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Autore: Lady Joanne    02/07/2008    3 recensioni
Emily, una diciassettenne che entra a far parte della vita di Edward.
Un Edward distrutto per la morte di Bella.
Riuscirà ad andare avanti?
Riuscirà ad amare di nuovo?
Riuscirà Emily ad aiutarlo??
E se Bella...
Genere: Romantico, Triste, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una nuova vita


Il giorno dopo mi alzai presto, ero così elettrizzata, finalmente libera e lontana da tutti i problemi che mi circondavano (nda: non sa cosa le aspetta lì XD)
Feci una doccia veloce, mi vestii e scesi giù, trovai i miei genitori che facevano colazione, mi accolsero come mai era successo in 17 anni.
Erano di buon umore, troppo per i miei gusti ma li assecondai lo stesso, mi accompagnarono personalmente all’aeroporto, mi salutarono come dei veri genitori e mi abbracciarono.
In fondo mi sarebbero mancati anche loro, erano pur sempre coloro che mi avevano dato alla luce.
Mia madre naturalmente mi disse che se avessi voluto altri soldi sulla carta d credito non c’erano problemi, ovviamente c’era da aspettarselo e con un sospiro, mi allontanai da loro e diedi un calcio alla vecchia vita.
Il viaggio fu molto lungo e stressante, fortuna che mi portai libri da leggere e il mio lettore mp4, anche se mi addormentai circa a metà volo.
Atterrata a Port Angeles, cercai subito il biglietto con l’indirizzo del mio appartamento e mi avviai verso un taxi.
Beh dire appartamento era poco, ma avevo dovuto intuirlo, no?
I miei genitori erano pur sempre i miei genitori.
Era una casa molto carina, entrata dentro vidi che era anche molto accogliente, percorso un corridoio mi trovavo in un salotto molto confortevole con un divano lungo bianco ed un tavolino in legno davanti, con una televisione e tutto ciò che la tecnologia dispone, più in la avrei trovato un mobile con vari libri, cd e molti oggetti da collezione mentre alla mia destra c’era un pianoforte, si, perché io adoravo la musica e sapevo suonare. Anche la cucina mi piaceva, piccola ma molto graziosa.
Portai i bagagli di sopra dove c’era un bagno abbastanza grande, e due camere, naturalmente quella più grande era la mia, sistemai tutte le mie cose mi feci una doccia e andai a vedere se c’era qualcosa in frigo.
Tutto era stato arredato ed il frigo era stracolmo, solo allora pensai che il giorno dopo avrei finalmente messo piede nella Forks High School.
Guardai un po’ di televisione e senza accorgermene mi addormentai sul divano.
Mi alzai in perfetto orario, avevo l’orologio incorporato, mi preparai presi tutto quello che mi occorreva, e andai fuori, dove il giorno prima non avevo assolutamente visto la mia macchina.
Come avevo fatto a non notarla? I miei genitori avevano fatto proprio le cose in grande, una cabriolet nera ultimo modello, dopo un paio di minuti di shock totale mi ripresi, e mi diressi a scuola, non fu difficile trovarla.
Dopo aver parcheggiato mi diressi nella segreteria dove conobbi la signorina Smith, tutta raggiante che mi porse l’orario, una mappa e mi augurò di trascorrere un buon anno scolastico.
Nel giro di pochi minuti la scuola si riempì di molti studenti che mi guardavano con facce perplesse, cosa c’era che non andava?
Solo allora si avvicinò una ragazza vicino a me, era molto gentile e cordiale, aveva dei capelli lisci color caramello e occhi color cioccolato, si era anche molto carina, si chiamava Lily.
-“Qual è la tua prossima lezione?”
-“A quanto pare Fisica”
Mi guardò delusa, com’era dolce
-“Che peccato! vabè però hai trigonometria alla 3° ora ci incontreremo lì”
Mi sorrise e andò via, mi diressi con l’aiuto della mappa in aula, il professore mi presentò a tutta la classe, cosa che odiavo a morte, e andai a sedermi.
Al mio fianco c’era un ragazzo che aveva una parlantina, non si bloccava mai, mi venne quasi da ridere, mi ricordava tanto una persona, ma adesso non c’era più quindi non dovevo pensarci.
Alla fine dell’ora Mark, questo era il suo nome, insistette per accompagnarmi all’aula di inglese, anche se avessi voluto rifiutare, non avrei proprio potuto, stava quasi diventando esasperante.
Passò così anche quella lezione, ero stufa che tutti mi guardavano, almeno i primi tempi sarebbe stato così, ormai ero la nuova ragazza, la novità e così tutti si avvicinavano a me, logico, no?
Però io non ero abituata a quelle attenzioni, dovevo andare vero l’aula di trigonometria dove avrei incontrato anche Lily, ma non riuscivo più ad orientarmi con la mappa, ecco lo sapevo mi ero persa.
Mi girai intorno per capire dove mi trovavo e non mi accorsi che c’era qualcuno dietro di me, infatti voltandomi di scatto urtai contro qualcosa di duro, stavo per cadere a terra ma due braccia forti mi sostennero e mi ritrovai a pochi centimetri da colui che mi avrebbe cambiato la vita.
Capelli di bronzo, pelle chiara, ma fui colpita dagli occhi era un colore strano dorato potrei dire, ma meno importante era la bellezza, era bello, bello come un dio, stavo sognando?
Restammo minuti a guardarci così fino a quando mi rimise in linea retta e la sua voce melodiosa mi colpì.
-“Hai bisogno di aiuto?”
-“Io...beh mi sono persa”
Il suo sguardo penetrò dentro di me, quasi come se capisse cosa stavo pensando.
-“Qual è la tua prossima lezione?”
-“Trigonometria”
-“Se vuoi ti accompagno io”
-“Grazie”
Gli sorrisi timidamente e lui ricambiò facendomi impazzire.
Mi accompagnò all’aula, sentivo il suo sguardo addosso ma non riuscivo a girarmi per vedere se mi fissava o meno.
Arrivati alla porta ci fermammo
-“Che maleducato, io mi chiamo Edward” disse con un sorriso sghembo
-“Io sono Emily, è stato un piacere conoscerti, ora devo andare magari ci incontreremo un'altra volta”
Lo salutai ed entrai in classe sconvolta dopo essermi scusata per il ritardo, fortunatamente il professore fu clemente con me, andai a sedermi vicino Lily meno male che mi aveva conservato il posto.
-“Cos’è successo?
-“Mi sono persa”
-“Capisco”
L’unica cosa che pensavo ormai era lui, Edward, era così affascinante, bello, dolce, oddio ma cosa dicevo a mala pena lo conoscevo!!!
Le ore passarono con me immersa nel mondo dei sogni, anzi no nel mondo di Edward.
All’ora di pranzo, io e Lily andammo a mensa e ci sedemmo in un piccolo tavolino, è stato lì che notai gli altri, belli come lui, la mia amica seguì il mio sguardo e ridacchiò.
-“Non impressionarti, quelli che vedi sono i Cullen, anche loro sono arrivati da qualche anno, ma non danno confidenza a nessuno”
In quell’istante Edward mi fissò, lo vedevo bene, il suo sguardo era velato di tristezza, perché?? Dov’era finito il suo sorriso sghembo??
Non riuscivo a vederlo così malinconico, mi faceva tenerezza, avrei voluto consolarlo, ma chi ero io che con le mie sofferenze andavo a consolare proprio lui?
Dopo un ultimo sguardo finii di mangiare e mi preparai per le lezioni successive che fortunatamente passarono in fretta, andai verso la mia cabriolet ma solo all’uscita, in macchina, notai la Volvo metallizzata, quando lo vidi il mio cuore accelerò improvvisamente.
Ero troppo confusa, dovevo riflettere, e senza soffermarmi più di tanto andai a tutta corsa verso casa.

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Beh, ho notato che il primo capitolo ha avuto molte letture quindi la storia non è così brutta spero che lascerete un commentino per quest’altro. Baci aLbiCoCCaCiDa

 

 

   
 
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