Personaggi: Akashi Seijuro / Reo Mibuchi
Rating: Rosso
Note dell'autore: Flashfic / Introspettiva / Erotica.
Disclaimer: Personaggi, luoghi e abitudini sono di proprietà del mangaka; lo scritto e le situazioni sono di mia proprietà.
.Acqua.
Le gocce d'acqua,
così impunemente esplose dalla copertura del palloncino,
scivolavano lungo la stoffa bianca della maglietta di Reo, brillante
sotto al sole. Akashi, da una finestra del primo piano della scuola,
poteva semplicemente vedere ogni linea della schiena altrui, ogni
goccia su quelle labbra piene, ogni curva degli addominali e del petto
ampio al di sotto del tessuto bagnato. Le giornate estive, i gavettoni
e le risate salgono fino a quella finestra, sotto gli occhi insondabili
dell'Imperatore.
« Nh- » Il banco, in quell'aula completamente vuota in una scuola altrettanto vuota, fungeva da barriera contro qualsiasi sguardo curioso, anche il proprio, mentre la destra era ormai scivolata al di sotto degli strati leggeri della divisa estiva, muovendo quasi ritmicamente il polso sottile, celato. Era un attimo di debolezza che nessuno avrebbe dovuto conoscere, mentre Seijuro continuava a carezzare la pelle bagnata di Mibuchi con gli occhi, non perdendo un solo attimo della stoffa che andava sollevandosi mostrando la pelle chiara, aumentando la velocità di quel polso mano a mano che l'indumento svelava, invece di celare.
Non avrebbe mai potuto ammetterlo neppure a sé stesso, questo continuava a ripetersi mentre la mano libera scivolava tra i capelli rossi come il fuoco, sorreggendo una testa troppo stanca per tutti quei pensieri. Schiuse le labbra liberando un sospiro rovente tanto quanto il picchiare del sole nel cortile, motivazione sufficiente per Reo: prese la bottiglietta posata vicino alla borsa e se ne rovesciò il fresco contenuto sulla testa, bagnando i capelli, sorridendo quasi estatico.
La stessa estasi che provò Akashi in quel momento, piegandosi sul banco e sporcando la propria mano, senza riuscire a distogliere lo sguardo da quel sorriso bagnato d'acqua. Senza avere il coraggio di rompere il rumore delle cicale.
« Nh- » Il banco, in quell'aula completamente vuota in una scuola altrettanto vuota, fungeva da barriera contro qualsiasi sguardo curioso, anche il proprio, mentre la destra era ormai scivolata al di sotto degli strati leggeri della divisa estiva, muovendo quasi ritmicamente il polso sottile, celato. Era un attimo di debolezza che nessuno avrebbe dovuto conoscere, mentre Seijuro continuava a carezzare la pelle bagnata di Mibuchi con gli occhi, non perdendo un solo attimo della stoffa che andava sollevandosi mostrando la pelle chiara, aumentando la velocità di quel polso mano a mano che l'indumento svelava, invece di celare.
Non avrebbe mai potuto ammetterlo neppure a sé stesso, questo continuava a ripetersi mentre la mano libera scivolava tra i capelli rossi come il fuoco, sorreggendo una testa troppo stanca per tutti quei pensieri. Schiuse le labbra liberando un sospiro rovente tanto quanto il picchiare del sole nel cortile, motivazione sufficiente per Reo: prese la bottiglietta posata vicino alla borsa e se ne rovesciò il fresco contenuto sulla testa, bagnando i capelli, sorridendo quasi estatico.
La stessa estasi che provò Akashi in quel momento, piegandosi sul banco e sporcando la propria mano, senza riuscire a distogliere lo sguardo da quel sorriso bagnato d'acqua. Senza avere il coraggio di rompere il rumore delle cicale.
.Fine.