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Autore: JustABitchOnAStroll    16/03/2014    2 recensioni
- Fatti da parte. - fece gelido il tesoriere
- Tch, sai benissimo che non mi fai un cazzo di paura bastardo. - replicò Hidan, reggendo lo sguardo killer che gli veniva rivolto.
Sinceramente non avevo voglia di vedere un'altra delle loro liti... Erano così prevedibili che potevo praticamente fare la telecronaca...
1. Hidan dice qualcosa di incredibilmente poco intelligente
2. Kakuzu si incazza per aver sentito la suddetta cosa poco intelligente
3. Hidan ribatte
4. Kakuzu si incazza ancora di più ma cerca di trattenersi per non rallentare la missione
5. Hidan continua a dispetto del pericolo che incombe su di lui.
6. Kakuzu non riesce più a trattenersi e, o lo uccide, o gli stacca la testa, o lo fa a pezzi e lo lascia indietro.
Ed eravamo allo stadio quattro per ora.
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- Kakuzu e Hidan... - provai a ripetere - Posso chiamarti Kuzu? -
Hidan scoppiò a ridere, tenendosi lo stomaco.
- Non se ne parla nemmeno. - replicò
_________________________
Salve gente!
Piccola precisazione, l'OC presente in questa storia si chiama Haiiro, è lo stesso della mia long " Love is truly blind " ( questa storia si inserirebbe nella long, ma è una specie di " avventura a parte " XD )
Detto questo...
Ciauuuu!
Enjoy!
Alice_
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hidan, Kakuzu, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
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A child's play cap 2 - Ci fermeremo qui per la notte. -
- Tch... Come vuoi coglione. - fece Hidan, che, dopo un buon quattro ore di marcia, aveva avuto il buon cuore di prendermi in braccio e portarmi lui.
Incrociai le braccia sulla sua testa dalla mia posizione sulle sue spalle e sbadigliai.
- Stanca, marmocchia? - fece, guardando in alto e ghignando.
- Sì... - sbadigliai di nuovo e mi strinsi nella cappa che indossavo prima di trasformarmi - Non credo di aver mai avuto così tanto sonno... -
Hidan ridacchiò - Oh be', tra poco dormi. - si abbassò per farmi scendere.
- Hidan, dammi una mano. Non posso fare tutto da solo - fece Kakuzu, mentre radunava dei legnetti per avviare un fuoco.
- Bah, vecchiaccio di merda... Che cazzo devo fare? -
- Vai a cercare qualcosa da mangiare. -
L'albino sbuffò, ma fece come gli veniva chiesto, raccattando la sua falce e sparendo nel fitto della foresta.
Rimasi lì dove mi aveva lasciato per qualche minuto, prima di decidermi e andare vicino al mio altro compagno - Hai bisogno di una mano Kuzu? -
- Vai a prendere altra legna, io accendo il fuoco - fece, con il suo solito tono gelido.
- Hai!*- feci, trotterellando nel bosco e cominciando a fare incetta di legnetti, cercando di prendere quelli più asciutti.
Almeno aveva smesso di nevicare, guardiamo il lato positivo!
Ritornai al posto dove ci eravamo accampati in contemporanea con Hidan, che si portava dietro un paio di conigli - Cazzo, non avete idea di quanta fatica io abbia fatto.-
- Si vede anche - dissi, scoppiando a ridere per la quantità mostruosa di rametti e varie che era riuscito a farsi finire nei capelli - Sembri un cespuglio! -
- Fanculo - fece stizzito, cominciando a farsi scorrere le mani tra i capelli nel vano tentativo di rimuovere mezzo bosco dalla sua testa - Ma cazzo...! -
La scenetta servì solamente a farmi ridere più forte.
- Smettetela. - arrivò la voce di Kakuzu - State facendo solo rumore -
Bofonchiai un " guastafeste " che mi guadagnò un'occhiataccia, prima di arrivargli di fianco
- Bada al fuoco - fece, voltandosi poi verso Hidan - E tu usa quella falce per fare qualcosa di utile al posto dei tuoi stupidi sacrifici, per una volta - gli lanciò uno dei due conigli.
- Fottiti bruto ateo del cazzo! Questa falce è riservata per Jashin-sama! Se pensi che mi abbasserò a insudiciarla con del sangue di coniglio ti sbagli di grosso, coglione. -
- Devo mozzarti di nuovo la testa? - ringhiò Kakuzu, guardandolo con la coda dell'occhio.
- Bah... Con la falce non lo faccio. Passami un kunai, bastardo -
Il suddetto kunai gli venne lanciato, certo.
In pieno stomaco però.
- Ma vaffanculo brutto figlio di puttana, coglione di merda! Perchè cazzo devi sempre essere così fottutamente stronzo?! -
Contai le parolacce - Wow, è il tuo record! - esclamai ridendo, - Il massimo che avevi fatto era sei! -
Mi guardò - Come fai a saperlo? Eravamo solo noi due quando è capitato, ed eri ancora diciottenne. Non è che stai cominciando a ricordare? -
- Forse... Mi è venuto naturale - replicai, tirando un calcio ad un sassetto che stava ai miei piedi - Se è davvero come dite voi, come mai sono ritornata ad avere otto anni? -
- Come cazzo faccio a saperlo io? L'unica cosa che mi ricordo è un'esplosione. Poi ti abbiamo ripescato così. -
- E' stata la taglia - intervenne Kakuzu - Erano solo pettegolezzi, credevo. A quanto pare non era così -
- Ma davvero coglione?! Non l'avrei mai detto! - fece Hidan, alzando le mani e schizzandomi con il sangue del coniglio.
- Che schifo! - cercai di togliermelo dalla faccia.
Kakuzu rivolse lo sguardo al cielo - Sul libro delle taglie c'era scritto qualcosa del genere, ma non pensavo esistesse un kekkei-genkai così. -
- Scusa se te lo dico, Kuzu, ma pensavi male! - esclamai, riuscendo a togliermi il sangue per lo meno dalla faccia - E come faccio a tornare normale?! -
Mi fulminò con lo sguardo - Troviamo la taglia e lo costringiamo, prima di ucciderlo e prendere i soldi. -
- Che rottura di coglioni, mai che una cosa vada come deve andare... Fanculo - passò i conigli scuoiati a Kakuzu - E come facciamo con lei? Non è sicuramente in grado di combattere. -
- La riportiamo al covo. Deidara con Tobi deve aver maturato una certa esperienza con i marmocchi. -
Hidan scoppiò a ridere - Non credevo di poter vivere abbastanza da sentirti dire una battuta! E io sono immortale! - cadde dal masso dove era seduto, continuando a ridere come uno scemo.
E avevano intavolato una conversazione riguardo a me come se non ci fossi - Scusate... Chi è Deidara? -

- Quanto manca? - chiesi, accelerando un attimo il passo per contonuare a stargli dietro - Mi fanno male le gambe... -
- Vedi quel macigno? Ecco. - mi rispose, inaspettatamente, Kakuzu, arrivando davanti all'enorme roccia in questione e poggiandovi sopra il palmo della mano, facendola scivolare di lato.
- Whoa! - guardai la scala che scendeva - Questo è il covo? -
- Certo mocciosetta - rise Hidan, caricandomi in spalla - Sembra tanto la prima volta che sei arrivata. Solo che quasi rotolavi giù dalle scale -
- Colpa della benda! Non sono così impedita! - ribattei, dandogli una pacca sulla testa
- Quindi stai davvero cominciando a ricordare. Bene, è già qualcosa - parlò Kakuzu precendoci nel covo - Vado a parlare con il capo -
- E io ti porto dal biondino - fece Hidan, svoltando in un corridoio e cominciando a bussare ad una porta ( Non è vero, sembrava la volesse sfondare ) - Deidara-chan! Vieni ad aprire cazzo! -
Dall'interno della stanza arrivarono vari insulti, prima che una testa bionda facesse capolino dalla porta - Che cazzo vuoi, un?! -
- Uh... Ciao? - feci, vedendolo alzare lo sguardo e strabuzzare gli occhi
- Che diavolo...? Hidan, perchè cazzo hai portato una mocciosa al covo, un?! - fece, aprendo del tutto la porta e incrociando le braccia sul petto - C'è già Tobi che mi rompe le palle abbastanza -
- Jashin, guardala bene, bombarolo! Ti pare che porterei una bambina qui senza una cazzo di ragione?! - sbottò Hidan, puntando un dito nel petto all'altro.
Deidara cominciò a squadrarmi da capo a piedi - Capelli bianchi... Occhi grigi... Cicatrice sul collo... - socchiuse gli occhi - Haiiro...? -
Scoppiò a ridere - Cazzo Hidan, me l'avevi quasi fatta! Bello scherzo - si tenne lo stomaco mentre continuava a sghignazzare.
- Non è uno scherzo, coglione - ribattè nuovamente l'albino - E' proprio lei -
Il biondo si zittì subito, prendendomi il braccio destro e osservando una serie di cicatrici - Oh cazzo. Me le ricordo queste -
Sentii qualcosa di bagnato sfiorarmi il braccio - Ah, già, tu hai le lingue sulle mani - ridacchiai.
- Mi servono per la mia arte, perchè la vera arte, al contrario di quello che dice Sasori, è un momento di effimero splendore, nel caso non ti ricordassi. - guardò Hidan - Come mai sei venuto qui? -
- Ti sto nominando babysitter della mocciosa - rise, prima di ficcarmi in braccio a Deidara e correre giù per il corridoio.
- Oh be', pensavo peggio, un - mi portò in camera sua e chiuse la porta.
- C'è giusto un po' di casino qui, eh? - feci, guardandomi attorno e notando una strana sostanza bianca sparsa dappertutto - Che è questa? - provai a toccarne un mucchietto
Deidara fece giusto in tempo ad urlare un " Ferma! " che la cosa che stavo toccando saltò in aria.
- Era argilla esplosiva, un... - parlò, guardandomi e scoppiando a ridere.
- Vai a quel paese per favore. Potevi dirmelo prima! - ribattei, cercando di rimettermi a posto i capelli e dandogli un pugno sulla gamba.
- E il divertimento dove sarebbe stato? -
- Posso usare una parolaccia che ho sentito dire a Hidan? - non aspettai nemmeno la sua risposta - Fanculo -
- Io l'ho sempre detto che quel fanatico ti fa un brutto effetto, un - annuì con fare grave - Ti conviene farti un bagno, sembri esserti rotolata nella cenere - rise e mi scompigliò o capelli.
Lo guardai male - E' colpa tua, Deidei -
In tutta risposta rise - Almeno ti ricordi il soprannome che mi hai affibbiato -
- Non è colpa mia se hai un nome troppo lungo - ghignai
- Pace, marmocchia. - disse ridacchiando - Vai a lavarti, un -
Entrai in bagno - E non chiamarmi marmocchia! -

Quando uscii dal bagno trovai Deidara che parlava con Kakuzu
Chiaramente non riuscii a trattenermi - Kuzu! - corsi ad abbracciarlo, senza badare allo sguardo assassino che sicuramente mi stava mandando.
- Staccati - fece, senza muovere un muscolo.
Obbedii, guardandolo con un sorrisone - Che ci fai qui? -
- Mi stava dicendo che partono per trovare il tipo che ti ha ritrasformato in una mocciosa, un - fece Deidara
- Ah! Quando tornate? - chiesi, tornando a guardare Kakuzu
- Tre o quattro giorni presumibilmente. Massimo una settimana. - replicò, uscendo dalla stanza - Ora dobbiamo partire. -
Annuii e lo salutai con la mano, osservandolo scomparire dietro l'angolo.
- Tu sei pazza, un - fece Deidara non appena fui ritornata in camera sua.
- Perchè mai? -
- Hai abbracciato Kakuzu. Kakuzu! - mi guardò stralunato - E sei sopravvissuta! -
- Uh... E' tanto strano? - lo guardai con un occhio socchiuso e un sopracciglio inarcato
- Strano?! Si è fatto una reputazione per via del fatto che ha ucciso tutti i partner a lui assegnati prima di Hidan! -
- E allora? -
- ... Lasciamo stare, non lo capirai mai. Eri cosi anche prima, non so nemmeno io perchè mi stupisco, un - si grattò la nuca e ghignò - Ma adesso dovresti andare a letto -
- Ma non ho sonno! - protestai
- Dicono tutti così, un - mi prese di peso e mi buttò sul suo letto.
Tempo cinque secondi ed ero entrata in coma profondo.
Stupido bisogno di dormire.
_____________________________
Madonna, questa storia ha letteralmente popolato i miei incubi .-.
Seriamente, mi sono imposta di continuarla, anche se credo che, finchè non avrò finito quella da cui proviene Haiiro ( Love is truly blind ), verrà aggiornata un po' ad cazzum canis... Latinismi ragazzi XD
Okok, smettiamola che è meglio. Ad ogni modo, spero che non decidano di fare un concentrato di verifiche questa settimana, che almeno riesco ad aggiornare anche il prossimo fine settimana... Sperabilmente prima.
Grazie di aver letto!
Ciauuu!
Alice_

Hai: sì
   
 
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