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Autore: Fifilla995    09/03/2014    2 recensioni
Allora, mi era stato chiesto, dopo che alcupe persone hanno letto la mia One-Shot, di scrivere una long sui personaggi di Naminè e Draco, e così ho fatto.
Siamo agli sgoccioli della II guerra magica. Naminè, da tutti ormai creduta una mangiamorte, smaschera il fatto di non esserlo proprio quando Draco, nonostante Voldemort lo avesse solo usato, decide ancora di seguirlo. La famiglia Malfoy prende il suo atto come tradimento e, come tutti i Malfoy che si rispettano, i traditori devono sparire dalla loro vita, portando così a dividere anche Naminè e Draco.
Draco ha di fronte due scelte: o stare con lei o seguire la sua famiglia che è predisposta al peggio e Draco, per l'essere stato tradito e per l'orgoglio sceglie la sua famiglia. Nessuno dei due sa se si incontreranno di nuovo.
Una serie di peripezie accadono nella loro vita, alla fine della guerra, dopo la ricostruzione di Hogwarts i ragazzi riprendono con il loro ultimo anno di scuola, dove si incontrano nuovamente ma sono come estranei. Non si parlano più ed a nessuno dei due (apparentemente) importa qualcosa dell'altro. Beh, sta a voi scoprire come finirà.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Serpeverde
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da VII libro alternativo
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Prologo.

Finito.
Tutto ormai si può considerare finito.
Voldemort avanza verso Hogwarts felice di esser riuscito ad uccidere Potter. La sua voce stridula si propaga in tutta la scuola e nessuno, NESSUNO, riesce a credere a quelle parole.
Tutti usciamo nel cortile della scuola e l'esercito di Voldemort è proprio lì, di fronte a noi. Lui sghignazza, mentre dietro di lui, Hagrid, distrutto dal dolore per la perdita, tiene tra le braccia il corpo di Harry.
-Qui, mettetelo qui di fronte a me.- le parole escono come un sibilo dalla sua bocca, ma sono ben udite da tutti ed Hagrid, controvoglia, esegue l'ordine.
Non riesco a sopportare di vedere tutto ciò. Quella che è stata la mia scuola, distrutta. I miei compagni, che ormai non si fidano più di me, messi in condizioni terribili.
Mi pizzicano leggermente gli occhi, che subito dopo diventano umidi. Alcuni mi notano e subito iniziano a guardarmi con disprezzo, ma li capisco, dal momento che mi credono una mangiamorte, ma ciò che non sanno è che io non diventerò mai una di loro. Se sto inscenando tutta questa cosa è solo per Draco, per stargli accanto, nella speranza di fargli il lavaggio del cervello e fargli capire qual è la cosa giusta da fare.
Non voglio commettere gli stessi errori di mia madre, Miranda Hollgan. Un nome che fa tremare anche i muri. Il nome di una donna che è nata come una coraggiosa e tenace Grifondoro ma che morì come una viscida serpeverde, al servizio di Voldemort, per colpa di mio padre, Valtor Fraylin. Altro nome che fa paura il suo. A causa di tutte le sue malefatte, di tutte le morti che ha causato, della sua malvagità, tutti avevano un gran rispetto per lui.
Mia madre e mio padre erano giovani, erano innamorati, un po' come me e Draco. Mia madre sapeva bene quel che faceva, nonostante tutto, ed aveva davanti due possibilità: Cadere insieme alla volontà di mio padre o portarlo dalla sua parte. Ma purtroppo per mia madre, scelse la via sbagliata, scegliendo la via dei mangiamorte e diventando una di essi. Una Grifondoro che ha infangato la sua casa.
Ed adesso, tra me e Draco sta accadendo la stessa identica cosa, e tutti sono convinti che io commetterò gli stessi errori. Solo che io ho preso un'altra decisione. Rimanere dalla parte del bene e trascinare Draco con me.
E mentre penso a tutte queste cose, mi riportano sulla terra le "risate" agghiaccianti di Voldemort. Continua a ridere ed a sghignazzare come se fosse già il padrone dell'intero pianeta. Inizia a parlare subito dopo. Invita le persone ad arrendersi ed ad unirsi a lui, per far parte del suo esercito ed allo stesso tempo, parole di sfida, parole per provocare tutti quelli che sono con Harry.
Neville avanza verso di lui, continuando a battersi per Harry e subendo così le peggiori torture da parte di Voldemort.
-No, Neville.- sussurro in modo da poter sentire solo io, poi si sente di nuovo la voce di Voldemort.
-Chi è costui? Chi si è offerto volontario per dimostrare che cosa accade a coloro che continuano a combattere quando la battaglia è perduta?- ed ancora continuava a torturarlo, dicendo che ci sarebbero state cose ben peggiori per chi non si fosse unito subito a lui.
Io afferro con una mano un braccio di Draco, mentre con l'altra tengo stretta la mia bacchetta, pronta ad attaccare subito.
Osservo bene la situazione per vedere se qualcuno di fosse davvero unito a lui, quando ad un tratto, il braccio di Draco sfugge alla mia presa e lui inizia a camminare nella sua direzione.
Solo in quel momento mi lascio prendere dal panico, dal nervosismo ed anche dalla rabbia, convinta che stavolta non lo avrebbe seguito, ma mi sbagliavo.
Il nervosismo sale quando sento gli occhi di tutti addosso, aspettando di vedere me che, come un cagnolino, lo seguo.
Sto fallendo nel mio intento e devo assolutamente fare qualcosa.
Stringo ancora più forte la bacchetta nella mano ed esco dalla folla.
-MA SI PUO' SAPERE COSA STAI FACENDO?- gli grido contro, mentre tutti quelli presenti, ragazzi e non, mi guarda sbalordita.
-PENSAVO AVESSI CAPITO, CHE AVRESTI FATTO LA SCELTA GIUSTA ALMENO STAVOLTA.- continuo a gridargli contro e per la prima volta in tutta la mia vita, gli punto contro la bacchetta, pronta a colpirlo da un momento all'altro. Per la prima volta. In quel momento, guardo lui e mi vi vengono, come un lampo, tutte le cose passate con lui e per lui in quella scuola:
  • "Quando, dopo aver compiuto gli undici anni, arriva la famosa lettera da Hogwarts. Ero così emozionata mentre la aprivo. Non vedevo l'ora di andare ad Hogwarts per imparare tutto ciò che c'era da sapere e diventare sempre più forte.
    Al contrario mio, l'unica emozione dipinta sul viso di Draco è l'arroganza ed il sentirsi sempre migliore di tutti e quella cosa mi infastidiva parecchio. Avevamo comprato tutto ciò che ci serviva per Hogwarts nelle settimane successive e fare compere era qualcosa di straordinario. In quelle settimane abbiamo comprato le nostre bacchette e quella è stata la parte più bella. La sua, biancospino e crine di unicorno, dieci pollici, sufficientemente flessibile. Mi ricordo della sua espressione da "Malfoy compiaciuto" e continuava a tenerla nelle mani, atteggiandosi come se fosse il ministro della magia. Poi quando arrivò il mio momento, non stavo più nella pelle. Ne provai alcune, ma con scarsi risultati, stavo anche rischiando di distruggere un negozio, quando poi al tocco di una bacchetta, che apparentemente sembrava come le altre, sentì un improvviso calore alle dita, come se la bacchetta e la mano esultassero per essersi ritrovate: Acero e piume di fenice, sette pollici, molto flessibile. Ricordo del nostro primo viaggio in treno insieme, diretti ad Hogwarts dove non c'erano ancora distinzioni di case. Draco non si faceva problemi a stare con me e parlavamo del più e del meno, anche se ogni tanto faceva lo spavaldo con qualche altro ragazzino. Quando rimanevamo solo noi due, parlavamo di cose più serie e tra i vari argomenti uscì quello delle case. La sua sicurezza nel finire tra i Serpeverde e la mia insicurezza nel non sapere in quale casa sarei finita, ma in cuor mio, speravo che fosse Serpeverde. Arrivati ad Hogwarts, arrivò anche il momento dello smistamento. Quando fu il turno di Draco, il cappello decretò Serpeverde senza nemmeno arrivargli in testa, quando fu il mio turno il cappello entrò in confusione.
    "Mmmh, scelta difficile, molto difficile, la tua testa dice Serpeverde e non le do torto, non è una cosa sbagliata, ma il tuo cuore dice altro, Grifondoro. Giusto perchè sei destinata a grandi cose, come qualcun'altro prima di te.. mmmh, difficile, ma ci sono. GRIFONDORO."Le parole di quel cappello sono ancora impresse nella mia mente. L'ho odiato per quella scelta, ma oggi, lo ringrazio, perchè se mi avrebbe messo tra i Serpeverde, mi sarei persa fin da subito insieme a Draco, così invece, c'è ancora speranza. Ricordo che dopo lo smistamento, guardai Draco che mi rivolse uno sguardo schifiato, mentre il tavolo dei Grifondoro, faceva festa. Cambiarono un po' di cose quel giorno, soprattutto quando lui era in compagnia dei suoi amici Serpeverde, ma è anche vero che quando aveva bisogno di me, mi cercava ed io ero sempre li per lui. Da quell'anno cominciai a preoccuparmi per lui. I suoi atteggiamenti, i suoi pensieri, i suoi discorsi.. tutti lo portavano verso una via che non era giusta e li ho capito qual'era uno dei compiti del mio essere una Grifondoro. Per esempio, sempre durante il primo anno, quando si era cacciato in un guaio e la McGranitt lo mise in punizione assieme ad Harry, affidandoli ad Hagrid nella foresta proibita. Mi arrabbiai da morire quando me lo disse ma più di fargli la ramanzina, non potevo. Durante la punizione non ero con lui, non fisicamente almeno perchè il mio patrono lo seguiva e, per quanto poteva essere strano che una ragazzina del primo anno sapesse evocare un patrono, beh, Lucius ci aveva preparato anche a quello. Una magnifica aquila reale volò dalla finestra della mia stanza fino a dove c'era lui e lei, lo guardava al posto mio, aiutandolo perfino a trovare la strada per ritornare al castello. Non ha mai saputo che dietro c'ero io e mentre lui si vantava di gesta eroiche inesistenti, io mi ero beccata una bella punizione da parte della McGranitt solo perchè Lavanda aveva fatto la spia. Una settimana insieme ad Hagrid a pulire il lago nero dalle erbacce. Poi, durante il secondo anno, ci fu l'episodio dell'infantile duello tra lui e Harry. Ero contrariata, gli avevo detto di non farlo, di stare al suo posto e di smetterla di fare lo spavaldo ma lui non mi ha ascoltato per niente e quando volò all'indietro per un attacco di Harry, oltre ad essere spaventata ero anche compiaciuta, così avrebbe imparato ad ascoltarmi. Lo stesso vale per il terzo, il quarto ed il quinto anno. Lui le combinava grosse ed io ero sempre pronta a difenderlo e ne pagavo le conseguenze. Poi il sesto anno cambiò tutto. Lui era stato scelto ed io non potevo impedirlo. Anzi, per poco non ci andavo di mezzo anche io. Nonostante tutto ho continuato a stargli accanto, ad essere la sua ombra e lui, dal canto suo era cambiato. Non era più il Draco che si credeva migliore di tutti, senza paura e sicuro di se.. Era un Draco spaventato, impotente e che diceva che io ero l'unico suo punto di riferimento. Cambiarono i nostri rapporti il sesto anno, migliorarono parecchio.
Mi tolgo dalla testa quelle immagini dolorose ed ormai lontane e torno a guardare Draco.
-PERCHE' LO STAI FACENDO?- dico in lacrime. Lui si gira a guardarmi e gli occhi gli diventano lucidi quando vede la bacchetta puntatagli contro.
-Non posso fare altrimenti.-
-Si che puoi, la guerra non è ancora vinta.- e detto questo guardo istintivamente il luogo dove Hagrid posò Harry meravigliandomi. Dove prima c'era Harry, adesso non c'è più nessuno. Cosa voleva dire questo?
-No, non posso, lo sai meglio di me il perchè.- e quando mi dice così, mi vengono in mente delle parole: "E' per la mia famiglia che sto facendo tutto questo", ed anche questo è vero. In quelle poche volte in cui restavamo soli, dopo la fuga dalla scuola per la morte di Silente, nella sua stanza, facevamo questo, ci confessavamo ed una sera, beh uscì fuori che se lui aveva preso questa strada è solo per colpa della famiglia, perchè loro lo volevano e perchè Voldemort glielo aveva ordinato.
-Ma non ha senso tutto questo Naminè.- dice Hermione.
-Io credevo.. Noi credevamo anzi..- continua, ma sono più veloce e la precedo.
-Che fossi dalla loro parte.. si, lo so.. ma no. Ho sempre sostenuto Potter, nonostante tutto. Mi sentivo come un'infiltrata e tutti si fidavano di me. Volevo proteggere Draco ed aiutare Potter allo stesso tempo e quando potevo, ci riuscivo.-
-Stai mentendo.-
urla un mangiamorte. Non so chi, non li conoscevo tutti. Draco di fronte a me rimane impietrito, sbalordito, come se tutto immaginasse tranne che questo.
-Mostralo, mostra il marchio, tu appartieni a noi.- continua lo stesso mangiamorte.
-No, io non apparterrò mai a voi..- e dico questo alzando la manica sinistra del maglioncino rosa ed il braccio è bianco, senza nulla. E' questo l'unico segreto che non ho mai detto a nessuno, nemmeno a Draco. Non volevo perdesse la fiducia in me ma a quanto pare è successo lo stesso. Sento gli occhi gelidi di Draco addosso, la sua faccia, schifiata mentre mi guarda mi rimarrà impressa per tutta la vita. Mi guarda come se lo avessi tradito, pugnalato al cuore. Gli ho solo nascosto la verità. Anche se questo, nascondersi la verità, è qualcosa di orribile per noi due, dal momento che ci siamo promessi di raccontarci sempre tutto.
Come mai Voldemort ancora non mi ha ucciso è un altro dei grandi misteri della vita. Ma dopo essermelo chiesta, lui stesso prende parola.
-Bene, bene.. una piccola traditrice.. dovrei ucciderti per questo, ma credo che non lo farò. Appartieni ad una delle famiglie più importanti, il tuo sangue è puro e sarebbe uno spreco. Ma non posso pensare a te ora, ho cose più importanti a cui pensare. Malfoy, portala via.-
Draco avanza verso i suoi genitori che, guardandomi minacciosi, mi fanno segno di seguirli. Sono un po' titubante, ma vado con loro, preparandomi al peggio.


Allora: Occhi a me.
Ho scritto questa nuova storia nella speranza che vi possa appassionare.
Ed per questa storia volevo ringraziare due ragazze particolari: Raya_Cap_Free
e Nothing_ perchè loro mi hanno fatto venire queste idee, mi hanno incoraggiato ed è venuta fuori questa cosa.
Scusate se sembra troppo noioso, ma era un po' difficile renderlo e perciò è venuto fuori scritto così, però sono accette le critiche, se qualcosa non va, basta dirlo, farmelo notare, che io la modifico SUBITO.
Beh, che altro, aspetto le vostre recensioni, così da capire se posso andare avanti o meno.
P.S per questo capitolo ho immischiato un po' di film ed un po' di libro, ho dovuto farlo perchè non si sarebbe vista la parte di Draco se no.
A presto <3
Fede.
  
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