Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: AxelKyo    19/03/2014    3 recensioni
Vi è mai capitato di immaginare i nostri forti e valorosi pirati in versione mocciosi buffi e adorabili? A me sì, eccome! Ecco il risultato delle mie strambe fantasticherie!
1- Rufy
2- Zoro
3- Ace
4- Nami
5- Kidd
Genere: Avventura, Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Portuguese D. Ace, Supernova, Trafalgar Law, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Piccoli pirati crescono

Quinto capitolo

Eustass Kidd

Un gabbiano vola alto nel cielo tinto di rosso. Il sole sorge, vermiglio, incendiando il mare con le sue fiamme incandescenti. I suoi raggi si espandono tutt'intorno, insinuandosi tra le foglie, solleticando i fili d'erba, introducendosi furtivi nelle case, mentre i proprietari, ignari, continuano a dormire. Un edificio, abbandonato e diroccato, svetta in cima ad una scogliera a strapiombo, fiero come un vecchio sovrano. La luce del sole avanza prepotentemente dalle finestre, ormai prive di vetri. L'aria vibra al passaggio dei raggi, come scossa da elettricità, ed essi si infrangono sulla parete in fondo al locale. Pian piano scendono, colando come vernice, e si fermano su una cassa, confondendosi con i capelli di un bambino, che dorme tranquillo, adagiato su un vecchio materasso. La luce gli solletica gli occhi chiusi e le narici come una piuma, e il suo viso si piega in un'espressione infastidita. Spalanca gli occhi e per un istante rimane abbagliato, poi scatta a sedere, sbadigliando sonoramente, e si guarda attorno. Tutto è tranquillo, i suoi due migliori amici dormono ancora, in altri punti della stanza. Il locale è occupato prevalentemente da oggetti di ferro, mobili vecchi e scalcinati, le mura sono scrostate, il disordine regna incontrastato, e quei tre ragazzini sono suoi sudditi più che fedeli. L'ambiente è pervaso da un pungente odore metallico. Il ragazzo inspira profondamente, scompigliandosi con una mano i capelli rossi come fiamme. Con quell'odore, i suoi amici e la libertà si sente a casa, molto più di quanto una dimora ricca e lussuosa possa essere. Sorride beffardo, e mentre si alza si preoccupa di dare casualmente un calcio ai suoi amici, svegliandoli premurosamente come solo una mamma affettuosa saprebbe fare. Entrambi si svegliano, ancora disorientati, e salutano il loro amico ancor più affettuosamente, con epiteti che qualunque bravo bambino eviterebbe di utilizzare. Ma si sa, il loro legame è così, particolare e al tempo stesso indissolubile. Tutti e tre corrono fuori, lasciandosi dietro una scia di vestiti che un tempo dovevano essere colorati, ma che ora hanno assunto una tinta mimetica di dubbia provenienza, e si dirigono a gran velocità verso un fiumiciattolo che scorre lì vicino, correndo come piccoli cavalli imbizzarriti. Due bambini si buttano nell'acqua senza esitazioni, schizzandosi l'un l'altro e bagnando i capelli, di uno biondi e dell'altro scuri, giocando e ridendo spensierati. Il terzo resta fuori, e guarda il proprio riflesso nell'acqua con uno sguardo timoroso, come se un mostro gigantesco potesse spuntare da un momento all'altro, nel bel mezzo di quel ruscello profondo si e no come una vasca da bagno, per divorarlo in un sol boccone. Titubante, entra in acqua poco alla volta, prima con l'alluce, poi con tutto il piede, e alla fine riesce a raggiungere i suoi amici, che lo attengono ridendo a crepapelle e applaudendo, elogiando ironicamente l'immane impresa conclusa dal loro amico. Egli li fulmina con lo sguardo, ringhia come un felino e tenta di inseguirli, ma ottiene l'unico risultato di smuovere un maremoto in quel piccolo ruscello in mezzo al bosco. Il tentato inseguimento dura ancora a lungo: il suo spiccato orgoglio degno di un futuro capitano pirata non gli permette di passar sopra alla mancanza di rispetto così in fretta. Dopotutto, ha mangiato un frutto del diavolo, per cui dovrebbero rispettarlo, non prenderlo in giro solo perché nutre un più che fondato timore per l'acqua! E poi, se i suoi amici sono così adesso, non osa immaginare come si comporteranno una volta che faranno parte della sua ciurma! Finito il bagno mattutino, si mettono alla ricerca di cibo: raccolgono un po' di frutta che hanno casualmente trovato su degli alberi, prendono del pane che delle signore al villaggio hanno gentilmente lasciato a loro disposizione a raffreddare sul davanzale delle finestre e scappano via verso la spiaggia, ridendo soddisfatti. La mattina passa in fretta, e dopo aver mangiato alla velocità della luce il cibo faticosamente guadagnato, si dedicano all'attività che in assoluto preferiscono: l'allenamento. Il loro sogno è quello di solcare i mari, essere pirati liberi e temuti da tutti, e impossessarsi finalmente del tesoro più agognato, il grandioso One Piece. Ma per raggiungere il loro obbiettivo devono diventare sempre più forti. Mentre Killer se la cava bene con le lame e Wire con le armi a lungo raggio come le lance, lui ha la possibilità di usufruire dello straordinario potere di attrarre o respingere corpi metallici. Ma purtroppo non è ancora in grado di controllarlo completamente. È per questo motivo che si allena, che cerca con costanza e dedizione di migliorare. Ultimamente pensa di essere migliorato: è già da una settimana che non distrugge niente nel tentativo di sollevare qualche vecchio rottame più grosso del solito. Ora è giunto il momento di mettersi alla prova, capire se è degno di diventare un grande pirata, che solo a nominarlo farebbe venire la tremarella anche al più valoroso dei marines, oppure se è solo un moccioso piagnucolone e deboluccio. Si piazza in una piccola radura, di fronte a un cumulo alto 2 metri di ferraglia arrugginita, composta perlopiù da tubi, chiodi e sbarre. Si posiziona con le gambe leggermente divaricate, le mani in tasca e lo sguardo determinato. Con la sua fervida immaginazione, materializza di fronte a sé un gigantesco bandito di metallo, dal ghigno mostruoso e gli occhi assetati di sangue. Killer e Wire, gli unici, trepidanti spettatori del duello (più che trepidanti oserei dire spaventati per la loro incolumità) divengono decine di persone, che osservano la scena dall'interno di un saloon, facendo il tifo per lui. Il suono dell'infrangersi delle onde sugli scogli diventa la musica lenta e ricca di suspense dei film western, e il vento che scuote le foglie degli alberi diventa una folata calda e secca, che solleva nugoli di polvere. Il vento cambia direzione, e passando all'interno dei tubi metallici produce un suono lungo e sgradevole. Il mostro ha lanciato un grido di guerra. Il rosso ghigna e attacca, sprigionando il suo potere. Con grande sforzo, cerca di sollevare il cumulo di ferro, che sembra tenti di liberarsi dalla sua presa. Ad un tratto, la massa metallica sfugge al suo controllo. Una pioggia di tubi e chiodi si sparge tutt'intorno. I tre ragazzi cominciano a correre, schivando gli oggetti di metallo come meglio possono, e di tanto in tanto lanciano degli urli, improvvisando la danza del sombrero o il cancan, per evitare di essere colpiti. Dopo qualche minuto piuttosto concitato, il biondo e il moro si trovano uno di fronte all'altro, quando alcune sbarre volanti arrivano alla loro destra. I due si guardano, si stringono la mano e si salutano, piangendo qualche lacrimuccia. Un minuto dopo, sotto una catasta di sbarre in equilibrio precario, due figure, sedute sotto alla gabbia improvvisata, rimpiangono la libertà perduta, invocando l'aiuto di un avvocato, come ogni prigioniero che si rispetti. Il loro futuro capitano si accorge della scena e smette improvvisamente di correre, mettendosi a ridere a crepapelle. Riapre gli occhi giusto per vedere una manciata di chiodi giungere veloci come proiettili verso di lui.

Un ragazzino imbronciato è appeso contro un albero, con i vestiti inchiodati appena sopra alle spalle, e le braccia incrociate, mentre i due prigionieri lo guardano ridendo sotto i baffi.
"Beh, guarda l'aspetto positivo" gli dice Killer, mostrando un'espressione innocente. "L'ultima volta che ci hai provato, abbiamo dovuto staccarti dalle chiappe venti puntine da disegno"






Angolo dell'autrice

Per chi ormai mi credeva morta, sepolta e ormai prossima al giudizio universale, mi dispiace per voi ma sono ritornata in vita solo per postare questo capitolo! Lo so, sono in ritardo pauroso, ma se non studio alla maturità ci arrivo a calci nel sedere. E la patente la prenderò a 99 anni (ad arrivarci)
Ebbene, questo capitolo è dedicato al nostro magnetico (in ogni senso) capitano Eustass Kidd, e a Kate_fu_panda che mi ha dato l'idea di scriverlo su di lui! Volevo dire che, se nei capitoli trovate qualche punto in comune, tipo descrizioni, emozioni o simili, è voluto, non è un calo di ispirazione. Più avanti capirete il motivo. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, altrimenti potete usufruire del servizio soddisfatti o rimborsati. Il modulo per la richiesta di risarcimento va compilato tramite recensione. Si prega di non esagerare con gli insulti, mentre commenti di ogni genere sono ben accetti! Per chiarimenti e delucidazioni, contattare il gestore dell'account (che poi sarei io). Bene, se il messaggio della voce registrata si è concluso, passiamo alle cose importanti.

Ringrazio:
Chi ha recensito finora: michiru93, Kate_fu_panda, afro_chopper_jr, black_rufy, Monkey D_Chopper.
Chi ha messo la storia tra le preferite: black_rufy, D_ann, Monkey D_Chopper.
Chi ha messo la storia tra le ricordate: black_rufy, Hikaru Kaoru.
Chi ha messo la storia tra le seguite: afro_chopper_jr, black_rufy, carol96, Hikaru Kaoru, Ikki, Kate_fu_panda, Kimberly D Crystal, michiru93, sakura alexia, sherry21.
E chiunque abbia letto! Grazie di cuore!

Alla prossima! Forse entro la fine dell'universo, fra qualche decina di migliaia di milioni di anni, riuscirò a postare un altro capitolo!
See ya soon
AxelKyo
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: AxelKyo