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Autore: Seya89    20/03/2014    0 recensioni
il mondo è invaso da una orda di zombie, un capitano avrà il compito di scoprire le origini di questa epidemia. Ma non sarà il solo, sarà affiancato da alcuni amici e da sua figlia
Genere: Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Sapevo benissimo chi era, questa ragazza. Lavorava nell’azienda farmaceutica di mia moglie, ed era sotto la sua responsabilità, la vedevo ogni volta che mi a moglie, veniva a trovare nostra figlia, all’ospedale. Non sapevo cosa ci faceva qui, ma rimasi sbalordito trovarla, svenuta, dentro al treno. La tenente Reed mi chiamò, due volte e non le risposi, ero ancora immerso nei ricordi, del passato. «Max» urlò la tenente reed, e ritornai, alla realtà.
«scusami, mi ha sorpreso di ritrovarla qua»
«Max, la conosci ?»
«è la collega di mia moglie, credo, ma per sicurezza dammi il suo tesserino». La tenente reed lo prese e me lo consegnò.
«si chiama, Dakota Miller, nata a New York, e lavora come scienziata, in questa struttura, e guarda, il nome dell’azienda»
«Dynamic corporation»
«chissà, come mai hanno segnalato, un emergenza proprio qua»
Poco a poca dakota aprì gli occhi, e guardò per un attimo attorno a sé, e poi incrociò il mio sguardo. Il soldato Taylor, esperto anche nel campo medico, la visitò un attimo, e mi disse che era tutto apposto.
«Dakota, sono io Max Raynolds, ti ricordi di me?
«vagamente, dove ci troviamo?»
«stiamo andando a controllare, l’edificio, dove lavoravi tu»
«mi ricordo vagamente, di questo posto, so soltanto che mi avevano trasferita tre giorni fa»
Arrivammo a destinazione. Riuscì a camminare da sola, così ci aveva risparmiato di portarla in spalla. La mia squadra era già, in vanati, per controlla re, se non ci fossero, guai in vista, ma c’erano soltanto, scatole di varie dimensioni, con il logo dell’azienda. Come sempre Nikolai, era riuscito ad aprire la porta dove conduceva, nei piani inferiori. Non potevamo, usare l’ascensore, per via del sistema di sicurezza. Questa struttura, in caso di emergenza estrema, il sistema di sicurezza automaticamente, blocca ogni via d’acceso, per uno strano motivo, la porta delle scale, era ancora attiva. E Nikolai era riuscito a trovare il codice per aprirla. Ci sembrava un eternità scendere, dalle scale, per fortuna arrivammo ad un corridoi che portava in altri posti.
«voi andate nella sala principale»
«e tu dove andrai?»
«devo controllare una cosa, Dakota vieni con me»
A questo punto, ci dividemmo in due gruppi. Io stavo andando verso gli uffici del personale, volevo controllare se mia moglie, lavorasse anche lei in questa struttura. Non mi parlò molto del suo lavoro, si limitò a dirmi, che stavano lavorando alle cure contro i tumori e il cancro. Non avevo mai visto gli uffici così in disordine, le carte riservate, per terra, oggetti personali rotti e altri erano per terra. «cosa diavolo, è successo qua». Controllai ogni targhetta, per trovare quello di mia moglie, ma non c’era.
«lei non lavora qui, mi avevano trasferita soltanto, me»
«vedo che stai recuperando la memoria, e ti ricordi di me?
«si, mi ricordo sei Max e hai una figlia all’ospedale»
«questo è un bel passo in avanti, ma come mai ti avevano trasferita? E cosa, diavolo è successo a questo posto? Dove sono gli altri?»
«non mi ricordo, molto, ma so soltanto che sua moglie, aveva insistito di accettare il trasferimento, voleva delle prove per incastrare l’azienda»
«quali prove?» chiese a Dakota. Dalla faccia, si capiva benissimo, che non sapeva altro. Presi un paio di fogli, per capire, cosa stessero facendo, in questo posto. Non trovai nulla, quando stavo per chiamare Dakota, vidi dietro di lei comparire, una persona, dal viso sporco di sangue. Le ordinai di fermarsi, ma mi ignorò del tutto stava per afferrare Dakota, e in quel momento presi una pistola e gli sparai in pieno petto, ma non morì, sparai a raffica e cadde a terra. La ragazza venne verso di me, nel suo volta aveva paura. Però l’uomo si rialzò subito. «che diavolo è ?». Per istinto gli sparai in testa, senza pensarci due volte, fuggimmo da quel posto. Arrivammo subito a destinazione, ed entrammo dentro la sala principale.
«ragazzi, è meglio muoverci»
«che ha capo, la vedo sconvolto»
«c’era una persona, ricoperta di sangue, gli ho detto di fermarsi, ma no stava per morderla, gli ho sparato, in pieno petto, ma si muoveva ancora, poi gli ho sparato dritto in testa, non so se è via. Facciamo presto»
Nikolai riuscì ad aprire la porta, che conduceva verso, la stanza del ripristino della corrente. Per primo entrò Seth e poi al seguito Kevin e Lucas, che trasportavano il pacco. E la porta si chiuse velocemente. Dai monitor, vedemmo il primo soldato, diviso in due da un laser.
«Nikolai disattiva il sistema di sicurezza, fa presto»
La porta si aprì, e con lo sguardo, notai i tre soldato, tranciati in due dal laser
«lo disattivato, troppo tardi»
Ordinai agli altri di seguirmi, ed entrammo dentro alla sala del ripristino dell’energia. Mentre stava sostituendo, il generatore con quello nuovo, apparve un ologramma, una graziosa bambina.
«fermi, non dovete ripristinare la corrente»
«chi sei, per dirci quello non dobbiamo fare?»
«non badate a lei, è soltanto, un ologramma, e fa parte del sistema di sicurezza, una volta disattivo il sistema di sicurezza, non comparirà più»
«non sapete quello che andrete incontro, non fatelo»
Alla fine il sistema di sicurezza venne disattivato e la bambina sparì.
Così potemmo proseguire verso, i laboratori scientifici
 
 
 
 
   
 
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