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Autore: zoey_gwen    18/03/2014    5 recensioni
CONTINUERO' LA STORIA DI SICURO, TRANQUILLI! :D
Storia dedicata a Xenja, Stella_2000 e tanti altri... Se leggete lo scoprirete! XD
Una zona segnata da un destino particolarmente cruento.
Una banda di ribelli guidata da lei, Gwen, forte e fragile.
Una via, una via, segreta, l'arma che conduce alla felicità.
E un amore, un amore impossibile, ma che palpiterà nei loro cuori fino alla fine.
-Gwen di zoey_gwen
PRESENTERA' PARTI FANTASY ANCHE SE NON L'HO SEGNALATO.
Genere: Azione, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dawn, Duncan, Gwen, Heather, Scott | Coppie: Alejandro/Heather, Bridgette/Geoff, Duncan/Gwen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Mystical, 7 aprile 1676

 

 

 

 

 

La gotica si guardò intorno, squadrando attentamente l'area che dominava l'interno del Tempio: doveva accertarsi delle possibili vie d'uscita, nel caso in cui l'avessero scoperta; in quel caso amaro, sarebbe stata costretta ad una fuga precipitosa.

Tutto dipende da me.

Quella frase la attanagliava l'anima, anche perché non ci sarebbe stata una seconda possibilità, non era concessa: la vita non concedeva ripensamenti o ritenti, e la sua di capo dei Ribelli ancora di meno.

Inspirò a fondo, prima di proseguire verso una piccola porta dalla volta arcata, molto ampia, posta lateralmente rispetto alla cella* circondata da numerose colonne; reggevano la struttura con eleganza, lastricate di marmo bianco traslucido che rifletteva in modo inquietante le sagome dinnanzi ad esso.

L'edificio era un luogo molto per bene, a differenza del reticolo di catapecchie in cui era costretto a vivere il popolino, in quanto i pochi soldi che si erano procurati dovevano bastare per un periodo lungimirante a procurarsi viveri e acqua; nel caso delle famiglie più numerose, però, questo non era possibile, ed imploravano lagnanti il dittatore di concedergli qualche tozzo di pane.

Ovviamente, venivano fucilati all'istante, e i bambini più piccoli venivano prelevati e addestrati a diventare militari dell'esercito del Sovrano, senza alcuna possibilità di scelta; chiunque si rammaricasse per la vita precedente, o si lamentasse per il duro percorso, veniva torturato prima che riuscisse a professare scuse o lamenti.

Il giovane capo si riscosse da quei pensieri, e si concentrò sull'avanzamento del percorso, quando, dinnanzi a lei, vide un enorme masso squadrato bloccare l'entrata ad un labirinto scosceso.

Con la forza di cui necessitava la ragazza spinse la pietra, cercando di non aggravare troppo la situazione, e si curò di non emettere rumori quando fece rotolare l'intralcio vicino al muro di marmo.

Un flebile rumore riecheggiò nella stanza adiacente alla cella da cui era entrata, e tremante trattenne il fiato per qualche interminabile istante, per poi esalare il respiro convinta che nessuno avesse udito il rumore; si accorse dell'errore poco dopo, quando Scott entrò di soppiatto spalancando la porta con violenza, per poi puntare il fucile sull'ambiente circostante, con le dita già poggiate sul grilletto.

-Chi va là?- la voce secca e inespressiva del rosso provocò un eco incredibile che giunse alle orecchie di Gwen, aguzzate e tese; poco dopo, la ragazza era già sgattaiolata nel labirinto scosceso che univa il Tempio con qualche sotterraneo di cui non era assolutamente a conoscenza.

Il tunnel era molto stretto e alcuni rami spinosi sporgenti dal terreno urtarono la camminata veloce della ragazza, presa dal panico ma pur sempre lucida: doveva soprattutto mantenere la lucidità e l'ingegno, in quanto erano quelle le sue armi più promettenti e che, anche nelle situazioni più ardue e cruente, le avrebbero permesso di portare a termine con successo i propri compiti.

Dopo un tratto piuttosto lungo, finalmente intravide la fine di quel labirinto e l'inizio di una nuova stanza, ovvero un varco circolare che fungeva da porta.

Imboccò quindi l'uscita ed esaminò guardinga il luogo in cui si trovava, ovvero una stanza piuttosto logora e malconcia: il pavimento era in rovina e mostrava numerose crepe che si ramificavano prolungandosi a lungo, il soffitto era in condizioni anche peggiori e le poche cose impolverate ammucchiate lì dentro sembravano provenire dalle casupole ammassate del popolo.

Con cautela si avvicinò ad una scrivania bucherellata e traballante, cercando quei documenti fra l'ammasso di fogli che impregnava il ripiano di legno; i fogli allusivi, come si aspettava, non sbucarono da quell'ammasso di contratti e concordati risalenti al 1589, un epoca lontana in cui la gente, sebbene povera, poteva permettersi di respirare e di commerciare battendo moneta per conto proprio.

Tutta colpa del dittatore. Spero che bruci all'inferno e che non smetta di ardere fino a che il mondo vivrà.

Si allontanò dalla consunta scrivania e cercò nei cassettoni ammassati in un angolo, rovistando fugacemente nei cassetti alla ricerca di una pergamena ingiallita ceralaccata da una chiazza rossa.

Con suo grande sbigottimento, rintanata sotto un mucchio sparpagliato di pergamene risalenti ad epoche ancora più lontane, trovò quel maledetto e bramato documento; se lo cacciò in tasca e cominciò a correre verso l'esterno.

Stranamente, non incontrò complicazioni durante il suo tragitto, e potè sorridere una volta giunta sul tettuccio di marmo nero che ricopriva le tegole rudimentali che riparavano l'interno del Tempio.

Balzò con grande agilità, atterrando perfettamente in piedi nella striscia cespugliosa adiacente alla facciata laterale del luogo sacro, per poi correre fulminea verso la sua sede, ansiosa di mostrare ai suoi compagni ciò che aveva trovato senza troppe difficoltà; sicuramente erano ansiosi di conoscere l'esito positivo della sua missione.

 

 

 

 

***

 

 

 

 

 

 

Appena sbucò nella casupola malridotta che fungeva loro da sede, destò un gran sbigottimento generale, che si tramutò successivamente in un sorriso gioioso nel vedere la pergamena arrotolata accuratamente che Gwen stringeva nel palmo della mano.

-L'hai trovata?- chiese seccamente Heather, una ragazza molto bella della sua stessa età, mantenendo il suo tono altezzoso e superficiale; si affiancò alla gotica con apprensione e le strappò di mano il “tesoro”.

-Stai bene? Ti sei fatta male? Hai incontrato difficoltà?- queste ripetute preoccupazioni che giunsero all'orecchio della dark erano da parte di Trent, il suo migliore amico, nonché la persona di cui si fidava maggiormente.

Gwen rispose con un sorriso sincero, che andò ad affievolire la grande preoccupazione che attanagliava il cuore del ragazzo; infatti questo considerava il capo qualcosa di più di un'amica, anche se non l'avrebbe mai veramente ammesso.

-L'hai trovata così?- domandò Bridgette, esaminando con occhio attento il foglio srotolato delicatamente sul ripiano scheggiato che fungeva da tavolo.

-Sì- asserì Gwen, avvicinandosi al gruppetto di ragazzi ammassati sul documento.

La bionda lanciò un'ultima occhiata alla pergamena, per poi fiondarsi dalla gotica ed abbracciarla con forza, scompigliandole amichevolmente la lunga massa corvina.

Il capo sfoderò un sorriso, che era costretta a strapparsi in sua presenza, per poi sedersi sul divano bucherellato e trafitto dalle numerose molle arrugginite e distendersi per qualche istante; poco dopo, infatti sarebbe stata tempestata di domande.

Le sue previsioni non furono sbagliate, perché il circolo di quesiti dei complici partì da Heather, che dopo aver esaminato attentamente il documento professò parola -Come l'hai trovata? Dov'era nascosta?- a queste domande logiche, la gotica si rialzò e questa volta si sedette alla sedia di legno paglierino, proprio sotto il fascio di luce traballante del vecchio lampadario; raccontò tutta la storia, non tralasciando anche la facilità del viaggio percorso.

Questo particolare riscosse Noah, zittito fino a quel momento: il ragazzo taciturno ed intelligente aveva ascoltato le domande degli altri per poi parlare con la sua teoria più che logica -Potrebbe essere una trappola. Se è stato così facile, probabilmente quei documenti non sono così importanti.- L'incredibile scetticità del ragazzo fece beccare proprio a questo un occhiataccia da parte di Linsday, la più giovane del gruppo, in quanto aveva poco più di sedici anni, che con la sua ingenuità disarmante attaccò l'indiano -Non essere guastafeste tu! Secondo me abbiamo risolto la missione!-

Heather roteò gli occhi al cielo, imprecando a bassa voce sull'incredibile stupidità dell'albina, per poi replicare -Non essere sciocca! La nostra missione finirà quando avremmo trucidato quel delinquente del dittatore e abbattuto l'impero assurdo che ha creato comandando con cruenza!-

Linsday era confusa, dinnanzi a quelle parole tanto truci e sgradevoli, e Bridgette le battè qualche pacca sulla spalla, accompagnandola nella stanza adiacente alla cucina per poi “rinchiuderla” lì dentro ed uscire palesemente scocciata con l'asiatica -E' solo una bambina, non puoi metterla così bruscamente davanti alla realtà!- esclamò la bionda, incrociando le braccia al petto.

Heather sbuffò sonoramente, senza replicare, per poi bere un sorso dal bicchiere sudicio in cui galleggiava qualche dito di latte impregnato da quella sporcizia.

Gwen si rattristò nel vedere le condizioni a dir poco spaventose in cui i suoi compagni dovevano vivere: la loro dimora non era meglio, certo, di quelle del popolo, ma toccava picchi di sporcizia e di costruzione malandata davvero esagerati; si rammaricò di poter fare così poco, pur essendo “l'autorità” del gruppo.

Improvvisamente si sentì un boato assordante provenire dal di fuori, e le grida della gente risuonarono spaventando i giovani; questi infatti si precipitarono fuori, pronti ad osservare la causa del grande stupore, per poi vedere un denso fumo provenire dalle ferrovie malridotte sopraelevate sulla collina più alta. Questa volta la gotica riuscì ad intercettare l'origine del fumo: alcuni bombardamenti da parte dell'esercito militare del dittatore, probabilmente lì presente, attaccando il suo stesso villaggio.

-CHE E' SUCCESSO??- gridò la dark, cercando di farsi sentire in mezzo a tutta quella confusione che destava grande scompiglio: le rispose poco dopo una giovane donna dalla pelle diafana e dai lunghi capelli biondo cenere -IL SINDACO HA AUTORIZZATO ALCUNI CITTADINI A VALICARE I COLLI IN SEGRETO, COSI' IL DITTATORE LO HA FUCILATO E HA GHIGLIOTTINATO QUEL GRUPPETTO! PARE CHE ABBIA INTENZIONE DI PUNIRE TUTTA MYSTICAL!- questo fu quello che la giovane professò, prima di essere condotta dentro alcune catapecchie dal suo esteso gruppo famigliare.

Gwen cercò di intercettare il resto della banda, ma accanto a lei vi era solamente più Trent, che guardava il panorama desolato formulando una possibile azione da compiere; l'amica lo anticipò e corse ad aiutare un gruppo famiglia estremamente povero, che discuteva animatamente contro un militare dell'esercito reale; sapeva che la questione discussa era, come sempre, la carenza di cibo, e sapeva anche che se avessero continuato così probabilmente il capostipite della famiglia sarebbe stato ucciso istantaneamente.

La gotica allora estenuò un discorso ricco di devozione per il dittatore, per poi allontanare la famiglia e porgere a costoro un tozzo di pane duro, un litro d'acqua e qualche fetta di prosciutto cotto e salame, ricevendo i numerosi ringraziamenti da parte di quelle povere persone, che rifiutò prima di accostarsi nuovamente a Trent, impegnato insieme a Noah ad elaborare un fugace piano d'azione.

-Eccoti! Allora, abbiamo un problema. L'ennesimo.- l'indiano parlò con una certa agitazione, puntando i suoi occhi scuri ed intelligenti in quelli di Gwen, che notò l'apprensione nei tratti del volto del complice.

-Cosa?-

Lui esitò un attimo, incerto se rivelarlo, poi si convinse e disse solo -Hanno ferito Heather. Molto gravemente.-

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE:

 

 

 

Buonjour! :3

Allora, come vi pare questo capitolo?

Io non dico nulla, ma spero vi piaccia!

Bene, è dedicato alle stesse persone a cui era dedicato lo scorso capitolo, quindi

non sto a ripeterle :D

Dolcetti! :3

Gwen

*Cella: interno del tempio in cui sono contenute le statue.

  
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