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Autore: Wasabi Peanut    16/03/2014    2 recensioni
Orsalve!
E' la prima volta che scrivo su Inazuma Eleven. Questa sarà una raccolata di Songfic create lasciandomi ispirare dalle canzoni della mia Playlist personale. Sono parole dettate dalle emozioni scaturite dalla musica, scritte lasciandomi guidare dal cuore. Vorrei che scorrendo le varie one shot si abbia l'impressione di scorrere un playlist...
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Everything has Changed


 
 
All I knew this morning when I woke 
Is I know something now, know something now I didn't before 
And all I've seen since 18 hours ago is green eyes and freckles
and your smile in the back of my mind making me feel right 

Tutto quello che sa Masaki è che questa mattina quando si è svegliato in lui qualcosa era cambiato. Il suo primo pensiero non è stata la colazione, ma la brutta faccia del suo snervante sempai. Si è ritrovato a ricordare con gli occhi ancora socchiusi che il ragazzo dagli irritanti codini rosa probabilmente era già partito per la Francia con il resto dei prescelti, data l'ora, e senza saperne il motivo ha sentito il cuore stringersi. L'infarto è stata la sua prima ipotesi, però poi ha dovuto tristemente scartarla in favore di una ben peggiore : sentirà la mancanza del suo sempai. Teoria terribile, ma non tanto irreale perchè lo sa bene Masaki che tutti i dispetti fatti ai compagni di squadra hanno sempre avuto lo scopo di attirare l'attenzione di uno in particolare che però detesta,  lo detesta perchè è l'unico - se si escludono i suoi due "fratelli maggiore" che riesca a farlo sentire tremendamente vulnerabile con una semplice occhiata . Fin stamattina credeva di odiarlo, ma adesso non ne è più sicuro. L'unica certezza che ha adesso, mentre si dondola sulla vecchia altalena del Sun Garden, è che per qualche giorno non potrà sentire la sua stupida - vellutata- voce rimproverarlo, e si chiede che senso abbia fare degli scherzi se non ci sarà lui ad arriare col suo cipiglio da maestrina. Mentre il vento accarezza piano le foglie, ha ben impressi nella mente i ricordi di ieri, quando la suddetta esasperante persona si è presentata davanti alla porta della sua camera.

I just want to know you better know you better know you better now 
I just want to know you better know you better know you better now 
I just want to know you better know you better know you better now 
I just want to know you know you know you 

Improvvisamente sente di non sapere nulla sul conto di Kirino sempai, e tanto improvvisamente si trova a voler conoscere ogni suo singolo dettaglio. Di lui sa solo che, nonostante sia un cultore -maniaco- del tè, non riesca a reggersi in piedi senza bere una bella tazza di caffè. Ridacchia al ricordo di quella mattina in qui si è presentato a scuola con la faccia di uno che non dorme da giorni, i capelli spettinati e la divista abbottonata male, per la prima volta lo ha sentito dare una rispostaccia a Shindou che però dal canto suo aveva iniziato a prendere in giro "il povero Ranmaruchan che senza un caffè non si rende neanche conto di essere sveglio". Anche lui in un primo momento ha pensato di infierire a sua volta, tuttavia ha deciso di desistere per non essere trucidato da un paio di occhi azzurri che in quel momento stavano fulminando chiunque passasse a meno di un metro dal loro proprietario. Sa anche che adora i gatti, una volta gli ha mostrato una foto di una palla di pelo bianca che ha detto essere il suo. Quella volta, quando gli ha chiesto perchè debba sempre avere quel sorriso da schiaffi -bellissimo- stampato sul volto, gli ha risposto "Perchè se la si affronta sorridendo la vita è meno dura", quindi può dire di conoscere anche la sua filosofia di vita. E poi? Ci sono ancora tante cose che deve scoprire, vorrebbe poter chiedegliele direttamente, ma non sarebbe un po' strano se lui, Kariya Masaki iniziasse a tempestare di domande la persona che meno -più- sopporta al mondo?
Cause all I know is we said hello 
And your eyes look like coming home 
All I know is a simple name, everything has changed 
All I know is we held the door 
You'll be mine and i'll be yours 
All I know since yesterday is everything has changed 

Quello stupido del sepai ieri si è presentato a casa sua pretendendo - chiedendo gentilmente ad Hiroto - di poter  incontrarlo cosa che l'azzurro al contrario non voleva accadesse per nessun motivo, non sarebbe riuscito a sostenere il suo sguardo. Appena lo ha scorto infondo alla scale ha cercato di tornarsene in fretta in camera, ma quel maledetto ha la vista di un falco, così  lo ha subito notato, e <> se n'è uscito. In risposta ha mormorato un "cia" ed è scappato in camera per davvero. Una persona normale avrebbe letto i segnali e se ne sarebbe andata, ma lui no, lui ha devuto seguirlo rischiando si rompesi un osso del collo lungo le scale e bloccare con un piede la porta prima che si chiudesse davanti alla sua faccia: 
<>
<< Bene, l'hai fatto. Ora vattene >>
A quelle parole il rosa, forte della sua superiorità inquanto a forza fisica, ha fatto leva sul legno spalancandolo. Una volta entrato nella stanza, si è trovato davanti agli occhi un Masaki malamente sdraiato a terra a causa della caduta, prima che la porta venisse bruscamente aperta stava cercando di chiuderla con tutto il suo peso. Sempre una persona normale sarebbe scoppiata a ridere, ma l'amico degli elastici non è come tutti gli altri, lui si è gli ha teso una mano per aiutarlo e quando l'ha afferrata lo ha attirato in un abbraccio. 
<< Grazie Kariya, grazie davvero>>
Avrebbe risposto, per la seconda volta, che non aveva rinunciato al suo posto per lui ma per il suo mal di pancia, se solo le sue facoltà mentali non fossero state annullate da qulla stretta calda e rassicurante. Si è sentito al sicuro tra quelle braccia, tutti i suoi pensieri,i suoi dubbi sono spariti e lui si è completamente lasciato cullare, forse per ore, dal tepore emanato dalle braccia dell' amico. Dal momento in cui qull'abbraccio si è sciolto tutto è mutato in un sentimento che ancora non comprende.

 
And all my walls stood tall painted blue 
But i'll take them down, take them down and open up the door for you 
And all I feel in my stomach is butterflies the beautiful kind 
Making up for lost time, taking flight, making me feel right 

Ha costruito, Maski, alti muri attorno a sè e li ha dipinti di azzurro per far finta di vedere il cielo. Vede il cielo anche negli occhi del sempai, però è troppo luminoso e lui che è abituato a quello fittizio, che va pian piano sbiadendo, del suo cubicolo interiore non riesce a sostenerlo. Tuttavia ama quello sguardo perchè da quando l'ha incrociato per la prima volta non ha più paura di guardare verso l'altro. Quel blu così odioso - bellissimo- sembra leggerlo dentro ogni volta, lo scava fino a raggiungere la porta blindata della sua anima e bussa con forza, erode i mattoni dalle fondamenta. Masaki ha da subito lottato per non farli crollare, ma da ieri ha iniziato a sentire il bisogno di calare il ponte levatoio - che di rado si apre per Hiroto e Ryuuji, gli unici che possano dire di conoscerlo per davvero - e lasciare entrare Kirino con il suo calore, lo fa sentire reale, vivo.

Cause all I know is we said hello 
And your eyes look like coming home 
All I know is a simple name, everything has changed 
All I know is we held the door 
You'll be mine and i'll be yours 
All I know since yesterday is everything has changed 

 
Quando ieri si sono staccati dall'abbraccio, ancora l'uno di fronte  all'altro, si sono guardati negli occhi per un  attimo e subito dopo sono scoppiati a ridere - come due scemi-. E' quella risata ad aver cambiare tutto, per loro è stato come presentarsi di nuovo, come se le anime si fossero finalmente incontrate per davvero: così, di punto in bianco, tuttle le sfide, tutti i dispetti, tutti i battibecchi hanno acquistato un senso : i loro cuori, riconosciutisi sin dal primo istante, cercavano di raggiungersi, ma intestarditi dall'orgoglio finivano per farli litigare. Il ragazzo dagli occhi ambrati è stato il primo ad interromepere quel momento di ilarità insensata per concedersi qualche secondo di osservazione del -suo- sempai con i capelli color Bigbubble: da spensierato sembra ancora più scemo  - bello-   
<< Che c'è? >>
<< Nulla, stai ridendo. Meglio così l'invidia depressa ti rende ancora più insopportabile >>
<< Non cambierai mai tu, non è vero? >> L'ha rimproverato Kirino,  leggendo il messaggio tra le righe, e gli ha scompigliato i capelli.
<< Vabbè, ho adempiuto il mio dovere. Me ned vò. Ci si vede! >>
<< Arrivederci sempai. Vedi di riuscire nel tuo intento, con quella faccia triste e quegli irritanti codini smorti sei ancora più brutto -adorabile - >>
<< Sì, sì. Ciao! >> Gli ha risposto dandogli le spalle.
Si sono salutati così, sulle scale, con la voce che tradiva una certa fretta. Se fossero rimasti insieme anche solo per altri cinque secondi tutte le divese di Masaki sarebbero cadute e gli avrebbe chiesto di restare e Ranmaru -anche se il kouai non lo sa - avrebbe accettato di buon grado, cogliendo l'occasione per poterlo stringere a se ancora una volta e supplicarlo di spiegargli perchè lo respinga. 
E' bastato un abbraccio e tutto il mondo del più piccolo ha preso un nuovo colore, un orriblie verde speranza, come la maglietta a contro la quale si è trovato schiacciato.

Come back and tell me why 
I'm feeling like i've missed you all this time 
And meet me there tonight 
And let me know that it's not all in my mind 

 
Stupido di un sempai con la mania per le romanzine! Doveva proprio andare a casa sua , rivoluzinare il suo castello interiore e poi andarsene così com'è venuto lasciandolo in preda a mille indidarati dubbi?! Che essere infimo mascherato da ragazzo per bene! Se non fosse che adesso si trova da qualche parte della Francia del '400, lo andrebbe a cercare e gli combinerebbe uno di quegli scherzi che non si posso dimenticare. Testa rosa non c'è, mentre se ne sta seduto sull'altalena ormai ferma è costretto ad ammettere a se stesso che già gli manca. In realtà da ieri pomeriggio, dopo che l'altro ha varcato l'uscio di casa per tornare alla sua, ha la sensazione di non aver aspettato altro che lui nella vita,  come se tutto quello di cui ha sempre avuto bisogno non sia una vera e propria famiglia*, ma il sempai e la sua voce piatta - melodiosa- . Si sente uno scemo a sperare ,come una di quelle ragazzine che sbavano dietro alla sopracitata faccia da schiaffi, di chiudere gli occhi stanotte e trovarselo davanti con il solito sorriso gentile, pronto ad accoglielo nel suo petto rassicuralo riguardo ai sentimenti che molto probabilmente nella vita reale non prova. Non è la prima volta, nè probabilmente l'ultima, che Masaki si convince di essere affetto da una qualche malattia che causa visioni o false credenze: la sua vita fa davvero troppo schifo. E' impossibile che il sempai lo ricambi, sarebbe davvero troppa, troppa fortuna 
 e la sorte lo ha già graziato concedendogli di conoscere la sua nuova famiglia, i suoi compagni - non che li adori, ma almeno non lo fanno sentire solo-. Eppure continua a sperare, magari non è così. Tutto quello che sa è che da ieri tutto è cambiato.

All I know since yesterday is everything has changed 


 


<< Allora è lui, il ragazzo che ti piace! >>
<< Taci Hiroto! A me non piace proprio nessuno! >>





 
*La madre di Kariya nella mia testa è morta quando lui era bambino e quella con Hiroto e Ryuuji non può essere considerata una vera e propria famiglia in quanto ci sono troppi pochi anni di differenza tra di loro (12)
 
Wasabi Peanut's Corner
Orsoir!
 Avrei dovuto pubblicare qusta storia ieri, per il RanMasa Day, ma la preparazione della cena giapponese - con tanto di crollo della torta ispirata alla suddetta coppia- mi ha portato via troppo tempo e non ce l'ho fatta. Passiamo subito al capitolo poichè non ho alcuno sclero da scrivere. Il tutto si ambienta il giorno della partenza per li Francia, a cui si alternano flashback del giorno precedente. Sulla coppi non ho granchè da dire: è la mia OTP in assoluto, adoro il loro rapporto complicato. Secondo me Masaki inizia a sentire qualcosa per il sempai si da subito, non dico amore ma un qualche interesse, ma lo scambia per non sopportazione, mentre i sentimenti di Ranmaru si sviluppano piano piano e gli appaiono chiari sin da subito. La canzone è "Everything as Changed" di Taylor Swift ed Ed Sheeran. Dedicandola alla RanMasa sono riuscita a dimenticare il significato che ad essa avevo attribuito tornando ad amarla e questo non ha fatto altro che aumentare l'amore per questa coppia. 
Ora vi devo salutare. Mi raccomando lasciatemi una recensione. 
Chiis :*
Mary 
   
 
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