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Autore: _Ranmaru_    19/03/2014    1 recensioni
Kirino udì una dolcissima sinfonia: era il suono del piano di Shindou.
C'erano persone che per sfogare il proprio dolore facevano male agli altri o addirittura a sè stessi, lui no, lui amava suonare per cacciare via le sue sofferenze.
Ormai erano ore che Kirino era a casa di Shindou, eppure non si era spiccicata una parola.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kirino Ranmaru, Shindou Takuto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kirino udì una dolcissima sinfonia: era il suono del piano di Shindou.
C'erano persone che per sfogare il proprio dolore facevano male agli altri o addirittura a sè stessi, lui no, lui amava suonare per cacciare via le sue sofferenze.
Ormai erano ore che Kirino era a casa di Shindou, eppure non si era spiccicata una parola. Allora Kirino,stanco di questo improvviso silenzio,decise di parlare.
-Shindou...- Era la prima cosa che gli era venuta in mente: il suo nome.
-Cosa c'è?- Gli rispose l'altro, quasi infastidito per il fatto che Kirino avesse interrotto la sua musica.
-Sei da ore a suonare! Non vorrai mica trascorrere la giornata così! Che ne dici invece di andare in giro?- Gli chiese,sorridendo.
-E va bene.- Dopo aver pronunciato queste parole,si diresse verso la porta e l'aprì con la sua chiave.
S'incamminarono verso un bar, appena arrivati presero die bibite, poi si sedettero.
-Kirino, il tuo compleanno è fra quattro giorni,cosa desideri ricevere?- Disse il castano sorseggiando un thé alla pesca.
-E tu pensi che io sia così scemo da dirtelo?- Rispose ridacchiando. -Beh,comunque mi va bene qualsiasi cosa,basta che sia fatta col duore, aggiunse.
-Uhm, okay. Su,andiamo?-
-Va bene.- Girarono un po' per la città, fino a quando lo sguardo del rosa non si posò su un piccolo ciondolo.
-Questo ciondolo...Assomiglia a quello che mi aveva regalato mia madre prima di morire....-
-Cosa...?!-
-Sai,Shindou...Ti avevo già raccontato di mia madre morta,non è vero? Ma non ti ho spiegato come.-
-Beh,spiegamelo allora.-
-Mia madre aveva un tumore...La notte prima di andarsene mi diede un ciondolo a forma di cuore e mi disse di non perderlo, e che quando se ne sarebbe andata mi avrebbe guardato da lassù. I miei amici mi prendevano in giro perché secondo loro quel ciondolo era troppo femminile, così stanco degli insulti l'ho buttato. Sono stato uno sciocco.-
-K-Kirino...Mi dispiace tantissimo.-
-Oh,non preoccuparti. Adesso è tardi, vado. Ma prima voglio vedere quanto costa.- Kirino entrò e un minuto dopo uscì con aria sconsolata.
-Allora...?-
-Costa troppo.- Sospirò. -Beh,io vado. A domani.- Kirino gli diede un piccolo bacio sulla guancia e Shindou arrossì vistosamente, il rosa lo aveva notato, si vedeva dalla sua espressione divertita.
-C-Ciao Kirino kun.- Disse, ancora arrossito, per poi tornare a casa e buttarsi sul letto.
-Se lui non ha i soldi, glielo comprerò io.- Pensò, per poi addormentarsi dopo cinque minuti.
Il giorno seguente, appena sveglio, corse da sua madre per chiederle i soldi.
-Ehi mamma.-
-Sì, Shindou?-
-Puoi prestarmi qualche soldo?-
-Uhm, perché?-
-Mi servono per il compleanno di Kirino...-
-Il fidanzatino, eh?- Rispose ridendo.
-Mamma!- Le disse con tono infastidito.
-Va bene comunque, ecco, tieni.- Gli diede cinquanta euro; con i soldi che lui aveva risparmiato poteva permettersi quel ciondolo.
-Grazie mamma!- Esclamò felice. Dopo aver fatto colazione, si diresse nella sua camera e si vestì.
-Mamma,io vado!- Gridò lui uscendo per andare a comprare la sorpresa al suo migliore amico. Appena entrato nel negozio, chiese il costo del ciondolo.
-Quanto costa?-
-Cento euro.-
-Wow! Lo compro subito!- Lui, con i soldi della madre, aveva in tutto centocinquanta euro, e non solo ce la fece a comprare il regalo, gli erano avanzati anche cinquanta euro.
Uscì gioioso, per poi tornare a casa a suonare il piano come al suo solito.
Gli altri giorni li passò come sempre: mangiando qualcosa, suonando e leggendo qualche libro.
Quando giunse finalmente il compleanno di Kirino si sistemò i capelli, voleva semprare perfetto.
Appena pronto, corse a casa sua col sorriso stampato in faccia.
-Ehi Shindou!-
-Kirino! Ho un piccolo regalo per te...-
-Uhm? Cioè?- Shindou aprì il pacco regalo e diede il ciondolo a Kirino.
-S-Shindou! Era la cosa che più desideravo! Grazie mille!-
-Di nulla, Kirino. Aspetta però...-
-Cosa c'è?- E in quell'istante gli accarezzò una guancia, per poi avvicinarsi al suo viso e baciarlo delicatamente.
-Ti amo.- Disse Shindou.
-A-Anch'io, Shindou...-
-Lo avrei dovuto fare da tempo.- Disse, per poi baciarlo nuovamente. Questa volta fu un bacio più intenso e passionale.
Quello fu il compleanno più bello di Kirino.
  
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