Kirino udì una dolcissima sinfonia: era il suono del piano di Shindou.
C'erano persone che per sfogare il proprio dolore facevano male agli altri o addirittura a sè stessi, lui no, lui amava suonare per cacciare via le sue sofferenze.
Ormai erano ore che Kirino era a casa di Shindou, eppure non si era spiccicata una parola.