

-No… in verità io.. sì, andavo via.-
Harry e gli altri a loro volta, mi guardano in modo strano.

-Ma sei appena arrivata.- continua Luna.

-Lo so però.. guardatevi.. siete così uniti tra di voi, tutti quanti... io sono di troppo. Ho commesso degli errori e non pretendo nulla, anzi…-

-Stai zitta.. Hai fatto più di quanto credi.. e poi, sei tornata.. Il resto non conta.- interviene Ginny.

-E poi sei sempre una Grifondoro. Una Grifondoro che ha avuto coraggio. Pensa, stare tutto il giorno al servizio di Voldemort e intanto, aiutarci come potevi.. Non tieni a mente questo?- continua Harry.
Sorrido. Avevo dimenticato quanto sono dolci e teneri tutti loro. Chiudiamo il discorso con un nuovo abbraccio collettivo.

-Ehm, Naminè… questa dovresti prenderla tu.- dice Harry porgendomi un oggettto.
-La…la bacchetta di Draco..- sussurro e nello stesso istante in cui la prendo in mano, un Mangiamorte varca la porta della Sala puntandoci contro la bacchetta, punta a me più che altro.
Luna sta per attaccare ma io sono più veloce.

-Crucio.- urlo ed il Mangiamorte vola all'indietro.

-Certo che non si arrendono mai eh?- dice Luna

-Devono farlo. Ora che Voldemort è morto, quelli che sono sopravvissuti scapperanno via se non vogliono finire ad Azkaban.- dico mentre guardo la bacchetta di Draco e nello stesso momento mi chiedo se i Malfoy sono fuggiti per non voler vivere più con me o perché non erano sicuri della vittoria di Voldemort.

-Lui dov'è?- chiede Harry riferendosi a Draco.

-Non lo so.. Sono andata via dalla scuola con loro e siamo andati alla villa. Hanno preso il mio atto come tradimento e si sono smaterializzati via. Draco non mi ha nemmeno fatto spiegare.. lui.. lui è scomparso..- dico lasciandomi andare, senza piangere. Non ne posso più di versare lacrime.

-Ma non importa, vuol dire che doveva finire così- continuo. Intanto ci raggiungono anche Ron e Hermione. Sono felicissima di vederli, li abbraccio e poi ritorniamo nella Stanza delle Necessità.
Siamo riuniti a cerchio a parlare del più e del meno, come succedeva una volta.
-Naminè, resti con noi?-

-Mi piacerebbe ma…no. Preferisco tornare a Villa Malfoy almeno fino a quando non mi sarò ripresa completamente da tutto ciò-

-Ti verremo a trovare allora.- parla Hermione
-Non dovreste ricostruire la scuola?-

-Ci penseranno i professori e il resto degli alunni maggiorenni.. E poi, non verremmo sempre, ogni tanto.-

-Continueremo il nostro ultimo anno?-


-Che domande…certo che sì. E' il più importante.- dice Neville.

-Non vedo l'ora. Ho proprio bisogno di dimenticare tutto ciò che è successo in questi ultimi due anni.-
-E' stato così terribile?.-
dice Luna

-No, terribile no, ma diciamo che abitare in una famiglia di Mangiamorte, fare finta di essere una di loro, stare sempre col fiato sul collo perché il tuo fidanzato ne combina sempre una nuova… beh, non è una gran cosa.-

-Siete stati insieme, alla fine, tu e Malfoy?.- dice Hermione.

-Si.. E' cominciato tutto dopo l'incidente nel bagno con Harry ed e' finito tutto oggi.- dico, poi cade il silenzio.
-Beh ragazzi, io vado... Ci vediamo presto, okay?- dico -Grazie di tutto.- continuo e poi, dopo aver incrociato i loro sguardi un’ultima volta, mi smaterializzo.

Arrivo proprio fuori il portone della villa e, quando entro, tutti i ricordi mi torturano. Mi abbandono per terra, con la schiena contro il portone e con le gambe tirate verso il petto. Sono distrutta.


Angolo me:
Buonasera passerotti.
Eccoci qui in questo primo capitolo.
Allora, prima di tutto voglio volgere i miei più sentiti ringraziamenti a Raya_Cap_Fee che ha avuto con me tanta pazienza, diventando la mia beta e mettendosi appresso a me, corregendo la storia.
Davvero, non avrei parole per ringraziarla, è speciale.
Per il resto, questo capitolo l'ho scritto in modo da prendere sia il punto di vista di Draco, che quello di Naminè. E' scorretto? O posso continuare?
Aspetto i vostri consigli e le vostre recensioni per sapere se vi piace.
Al prossimo capitolo belli <3
_Fede_
  
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