Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |       
Autore: Ineki    18/03/2014    1 recensioni
Blu e oro, è una storia che parla di un cambiamento. Diversi cambiamenti.
La storia di una ragazza nata nella notte più buia attraversata da una miriade di stelle cadenti. Misteri millenari verranno rivelati, esseri sconosciuti appariranno e dolci sussurri nella notte racconteranno a voi, cari lettori, le vicende di Anita.
Genere: Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
7. Coniglietto.
 Dopo essere uscita come una furia dal palazzo del Dispotico Rompipalle, mi incamminai in mezzo alle viuzze di quel luogo a me poco familiare. Mi fermai all'improvviso. "Ops,adesso dove vado?"
 Mi guardai intorno cercando di orientarmi. Mi diedi uno schiaffo mentale : proprio io dovevo orientarmi in un posto che avevo visto due volte se mi andava bene, quando riuscivo a orientarmi a malapena nella mia città natale. Avrei dovuto unirmi agli scout, altro che anonimo club del libro! 
Guardai a destra e a sinistra, ma nessuna lampadina si accese nella mia testolina. Rimasi sola in mezzo ad un incrocio ,tra due edifici altissimi e due bassini, senza avere una pallida idea di cosa fare per cinque minuti buoni. Poi mi accorsi che a parte me non c'era anima viva in giro. Finestre chiuse,nessuna voce portata dal vento, atmosfera desolata. Solo il rumore dell'acqua che scorre. Come attirata da esso, seguii il suono tra le vie della città sorpassando svariate case, piazze e negozi, fino ad una parete.
 La parete della montagna.
 Una grotta si apriva come una ferita nella roccia, scura e umida . Lì il suono era molto più forte, rimbombava come un tuono continuo, rendendolo rilassante e inquietante allo stesso tempo. Incerta, feci qualche passo in avanti piano, pronta a scappare al qualsiasi accenno di pericolo. Qualche tempo dopo e una buona dose di coraggio, arrivai a uno spiazzo luminoso,circolare e...bellissimo.
 Un luogo da favola: erbetta fresca sotto i piedi, pareti perlacee riflettevano la luce che proveniva dall'alto e una cascatella nata dalla roccia a tre metri d'altezza si accumulava in un piccolo laghetto. Esso era limpido, come le acque dei Caraibi che avevo visto in un documentario, calmo e invitante.
 Senza aspettare che il cervello capisse cosa il mio corpo aveva già deciso di fare, mi spogliai velocemente e mi immersi in quelle acque paradisiache. Era pure calda! Mi godetti la sensazione del terreno morbido sotto i piedi e poi nuotai fino al centro del laghetto godendomi la vista della cascata. Sarei potuta rimanere lì per sempre, se non fosse stato per il rumore improvviso che sentii. Mi voltai di scatto, appiccicandomi i capelli fradici in faccia per alcuni secondi. Dopo essermi liberata da quella massa nera, vidi due donne vestite di arancione fissarmi senza espressione al limitare dello specchio d'acqua.
 Una era bionda e l'altra castana.
 Una aveva gli occhi scuri e l'altra chiari.
 Una indossava una collana verde e l'altra una spilla a piuma gialla. 
Non riuscii a spiccicare parola. Avevo fatto qualcosa di male? Preoccupata e imbarazzata dalla lora presenza, cercai di coprirmi il più possibile in quell'acqua cristallina. Loro, sempre senza alcun accenno di coscienza nei loro volti inespressivi, appoggiarono una veste bianca sul limitare del laghetto e gettarono un sassolino nell'acqua. Essa iniziò a bollire e...a fare le bolle di sapone. 
"Mi stavano preparando il bagno." constatai stupefatta. 
- Il cielo e la terra ti purificheranno dallo sporco del tuo mondo. Ora rilassati, l'acqua di Yryse penserà a tutto e non abbiamo tempo da perdere.- affermarono simultaneamente le donne. Non erano gemelle ma erano comunque riuscite a parlare in perfetto coro. Altamente inquietante. Alt! Un passo indietro! -Mi state dicendo che questo è il famoso luogo in cui si collega il cielo e la terra e dopo devo prepararmi per quel fottuto ballo di ci parlava quello stronzo del vostro comandante? Ma neanche per sogno! Io adesso...- fui interrotta mentre cercavo di alzarmi perché entrambe mi spinsero di nuovo in acqua. Ovviamente in sincrono. -Tu eseguirai gli ordini del nostro Tkuga, perché ha così deciso. Se ubbidirai non ti sarà fatto alcun genere di male, se invece disubbidirai una persona a te cara morirà.- esclamarono lapidarie all'unisono.
 Il sangue mi si gelò nelle vene. Avrebbero davvero potuto? 
"Non posso permettere loro di far del male alle poche persone a cui voglio bene!"
In sintesi: mi avevano incastrato con crudele facilità.
 La minaccia che avevano prontamente riferito è sempre usata nei film, ma purtroppo fin troppo efficace. Si pensa sempre che sia dei cretini i protagonisti che cedono le armi per salvare i loro cari, ma quando ti ritrovi in una situazione simile anche tu non riusciresti a sacrificarli.
 Problema numero uno: questo non è un film.
 Problema numero due: qui non si vede via di uscita. 
Problema numero tre: se le richieste diventassero sempre più pericolose, chi mi assicurerebbe che non mi stiano mentendo?

 Rimasi nell'acqua fino a quando le mani divennero raggrinzite e i muscoli si rilassarono. Con calma uscii dall'acqua e mi avvolosi velocemnte nel tessuto leggero ma caldo. Le due Sacerdotesse, come avevo iniziato a chiamarle nella mia testa, mi pettinarono scortarono in un angolo della grotta, facendomi sedere su una pietra. Mi ordinarono di restare ferma, mentre passavano uno strano unguento profumato sul mio corpo, distendendo e massaggiando i muscoli. Mi pettinarono i capelli bagnati con un bastoncino rosso unito a dei aghi piccoli e smussati, riuscendo a asciugarli. Dopo avermi fissata in silenzio presero una decisione nello stesso istante (o almeno così mi sembrò). Dopo vari passaggi complicati che non saprei rifare neanche se dipendesse dalla mia vita, finirono di farmi un'acconciatura complicatissima, ma che a causa dell'assenza di uno specchio, non potei vedere. Senza aspettare un attimo di più mi alzarono in piedi. Camminammo lungo il tunnel oscuro che mi aveva condotto fin lì, ma sviando verso un'altra direzione ad un certo punto. Prima ancora che potessi lamentarmi ad alta voce, arrivammo da vanti ad una porta enorme di legno. Essa si aprì da sola e all'interno una luce intensa pervadeva gli spazi. 
Era una stanza grande e riccamente decorata; c'erano specchi, sedie dall'aspetto comodo, finestre colorate e pareti coperte d'arazzi antichi . 
In mezzo alla stanza, su un palchetto c'era un esserino piccolino dentro ad una gabbietta. 
Mi avvicinai curiosa, e quando lo vidi meglio rimasi scioccata : sembrava un coniglio,ma dai colori cangianti e, cosa sorprendente, non sembrava fatto di una sostanza definibile. 
La gabbietta si aprì all'improvviso e urlai.
 L'esserino mi saltò addosso e si attaccò alla veste e..."Oddio!" 
L'assalto mi aveva fatta voltare proprio davanti allo specchio e ciò che vidi mi mozzò il fiato.
 Il coniglietto impazzito era scomparso; al suo posto c'era una vestito bellissimo: lungo fino ai piedi color rosso sangue scuro; aveva uno scollo a cuore e un busto stretto ma morbido che delineava le mie curve; la gonna era dello stesso tessuto del corpetto e seguiva ogni mio movimento facendo brillare gli intarsi preziosi che raffiguravano delle fiamme ardenti. I ricami erano dappertutto, ma non appesantivano il vestito : lo completavano.
 La mia pelle riluceva a causa del contrasto con il vestito e i miei capelli sembravano un'opera d'arte: sciolti sulle spalle il colore nero dei miei capelli sembrava riflettere i colori invece di assorbirli, creando un gioco di luci. 
Infine i miei occhi sembravano...belli. Per la prima volta non vedevo le prese in giro, la solitudine, la stranezza dei miei occhi. Anzi, erano brillanti e misteriosi. 
 "E' mai possibile che devo sembrare una strafiga solo quando sono prigioniera di un popolo sconosciuto al mondo?!"
 Le Sacerdotesse mi staccarono dallo specchio e mi sollevarono di peso verso un'altra porta: anch'essa si aprì da sola e una grande scalinata si srotolò davanti a noi.
 In fondo ad essa una folla di persone si girò simultaneamente nella mia direzione.
 Giusto, perché ora ero sola e a fianco a me c'era il Dispotico Rompipalle. 
"Sarà una lunga,stressante, serata." pensai amaramente.

 X-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------X Ciao lettori e lettrici! Non uccidetemi! Perdonatemi, mi piacciono troppo i finali in sospeso! ._. Spero che questo capitolo vi piaccia, anche se come gli altri è sempre molto breve... Spero di migliorare con la scrittura e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, ma non insisto troppo! Non vorrei stressarvi xD non sono riuscita a ricontrollare bene e mi scuso se i miei aggiornamenti sono così discontinui (si è pure rotto il computer).
Alla prossima e un bacio, Ineki <3
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: Ineki