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Autore: ElMcLinson_90    18/03/2014    1 recensioni
Da sola nella mia camera immaginavo un futuro diverso che non comprendesse il suicidio, al quale il mondo mi stava portando; ne sentivo il bisogno anche se all'inizio l'avevo rifiutato, come fosse una malattia. Forse lo era, ma a questo punto non mi interessava più.
Non mi ero ancora resa conto di quanto necessitassi ciò che accadde quel giorno.
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THIS point of view

 

POV’s Harry

 

Era successo la sera prima che incontrasse i miei genitori e non aveva avuto nessun cenno particolare di disagio a parte il solito, era straordinaria la forza che aveva avuto; sapeva che ci tenevo, volevo che sentisse la mia famiglia un po’ come fosse la sua. 

Sembrava che le cose andassero meglio, mi raccontava che sua madre stava ritrovando la serenità di un tempo, erano tutti tentativi di oscurare l’accaduto dopo giorni di rinata sanità?

Ero quasi sicuro che avesse cercato di convincere se stessa prima che me che andasse tutto bene, che fosse nella norma; quasi come se non fosse successo nulla, come se tutto si fosse sistemato, anche se infondo sapeva che non era così.

Avevo riflettuto riguardo alla sua situazione ma non sapevo come aiutarla, non ero sicuro che andare dalla polizia avrebbe aiutato, almeno lei; cosa centravo io? chi ero per andare a denunciarlo? Cosa avrebbe pensato poi Elly? Avrei voluto aiutare ma non così, le sarei rimasto accanto, sempre.

Mi ero innamorato; le parole che le avevo sussurrato all’orecchio mentre facevamo l’amore erano vere, non una sola aveva sfiorato la menzogna, perché io l’avevo amata in qualche modo dal primo momento che l’avevo vista, non ero il tipo che correva dietro alle ragazzine che incontravo per strada ma lei aveva qualcosa di diverso, avevo avvertito una scossa quando quel giorno mi aveva rivolto lo sguardo e mi ero sentito un po’ come Dante quando Beatrice gli rivolse per la prima volta il saluto, così come lei lo aveva elevato spiritualmente (o almeno così sosteneva lui), Elly mi aveva fatto innamorare ed incuriosire.

I giorni che avevo passato con lei mi avevano fatto diventare più leggero e spensierato ma se pensavo all’unico uomo che faceva parte della sua famiglia rabbrividivo ed ero costretto a sfogare la mia rabbia in palestra, con i pesi, con le flessioni e i piegamenti finché non tornavo a casa stanco morto. 

Non appena l’avevo sentita alzarsi e piangere quella mattina non avevo potuto far altro che abbracciarla e tentare di portarle via un po’ di quel suo dolore accumulato e della rabbia che nutriva per suo padre. Eppure aveva tentato di nascondermi quello che era successo, sicuramente anche a se stessa, mi aveva detto che negli ultimi tempi andava bene, che non c’erano più stati episodi del genere e invece stava mentendo, cercava di dimenticare gli avvenimenti della sera precedente. 

Sapevo che aveva pensato al suicidio, sapevo anche di essere una delle ragioni per cui non pensava più di attuarlo e ne ero immensamente felice; ero il suo superman. Speravo solo che non volesse ripensarci.

Un pensiero costante andava comunque a quella donna così forte che difendeva Elly, sua figlia, e aveva cercato di difendere anche se stessa tenendo quel gran segreto nascosto agli occhi di tutti. Aveva avuto fortuna per un certo periodo; ma la fortuna gira, un minuto prima ce l’hai, un minuto dopo sei di nuovo a cercarla.

“A che pensi?” disse ad un tratto Niall.

Me ne stavo seduto sullo sgabello vicino ad uno degli scaffali riflettendo in silenzio.

“Elly” sussurrai sperando più che non avesse sentito.

Niall era il mio migliore amico e avrei voluto condividere con lui i miei pensieri ma non ero certo che approvasse il mio comportamento passivo nei confronti della situazione, per questo non gliene avevo parlato; un po’ me ne vergognavo.

“Sei proprio perso eh?” ironizzò. 

In un certo senso era vero, ero perso dietro a lei. Da quando non faceva più la dura con me sentivo come se avessi potuto abbandonarmi completamente a quella ragazza che tanto sembrava star chiedendo aiuto e tanto lo aveva rifiutato.

“Amico ti sei incantato?” non si poteva pensare un attimo. “Che c’è?” risposi.

“La signora qui dice di essere segnata per i libri scolastici ma non trovo il nome” spiegò il problema.

Scrutai attentamente la signora “ Lei è venuta qui una settimana fa?” chiesi decisamente meno corrucciato di qualche secondo prima.

“Si, ero con mia figlia” tentò di farmi ricordare. Effettivamente avevo già visto il suo volto. 

“E si chiama Christina Ja…” accennai io, tentando di ricordare.

“Jackson, si sono io; ha una buona memoria” constatò la signora. 

“L’ho segnata a Christina… guarda un po’ ” mi rivolsi a Niall che immediatamente scorse la lista. “C’è, grazie amico, però devi segnarli al cognome- disse scolareggiante- sei troppo distratto in questo periodo” concluse andandosene.

Tutto sommato aveva ragione, ero troppo distratto, non avevo avuto neanche il tempo di pensare alla corsa che mi avevano proposto, sarebbe stata la mia occasione, dovevo provare; certo era da tempo che non salivo su una di quelle moto ma avrei comunque potuto tentare e vedere come andava a finire. Ne avrei dovuto parlare con Elly… forse, o forse no… avrei deciso più tardi.

 

Spazio autrice:

LEGGIMIIIII (di nuovo)

Salve, avevo detto che a 3 recensioni avrei scritto e dato che la terza è arrivata ieri ho deciso di mettermi e scriverlo. Vi spiego un po’ quello che è successo in questi ultimi 4 capitoli che sembrano (vi giuro anche a me se non ci rifletto) in netto contrasto e spero che questo capitolo un po’ chiarisca. Tendo a ribadire che il punto di vista (pov) è di Elly in quasi tutti i capitoli quindi il testo parla per lei, per questo viene scritto “Sembrava che le cose/gli affari andassero meglio” frase che ho ripreso in questo capitolo per far notare il legame tra questa frase e quella successiva in cui si dice “Ero quasi sicuro che avesse cercato di convincere SE STESSA”. Vi spiego anche perché sono impazzita così scrivendo queste “Cazzate”; ho pensato al testo come la mente di Elly e perciò in questo riflette i suoi sentimenti, inizialmente (nel primo capitolo) si dice che lei vuole suicidarsi ma come si nota (e bene)  è solo un pensiero sfuggevole, già nel secondo capitolo quell’idea non c’è più…

Spero di essermi spiegata; lasciate un commento se non si capisce o se vi fa cagare come idea e dovrei ritirarmi e non scrivere più.

Ora, dato che vorrei arrivare almeno a sabato/domenica che ne dite di regalarmi almeno 4 recensioni? *-* chiedo troppo?

Alla prossima,

El.

 

 

  
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