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Autore: neoeli91    20/03/2014    2 recensioni
[...] - Ti hanno quasi scoperta?! - enfatizzò mio fratello allarmato, che probabilmente da quella frase non mi aveva più dato retta - Ti rendi conto che quelli sono mafiosi? - continuò fissandomi agitato - Ancora non capisco come Kibum abbia potuto affidarti una missione del genere - terminò mentre si portava una mano alla fronte scompigliandosi i capelli. [...]
Genere: Drammatico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Onew, Taemin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kibum era davanti a noi e fissava Onew, ormai accerchiato da tre agenti, Minho e Jonghyun con uno sguardo che incuteva timore. - Tsk, lo sapevo che non dovevo fidarmi di te! - esordì guardando Onew con disprezzo - Ultimamente eri troppo strano e non mi convincevi, avevo intuito che c’era qualcosa che non andasse. - concluse. Ora avevo capito il perché del suo gesto per il mio compleanno e la diffidenza con cui ultimamente si rivolgeva a lui.
Onew sogghignò - Sei astuto Kibum - rispose sprezzante - Non pensavo ci saresti arrivato, complimenti! - fece una pausa - Jonghyun termina il tuo lavoro! - gridò prima di venire fermato nuovamente dagli agenti.
Jonghyun aveva capito benissimo e ancora con il coltello in mano si riavvicinò a me cercando di uccidermi. A quel punto Kibum si scaraventò contro di lui per tentare di fermarlo ma Jonghyun per l’impatto abbassò il coltello ferendomi ad un braccio che iniziò a perdere sangue pericolosamente. Kibum allora lasciò la presa per concentrarsi sul mio braccio dando la possibilità a Jonghyun e Minho di fuggire tramite un’uscita segreta di cui anche io ignoravo l’esistenza.
Kibum allora si girò verso gli agenti che tenevano immobilizzato Onew, e resosi conto che non potevano permettersi di lasciarlo andare, gridò - Maledizione! - era furioso, si era fatto scappare due dei tre mafiosi e questo non era un bene.
- Se uscirai dalla porta forse li raggiungerai - tentai di dire io ma lui scosse la testa - Saranno già fuggiti, inoltre ora dobbiamo pensare al tuo taglio! - proseguì mentre guardava il mio braccio con uno sguardo sofferente. Sembrava quasi che si sentisse in colpa perché mi ero ferita.
- Io sto bene! - proferii cercando di tranquillizzarlo. Lui mi guardò poco convinto per poi prendermi il braccio facendomi gridare per il dolore. - E questo lo chiami stare bene? - continuò mentre con un fazzoletto cercava di bendarmi in modo provvisorio. - Portatelo via! - riprese poi rivolgendosi agli altri agenti. Loro e Onew erano ancora lì. - Prendete il furgone e lasciatemi l’auto, devo portarla all’ospedale - dichiarò senza lasciarmi la possibilità di controbattere.

Eravamo in macchina e ci stavamo dirigendo verso l’ospedale più vicino, il mio braccio aveva bisogno di cure, la ferita era penetrata abbastanza profondità e avevo già perso molto sangue, c’era la possibilità di una trasfusione. 
 - Come hai fatto a capirlo? - esordii io rivolgendomi a Kibum che continuava a guardare la strada senza proferire parola. Lui si girò - Sensazione - disse - Semplicemente non mi fidavo di lui.
- È per questo che non volevi che diventassi sua amica? - gli domandai ingenuamente.
Lui si girò un po’ deluso - Diciamo di sì! - rispose poco dopo
- E perché proprio oggi? - portai avanti - Sarebbe potuto succedere in ogni momento, come sapevi che sarebbe accaduto adesso?
Kibum svoltò in direzione dell’ospedale - Onew non era in sede e non aveva nemmeno fatto sapere il motivo della sua assenza - riferì mentre cercava un posto nell’enorme parcheggio - Non è normale. - terminò spegnendo l’auto. - Ora andiamo, ne parleremo dopo - enunciò aprendo la portella e scendendo dall’auto.
La visita fu alquanto lunga ma per fortuna non ebbi bisogno della trasfusione di sangue, i livelli erano nella norma, così dopo che mi ebbero fasciato il braccio mi lasciarono libera di andare. Quando uscii dall’ambulatorio vidi, oltre a Kibum, Tae in preda all’agitazione - Sorellina stai bene? - esordì scosso - Ho saputo poco fa quello che è successo! Se solo fossi stato lì…
Gli sorrisi - Non preoccuparti! Ora sto bene non vedi? - gli mostrai il braccio - Ho solo bisogno di due settimane di riposo e poi potrò tornare a lavoro.
- È meglio che tu non venga alla sede per tre settimane - s’intromise Kibum serio - Il tuo lavoro non è leggero, inoltre dobbiamo ridiscutere tutta la strategia d’azione. - serrò i pugni - Abbiamo Onew ma quegli altri due sono ancora a piede libero e dobbiamo catturarli il prima possibile!
- C’è anche da recuperare tutta la merce! - aggiunsi io spiegando ciò che Onew mi aveva detto riguardo i falsi.
- Stai dicendo sul serio?! - Tae mi guardava allibito - Non ci credo!
- L’ho saputo ieri - si espresse Kibum - Per fortuna sono solo quattro pezzi. Quelli che hanno rubato da quando Onew si è unito alla nostra squadra - riportò ancora più nervoso.
- Come ha fatto a intrufolarsi nei servizi segreti? - domandai allora io - Mi era stato detto che era uno degli agenti più in gamba.
- È stato scaltro - iniziò Kibum - Ha ucciso l’agente a cui ha rubato il nome e ha cercato di assomigliargli il più possibile. Il vero agente Onew lavorava di rado in gruppi e spesso operava da solo. Poche persone lo hanno visto in volto, per questo è stato facile per Jinki rubargli l’identità. Credo lo tenesse d’occhio da parecchio tempo. - concluse.
- È stato furbo non c’è che dire! - replicai - E ora che faremo? - mi informai. Ero determinata a risolvere quel caso.
Kibum si girò verso mio fratello - Taemin, sostituirai Onew - disse secco - C’è bisogno di qualcuno che affianchi l’agente Bluemoon e credo che tu sia il più adatto - affermò certo.
- Certo Kibum, farò come desideri! - rispose Tae sollevato. Il fatto di potermi controllare lo rassicurava.
- E il caso a cui stai lavorando? - intervenni io ricordando che Tae al momento aveva un altro compito.
- L’ho completato ieri - disse Tae di rimando - Ora sono libero, anzi lo ero fino a poco fa - continuò sorridendomi.
- Per queste due settimane lavorerai solo - proseguì Kibum - Dovrai cercare il nuovo nascondiglio di Minho e Jonghyun, scommetto che non metteranno più piede là. - suppose.
- E io che farò? Non voglio starmene a casa per due settimane! - mi lamentai
Kibum stava per controbattere quando Tae prese la parola - Mia sorella ha ragione, inoltre sarebbe più sicura alla sede che in casa nostra, non trovi Kibum? - non sapevo come, ma Tae aveva il potere di fargli cambiare idea in gran parte delle situazioni. - Svolgerai alcuni lavori al computer per me - si rassegnò allora Kibum - E non pensare che visto che sei ferita batterai la fiacca perché non sarà così! Sei tu che hai voluto lavorare quindi vedi di farlo bene! - ultimò facendo finire la discussione in un ennesimo litigio. 


Rieccomi^^
Ora cominciano a svelarsi alcuni dei misteri! Presto succederanno altri avvenimenti...
Spero il capitolo vi sia piaciuto^^
a presto
Ila-chan

   
 
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