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Autore: Niley story    20/03/2014    11 recensioni
Martina Stoessel è una ragazza che sta sempre sulle sue e ha molta difficoltà a fare amicizia…questo suo carattere chiuso la spinge a comportarsi in maniera fredda e distaccata con tutti e aggressiva con chiunque la tratti male…per lei è una forma di difesa ma nessuno riesce a capirla neanche i suoi genitori…dopo l’ennesima presa a capelli con una compagna di classe i genitori di Martina decidono di spedirla in un collegio...Tini la trova un’ingiustizia e si convince sempre di più del fatto che nessuno potrà mai capirla…ma in questo collegio c’è un gruppo di ragazzi…un gruppo di ragazzi che sono davvero indisciplinati e sembrano “diversi” da tutti gli altri…una persona in particolare attirerà la sua attenzione…il loro capo clan…Jorge Blanco.
Questa ff la volevo dedicare a syontai che è sempre così disponibile e pronto a recensire le mie ff...sinceramente questa ff non mi convince molto e tempo che non piacerà a nessun ma se non piace la cancello almeno ci ho provato xD e va bhe...emm...niente basta zaoooo a tutte le Leonette/Jortini
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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~~Xxx: ERA ORA!!!!!! No dico STAVO PER CHIAMARE LA POLIZIA TI RENDI CONTO?!

Mi rilasso e tiro fuori un sospiro di sollievo mentre mi viene da ridere ascoltando le urla di rimprovero della mia migliore amica

Lodovica: E TU RIDI?! TRA TE E MIO FRATELLO NON SO CHI È PIÙ CAPRA
Martina: Va bene, va bene hai ragione ma abbiamo avuto da fare
Lodovica: Da fare?! Non c’è niente più importante di me!!!
Martina: No, certo!
Lodovica: E quel disgraziato dov’è?
Martina: Vorrei saperlo anche io…
Lodovica: Cosa vuoi dire?
Martina: è andato a fare non so cosa e non so dove
Lodovica: In pratica non sai niente
Martina: Mmm…
Lodovica: Va bene, ascolta ho delle cose importanti da dirti
Nuria: Tini, tesoro devi andare a provare i vestiti per il servizio fotografico
Martina: Emm…si solo il tempo di…
Nuria: No no no tesoro, ti prego il lavoro non aspetta
Lodovica: Ma io questa voce la conosco…
Martina: Lodo devo andare ti richiamo io stasera
Lodovica: Che!? Non ti azzardare ad attaca…
Martina: Ciao! Ti voglio bene *attacca*
Nuria: Va lì dietro tesoro, ti prepareranno.
Martina: Ok

Vado dove mi è stato indicato e ci sono due sarte e una…stilista(?)

xx: Alza le braccia
xxx: In alto la testa

Mi trovo in un’agenzia di moda o in un collegio svizzero?

xx: Capello di paglia, camicia bianca a mezze maniche fascia rossa e pantaloncini di jeans
xxx: La collana quella con la chiave
Martina: Io…
xx: silenzio 

La guardo torva, posso respirare? Mi svestono e mi vestono prima ancora che io possa sbattere le palpebre

xx: Stivali da cowgirl marroni
xxx: Mettili

Dandomeli in mano

Nuria: è arrivato mio figlio

Dice spingendolo dentro

Jorge: Mamma!!
Martina: Jorge
Jorge: Tesoro ma cosa…mamma!
Nuria: Che c’è!?
Jorge: Indovina!
Nuria: Non è vestita in itnimo ha una fascia e una camicia sopra ora non rompere e cambaiti

Una ragazza alta, e bionda gli si avvicina e poggia le mani sui bordi della sua maglietta

x: Posso?

Gli sorride con le sue labbra perfettamente rosse

Martina: Faccio IO!

Dico afferrando il bordo della maglietta di Jorge strappandolo dalle sue mani, lei mi guarda male e si allontana

Martina: Ma che oca

Gli tolgo la maglietta e lui sorride

Martina: Che ti ridi?
Jorge: Amo vederti gelosa

Mi cinge la vita e prima che io possa aprire bocca lui mi bacia divorando letteralmente le mie labbra, non ho la forza di oppormi anche se vorrei fare la parte dell’offesa decido di lasciarla per la prossima volta. D’un tratto qualcuno lo tira via, apro gli occhi e riconosco quella che prima mi stava prendendo le misure. Se prima la odiavo ora la odio profondamente

Xx: Cambia questo jeans con quello lì e metti quelle scarpe
Jorge: E dove mi cambio?
Xx: Qui dove ti vuoi cambiare?

Jorge sbuffa e da le spalle a quelle due signore che già sono voltate di loro, mentre quella bionda non gli toglie gli occhi di dosso e io mi metto davanti a lui per coprirlo.

Nuria: Avete fatto?
Jorge: Si mamma! Si!

Ci hanno fatto un servizio fotografico e ci hanno fatto cambiare una decina di vestiti diversi e diversi, devo ammettere che un po’ mi è piaciuto, io e lui sotto i riflettori come se fossimo una coppia di vip. Inoltre è stato divertente vederlo litigare con la madre più volte per l’abbigliamento che ci era stato assegnato

Nuria: Domani sera vi aspetta la sfilata di moda
Jorge: A che ora è?
Nuria: Le 21
Jorge: Mmm…ok, quanto dura?
Nuria: un paio d’ore e poi si apre il buffet
Martina: Come mai così tante domande?
Jorge: Niente scricciolo, andiamo a mangiare

Propone mettendo il braccio destro intorno alle mie spalle mentre ci dirigiamo verso l’uscita

Jorge: Vieni Mati
Matias: Eccomi

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Lodovica era nell’ufficio della preside seduta al suo posto con i piedi sulla scrivania, Diego invece, era seduto sulla scrivania

Candelaria: Dj metti giù quella palla di vetro potresti romperla
Facundo: è sicuro che la rompe
Jerry: E invece no!
Alba: E invece si

Alba gli prende la palla da mano per rimetterla al suo posto quando la porta dell’ufficio si apre.

Carmen: Ah bene, i professori, l’aula, il giardiniere le stanze volete appropriarvi anche del mio ufficio?
Lodovica: Dobbiamo parlare
Carmen: Parlare di cosa?
Diego: Delle telecamere

Lodovica gira il monitor e la direttrice sgrana gli occhi

Carmen: Ma voi…chi vi ha detto di ficcare il naso nei miei affari’
Xabiani: Dai direttrice dicci la verità, tu ci ami
Carmen: Non ricordo di averti dato il permesso di darmi del tu
Candelaria: Per tutti questi anni lei avrebbe avuto mille occasioni per espellerci eppure non lo ha fatto, perché?
Carmen: Non sono affari che vi riguardano, fuori dal mio ufficio
Lodovica: Nessuno di noi si muoverà di qui finché non sapremo la verità
Jerry: E su! Ammetta che ci adora
Carmen: Non ho mai detto questo
Diego: Ma neanche il contrario
Carmen: *sospira* siete una spina nel fianco
Alba: Un’adorabile spina nel fianco
Lodovica: Coraggio, vogliamo solamente capire
Carmen: Cosa c’è da capire Lodo?
Mercedes: Quanto lei ci vuole bene *sorride*
Carmen: E cosa ottenete se io lo dico?
Diego: Tanto per cominciare una dimostrazione di umanità!
Lodovica: Insomma ha sempre detto che non ci sopportava, che eravamo i diavoli del collegio e che avrebbe colto la prima occasione per buttarci tutti fuori e poter vivere in santa pace
Facundo: Non dimentichiamo che ha anche detto che siamo la rovina del collegio
Carmen: Si siete esasperanti
Candelaria: Nel senso buono?
Carmen: C’è un senso buono?
Xabiani: Apparentemente si

Lo direttrice roteò gli occhi esasperata

Carmen: E va bene Lodo, alzati vi racconterò tutto

Lodovica obbedì e la direttrice prese il suo posto sulla poltrona

Carmen: Ricordo ancora il giorno in cui tu e tuo fratello siete arrivati al collegio

Un lieve sorriso appare sul suo volto con un velo di tristezza mentre fissa un punto fisso della cattedra

Carmen: Quel giorno ebbi avuto una pessima notizia. Io non posso avere figli a causa di un incidente in moto che avevo avuto

I ragazzi sgranarono gli occhi per poi lanciardi degli sguardi di comprensione

Carmen: Tu e Jorge quel giorno…

*flashback*

Carmen: Grazie della fiducia signori, vi prometto che qui i vostri figli riceveranno un’educazione esemplare
Lodovica: Ciaooo mammaaa Ciao Alvarooo
Jorge: Ciaoo Anna ciao papà

*Fine flashback*

Carmen: I vostri genitori uscirono fuori e quando mi voltai verso di voi stavate già correndo all’interno dell’edificio. Avete buttato giù una statua facendola rompere in mille pezzi e svuotato tutto il sacco pieno di foglie gettandole in mezzo al corridoio
Mercedes: Un’entrata degna di loro insomma
Carmen: Si esatto, ma quando siete arrivati voi non è stato di certo meglio Mechi. Siete arrivati tutti insieme e appena vi siete conginunti con Jorge e Lodo avete sfasciato la palestra e fatto licenziare l’insegnante di lettere. Avevo capito subito che eravate dei ragazzi speciali. Voi eravati i figli che non ho mai avuto. Siete la mia famiglia e per quanto possiate farmi arrabbiare l’amore che provo per voi e più forte della rabbia che mi fate sentire
Lodovica: Ooo
Candelaria: Dj stai piangendo?
Jerry: No…mi è solo entrato qualcosa nell’occhio…in tutti e due. Abbraccio!

Jerry si getto sulla direttrice abbracciandola seguito a ruota da Facundo, Alba e tutti gli altri.

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Siamo a letto, io sto leggendo una rivista e lui sta perdendo tempo col suo cellulare

Jorge: Tini?
Martina: …
Jorge: Per quanto ancora hai deciso che non mi parlerai?
Martina: Lo sai

Rispondo categorica. Non gli rivolgerò la parola fino a quando non mi dirà cos’è che mi nasconde.

Jorge: Seriamente vuoi continuare così?
Martina: …

Continuo ad ignorarlo e all’improvviso con uno scatto spegna entrambi i lumi che sono sui nostri comodini

Martina: HEYYYY

Grido senza capire che sta facendo quando sento le sue labbra posarsi sul mio ventre, brividi di emozione non tardano ad arrivare. Dannazione! Lo fa apposta! Solleva ancora di più la maglietta del mio pigiama. Istintivamente le mie mani vanno sotto le lenzuola posandosi sulle sue spalle mentre lui risale il mio corpo con le labbra, arriva al mio petto e mi toglie la maglietta raggiungendo il mio collo. Va bene Jorge, sono debole ma a questo gioco si può giocare in due amore. Mi do uno slancio per finire sopra di lui. Lo bacio sulle labbra profondamente e lascio che le mie mani scorrano sui suoi bicipiti. Passo la lingua sul suo labbro inferiore e lui schiude la bocca permettendomi l’accesso. Premo le unghie nella sua carne e quando riesco a portare la sua lingua nella mia bocca la mordo

Jorge: AH!!! TINI!!!
Martina: Buona notte tesoro!

Dico soddisfatta della mia vittoria, torno al mio posto e gli do le spalle chiudendo gli occhi. Voleva provare a sedurmi per ammorbidirmi? Beh ha perso! Ben ti sta. Il giorno seguente continuai a non rivolgergli la parola anche quando arrivammo da sua madre.

Nuria: E questo sarà il tocco finale mi seguite?
Martina/Jorge: Si
Nuria: Qualcosa non va? Vi noto strani
Jorge: Dillo a lei
Martina: Ah perché adesso sarebbe colpa mia?
Jorge: Si! Ti arrabbi senza motivo
Martina: Senza motivo?! Tu mi nascondi qualcosa
Jorge: Ma chi te lo ha detto a te?
Martina: Allora lo ammetti
Jorge: Non l’ho ammesso, ti stai facendo un film
Martina: Certo! Io mi faccio i film
Nuria: Come non detto…seguitemi per favore

Seguimmo Nuria fino ai camerini dove c’erano parecchi manichini con i vestiti che avremmo dovuto indossare niente. Per la maggior parte a quanto pare stasera avremo dovuto indossare vestiti eleganti

Nuria: Tesoro va a provarti questo per favore, non so se serve una taglia più grande

Dice togliendo i vestiti da un manichino per darli a Jorge, lui sbuffa e poi si dirige verso gli spogliatoi

Nuria: Dolcezza, mi dici che succede?

Chiede guardando me

Martina: N-niente

Rispondo leggermente in imbarazzo

Nuria: Non mentire a me. Si vede lontano un miglio che avete litigato
Martina: è lui!!!

Apro bocca senza neanche pensarci

Nuria: Continua
Martina: Mi nasconde qualcosa e non vuole dirmi cosa!
Nuria: Oh tesoro, non penserai di scoprirlo mettendogli il broncio spero
Martina: Cosa vuole dire?
Nuria: Vedi Tini, Jorge è nelle tue mani farebbe qualsiasi cosa per te perché ti ama. Ma se decide di tenere un segreto e tu dimostri di volerlo sapere facendo una scenata isterica non otterrai niente se non farlo arrabbiare e convincerlo ancora di più a tacere
Martina: Non capisco…cosa dovrei fare?
Nuria: Facile, lo devi sedurre
Martina: Sedurre?
Nuria: Ovvio, se si addolcisce sarà più facile sapere quello che vuoi

Ci rifletto su, voglio sapere quello che mi nasconde? Si. Voglio continuare a trattarlo male? Si perché mi ha fatto arrabbiare. Otterrò qualcosa facendo così? No. E allora Nuria ha ragione, ho solo un modo

Martina: Credo di sapere cosa fare
Nuria: E io potrei darti una piccola mano
Martina: Come?
Nuria: Vieni a vedere la mia linea intima

Seguo Nuria spostandomi da lì e seguendola in un stanza buia. Batte le mani due volte e la luce si accende, siamo circondati da manichini con langerie sexy e davvero stupenda addosso.

Nuria: Scegline una ed è tua

Mi guardo intorno, è una scelta difficile sono tutti molto belli…ma alla fine eccolo. Seta rosso scuro, pizzo nero e sopravveste del medesimo stile coordinato

Martina: Questo
Nuria: Mmm…il rosso rappresenta la passione. Scelta perfetta direi per ottenere quello che vuoi

Mi volto con la faccia verso Nuria e le sorrido. Oh si stasera saprò finalmente cosa mi nasconde Jorge si o si. Quando torniamo ai camerini Jorge e scomparso DI NUOVO. Fisso nervosamente l’orologio nonostante ho delle persone che mi stanno letteralmente addosso dopo un’ora torna. Ho perso la cognizione del tempo, non mi sono neanche resa conto che fuori è già buio. Qui c’è grande fermento prima di una sfilata. Le truccatrici, le modelle, le sarte tutte cercano di dare il 100% e sono in movimento fino all’ultimo secondo e oltre

Xxx: Testa dritta a quando cammini

Ordina una dello staff. Si me lo avete detto mille volte da quando sono qui e cioè da stamattina…a Jorge non dicono niente com’è sta storia?

Martina: Perché io mi becco i rimproveri e tu no?
Jorge: Scricciolo io sono un modello nato, ho sempre avuto una buona postura fin da bambino
Martina: Mmm…anche Lodo sfilava per tua madre?
Jorge: Si qualche volta è capitato e non ti dico il suo entusiasmo

Mi avvicino alla tenda per vedere quante persone ci sono e quasi la bocca tocca il suolo

Martina: Cavolo! È tutto pieno!!!
Jorge: Si…le sfilate di mia amdre fanno sempre il tutto pieno
Martina: Sai, sto cominciando ad avere dei ripensamenti
Jorge: Niente ripensamenti scricciolo, pensa al fatto che ci servono i soldi
Martina: Ma quelli in prima fila sono fotografi?
Jorge: Non importa più scricciolo
Martina: Co-cosa?! Ma Jorge se…
Jorge: Manca poco
Martina: A cosa ti riferisci?
Jorge: Manca poco al nostro ritorno Tini
Martina: Ritorno? Ma…
Jorge: Non possiamo scappare in eterno e inoltre ho trovato una soluzione
Martina: Che soluzione?
Jorge: Ne parleremos stasera scricciolo adesso pensiamo alla sfilata

Avvolge il braccio destro intorno al mio colo per avvicinarmi a sé e darmi un bacio sulla tempia sinistra. Sono così nervosa e ho paura di cadere. Ok posso farcela, devo andare in scena, basta camminare, sorridere girare e mostrare il vestito, poi torno qui. Ripensandoci le modella non sorridono, io devo sorridere? Sospiro si posso farcela

Nuria: Tini tocca a te

Non Posso farcela! Non posso farcela!! Non posso farcela!!!

Nuria: Tini?
Jorge: Che succede?
Nuria: Si è bloccata qui e non da segni di vita
Jorge: Scricciolo?

Tante persone, milioni di persone. Tanti fotografi, milioni di fotografi. Le braccia di Jorge mi avvolgono la vita e la sua voce roca fa eco nel mio orecchio

Jorge: Sei sexy, seducente, belissima e perfetta. Va lì, cammina, sorridi e stendili tutti

Chiudo gli occhi mentre lui fa scorrere le sue mani sulle mie braccia dandomi un bacio sulla guancia e all’improvviso mi da una pacca sul posteriore facendomi sussultare.

Jorge: Forza scricciolo

Mi sorride maliziosamente e io rido scuotendo il capo. Ora sono più tranquilla. Cammino sulla passerella sorridedndo e muovendo leggermente il capo a destra e sinistra. Arrivo alla fine e metto la mano destra sul fianco aspetto qualche secondo e poi giro per tornare dietro le quinte

Martina: Non posso credere di averlo fatto
Jorge: Però l’hai fatto e se istata una bomba

Gli salto addosso, avvolgendo le braccia intorno al suo collo per baciarlo. Dopo un po’ tocca a lui. Finita la sfilata sono le 23:00. Ci avviciniamo al buffet e prendiamo due bicchieri di champagne

Jorge: Torniamo a casa?
Martina: Oh si, sto aspettando con ansia di sapere quale sarà la soluzione

Sorride e mi prende la mano, si fa spazio tra le persone e si avvicina a sua madre che sta parlando con due persone

Jorge: Mamma
Nuria: Vogliate scusarmi…tesoro
Jorge: Noi andiamo a casa, dov’è Matias?
Nuria: Si è addormentato, l’ho fatto partare a casa mia dato che si trova stesso nel palazzo, non è il caso di svegliarlo lascialo dormire lì
Jorge: Mmm…non sono sicuro sia una buona idea
Nuria: Non ti fidi di me?
Jorge: Non è questo. Non so come potrebbe reagire al risveglio
Nuria: Sta tranquillo me ne occuperò io. Voi andate a casa e riposatevi

Nuria mi strizza l’occhio e io arrossisco imbarazzata mentre chino il capo.

Jorge: Buona notte mamma
Martina: Notte Nuria
Nuria: Buona notte ragazzi miei

Mi metto sotto braccio di Jorge e insieme ci dirigiamo verso un taxi che ci porta a casa.

Jorge: Uff…guardarla sembra molto più facile
Martina: Tutto sembra più facile guardandolo
Jorge: Beh si questo è vero

Lui si dirige direttamente in camera da letto e accede la luce del lume vicino alla sua parte di letto togliendosi la giacca, io entro nella e vado dritta in bagno con la borsa chiudendo la porta a chiave.

Jorge: Scricciolo voglio mostrarti una cosa 
Martina: Si? Anche io devo mostrarti una cosa

Dico sorridendo mentre indosso ciò che mi ha dato Nuria

Jorge: Cosa?

Apro la porta del bagno ed esco mordendomi il labbro inferiore. Mi appoggio allo stipite della porta e mi affaccio guardando Jorge. Lui è in boxer, in ginocchio sul letto. Vedo un cerotto enorme sulla parte sinistra del suo petto e ho un sussulto. Immediatamente il mio piano di seduzione cade a picco, sapere ciò che gli è successo ha assolutamente la precedenza

Jorge: Wow

Mi avvicino velocemente al letto ignorando la sua affermazione e mi metto anch’io in ginocchio sul letto di fronte a lui. Poggio le dita della mano destra su quella retina

Martina: Cos’hai fatto Jorge?

Lui sorride e io mi innervosisco ancora di più

Martina: Jorge!!! Dannazione rispondimi! Come ti sei ferito?
Jorge: Scricciolo, sta calma! È tutto okey non mi sono ferito
Martina: E allora cos’è questo coso?
Jorge: è il “segreto” che tu non sapevi. Ora puoi toglierlo

Lo guardo interrogativamente con preoccupazione. Poggio con delicatezze le dite all’angolo di quel coso e lo tolgo. Lentamente scopro la lettera S poi la c…lascio cadere il foglio sul letto e mi copro lo bocca con le mani, stupita. Oh mio Dio!

Jorge: Beh? Non dici niente?

Muovo rapidamente lo sguardo dai suoi occhi per poi ritornare alla scritta “scricciolo” che ha tatuata sul petto all’altezza del cuore

Martina: Non ci posso credere…tu sei pazzo!
Jorge: Si beh…volevo farti una sorpresa ma a quanto pare anche tu l’hai fatta a me

Avvolge le braccia intorno al mio girovita avvicinando il mio petto al suo e io passo l’indice destro sulle lettere che formano il soprannome che lui mi ha dato.

Martina: Jorge i-io non so che dire sono…questo è…wow

Continuo a fissare quella scritta

Martina: Questo è qualcosa che rimarrà per sempre
Jorge: Anche il nostro amore rimarrà per sempre quindi…

Alzo gli occhi e incrocio il suo sguardo. Lo sguardo della persona che amo. Sposto la mano destra sulla sua spalla e poggio la sinistra sull’altra, mi chino e bacio la scritta sul suo petto. Quando alzo il capo lui sorride e muove la sua mano destra posandola sulla mia guancia mentre mi sorride. Mi avvicina lentamente e preme con dolcezza le sue labbra sulle mie. Io rispondo avvolgendogli il collo con le braccia e attirandolo verso di me mentre poggio la schiena sul materasso. Le sue labbra scendono sul mio collo e getto la testa indietro per facilitargli l’accesso, prima che me ne renda conto sta comprendo entrambi con le coperte. Le sue mani scorrono lungo il mio corpo arrivando alle mie cosce. Lì afferra il bordo del mio vestito intimo e lo toglie dolce mente posandolo sul letto accanto a noi. Continua il suo percorso lasciando dei baci sul mio ventre e arriva alla coscia sinistra, gli afferro la mano destra per farlo tornare ad avvicinarsi alla mia bocca. Lui capisce subito e mi accontenta mentre il mio cuore assume già un battito accelerato. Intreccio la mia mano destra nei suoi capelli attirandolo se è possibile ancora più vicino a me. Schiudo le labbra permettendo accesso alla sua lingua. Con la mano sinistra sotto al mento mi solleva lo sguardo mentre si separa lentamente da me contro la mia volontà. Ansimo e lui sorride al contempo i suoi occhi calano sul mio petto e sposta i miei capelli osservando il mio petto. Lui sfiora con le dita il pizzo del reggiseno e io torno a fissare quel tatuaggio, sorrido come una stupida senza motivo. In realtà un motivo c’è. Ho il fidanzato perfetto, il principe che tutte vorrebbero avere, l’amore della mia vita. Mi fa inarcare la schiena per posare l’avambraccio sinistro sotto di essa, allunga la mano destra al gancetto del reggiseno mentre torna a baciarmi il petto. Afferra il reggiseno per il centro e me lo sfila delicatamente lasciandolo cadere a terra. Inizia ad inumidire ogni centimetro della mia pelle e un gemito quasi silenzioso fugge dalle mie labbra. I polpastrelli delle sue dita percorrono i miei fianchi liberandomi anche di ciò che rimane. In modo più frenetico faccio lo stesso con lui mentre la mia pelle va a fuoco. Il suo petto si posa sul mio schiacciando il mio corpo, afferra il mio braccio sinistro e comincia a lasciarmi baci anche su di esso. Arriva al polso e lì posa i suoi denti dandomi un leggero morso e poi lasciandomi il segno della sua bocca. Sorride mentre bacia il palmo della mia mano e poi la posa sul suo petto. Mi bacia la guancia e allo stesso tempo afferra le mie cosce per sollevarle all’altezza dei miei fianchi. << Ti amo >> sussurra al mio orecchio prima di mordermi il lobo << Anche io >> rispondo con la gola secca e la voce roca è l’effetto che mi fa lui. Intreccia le sue dita con le mie e mi costringe ad incrociare le braccia sopra al capo mentre entra dentro di me. Gemo essendo colta di sorpresa e sgrano gli occhi << shh >> sussurra continuando a baciare il mio corpo fremente mentre comincia a spingere lentamente. Chiudo gli occhi e mi mordo il labbro godendomi il momento. Mi morde il collo e so che sta per lasciarmi il segno anche lì, riapro gli occhi e cerco di muovere la braccia ma lui non me lo permette. << Stai buona scricciolo, goditi il momento >> continua a sussurrare con la sua voce roca che riesce a mandare in calore anche il mio cervello. La velocità aumenta così come l’intensità dei baci sulle mie labbra. Intreccia la sua lingua con la mia e io cerco di ridurre il suono della mia voce al minimo ma ad un certo punto me lo rende impossibile << Jo-Jorge! >> dico quando sento di stare per arrivare a quel punto. Inarco la schiena e perdo il controllo, le braccia ancora bloccate e il mio corpo pieno di sudore come il suo. Lo facciamo ancora e ancora fino ad arrivare allo stremo delle forze e spingendoci anche oltre. Cade sfinito su di me posando il suo peso sul mio corpo. Adesso potrei muovere le braccia ma non ne ho la forza. Lascio scivolare le gambe facendole intrecciare con le sue e appena chiudo gli occhi cado in un sonno profondo, immediato, stanca e al settimo cielo come solo lui riesce a farmi essere.
Il giorno dopo non c’è parte del mio corpo che non sia indolenzita. Jorge è ancora sopra di me e le mia braccia sono tese sulla sua schiena. Guardo la sveglia, sono le 10:45. È tardi…

Martina: Jorge…
Jorge: Mm…
Martina: è tardi sono le 10:45
Jorge: Mm…ancora cinque minuti

Rido mentre gli accarezzo i capelli

Martina: Sbaglio o ci siamo invertiti i ruoli?

Tutto assonnato si sforza di fare leva sulle braccia e mi guarda sorridendo, si volta con la schiena dall’altra parte per stendersi sul letto. Mi avvicino e poggio il capo sul letto, il mio dito medio della mano destra ricalca ancora la scritta di quel tatuaggio come a volermi accertare che esiste. Il telefono di Jorge suona e lui si mette il cuscino sulla faccia. Sorrido e allungo il braccio per prendere il cellulare

Martina: Pronto?...si?...emm si Nuria…no il fatto è che siamo rimasti a dormire fino ad ora perché…perché la sfilata è stata davvero estenuante!...si certo la sfilata!...aha…ok un bacio anche a te, ciao Nuria

Riattacco, dal suo tono di voce deduco che non mi abbia creduto, osservo lo schermo del cellulare

Martina: Hai 15 chiamate perse…di Lodo…Diego…Cande…
Jorge: Fantastico! Stabiliremo un nuovo record

Dice togliendosi il cuscino dalla faccia, poggia la schiena alla spalliera del letto e mi tira per il braccio destro facendomi sedere a cavalcioni su di lui

Jorge: Sai adesso cosa ci vorrebbe?
Martina: Una buona colazione? Ho tutti i muscoli dolenti a causa tua
Jorge: No…e poi devi ammettere che sono piacevolmente dolenti

Posa la sua bocca sul mio collo e io sorrido chiudendo gli occhi

Jorge: Un bel bagno rilassante, solo io, tu e…

Sussurra mordendomi il lobo dell’orecchio

Martina: E?...

Chiedo ansimando

Jorge: Il nostro amore

Scuoto la testa posando le mani sul suo petto per allontanarlo ridendo

Martina: Abbiamo finito sette ore fa e ancora non sei sazio?
Jorge: Di te mai…andiamo?

Mi mordo il labbro inferiore e annuisco, lui mi solleva facendomi incrociare le gambe intorno alla sua vita, mi baccia sulle labbra mordendo il mio labbro inferiore quando mi fa sbattere con la schiena contro la parete fredda del bagno facendomi gemere. Chiude la porta con il piede e senza smettere di baciarmi mi stende nella vasca con lui sopra di me e poi apre l’acqua calda. Dopo due ore di totale relax e piacere usciamo dalla vasca.

Martina: Cavolo! È ora di pranzo! Come abbiamo fatto a perdere tutto quel tempo nella vasca?!

Chiedo mentre mi asciugo le punte ancora un po’ bagnate dei capelli con il phone. Jorge ride dietro di me e mi cinge la vita. Entrambi abbiamo solo delle asciugamani a coprire il nostro corpo

Jorge: C’è da chiedere?

Domanda dandomi un morso sul collo

Martina: Jorge! Mi hai già lasciato un segno sul collo e l’altro sul braccio e un altro sul petto adesso

Dico notando solo adesso l’ultimo

Jorge: E allora? È un segno di appartenenza

Mi fa voltare tra le sue braccia per poi baciarmi dolcemente sulle labbra e poi sposta una ciocca di capelli dietro al mio orecchio; in quel momento mi ricordo di una cosa

Martina: Jorge, non mi hai ancora detto la soluzione che hai trovato

Il suo volto diventa serio, fissa il pavimento e sospira.

Jorge: Vieni

Si mette dietro di me spingendomi ad uscire dal bagno sempre con le braccia avvolte alla mia vita come per paura di lasciarmi

Jorge: Non voglio che ti spaventi ok?

Mi dice all’orecchio quando ci fermiamo davanti alla porta del bagno

Martina: Perché dovrei spaventarmi?

Chiedo iniziando a preoccuparmi

Jorge: Puoi dire anche di no a questa soluzione, in tal caso ho già un piano b
Martina: Jorge adesso si, mi stai spaventando

Scioglie la stretta lasciando cadere le sue braccia

Jorge: Apri il cassetto del primo comodino

osservo con attenzione il comodino dalla mia parte del letto e poi mi volto di scatto verso di lui che mi guarda con un sorriso debole. L’ansia mi sale a mille e il cuore perde un battito, mi avvicino nervosamente al comodino e la mia mano tremante si posa sulla maniglia del primo cassetto.





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Bubuuuu eccomi quiiii piaciuto il capitolo? Alloraaa sono stata a Parigi *w* quindi ho deciso che il prossimo capitolo lo dedico a Disneyland perché merita ù_ù hahha si va beh o il prossimo o quello successivo. Manca davvero poco per il ritorno al collegio, ma sarà una cosa volontaria? Vi è piaciuta la storia della direttrice? Quale sarà il piano di Jorge? (Io lo amo avete visto che romanticooo?!?! *W*) Spero davvero che vi sia piaciuto ci stiamo avvacinando al grande finaleeee....................................................o forse no............................................................................
Hahaha a prestooooo vi voglio bene grazie mille di cuore a tutte le lettrici/i lettori della storia particolarmente a voi che recensite, baciii ciaooooooo <3

   
 
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